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Autore: Molecola    12/02/2015    3 recensioni
Avete mai notato come la sezione di psichiatria in un ospedale sia sconfinata in un angolo lontano da tutti gli altri reparti ma a un passo da quello di cardiochirurgia? I “malati di mente” accanto ai “malati di cuore”. Come se ci fosse davvero una differenza.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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la luce del sole mi sveglia, continuo a tenere gli occhi chiusi per godermi il tepore del risveglio.dormire con Marlene è stato fantastico. La sua pelle, i suoi capelli scuri, il colore è diverso ma la loro morbidezza e sottilezza non cambia, il suo corpo piccolo ed esile che tanto odia e che io invece amo più di me stessa, il suo modo di toccarmi che mi fa sentire bella malgrado io mi detesti. Allungo la mano per toccarla ma un post-it mi si appiccica sulla mano. Spalanco gli occhi, alzandomi di getto. Mi guardo intorno. Non c'è niente di suo. Non può essere! Non può averlo fatto! Stacco il post-it dalla mano. Leggo: "apri il cassetto". Mi alzo, infilo la canotta e mi sporgo verso il comodino, apro il cassetto e ci trovo dentro la sua catenina con il coindolo a forma di faro e una lettera.afferro il pezzo di carta, è come se non avessi il coraggio di leggerla. Respito affondo, non sono più una bambina,devo affrontare le situazione.Apro la lettera

 

Cara Alessia,

non ti dirò che questa notte è stata una sbaglio, mi rendo conto che eticamente lo è, ma sentirti mia mi è sembrata la cosa più giusta del mondo. Ti guardo dormire, sei cosi bella, non riuscivo a smettere di dirtelo stanotte. Guardo il tuo corpo morbido steso vicino a me, ho cosi voglia di accarezzarti, di baciarti le guance. Rimarrei in questa camera che profuma di noi per sempre ma non posso, sono cambiate troppe cose. Isabella non si merita questo. Ho delle responsabilità e non posso permettermi di pensare a me stessa. Mentre ti toccavo stanotte non ho ricordato noi ma ho ricordato cosa provavo veramente per te: amore, solo puro amore, cosi forte che un sentimento cosi non potrò mai provarlo per nessuno. Ti auguro una vita serena e felice, spero mi perdonerai per tutto il male che ti ho causato.

Marlene

 

 

 



sono seduta sulle panchine della stazione di Lecce. Le lacrime non smettono di scorrermi sulla faccia, credo di avere il rimmel spalmato sulle guance. Scrivere quella lettera è stata la cosa più dolorosa che abbia mai fatto. Come posso farle cosi del male. Un flash mi acceca. Io a tredici anni in una serra, sono li insieme a dei compagni di scuola. Una ragazzina dagli occhi molto grandi mi si avvicina: Alessia..

la mia mente inizia a mandarmi davanti agli occhi tantissimi ricordi ed in ognuno, in ognuno di questi una cresta colorata fa la sua comparsa. Natale:io vestita da elfo che la bacio sporca di farina, Roma: io e lei che camminiamo con il fiatone! Lei che passa a prendermi da scuole. L'amore sulla spiaggia di notte, la sabbia da per tutto! Alessia, sempre lei. Solo Alessia.

 

 





Sono rimasta nella stanza d'hotel. Abbraccio il cuscino nella penombra della camera. Credo di aver finito tutte le lacrime che avevo, ora sono nella fase della spossatezza. Come ha potuto andare via cosi? Perchè? Anni di amore buttati cosi. Lei è tutto il mio passato, voglio che sia anche il mio futuro. Forse non sono abbastanza per lei..forse è questo.non sarò la ragazza perfetta ma una cosa è certa: se me lo avesse chiesto, avrei scelto lei sempre. Mi alzo appesantito e mi vesto.

 

 



È Alessia! Come ho potuto non capirlo subito, il filo rosso, l'anima gemella, l'altra metà della mela. È Alessia! È sempre stata lei! Mi spiace per Isabella ma vaffanculo a tutto, a quello che dovrei fare, al treno che devo prendere! Vaffanculo a tutti! Voglio Alessia. Esco fuori dalla stazione e mi fiondo nel primo taxi che passa.

 



Esco dall'hotel con il cuore in gola. In questo posto ho avuto mia per l'ultima volta Marlene. Al diavolo tutto, ho solo voglia di una sbornia da coma etilico. Guardo un ultima volta l'albergo e svolto l'angolo.

 





Mi fiondo dentro all'albego e noto che il receptionist è occupato! Perfetto! Mi accodo dietro due clienti e salgo le scale. Potrei spiegare la situazione ma non ho voglia di perdere tempo. Arrivo al piano, corro verso la stanza, le scarpe con il tacco mi stanno ammazzando i piedi . Me lo merito.

 

 





Mi sto dirigendo verso casa con le lacrime che mi seccano sulle guance, cerco il borsellino per prendere i soldi per comprare della birra dal supermercato qui vicino. Cazzo, il borsellino!l'ho scordato li..

 

 





Arrivo davanti alla porta. La signora delle pulizie mi guarda stranita.

  • le serve qualcosa signorina?-

  • sto cercando la ragazza che era qui-

  • è andata via dieci minuti fa- il mondo mi crollo addosso, ringrazio. Mi allontano dalla porta, cerco di trattenere le lacrime, chissà come sta adesso. Le ho spezzato il cuore, mi accascio sul primo gradino e lascio uscire fuori tutte le lacrime. Sono un'idiota! Potrei andare dove lavora ma con quale faccia la cerco? Mi odierà in questo momento.

  • Marlene..- alzo lo sguardo, lei è li, con tutta la sua bellezza

  • Alessia-

  • hai dimenticato qualcosa?- mi chiede sprezzante. È questa la tua ultima occasione, Marlene. Riprenditela.

  • Si, di dirti che sono un'idiota. Mentre ero in stazione che piangevo come una deficente per averti lasciato in quel mondo, per non aver seguito il cuore, ho ricordato tutto. In ogni fottutissimo ricordo, bello o brutto, c'eri tu. Ci sei sempre stata solo tu. Prima del coma, dopo, mentre ero con Isabella, io sono stata sempre tua. So che ora mi odierai ma dovevo dirtelo e sono corsa qui da te..io.. mi dispiace, sono..- non riesco a finire di parlare che le sue labbra sono sulle mie. Mi stringe forte. Mi sento finalmente al sicuro. Lei è il mio tutto, come ho potuto scordarlo. Ogni ricordo si assesta al suo posto e ora più che mai so che lei è la mia casa.

  • Ti amo ,Marlene-

  • anche se sono stata una stronza?-

  • anche se sei stata una stronza. Ma ora con Isabella?- mi chiede senza smettere di tenermi tra le sue braccia

  • ci penseremo dopo-

  • non è che te ne vai via di nuovo? Anche ieri mi hai detto: "ci pensero dopo"-

  • non vado da nessuna parte senza di te- mi bacia con più energia – Alessia?-

  • si?-

  • possiamo sederci? Le scarpe mi stanno uccidendo- ride, mi prende in braccio e mi bacia – scusa Alessia per il male che ti ho fatto-

  • hai tutto il tempo di questo mondo per rimediare perchè io non ti lascio più andare via-

  • non ne ho intenzione. Ti amo-

  • ti amo-

  • FINE

 

 



Questa storia è giunta al termine. Si lo so, lo so. Io sono quella dai finali tristi, ma siccome altre storie brevi o no sono finite o finiranno in dramma ho pensato di dare un tocco di romanticismo/miele almeno a questa. Un bacio da Molecola. Grazie a tutti per aver seguito questa storia.

 

 

  
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