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Autore: ReaRyuugu    14/02/2015    1 recensioni
Non era esattamente ciò che si aspettava di ricevere, cioccolata nel giorno di San Valentino.
{Un po' di ImaHana perché male non fa} {Buon San Valentino ~}
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Makoto Hanamiya, Shoichi Imayoshi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{ S. Valentine’s, chocolate and…

 

 

Non era esattamente ciò che si aspettava di ricevere, cioccolata nel giorno di San Valentino.

O meglio, doveva essere più specifico: l'essere capitano della squadra di basket conferiva ad Imayoshi una certa popolarità, motivo per cui di regali anche quel giorno ne aveva già ricevuti. Certo, non che potesse attribuire il tutto al suo charme o chissà cosa, ma faceva sempre piacere indugiare nell'apprezzamento di misteriose ammiratrici (che ringraziava di cuore per rimanere tali, cosicché non avrebbe dovuto stare a scervellarsi per ricambiare nel modo più adeguato nel famigerato White Day).

Alla luce di questo, dunque, non erano stati i cioccolatini lasciati sotto il banco o nell'armadietto a sorprenderlo - bensì quella scatola a forma di cuore che, più che come un dono, aveva ricevuto come un letterale pugno nello stomaco, vista l'indiscussa grazia del mittente che come al solito non aveva perso l'occasione di arrecare danno a quell'"odioso quattrocchi", così come l'aveva teneramente soprannominato.

- E questa? - aveva boccheggiato con la punta di quel cuore a perforargli lo sterno, cercando lo sguardo di un Hanamiya che sembrava invece del tutto intenzionato ad evitare i suoi occhi come la peste. Non rispose, immerso in un silenzio più scostante del solito, ma nonostante il dolore acuto Imayoshi non poté che sogghignare.

Era già in programma che quel pomeriggio si sarebbero incontrati, certo, ma un dono di San Valentino dal proprio perennemente adirato e altrettanto costantemente acido kohai era l'ultima cosa che credeva avrebbe ottenuto all'inizio di quell'appuntamento, se così si potevano definire quelle uscite fatte di conversazioni praticamente a senso unico e che terminavano sempre nel solito modo. Che finalmente stesse imparando a capire cosa significasse essere in una coppia? Non poteva essere altrimenti, pensò, guardandolo con lo stesso misto di tenerezza e orgoglio che può provare una persona quando vede il proprio cagnolino imparare finalmente a dare la zampa.

- Allora? Quanto ci stai ad aprirla? - Lo sentì borbottare, infilandosi la mano libera nella tasca mentre l'altra se ne stava ancora ben salda sulla scatola. Quanto era carino, col viso imbronciato immerso nella sciarpa pesante, le ciocche nere che gli cadevano ordinate sulla fronte corrucciata, e le sopracciglia aggrottate su un’espressone di puro imbarazzo? E cos’era, quella che vedeva sotto i suoi occhi, un'ombra di stanchezza? Che fosse rimasto tutta la notte a preparare la cioccolata per lui, magari?

… forse stava viaggiando un po' troppo con l'immaginazione, si concesse di ammettere almeno a se stesso, ma l'idea di un Hanamiya indaffarato tra pentole e fornelli, magari pure avvolto in un grembiulino e col musetto sporco di cioccolata, lo rese sempre più impaziente di svelare il contenuto di quella scatola (e riconobbe anche che certi scenari lo stuzzicavano più del previsto, e che se l'altro fosse venuto a sapere di certe perversioni gli avrebbe tirato il collo e l'avrebbe appeso a testa in giù fuori dalla propria finestra, come una specie di trofeo di guerra).

Prese la scatola con le mani leggermente tremanti d'emozione, cercando di nascondere di avere, una volta tanto, pressoché il cuore in gola. Cosa sarebbe stato, dunque, il primo dono del suo Hanamiya?

Deglutendo a vuoto decise che non era il caso di aspettare ancora oltre: certe cose erano come cerotti, bisognava tirarle via subito per ridurre al minimo la sofferenza dell'attesa.

E così fece anche con quel coperchio, sollevandolo così velocemente da quasi farlo cadere a terra.

 

- … ah? –

 

Per la prima volta in anni, Imayoshi si sentì sconquassare da un fastidioso senso di confusione.

Perché non vedeva niente, là dentro? O meglio, qualcosa c'era, ma era un singolo, solitario cioccolatino in mezzo ad un mare di cartacce, sebbene dopo qualche attimo non ci fu più nemmeno quello. La mano bianca di Hanamiya entrò di forza nel suo campo visivo, afferrando il dolcetto e portandolo via dalla sua base sicura: alzando gli occhi, Imayoshi lo vide sparire oltre le labbra sadicamente incurvate del suo adorato, adoratissimo kohai, la cui inconfondibile risata raggiunse presto le sue orecchie.

- E ringrazia che non ho fotografato la faccia che hai fatto, sembravi davvero un imbecille! - esclamò, dandogli le spalle e iniziando ad allontanarsi - Ti pare che vado davvero a spendere soldi per te?! Pfft… andiamo, va'. -

E mentre quello si allontanava, per qualche secondo lui non poté che rimanere statico in quella fastidiosa sensazione di sconfitta. Oh, beh, in un certo senso se lo meritava: la prossima volta ci avrebbe pensato due volte prima di lasciarsi infinocchiare da quel tenero faccino. Era stato proprio bravo a ingannarlo facendo leva su certe frivole debolezze, hm?

Il solito sogghigno indecifrabile tornò ad adornargli il volto, mentre al richiamo del ragazzo si affrettava a raggiungerlo. Sì, era stato così bravo che non avrebbe neppure aspettato il White Day!

 

… si sarebbe limitato a ricambiare il favore quella sera stessa.

 

deception. La parola finale del titolo dovrebbe essere deception. Non potevo metterla nel titolo completo, o mi si svelava subito l’arcano e mi si rovinava la gag.

Buon San Valentino!
Con questi maledetti esami non sto scrivendo nemmeno la metà della metà delle cos ch fe che vorrei scrivere, e poiché sento sempre le mie manine orribilmente arrugginite ho richiesto che qualcuno mi suggerisse un po’ di ImaHana fluff per cercare di sbloccarmi un pochino…

… cosa che di fatto è accaduta, e ringrazio l’imput che mi è stato dato, ma alla fine ho scritto qualcosa di tutto fuorché fluff per questi due idioti.

Di solito è sempre Hanamiya quello a cui faccio passare le peggiori disavventure, quindi per una volta ho deciso di ingannare il povero odioso quattrocchi piuttosto che far dannare il nostro sopracciglione.

… anche se, chiaramente, non la passerà liscia.

Al solito ringrazio tutti quelli che passeranno, leggeranno e commenteranno ~ fatemi sapere cosa ne pensate, è sempre un piacere sapere le opinioni degli altri su ciò che scrivo quq

Alla prossima!

 

Ps: per chi non lo sapesse, il White Day è il giorno in cui i ragazzi che hanno ricevuto cioccolata a S. Valentino ricambiano il dono, in parole spicciole.

   
 
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