Sono in ospedale e ti guardo. Da lontano , anche se non cambia tanto .. visto che anche da vicino sembriamo lontani metri di distanza , sia spiritualmente che in altezza . Guardandoti non penso solo a quanto tu sia stupido e incomprensibile ma anche a quanto amore e quanta gentilezza ci sia dietro quella corazza di ferro che ti sei creato negli anni , come me del resto . Ti mostri sempre come un tipo calmo che non prova emozioni , cosa che non è realmente vera , davvero , non ti capisco , per niente.
Eppure quel giorno , durante quella terribile e inutile guerra , non eri per niente così .
Mi presi tra le tue braccia e mi aiutasti a tamponare il sangue che usciva incessantemente dal mio occhio destro e mi strinsi per cercare di calmare la mia collera mista alla disperazione più totale , poi mi tranquillizzasti accarezzandomi il capo per poi prendermi in braccio e portarmi nel rifugio più vicino dove restammo abbracciati per tutta le notte dove mi proteggesti dal freddo con le tue grandi e candide ali.
Ora invece sono qui , in questo freddo letto d’ospedale senza un braccio , ricoperta di ferite e lividi e tu sei lì affacciato alla finestra con aria indifferente , non mostri nemmeno un filo di preoccupazione e sospiri per la noia . Ma chissà , forse sei sicuro che io sopravviva nuovamente , ad un altro dolore , perché ho la pellaccia dura e sono forte e non mi piego di fronte a nulla , come faccio credere a tutte le persone che mi conoscono.
In realtà soffro , e tanto , soffro per il braccio , per le innumerevoli ferite che Rieta mi arrecò e per la tua lontananza . Ti vorrei qui , affianco a me , vorrei sentire la tua bellissima voce per un ultima volta prima di cadere in un sonno profondo e senza uscita arrivando in “quel giardino fiorito” da dove non c’è uscita , dove sono finiti tutti i nostri vecchi compagni di squadra , non voglio. Per favore Wodahs … Wodahs , girati , guardami , per favore … sono qui dannato angelo , sto morendo , guardami con quel tuo unico occhio come feci quella notte , riempimi di parole rassicuranti e stringimi forte per non farmi volare via, per favore …. Wodahs … voltati , stupido voltati … .
 
Ti girasti , scoprendo la verità , sentendo quell’insopportabile suono del mio cuore che si fermava , il tuo unico occhio si riempì di lacrime che iniziarono a rigare il tuo candido volto , urlasti il mio nome incredulo di tutta quella debolezza che mi aveva condotto alla fine , mai mostrata prima , per poi stringermi forte ordinandomi di restare con te e di non lasciarti , ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.

“Ti voglio bene , Head Angel”
 

Angolino dell'autrice.

Ok , questa è la mia prima ff su Wodahs x Grora e ho paura di aver fatto un po OOC ma non cela facevo a non scriverla . Sinceramente ho pianto mentre la scrivevo e spero che voi abbiate la stessa reazione o un piccola emozione , ecco ...
Detto questo spero che Okegom faccia il prequel e il sequel di the gray garden e che la mia piccola storiella drammatica vi piaccia.