Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: sushiprecotto_chan    13/02/2015    1 recensioni
Una lieve brezza, proveniente dalla finestra aperta dell’asettica stanza, gli portava odori diversi da quello tipico dell’ospedale. Il vento sollevava piano lo stelo del fiore ormai appassito, che Rock Lee si ostinava a tenere sul comodino.
[Missing moment (post-scontro con Gaara), double drabble]
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rock Lee
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: Non mi appartiene nulla.
Contaparole: 218 (fdp)
Introduzione: Una lieve brezza, proveniente dalla finestra aperta dell’asettica stanza, gli portava odori diversi da quello tipico dell’ospedale. Il vento sollevava piano lo stelo del fiore ormai appassito, che Rock Lee si ostinava a tenere sul comodino.
Warnings: Missing Moment (la storia è ambientata nel periodo che Lee trascorre in ospedale dopo lo scontro con Gaara, quindi post numero 10 del manga), Double Drabble
Note: scritta per Maritombola con il prompt #6, “fiore appassito”. Il titolo è preso dalla poesia “Un fiore appassito” di Cesare Borroni, trovata assolutamente per caso e… bella.
 
 
 
 
 
 
 
 
No, non prenderlo fra le dita,
si spezzerebbe sicuramente,
è ormai un equilibrio che si può rompere,
sbriciolando con sé anche il ricordo che rappresenta.
 
 
 
Una lieve brezza, proveniente dalla finestra aperta dell’asettica stanza, gli portava odori diversi da quello tipico dell’ospedale. Il vento sollevava piano lo stelo del fiore ormai appassito, che Rock Lee si ostinava a tenere sul comodino.
Ogni mattina apriva gli occhi cercandolo, per assicurarsi che fosse ancora lì, e che le infermiere ancora non l’avessero buttato. Era la sua volontà che faceva sì che riuscisse a svegliarsi esattamente un minuto prima delle sei, l’ora del prelievo del sangue e della misurazione della pressione, solo per controllare la presenza del fiore.
Il sole fuori era lontano dall’essere ancora alto, in quei sessanta secondi concessigli per stare davvero da solo con se stesso con serenità. Rock Lee passava quel momento guardando il fiore, proteso in maniera naturale verso il cielo plumbeo, una distesa di grigio e blu che non aspettava altro che l’alba; unico momento in cui si poteva davvero, profondamente credere che il mondo fosse bello e gentile, una natura in aspettativa di qualcosa di ancor più incantevole e forte.
Poi la luce elettrica si accendeva, entravano le infermiere.
Tutto tornava insopportabile; la gamba e il braccio inutilizzabili, il fiore di Sakura morto, dimenticato, gli sforzi e la volontà di Rock Lee assolutamente inutili.
Così Rock Lee riappoggiava il capo sul cuscino per un attimo. E ricominciava a odiare.
 
 
 
 
 
 
Noticina: So che “odiare” è una parola forte, per Rock Lee (il cui tratto fondamentale, in fatto di angst, penso sia [stata] la frustrazione), ma qui è un vocabolo il cui significato non va inteso “alla Sasuke”, quanto piuttosto come il livello estremo a cui può arrivare la frustrazione, il sentirsi impotenti e odiarlo. …Ok.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: sushiprecotto_chan