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Autore: Ami For a Dream    16/02/2015    4 recensioni
Uno stralcio di vita, a San Valentino.
Uruha x Aoi
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caio ciao! 
Questa shot l'ho scrita ieri pomeriggio, nella noia più totale, ho unito delle immagini che mi erano saltate alla mente durante la girnata e ne è nata questa piccolina. Ogni tanto mi scappa una raiting verde, non ci credo nemmeno io O__O Ma davvero, questa può essere letta da chiunque XD 
Vi devo avvisare che la carie vi si accentuerà, ma ogni tanto un attacco al diabete non fa male U__U 

Ninna 3 (Doriana) il tuo Aoi, con la coda sfatta ora c'è esiste ed è tangibile XD Grazie della dolce visone di lui in questo stato, è così tenero! XD 

Ninna 2 (Naoki) i nostri deliri su San valentino e delle cose che mi hai detto, le ho inserte qui. Grazie <3 

Bè, a questo punto vi lascio alla Shot, buona lettura, spero che sia di vostro gradimento XD




Sugar or Salt

 
 
Silenziosamente, cercando di fare meno rumore possibile, stava riponendo tutto ciò che aveva precedentemente preparto, in vista della cena.
Sbuffò, aprendo un'anta della cucina bianca e riponendo al suo interno i due piatti di ceramica nera, rimasti inutilizzati. Aveva passato quattro ore in cucina, lui che di certo non era un cuoco provetto, i suoi pasti potevano ridursi a del riso bollito e del pesce al forno. Aveva prestato la massima attenzione ad ogni movimento ed ingrediente, per rendere quella cena perfetta ed impeccabile; voleva creare con le proprie mani, qualcosa di speciale per il suo compagno.
Yuu aveva trascorso l'intero pomeriggio steso nel letto, lo aveva lasciato dormire perché diceva di sentirsi poco bene e ne aveva approfittato per cucinare con tutta la calma possibile.
Rispose in un vassoio il pesce ben cotto, per poi chiuderlo con della pellicola e riporlo infine nel frigorifero d'acciaio. Nel piano più in alto, proprio lì in bella mostra, vi era adagiato il frutto di due ore di preparazione; la torta che lo aveva fatto impazzire. Il cuore, creato con un della crema ai frutti rossi, disegnato dalle sue stesse mani sulla superficie di cioccolata, la quale ricopriva i vari strati di pan di spagna e creme varie, lo guardava con sfida. Non avrebbero festeggiato quella sera, suo malgrado. Chiuse lo sportello dell’elettrodomestico, tagliando fuori così anche quella sgradevole sensazione, che gli era nata nel petto. Di certo, non era colpa di Yuu se la febbre anziché abbassarsi, si era alzata man mano che le ore erano trascorse.
Con un gesto automatico, si portò una ciocca dei capelli ramati dietro l'orecchio, essi non erano abbastanza corti da non dargli fastidio, ma nemmeno così lunghi, da poterli racchiudere in una coda. L'orologio, appeso ad una parete della cucina, segnava le dieci e mezza di sera, prestò un'ultima occhiata perlustrativa alla stanza, per essere sicuro di aver sistemato tutto, prima di spegnere la luce e raggiungere la sala principale. Anche lì, regnava un ordine impeccabile, quindi non si soffermò oltre e sempre a passo spedito, con i piedi scalzi che si muovevano sicuri sul parquet scuro, raggiunse l'interruttore per far calare il buio anche in quella stanza.
A metà corridoio, entrò nella stanza da bagno, quindi si apprestò a sistemare l'accappatoio che aveva lasciato a terra poco prima, quando aveva fatto la doccia. Il silenzio faceva da padrone nella casa, riusciva ad udire il ticchettio dell'orologio grande nel salone. Lasciato il bagno e tornato nel corridoio, solo la fievole luce che filtrava dalla porta semi accostata della camera da letto, gli illuminava la strada che doveva percorrere. In quella stanza dormiva il suo compagno, che aveva deciso di farsi venire una febbre da cavallo, proprio il giorno in cui lui, aveva deciso di festeggiare il San Valentino, preparandogli la cena con tanto di torta. Proprio lui, che trovava altamente sciocca quella festa, ma che al contrario, rendeva felice Yuu e lui, avrebbe fatto di tutto, per vedere la felicità brillare in quegli occhi neri. Avrebbe fatto carte false per renderlo felice, quindi cosa era in confronto una cena?
Sbuffò di nuovo, muovendo i primi passi per raggiungere la stanza da letto e così anche il suo ragazzo. Silenziosamente aprì la porta, restando sulla soglia ad osservare la figura del compagno, il quale dormiva sotto il pesante piumone. I capelli neri erano raccolti in una coda bassa ormai scomposta, alcune ciocche più corte erano sfuggite alla presa dell'elastico che ora, giacevano scomposte sul guanciale e sul suo volto. Le gote più rosse del solito e il respiro affannato, gli indicavano che la febbre era ancora alta. Immediatamente guardò l'orologio da polso, scoprendo che erano trascorsi solo cinque minuti da quando aveva lasciato la cucina, quindi una buona mezz'ora da quando gli aveva dato la medicina, che gli avrebbe fatto calare la temperatura.
Si avvicinò al letto, sedendosi poi accanto a Yuu ed appropriandosi del suo posto, il quale ormai lo accoglieva ogni notte degli ultimi tre anni; tre anni meravigliosi, vissuti al suo fianco. Sorrise osservando il volto del compagno, che nonostante la febbre, restava bellissimo e dolce. Delicatamente, gli spostò la ciocca di capelli dalla guancia, portandogliela dietro il piccolo orecchio una volta adornato dagli orecchini, ma che ora a ricordarlo, vi erano solo dei piccoli buchi quasi invisibili. Un piccolo mugugno, aveva lasciato le labbra carnose, del bello addormentato. Nonostante fosse solo influenza, non riusciva a non stare in pensiero per lui, avrebbe preferito di gran lunga stare male lui, che non vedere in quello stato l'uomo che amava.
Lo amava?
Follemente.
Oramai, si era arreso da tempo, a quella semplice verità. Avevano superato litigi, folli gelosie, caratteri spigolosi e abitudini vecchie a morire, trovando però un terreno solido, dove piantare i perni portanti della loro storia. Non mancavano ancora di certo le liti, ma come non mancavano puntualmente, i vari modi di fare la pace. Non lo avrebbe mai lasciato, per niente al mondo, per il semplice motivo, che non poteva vivere senza di lui.
Si tolse la maglia di cotone a manica lunga, per restare in quel modo solo con la canottiera bianca; sotto quel piumone, si raggiungevano temperature altissime. Una volta sdraiato sotto al pesante piumone, rimase ad osservare il compagno addormentato, allungandosi poi, per donargli un casto bacio sulle labbra.
«Buon San Valentino amore mio» disse a bassa voce, per non disturbarlo.
Le palpebre di Yuu, si erano però alzate, rivelandogli le iridi nere e lucide dalla febbre. Gli dispiacque averlo destato dal sonno, ma allo stesso tempo, era felice di poterlo guardare negli occhi. Nonostante avrebbe preferito, che continuasse a dormire, ma non aveva resistito.
Lo vide sorridere, non appena aveva messo a fuoco la sua persona.
«Mi dispiace amore» gli sentì dire con voce flebile, che gli strinse il cuore.
«Baka, non è colpa tua, se ti è venuta la febbre. La torta, la mangiamo domani» gli rispose sorridente.
«Mi hai fatto la torta?!» nonostante la febbre, il tono sorpreso e felice di Yuu, gli era arrivato dritto e chiaro.
«Certo, con le mie mani...» continuò a sorridere, sapendo di averlo reso felice.
«Ma tu non ami questa festa» come a suo solito, Yuu doveva ricordargli tutto, anche quelle cose ovvie.
«Ma tu sì e io, amo te» nonostante tutto, sapeva come togliere le parole di bocca al proprio compagno di vita.
Infatti, lo vide sorridere, allungandosi per ricevere un bacio, che non gli negò affatto, azzerando la distanza che li separava.
«Domani ne voglio una fetta gigante» era stanco e assonnato, così tenero che lo voleva stringere a sé e non lasciarlo più andare.
«Va bene» sorrise, allungando il braccio per spegnere l'unica fonte di luce della stanza; la piccola abat jour posta sul comodino accanto al letto matrimoniale.
La testa di Yuu, si era posizionata sul suo petto, come ogni sera prima di addormentarsi.
«Yuu?» lo chiamò nel buio della stanza, sperando che non si fosse già addormentato.
«Dimmi...» la sua voce assonnata, gli rivelò però che, anche se per poco, era ancora sveglio.
Sorrise «Non sono sicuro, di aver usato lo zucchero per la torta, insomma, potrei aver confuso il sale per lo zucchero» dichiarò, con un risolino divertito.
Lo sentì ridere sul proprio petto «La mangerò lo stesso...».
Rimase con il sorriso stampato in faccia, mentre carezzava i capelli lisci e morbidi di Yuu, il quale lentamente si andava addormentando.
No, non lo avrebbe mai scambiato con nessun altro al mondo.




Vi avevo avvisato, che lo zucchero si sarebbe sprecato U__U Ora non prendetevela con me XD Ma con questi due U__U
Lo so,sono in ritardo, ma non avevo in programma di scrivere nè una shot, nè tantomeno su San Valentino. Ma una serie di eventi, tra cui il tweet di Aoi sul suo picco di febbre, mi hanno condotta qui. 
Alla prossima, ringrazio anticipatamente tutti quelli che leggeranno o recensiranno :3 
Be be <3 

 
   
 
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