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Autore: Lord Gyber    16/02/2015    3 recensioni
Dal testo:
« Giustizia e pace sono fondamenti inconsistenti. Dal tuo punto di vista la giustizia è la scomparsa definitiva di esseri come me, dal mio invece è che tutti capiscano che non possono contrastarmi. In poche parole, ragazzo, la giustizia e la pace le creano i vincitori....ed io vinco sempre. »
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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« Hasta la vista, baby! »

Terminator

 

Kit fece sedere Rekai su una delle sedie girevoli nella sala di pilotaggio, fasciando con della garza la ferita ancora fresca. Fortunatamente dato che non aveva perso sangue fu facile disinfettarla e curarla senza difficoltà, il tutto mentre gli raccontava cosa aveva scoperto.

« Metal Man? Che razza di nome è? » fece divertito la pantera mentre si teneva il braccio fermo permettendo al suo amico di fare gli ultimi ritocchi al bendaggio « Ancora un po' e ti raggrinzivi come dell'uva. Sei stato fortunato. Di nuovo. »

« La cosa che non capisco » continuò Nova diretta a Kit « è come tu abbia fatto a sconfiggerlo. » lui continuò impassibile a fare il medico provvisorio « Quella cosa si nutre di ferro » spiegò « Ferro? »

« Già, per questo a cercato di berti il sangue, perché il sangue contiene ferro. Inoltre credo che la sua pelle sia in grado anche di assorbilo dato che ha fatto scomparire la mia armatura. » tirò le garze serrandole bene intorno all'arto e bloccandole con una pinzetta « Dovrebbe reggere. »

« E come fai ad essere sicuro di ciò che dici? » insistette testarda la ragazza « Quando lo colpito con il manganello non lo ha assorbito, perché fatto di plastica e la scossa elettrica gli ha fatto molto male, perché il ferro conduce bene l'elettricità. »

Si staccò dal ragazzo e si andò a sedere sulla sedia del pilota afferrane i comandi « Ora voglio andarmene, invierò un messaggio alla Guardia Galattica riguardo a Metal Man, se ne occuperanno loro. » prese i comandi in mano i comandi ed attivò i motori, più che mai deciso a lasciare quella dannata stazione.

Poi tutto si spense. Luci. Motori. Ogni cosa. E lo stridio meccanico ruppe il silenzio in modo raccapricciante.

« Ehm Kit » prese parola Rekai « Ti sei assicurato di averlo fatto fuori, vero? » lui rispose facendo un verso fra l'imbarazzato ed il vergognoso « Forse non sarebbe stata una cattiva idea. » si alzò dalla poltrona preso un po' dal panico dirigendosi alla vetrata che dava verso l'esterno dove, attraverso essa, vide una delle ali della Manta bucata da parte a parte. « Ci ha spinto all'angolo, forse non è così stupido. » dovette ammettere.

Decisero di uscire tutti e tre per vedere da vicino il danno provocato, accorgendosi che la luce era spenta ovunque. Alcuni circuiti erano stati tagliati e dal buco usciva dell'olio motore « Puoi ripararla? » domandò Rekai a Kit che stava dando un occhiata al danno.

« Credo di si, ma se quella cosa è qui non sono sicuro di riuscirci. » « Semplice » continuò Nova « Noi facciamo la guardia e tu ripari la nave. » « Non saprei....» il chitauro non sapeva che dire, avevano già rischiato di morire e di certo non voleva che gli accadesse qualcosa. L'unica alternativa era restare li a morire.

Scelta facile da fare.

Tolse dalla sua cintura due armi elettriche e gliele passò « Ci dovrei mettere dieci minuti » tirò fuori anche un paio di attrezzi da meccanico mentre i suoi amici si allontanavano « E se Dio vuole saremo ancora vivi. »

 

Come Kit aveva detto non gli ci volle molto a riparare quel leggero squarcio, cosa che gli fece tirare un sospiro di sollievo. Ora non c'erano problemi ad andarsene. Anche i due ragazzi si poterono ritenere fortunati.

Avevano fatto un giro di controllo decine di volte ma per fortuna niente si era avvicinato. Una cosa che gli aveva allo stesso tempo inquietati e rassicurati.

Kit saldò un'ultima volta l'ala con una fiamma ossidrica e fece il segno ai due di risalire.

Neanche un minuto dopo erano già ripartiti alla massima velocità, cercando di allontanarsi il più possibile da quel dannato satellite mortale.

Ma ciò non bastò a calmare la pantera che continuava ad osservare il punto da cui erano partiti « C'è qualcosa che non va? » gli domandò Nova vedendolo preoccupato. Lui tirò un sospiro e rispose « Non capisco una cosa. » « E che cosa? » insistette.

« Prima quella cosa non ha esitato ad attaccarci quando eravamo insieme. » « E allora? » chiese confusa « Allora perché non ci ha attaccato quando eravamo separati mentre Kit riparava la Manta?»

« Questa è una bella domanda. » disse il capitano che gli si era avvicinato dopo aver inserito il pilota automatico « E poi, se ha voluto danneggiare la nave per non farci fuggire, perché non ci ha colpiti? »

Il rettile li guardò non riuscendo a trovare il bandolo della matassa dei loro ragionamenti « Non capisco, allora perché fare tutti quei danni se poi ci ha lasciato il tempo di allontanarci dalla stazione? »

Una lampadina si accese sulla testa del felino « E' questo il punto! Dentro la stazione avevamo molte vie fuga, ma qui nella nave...» « Non possiamo andare da nessuno parte. » continuò il chitauro. Calò un silenzio pauroso.

« Questo vuol dire....» la domanda che stava per porre la ragazza non ebbe bisogno di risposta quando sentì il rumore di qualcosa che strisciava all'interno del condotto di ventilazione « Vuol dire che lui è qui. »

« Attenti! » urlò Kit spingendo via i ragazzi prima che venissero centrati in pieno da una colonna di metallo che aveva sfondato i condotti. Questa, appena entrata in contatto con il pavimento, si liquefò ridiventando il blob gelatinoso.

Questa volta però la cosa era diversa. Quattro diramazioni partirono dal quel coso formando due braccia e due gambe, seguite dalla base che divenne un solido busto e dalla comparsa di una testa. Metal Man aveva un aspetto simile a quello di Kit, ma la sua faccia non aveva tratti, solamente la bocca piena di denti.

Ciò basto a spaventare i tre.

Quando MM fece per saltargli addosso Kit reagì d'istinto e prese la prima cosa che aveva a portata di mano. Fortunatamente, la cosa in questione era la fiamma ossidrica che aveva usato prima per riparare il danno.

La azionò ed una forte fiammata colpì in piena faccia la faccia di quel mostro. Questo emise uno stridio di dolore mentre la zona colpita veniva annerita dall'alta temperatura del fuoco.

Kit riuscì a farlo indietreggiare fino alla porta che separava la sala di controllo con il corridoio che portava alle altre stanze. Raggiunta una buona vicinanza gli mollò un calcio allo stomaco, buttandolo fuori. Ma avvertito che il pericolo era passato MM si rialzò e cercò di ghermirlo con gli artigli della mano.

Ma il comandante, prontamente, premette un pulsante sullo stipite che chiuse le porte automaticamente, tranciando di netto il braccio del mostro, che emise uno stridio ancora più forte di quello che aveva lanciato prima.

Dall'altra parte i tre sentirono la creatura allontanarsi traendone un minimo si sollievo « Cercherà di entrare di nuovo? » domandò Rekai ricevendo come risposta il rumore di metallo spaccato. Insieme agli altri puntò lo sguardo sulla porta che era stata colpita da ciò che sembrava un lama d'ascia.

Quando questa venne estratta poterono vedere il braccio di MM tramutato nella suddetta arma bianca. Anche l'altro arto si deformò prendendo la forma di uno spuntone acuminato che usò per bucare la porta creando vari generi di spiragli.

Creatone uno abbastanza grande riassunse la forma liquida e vi scivolò dentro. Ma ripresa la forma corporea la prima cosa che vide fu il chitauro con l'arma elettrica in mano pronto a dargli un'altra scossa, assicurandosi di aver finito il lavoro.

La gioia di essere riuscito a prenderlo di sorpresa si tramutò in paura quando Metal Man lo afferrò per il braccio, questa volta non assorbendo l'armatura. Lui fece di no con la testa «....No....questa.....volta....» mollò la presa su di lui e lo colpì in faccia mandandolo a sbattere contro una parete.

« Ehi mostro! » portò l'attenzione sulla pantera e vide volarsi addosso una sfera grigia divisa da un lineetta azzurra. Non ebbe il tempo capire cosa fosse che questa esplose mandandogli in frantumi la testa. Ma era una soluzione temporanea.

Rapidi come fulmini, i due ragazzi fecero alzare Kit e corsero verso il corridoio per poi imboccare un'altra strada, tutto questo mentre la testa MM si era già riformata, con l'espressione più furiosa che mai anche se non aveva tratti somatici.

Kit, Rekai e Nova avevano imboccato un secondo corridoio, quello che portava alle camere da letto, decidendo un piano sul da farsi « Voi mi avevate detto che era una creatura dall'intelligenza rudimentale. » fece la pantera che trascinava il chitauro sulla spalla, non ancora del tutto ripresosi.

« E' possibile » ipotizzò il boa « Che si evolva cacciando. Molti animali si adattano alle controversie. Sai, ciò che non ti uccide ti rende più forte. » « Peccato che ora siamo diventati quelli che stanno per essere uccisi. »

« Hai ragione » disse un Kit mezzo ripreso dalla botta « Non possiamo ucciderlo e non abbiamo luoghi per contenerlo. » « Potremmo buttarlo fuori dalla nave. » « E come facciamo? » gli chiese la ragazza « Semplice lo attiriamo in una trappola. »

Metal Man stava fiutando l'aria in cerca di un indizio che lo portasse alle sue prede. Che fame che aveva. E quella cosa dal manto blu aveva un sapore così buono. Voleva spolparlo ben benino ed assaporare ogni sua singola goccia di sangue.

Gli piaceva avere una mente che finalmente ragionava. Quegli scienziati che lo avevano creato non avevano neanche immaginato che diventasse più furbo man mano che la sua caccia aumentava. Per questo lo ritenevano solo una bestia. Non potendo cacciare non poteva svilupparsi.

I suoi pensieri vennero interrotti da un odorino sfizioso che si diffondeva nell'aria e che lo stuzzicava con il suo aroma. Storse la faccia annusando l'aria, anche se non aveva le narici, e si incamminò per uno dei tanti corridoi.

Non gli ci volle molto che il suo desiderio di fame poté finalmente essere saziato. Alla fine di un lungo corridoio che presentava solo un piccolo oblò si trovava un pozza di sangue ancora fresco dal quale proveniva quel gradevole odore. Vi si gettò sopra senza esitazione cominciando ad assorbirlo.

Un rumore alle sue spalle lo fece rinsavire. Si ritrovò davanti il felino con in mano la pistola. Gliela puntò alla testa « Hasta la vista, baby! » sparò e con estrema precisione gli centrò in pieno il cranio. Ma ciò si rivelò abbastanza inutile dato che questo si rimarginò un secondo dopo.

MM fece la cosa più simile ad una risata e si mise in posizione per attaccarlo «....colpo.....no giusto....» fu sorpreso di vedere che stava sorridendo « Ma io non stavo mirando a te. » il rumore di vetri rotti fu sostituito da uno di risucchio.

Il colpo aveva mandato in frantumi la finestra ed il vuoto spaziale stava attirando all'esterno tutto ciò che vi era nel corridoio. MM piantò una lama del pavimento per non farsi trascinare fuori, ma essendo il più vicino la forza di risucchio fu troppo per lui. E finì contro la parete.

I pezzi del suo insieme si staccarono e finirono nel vuoto cosmico vagando senza una meta. Nel giro di pochi attimi e tutta la creatura si ritrovò circondata dal gelo. Ora però toccava a Rekai il tentativo di non finire come il suo nemico.

Si aggrappò saldamente ad una parete con il braccio vuoto nel mentre che Kit con un comando a distanza fece abbassare una saracinesca sull'oblò interrompendo il flusso. Tirarono un sospiro « Andiamocene il più in fretta possibile. » concluse Kit prendendo la strada per tornare al ponte di comando.

Una volta rientrati nella sala di comando non ci pensarono due volte a mettersi alle loro postazioni e di partire alla velocità della luce « Se siamo fortunati » iniziò Kit mettendosi alla sala di comando « forse....» le ultime parole gli morirono in bocca quando qualcosa andò a scontrarsi con il vetro della nave.

MM lanciò un potente stridio e cominciò a colpire il vetro con dei pugni cercando di mandarlo in frantumi. Ma man mano che procedeva diventava sempre più lento, fino a bloccarsi del tutto. Il gelo spaziale aveva congelato la sua struttura rendendolo un ghiacciolo.

La nave partì velocemente andando a contrarsi con lui e mandandolo in mille pezzi, che volarono in tutte le direzioni.

Tutti tre si accasciarono sulle loro poltrone, felici che quella storia fosse finita. Non gli era piaciuto essersi dovuto tagliare un polso per fare l'esca con il sangue, ma era stata necessaria. Preso rilassamento sentì qualcosa afferrarlo per la testa e sbatterlo a terra.

Quando aprì gli occhi vide addosso a se il braccio mozzato di MM che aveva preso vita propria pronto a tormentarlo di nuovo « Ma che cazzo!?! » gridò scrollandosi di dosso l'arto facendolo scontrare contro la parete.

Questo si riprese assunse la forma liquida e si lanciò dritto contro la pantera, che aveva già cominciato a dire le sue preghiere. Che a quanto pare furono ascoltate. Kit si mise davanti a lui con qualcosa in mano.

Quando il liquido gli fu quasi addosso lui mise davanti l'oggetto che sembrava un barattolo d'acciaio. Il blob, non potendo fermarsi, ci finì dentro per intero e prima che potesse rispondere l'uscita venne bloccata da un tappo automatico.

« Pensavi di farcela piccolo bastardo, eh? » fece in tono scherzoso l'uomo per poi porgere una mano al ragazzo per rialzarsi che gli domandò come era riuscito a fermarlo « Questo contenitore è troppo piccolo, non può riprendere la sua forma. E l'interno è fatto di gomma, non può mangiarlo. »

« E adesso cosa hai intenzione di farci? » gli domandò Nova, che dalla faccia si capiva che voleva sbarazzarsene il prima possibile. Lui, invece, si mise alla sua postazione e mise il barattolo sul cruscotto, dove vi erano altri oggettini « Questo lo tengo come souvenir. » e scoppiò a ridere, ignorando completamente le proteste dei due ragazzi.

Se non altro gli avrebbe ricordato quella inquietante avventura.

E poi....a Kit piaceva conservare strani oggetti

 

 

 

Angolo autore:

PERDONATEMI SE NON HO PUBBLICATO PER PiU' DI DUE MESI!!! NON UCCIDETEMI!!!! SONO ANCORA GIOVANE!!!! E' solo che ero acchiappatissimo con un'altra storia che mi tolto tempo per questa. Spero che riusciate a perdonarmi e che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

  
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