Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: eliala    03/12/2008    1 recensioni
Che valore ha il tempo quando il suo scorrere non provocherà alcun mutamento?
Che valore ha il tempo se l’unica cosa che con esso muterà sarà l’aumentare di un dolore, l’allontanasi di un sogno, di una speranza?
troppo triste? troppo malinconica?? spero di no... comuque leggete. si accettano critiche, sìsì U__U
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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E tu, cui già dal cominciar degli anni
Sempre onorata invoco,
Bella Morte, pietosa
Tu sola al mondo dei terreni affanni,
Se celebrata mai
Fosti da me, s'al tuo divino stato
L'onte del volgo ingrato
Ricompensar tentai,
Non tardar più, t'inchina
A disusati preghi,
Chiudi alla luce omai
Questi occhi tristi, o dell'età reina.
Me certo troverai, qual si sia l'ora
Che tu le penne al mio pregar dispieghi,
Erta la fronte, armato,
E renitente al fato,
La man che flagellando si colora
Nel mio sangue innocente
Non ricolmar di lode,
Non benedir, com'usa
Per antica viltà l'umana gente;
Ogni vana speranza onde consola
Se coi fanciulli il mondo,
Ogni conforto stolto
Gittar da me; null'altro in alcun tempo
Sperar, se non te sola;
Solo aspettar sereno
Quel dì ch'io pieghi addormentato il volto
Nel tuo virgineo seno.

(amore e morte, G.Leopardi)



Che cos’è, realmente, il tempo? Chi ha deciso che debba avere un valore, che debba essere quantificato, che debba scorrere? Chi ha iniziato a farsi del mal e così? I giorni scorrono, le ore seguono inarrestabili il loro corso, implacabili, irrispettose del dolore.
Ma che valore ha per me? Che valore deciderò di concedere a questo tempo che fugge via dalle mie mani, che mi lascia da solo a contemplare tutto ciò che passa e finisce, tutto quello che cambia e che troppo rapidamente si allontana da me?
Son passati tanti anni, il tempo al quale non volevo dare valore ha continuato a infliggermi la sua lenta tortura, aspettando sempre il momento migliore per far sì che mi ricordassi di ,lui.



-che diritto ne avevi?? Che diritto avevi di scegliere per me? Non ho mai chiesto a nessuno di fare qualcosa per farmi vivere! Non ho mai detto di voler vivere ancora!- Abbassò lo sguardo, mentre la rabbia e il dolore raggiungevano nuove soglie.
scosse la testa con violenza, portandosi le mani al volto, mentre la furia continuava a salire. Mai prima di quel momento si era permesso di farsi travolgere tanto dalle emozioni, mai, sin da quando era bambino. Aveva imparato che il dolore è difficile da gestire, che è più facile fingere di reprimerlo, che è più facile controllarlo se dorme in un angolo dimenticato del proprio cuore. E questo aveva fatto, sempre, era rimasto il solo a conoscere la portata delle proprie angosce, era rimasto l’unico a sapere quanto inquieto fosse in effetti il proprio animo.
e poi qualcosa era cambiato, qualcuno si era intromesso nella sua menzognera esistenza ed aveva preteso un posto tra i brandelli ricuciti della sua anima.
un affetto… quanto tempo era che non si permetteva di averne davvero uno? Era molto che non ci pensava. Però l’idea era così dolce, così bella… avere qualcuno da amare, su cui potersi appoggiare in attesa del giusto momento per lasciare tutto con la consapevolezza di una nuova gioia… quante volte ci aveva sperato, durante i giorni che aveva trascorso nella speranza dell’arrivo della fine? L’idea di un numero con cui quantificare la sua attesa era così limitante, così restrittivo che neppure lo considerava. Però sapeva di aver aspettato tanto, e con più trepidazione di quanto credesse.
Qual’era il significato della sua esistenza ormai? Che futuro lo aspettava?
-Vattene, Kurogane- mormorò con un filo di voce che traboccava di odio. –Non ho nessuna voglia di vederti. Non ho nessuna voglia di starti a sentire.- non aveva alzato la testa, ma il sussurro era arrivato con precisione spaventosa alle orecchie del moro, che rimase impietrito. – MI è ancora concesso di scegliere da solo le persone di cui gradisco la compagnia? Ho ancora la facoltà di decidere se voglio averti vicino a me oppure no? Sono ancora così libero per fare questo oppure no?- il tono della sua voce era salito nuovamente, l’occhi vitreo era sollevato in segno di sfida su Kurogane, che rimase ancora immobile, incapace di accettare quelle parole.
Perché non se ne andava? Perché non lo liberava dalla tortura ormai così insostenibile che era diventata la sua presenza? Perché non lo lasciava finalmente da solo, come sarebbe sempre dovuto essere? Per quale motivo rimaneva a fissarlo, per quale ragione non gli voleva permettere neppure di respirare?
SALVAMI!
-cosa c’è ancora? Cosa vuoi di più da me? Mi hai tolto tutto! Mi hai strappato via tutto quello che mi era rimasto, tutto quello che il tempo aveva deciso di lasciarmi! Mi hai tolto ogni cosa!-
Kurogane gli si avvicinò di un paio di passi, prima di fermarsi nuovamente.
-Perché? Me lo meritavo?-
Kurogane colmò la poca distanza che li separava, stringendolo in un abbraccio dal quale, anche se lo avesse voluto, non sarebbe mai stato capace di sciogliere.
-non potevo permettermi di perdere anche te-


Che valore ha il tempo quando il suo scorrere non provocherà alcun mutamento?
Che valore ha il tempo se l’unica cosa che con esso muterà sarà l’aumentare di un dolore, l’allontanasi di un sogno, di una speranza?
Kurogane non parlerà con me, non mi dirà mai parole che potrebbero indurmi a cambiare idea, non mi chiederà mai scusa per il suo bisogno di avermi al suo fianco, nonostante abbia capito da tempo che la mia unica speranza sia quella di sparire per sempre o avere una ragione per continuare a vivere.
Lo capisci, Kurogane, per quale motivo sono costretto ad odiarti?
Lo capisci che l’unica cosa in cui avrei potuto credere eri tu?
Lo capisci in che modo mi hai tradito?
Lo capisci che saresti stato la mia forza, la mia personale ancora per la salvezza?
Lo capisci che sei stato solo l’ennesimo traditore?
Mi senti?
Puoi sentirmi mentre silenziosamente ti urlo di aiutarmi, mentre silenziosamente ti supplico di allungare una mano per afferrare quella di questo dannato che continua a cadere in questo abisso sempre più nero?
La senti la mia voce, Kurogane?
Lo senti il mio bisogno di te?
Sto scivolando nel buio, e il tempo non ha più il potere di fermarmi, non ha più nessun potere su di me… mi hai fatto diventare eterno, ma mi hai lasciato solo, in balia di questo tempo che ormai non mi trasformerà più… mi hai tolto ogni speranza senza darmi nulla in cambio…Non ti senti in colpa?
Non senti di meritare il mio odio? Mi hai tolto anche la speranza della morte. Ed ora vai. Lasciami solo. Non guardarmi più mentre sono un mostro.



per eliala è la prima storia in questa sezione.. quindi siate clementi....!!!
  
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