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Autore: hisgee    13/02/2015    6 recensioni
Appena sfiorai con la mano le spine di quel ricordo mi punsi. E la tazza cadde, senza volerlo: forse la memoria era troppo amara.
[ reiji memories ]
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Reiji Sakamaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« And if you go, I wanna go with you.
And if you die, I wanna die with you.
Take your hand and walk away.
»
(System Of A Down, Lonely Day)

 
Pioveva, là fuori. Ero solo, nel mio studio, e – come solevo fare di mia consueta abitudine – bevevo del tè nero. In quella casa ero sempre solo, forse era per questo che avevo messo dello zucchero in più: chiedevo alla dolcezza di farmi compagnia anche e solo per qualche attimo, il tempo di farmi illudere che proprio in quei secondi vuoti qualcuno stesse entrando per riempirli, per attirare la mia attenzione. Ma cosa più certa dell’opposto della medesima situazione immaginaria non esisteva al mondo, lo sapevo molto bene.
Non entrava più Kanato, con quelle occhiaie scure sotto i suoi occhi grandi e ipnotici, a chiedermi di aiutarlo a prendere i suoi dolci preferiti sulla mensola più alta del ripostiglio in cucina.
Ayato non faceva più irruzione come se fosse un rapinatore per costringermi – o quasi – a preparargli dei semplicissimi takoyaki.
Non veniva più Subaru a rompermi i set da tè o qualsivoglia mobile e muro mentre si sfogava con me di ogni suo problema.
Ma soprattutto, non potevo sentire il rumore delle scarpe di mia madre che percorrevano il corridoio per poi bussare alla porta della mia stanza ed entrare senza aspettare il mio avanti. Forse credevo che me stesso fosse troppo grande per non assistere al primo, vero, voluto, omicidio della sua vita. E me ne pento di aver visto quella espressione.
Appena sfiorai con la mano le spine di quel ricordo mi punsi. E la tazza cadde, senza volerlo: forse la memoria era troppo amara.
La bevanda ormai si era diffusa a terra, non più imprigionata dalla porcellana, spezzata in cocci. Mi illusi: ero di nuovo solo.







Ok, ho voluto usare una nuova grafica perché ne avevo voglia e perchè mi ispirava. Eh sì, so graficare abbastanza. Comunque, è una fanfiction partorita dai momenti di depressione, pessimismo leopardiano e magari anche di rabbia. Ma dopotutto, scrivere su Reiji è sempre una buona azione (cit. donna turca <3). Quindi in qualche modo, la citazione iniziale dei miei adorati System Of A Down e la Reiji centric mi hanno fatto ritornare una strana allegria. Anche il fatto di aver concluso una benedetta fanfiction decente mi rende magicamente felice. Perché è da secoli che non scrivo. E io ne avevo taaanto bisogno. Spero comunque che questo piccolo racconto introspettivo vi sia piaciuto, lasciate magari un commentino anzi dovete farlo altrimenti vengo a casa vostra e vi decapito muhahaha *risata sadica random* se potete. 
danskefrancis


P.s. vi lascio il link della canzone dei SOAD, una delle mie preferite. Potete trovarla qui: https://www.youtube.com/watch?v=jhUSsQ_OXzc
   
 
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