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Autore: Didolinasissy    14/02/2015    1 recensioni
Rose Dickens! Un'adolescente americana come tante altre, che abitava nella piccola cittadina di St. Francis, in Pennsylvania.
Una ragazzina loquace, bella, forte, vanitosa e intelligente, fin troppo!
Genere: Generale, Thriller, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venne la mattina; Rose si destò svogliatamente dal letto, non appena la sua sveglia suonò.
Quel giorno non aveva molta voglia di andare a scuola, e sperava tanto che il professore di chimica non l'avesse interrogata.
Improvvisamente il suo cellulare squillò, e la ragazza lo afferrò dal comodino:
- Pronto?
- Ehi, Rose...
- Uhm? Jasmine? Sei tu, per caso? - chiese la giovane con una flebile voce.
- Ehm, si... ma... ti senti bene?
- Si, si. Certo! Ho solo sonno, non mi va di andare a scuola stamattina.
- Eh, ti capisco! Comunque volevo appunto parlarti di questo, Rose...
- Uhm? Si, dimmi, ma per favore fai presto! Devo ancora lavarmi e vestirmi...
- Si... dunque, io volevo chiederti di coprirmi oggi a scuola.
- In... in che senso, scusa?
- Nel senso che, oggi non vengo perchè Bradley ha il giorno libero a lavoro e mi ha chiesto se posso marinare a scuola, e quindi io ovvimente ho accettato.
Rose sbuffò sonoramente:
- Uff... scusa, ma non potete vedervi di pomeriggio?
- Ecco, veramente... ha detto che oggi non può, deve portare la sua macchina dal meccanico, ha un appuntamento con lui.
- Uffa, Jasmine! Già stamattina non era la giornata adatta per andare a scuola, poi tu mi chiedi anche di farti da copertura con i professori...
- Hai ragione, Rose! Scusami, ma si tratta si una questione di vita e di morte, e solo tu puoi farlo, perche io mi fido di te, capisci?
- D'accordo, ma bada a non chiedermelo più, siamo intesi?
- GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE MILLE ROSE!
- No... di nulla...
La ragazza riattaccò furente. La sua amica era sempre la stessa, e qualche giorno le avrebbe fatto passare un guaio!
Rose sfrecciò verso il bagno per lavarsi e vestirsi, dopodichè si diresse a scuola senza nemmeno fare la solita colazione mattutina.
St. Francis, quella mattina era piuttosto umida. 
Rose come ogni mattina, poteva vedere le persone che correvano varso il treno per andare a lavoro, oppure ammirava i genitori che accompagnavano i loro bimbi a scuola, o addirittura, guardava le vetrine più lussuose che quella piccola cittadina poteva offrire.
Mentre camminava, il cellulare della ragazza suonò, in segno dell'arrivo di un messaggio:
Rose, appena lo lesse, strabuzzò gli occhi assumendo un'aria spaventata.
C'era scritto;
Ehi, bitch! Quale sarà il prossimo ricatto che offrirai a Jonas? Miraccomando qualunque cosa sia, tienitelo sempre in pugno!
Bacini e bacetti... 
Sconosciuto.
Rose rimase perplessa! Chi poteva essere stato a fare una cosa simile? 
Ma certo, chi altri se no! Jonas. Oppure un suo amico.
Questi scherzi però non le piacevano affatto.
--------------
Rose era appena arrivata a scuola, fortunatamente in orario.
La ragazza corse a gran velocità verso l'aula di economia, quando ad un certo punto, nel correre andò a sbattere contro Robert, cadendo a terra.
- Ahi! Che male.
- Ehm, scusami Rose. Dovresti stare un pò più attenta quando corri però...
- Si già, scusami... è che io avevo paura di arrivare in ritardo per la lezione.
- Si, capisco ma non preoccuparti, le lezioni oggi incominceranno più tardi del solito, perchè stanno pulendo le classi...
- Ah! Bhè meglio così...
- Eh già.
Robert era un ragazzino molto timido, forse il più timido di tutta la scuola.
Non aveva amici e per giunta spesso e volentieri, veniva preso di mira da Jonas e Sharon.
Era molto bravo con i computer, infatti spesso la gente diceva che fosse un Hacher! 
- Ehi, piccioncini!
I due adolescenti si girarono verso coloro che li avevano chiamati.
Erano appunto, Jonas e Sharon.
- Oh no! - esclamò puntualmente Robert.
- Ma chi si vede? - disse Rose, rivolgendo a Jonas un sorrisetto "sornione".
- Eh già, forse dovremo dirlo noi, non ti pare? Non è che tu e Robert state stringendo d'amicizia?
- Forse, cara Sharon, forse! E se pure fosse, di certo non verrei a riferirlo a voi due.
Sharon e Jonas, scoppiarono in una fragorosa risata;
- Ah, tesoro! Sai, devi ancora maturare. A me e al mio ragazzo, non interessa minimamente...
- E allora perchè venite qui, a disturbarci?
- Semplicemente... eravamo venuti a salutarvi.
- Bhè... se questo è il vostro modo di salutarci, direi che potete risparmiarvelo!
- Come desidera, signorina... vieni mia adorata Sharon, andiamo a salutare i nostri amichetti, questa gente è sempre così scortese con noi...
- Hai ragione, amore mio! Andiamo via... lasciamoli perdere...
Così i due fidanzatini se ne andarono, mano nella mano, a scocciare qualcun'altro.
----------
Ore 13:30. Le lezioni erano terminate e quindi, gli adolescenti della Kimberly High School, si riunirono nella sala da pranzo per consumare i soliti pasti pomeridiani.
Rose si sedette, da sola, in un banchetto per poter mangiare. Peccato che neanche quel giorno, la sua amica Jasmine fosse venuta. Quando questo succedeva, Rose rimaneva sempre da sola, dato che lei, oltre a Jasmine, non aveva molti amici.
Il suo telefono suonò di nuovo, per segnalare l'arrivo di un altro messaggio;
Ancora! L'episodio di quella mattina si era verificato un'altra volta;
Ehi Rose... che succede? Questa mattina non c'è nessun ricatto in arrivo per il nostro Jonas? Chissà come mai... Ti do un indizio però:
Guardati intorno! 
Baci e abbracci!
Sconosciuto.
Rose, questa volta, iniziò ad innervosirsi, e improvvisamente scorse da lontano Jonas.
Stava da solo, e a quanto pareva aveva appena terminato il pranzo.
Corse immediatamente da lui;
- JONAS! - disse più furente che mai.
Il ragazzo, sentendosi chiamare, si girò di scatto credendo che fosse stata Sharon ad urlare in quel modo.
- Tu? Come osi rivolgerti in questo modo a me?
- Come osi tu! Devo parlarti, e subito...
- Non qui, ragazzina. Non davanti agli altri.
- Allora andiamo dietro il cortile.
Rose trascinò furiosamente Jonas, per un braccio.
- Allora? Che cosa vuoi? Non ho affatto, tempo da perdere con una mocciosetta come te...
- Prima di tutto, modera i termini. E comunque volevo chiederti di smetterla, oppure ne pagherai le conseguenze...
- Di che diamine stai parlando?
- Oh lo sai benissimo. Piantala di fare il finto tonto...
- Senti mi stai già scocciando a sufficienza per oggi... di che cosa parli?
- Parlo dei messaggi minacciosi che da stamattina mi mandi...
- Che cosa? Messaggi minacciosi?
- Si... proprio così!
- E secondo te io sarei così sciocco, da mettermi a giocare con te di questa maniera?
Rose stava per spazientirsi:
- PROBABILMENTE SI, E NON ME NE STUPIREI!
- Ehi, stupida! Basta con le offese!
- BASTA LO DICO IO...
la ragazza fece per andarsene, quando ad un all'improvviso si rigirò verso di lui;
- TI AVVISO: prova ancora a mandarmi un altro messaggio del genere e giuro... che ti farò finire veramente male!
Rose se ne andò via, sotto lo sguardo tra metà dello stupito e arrabbiato, del ragazzo.
- Ma chi le capisce le ragazze! - disse solo, per poi andare via anche lui.
----------
La giornata, per gli studenti, si era ormai conclusa.
Rose si stava dirigendo verso la casa dell'amica Jasmine che, poco prima le aveva mandato un messaggio, invitandola a raggiungerla a casa sua.
Una volta arrivata, bussò e l'accolse una disperata Jasmine, con le lacrime agli occhi:
- Jaz! Ma che cosa ti è capitato?
- Oh, Rose! Non te lo immagini neanche...
- Jasmine, sono alquanto preoccupata, direi... Mi vuoi dire che cosa ti è successo?
Jasmine scoppiò a piangere peggio di prima, non riuscendo più a parlare.
Rose era scioccata per la strana reazione della sua amica: non l'aveva mai vista così!
Era praticamente depressa, e inoltre lei non sapeva neanche come prenderla per farla calmare!
- Ehi! Ti vuoi calmare? - cercò di consolarla lei, con voce pacata.
- N-No... i-io n-non ce la posso fare, Rose! Fa troppo male, è un dolore così grande!
- Dolore? Ma... Jaz... Devi assolutamente dirmi il motivo di questo tuo pianto... Ah! Forse ho capito. Si tratta di Bradley, non è così?
La ragazza accennò un si col capo, per poi piangere ancora più forte.
- Allora? Che ti ha fatto quello stupido? Dimmelo, che lo ammazzo direttamente.
- N-No. Lascialo stare, p-per favore...
- Ok, ok... ma voglio sapere immediatamente che cosa ti ha fatto per ridurti in questo stato.
- L-Lui... m-mi ha l-lasciata. Si, mi ha letterlamente mollata, Rose!
- Oh! Bhè, mi d-dispiace. Sulserio Jaz, sono desolata. - esclamò Rose, sinceramente dispiaciuta.
- D-Dispiace più a me... Oh Rose, io... io mi uccido, non si può vivere così!
- Ehi, ehi! Non saltare a conclusioni affrettate...
- Era per questo che ha v-voluto incontrarmi o-oggi, per dirmi q-questo.
- Jaz, posso dirti una cosa?
- S-Si...
- Senti... devi cercare di reagire! Dai Jasmine, gli amori vanno e vengono.
- Eh! P-Parli così p-perchè t-tu non ci sei p-passata.
- Bhè, forse! O forse no. Insomma Jasmine, cerca di non pensarci, siamo ancora giovani e carine... 
- Io non ce la faccio, Rose. N-non capisci?
- Ah! Scusami Jasmine, sono una stupida. Non dovevo essere così indelicata con te.
- Ma no, lascia stare Rose. Non sei di certo tu, il problema. Ascolta, se non ti dispiace io... vorrei restare un pò sola.
- Certo! Hai ragione, ti lascio in pace. Se vuoi, chiamami stasera.
- Lo farò.
- Ciao, Jaz. E miraccomando, fatti forza!
Jasmine le rivolse un piccolo sorriso, per poi sdraiarsi sul suo letto.
Rose la guardò per un attimo: aveva avuto ragione prima, quando aveva detto che lei non aveva vissuto una situazione simile. Rose non aveva mai avuto esperienze di questo genere. Anche se infondo le sarebbe piaciuto!
La ragazza lasciò l'abitazione dell'amica per dirigersi verso casa sua.
All'improvviso il suo cellulare squillò nuovamente, segnalando un altro messaggio:
Ehi, piccola stupidella. Ho visto che la tua amichetta è diventata single come te. Poverina! Chissà quanto deve star male. Miraccomando stalle vicino... come io sono vicino a te!

 

 

 

Note dell'autrice;
Salve cari scrittori. Perdonate il lungo periodo d'assenza, ho avuto dei grandi impegni.
Dunque la nostra Rose è perseguitata da un misterioso stolker... sarà per caso Jonas?
Chi lo sa, per ora vi lascio nella massima suspence.
Didolinasissy

 

 

   
 
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