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Autore: King Of My World    15/02/2015    3 recensioni
Questa storia è ambientata in cinquanta sfumature di nero. Anastasia soffre dopo aver lasciato il suo adorato Christian, ma dopo cinque giorni lui ritornerà sulla scena. E come al solito la nostra Anastasia non riuscire a resistergli.
Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia vera essenza

Mi sento davvero una fallita, un’illusa del cazzo. Come ho potuto pensare che Christian Grey era cambiato? Sono stata una sciocca a crederlo. Mi sono fidata di lui, ma vuole solo controllarmi e basta. Detesto questa fase della mia vita. Mi fa male stare qui sul letto a soffrire, stringo il cuscino e piango.
Christian è stato dolce in alcuni momenti, ma in altri no. Ho dovuto sopportare molto, ma davvero avrò fatto bene ad andarmene da lì? Forse no, ho sbagliato. Io soffro, anche la mia Dea interiore è triste quanto me. Perché mi sono innamorata di lui? L’amore è sempre un errore.
Mi manca il suo tocco, il suo modo di fare, il suo profumo, il suo odore: mi sono sentita persa in quei momenti di gloria, o meglio, di pazzia. Come ho potuto farlo? Mi sono lasciata andare, mi sentivo aperta. Le sue labbra erano perfette, ma ora? Ora no, quelle labbra non esistono più.
In un modo o nell’altro, forse mi ama anche lui. Anche se non riesce ad ammetterlo, sono passati già cinque giorni e mi sento davvero morire dentro. Impossibile che gli sia già passata la voglia di cercarmi, voglio che mi venga prendere. Voglio il suo corpo, il suo sesso dentro di me. Mi sento così sporca, ma ho capito che quella è la mia natura: lui è il mio tutto. Il suo modo di amare è davvero contorto, fragile. Non è stato amato abbastanza in passato, forse è stata tutta colpa di sua madre.
L’affetto di una madre non c’è stato a sufficienza. Grace avrà fatto anche un buon lavoro ma suo figlio è un dominatore e ha fatto sesso con la sua amica, iniziando all’età di quindici anni. Mi fa schifo questo particolare, non sopporto Mrs. Robinson. E’ solo una gran puttana e la detesto.
Dopo un po’ cerco un po’ di distrarmi e me ne esco. Vado alla SIP, lavoro lì da qualche settimana e già sembro stressato. Può darsi sia l’assenza di Christian, purtroppo ho dovuto lasciarlo. Mi ha frustato con una cintura e per me quello è un limite assoluto. Lui mi può toccare, mentre io no. Mi sono sentita esclusa dal piacere.
Arrivata in ufficio, prendo i documenti da leggere e inizio il mio lavoro.  La testa mi gira e mi sento davvero confusa, fragile. Ho bisogno di un caffè, magari mi riprenderò un po’. Dopo qualche ora torno a casa e mi arrivano delle rose rosse, con un biglietto:
 
“Ti aspetto questa sera alle 21, fatti bella!
Mr. Grey”
 
Perché mi ha inviato dei fiori? Cosa devo fare? Oh no, non vorrà mica convincermi a ritornare da lui!
Mr. Grey è bravo con le parole, potrebbe anche riuscirci ed io cadrò ai suoi piedi come una cretina. Tanto per cambiare. Tanto non ci andrò, le rose però le accetto.
 
-Dai Ana, vacci!-. Mi rimprovera Kate.
-Ho detto di no, non voglio avere a che fare con lui. Sono troppo arrabbiata!-. Rispondo secca.
-Invece tu ci andrai. Sono giorni che non esci e non fai altro che pensarlo. Quindi vacci, sai meglio di me che non vedi l’ora!-. Quelle parole mi hanno fatto riflettere per ben tre minuti.
-E va bene, mi hai convinto!-. Le sorrido, Kate è sempre un’amica perfetta.
 
Ho deciso di mettermi in vestitino blu semplice, senza ritocchi. Così metto in bella vista le mie bellissime gambe, parole di Mr. Grey. Magari lo stupirò. Dopo cinque giorni, mi sento rinata per la seconda volta. Metto delle scarpe color argento, giacca dello stesso colore e tacchi blu. Metto dello Channel n° 5 e in un batter d’occhio sono scattate le 21.
Mi guardo allo specchio per l’ultima volta, cerco di rianimare un po’ i capelli per la fretta ed esco fuori dal mio appartamento.
Vedo il  mercedes di Christian e Taylor ad aspettarmi per aprire la portiera. Entro in auto e vedo lui: Christian Grey, dopo cinque fottutissimi giorni. Lo vedo bene, come al solito.
 
-Come stai?-. Mi chiede.
-Abbastanza bene, grazie. E tu?-. Cerco di essere fredda e distaccata.
-Non bene.-. Almeno è sincero.
-Capisco.-.
 
Finisce lì, non riusciamo a dire altro. Forse l’ultima volta che ci siamo visti, è stato davvero imbarazzante. In effetti non è stata una bella scena. Siamo arrivati in ristorante di lusso, come al solito Christian non si lascia sfuggire nulla, è pur sempre ricco.
 
-Mi manchi, Anastasia. Ritorna da me!-. Mi sussurra nell’orecchio.
 
Lo guardo imbarazzata. Cos’ha quest’uomo? Non potrò mai dire di no?
 
-Non è stato facile, ma dovevo andare via. Quello che hai fatto non è stato bello.-. Dico sicura di me, spero di non perdere il controllo.
 
Lui abbassa lo sguardo. Gli ho fatto male? Non è mia intenzione ferirlo, ti prego Christian. Guardami!
 
-Hai ragione.-. Sussulta.
-Troppo tardi!-. Esclamo, accidenti perché lo sto trattando così?
 
Mi guardai attorno e mi resi conto che non c’è nessuno. La cosa mi spaventa un po’, ma non del tutto.
-Ana, ho scoperto di amarti. Non riesco a stare senza di te!-. Dice tutto d’un fiato.
 
Mi sento stordita. Christian non puoi farmi questo!
 
-C-cosa?-. Balbetto.
-Hai sentito bene, ti amo anch’io!-. Dice per la seconda volta.
-Ah!-. Mi sento fragile in questo momento.
 
Lui si alza e mi prende in braccio. Mi tocca il labbro inferiore ed io lo mordo.
 
-Non morderti il labbro, sai che effetto mi fa!-.  Sussurra, mentre mi tocca il viso.
-Farò quello che vuoi, ma ti prego ritorna da me. Un passo alla volta, senza fretta!-. Esclama, è curioso di sapere la mia risposta.
 
Io resto zitta, non so che rispondere.
 
-Quindi mia principessa, cosa mi risponde?-. Formulando la domanda in un modo più cortese.
-La mia risposta è un sì. Christian, ti prego, amami come lo sai fare tu. Prendimi. Qui. Ora!-. Dico lasciandomi trasportare dalla pazzia. Sono così. Ormai Christian mi ha posseduta, sono sua a tutti gli effetti: purtroppo il mio maniaco del controllo non ha limiti, ma ormai lo stesso equivale anche per me.

 
   
 
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