Fumetti/Cartoni europei > Corto Maltese
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Autore: Roylove    17/02/2015    2 recensioni
una piccola storia su Corto Maltese, l'affascinante marinaio.. anche se pochi di voi lo conoscono. In questa avventura conoscerà una persona che le cambierà la vita!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ok, so che volete uccidermi perchè ho tardato troppo con il capitolo, ma la fantasia era poca e il mio cervello con un solo neurone non ce la fa ad elaborare troppe cose insieme. Comunque spero che vi piaccia questo capitolo, mi scuso ancpra per l'atroce ritardo. Bacioni!




Dopo quattro giorni di navigazione arrivarono in Australia di notte, dove si attraccarono sotto una scogliera nascosta, ad attenderli c'era una donna sulla ventina. Era buio e il volto non si vedeva bene , poi col sonno che aveva Anna non è che la vista era dei migliori.
-Benvenuto Corto.-Disse la donna allegramente.
-Ciao romantico bijoux!-Disse Corto accendendosi una sigaretta e salutando la donna.
-Venite con me.-Ordinò la ragazza.
Si avviarono su una scalinata di roccia che porto ad una villa enorme.
Entrarono in casa e dopo che la donna accese molte lampade finalmente si poté vedere il volto.
Aveva i capelli lunghi e marroni come i suoi grandi occhi. Molto snella e vestita con un pantalone bianco e una maglietta marrone, era molto alta.
-Che bello rivederti Pandora.-Disse Corto sorridendole.
-Anche a me fa piacere vederla Corto. Anche a lei comandante Rasputin, non dico che sia un vero piacere vederla, ma benvenuto.-Disse la donna.
-Come sei gentile!-Disse ironico Rasputin.
-E lei chi è?-Chiese Pandora guardando Anna con un sorriso.
-Io sono Anna Streink.-Disse Anna un po' timida.
-Ora siete al sicuro qui, domani vedrò di parlare con l'ambasciatore australiano.-Disse Pandora dando dei panini fatti in precedenza ai tre.
-Tu conosci questo Chevket di persona?-Chiese Corto.
-Non proprio, ne ho sentito parlare, dicono che ti somigli molto, forse Cain ne sa qualcosa in più!-Esclamò Pandora.
-Bene, allora attenderemo Cain.-Disse Corto mangiando un panino.
-Credo sarà qui a breve.-Disse Pandora.
Fece accomodare i tre ospiti su divani e poltrone e dopo neanche 5 minuti arrivò anche Cain.
-Bentornato.-Sorrise Pandora.
Cain era un ragazzo alto, snello e biondo.
-Grazie. Corto Maltese, signor Rasputin è un piacere vedervi.-Li salutò il ragazzo.
La notte stava quasi per finire e si vedeva chiaramente sul volto del ragazzo che era stata una notte pesante.
-È un piacere rivederti Cain.-Disse Corto.
-Pandora mi aveva avvisato della vostra visita.-Rise il ragazzo.
-Come saprai non siamo qui per una visita di piacere , cosa sai di questo Chevket?-Chiese Corto.
-È uno dei miei ufficiali, viene dalla Turchia. Non l'ho mai visto di persona. Da quando c'è lui a fare il lavaggio del cervello ai piani alti, è come se ci stessero preparando per una guerra. Ha chiesto un alleanza con la Cina, da due mesi controlliamo chiunque entra o esca dallo stato. Il motivo non ci è dato saperlo.-Rispose Cain quasi seccato.
-Te lo dico io il motivo.-Disse Rasputin indicando Corto.
-Tu?-Chiese Cain.
-Non io, Chevket. Si è spacciato per me e mi ha dato grane in Cina.-Spiegò Corto.
-Ma è alleato con la Cina.-Disse Cain.
-Si sotto il nome di Chevket, non con il mio. A quanto pare siamo così uguali che ci scambiano .-Disse Corto seccato.
-Come possiamo aiutarti?-Chiese Pandora.
-Ti chiedo un grosso favore Cain, riusciresti a farti dare un colloquio con lui? -Chiese Corto speranzoso.
-Credo di poterci riuscire, ma ci vorrà tempo.-Rispose il ragazzo.
-Potete stare qui quanto volete.-Disse Pandora con un grosso sorriso.
-Grazie, ma passo! Io l'ho solo aiutato ad oltrepassare il confine, quindi io me ne vado.-Disse Rasputin con il suo solito modo brusco.
-A quanto pare resteremo solo io e Anna.-Disse Corto con uno dei suoi sorrisi sornioni.
In quel momento Cain si accorse di Anna che era dietro di lui con il suo gattino.
-Salve.-Sorrise lei.
-Oh scusami. Non mi ero accorto che....-Cercò di scusarsi Cain.
-Stia tranquillo.-Lo anticipò Anna con un sorriso.
-Bene, io direi di rimandare a domani questa conversazione, sarete stanchi.-Disse Pandora.
-Bene , io allora me ne vado, meglio ripartire con il buio.-Disse Rasputin.
-Come vuole, stia attento.-Disse Pandora vedendo Rasputin uscire dalla porta dove poco prima erano entrati.
-Venite vi mostrò una camera.-Disse Pandora.
Corto ed Anna la seguirono con i loro borsoni, e gli mostrò le loro stanze.
Quella di Anna era piccola ma ben arredata, chiara e profumava di fiori, con una grossa finestra .
Quella di Corto era leggermente più grande, anch'essa con una finestra ampia e ben arredata.
-Allora adesso ti occupi egli affari di famiglia?-Chiese Corto.
-Si esatto, mio padre ha insistito tanto. Devo dire però che non è poi così male, anche se mi sarebbe piaciuto vivere avventure come le tue.-Disse la ragazza con un grosso sorriso mentre vedeva Corto che esaminava la stanza.
Poi lo sguardo del marinaio si posò sulle mani della ragazza e notò un anello.
-Ti sposi?-Chiese lui.
-Si, ma ancora è tutto da decidere. Paul lavora nel governo, è un pezzo molto influente. Anche se è stato un amore un po' forzato.-Cercò di sorridere al bel marinaio.
-Capisco... Ti ringrazio per l'aiuto che ci stai dando. Se scoprissero che ci nascondi passeresti dei guai.-La ringraziò Corto.
-Figurati, tutto per un amico. E poi dubito che vogliano mettersi contro il mio futuro marito, il vice governatore.-Sorrise lei.
-Sarebbe da folli!-Scherzó Corto.
-Ma dimmi, la ragazza chi è?-Chiese Pandora seria.
-È una mia nuova amica, sono cresciuto con sua madre, dopo la sua morte viaggia con me. Sembra gentile e indifesa, ma non lasciarti ingannare, in realtà è molto intelligente , furba e credo anche un po' perfida con chi se lo merita.-Sorrise Corto.
-Tieni a lei.-Constató la ragazza.
-Direi di sì, non sono mica un cuore di pietra come Rasputin.-Scherzó lui.
-Bene, ora ti lascio, buona notte Corto!-Sorrise lei.
-Notte romantico bijoux.-Disse dolcemente lui.
Quella notte passò tranquillamente, ogni tanto Corto si svegliava per vedere se tutto andasse bene e si ritrovò di all'Alba che non riusciva a prendere più sonno ,così decise di uscire nel giardino sul retro .
Una volta nel giardino si accese una sigaretta , il giardino era enorme a suo parere e c'era anche un giardino con molti fiori e semicoperto da vecchi alberi, lasciando uno spazio sulla terrazza che dava sulla scogliera.
Li trovò Anna che ammirava il paesaggio.
-Mattiniera!-Esclamò lui avvicinandosi alla ragazza.
-Non riuscivo a dormire, tu piuttosto, come mai sveglio a quest'ora quando puoi riposare?-Chiese lei.
-Io sono sempre mattiniero! -Esclamò tirando una boccata di fumo dalla sigaretta.
-Che stai guardando?-Chiese poi .
-Quelle persone, che stanno facendo?-Chiese lei indicando un gruppo di ragazzi scuri che lottavano tra di loro.
-Sono indigeni, credo stiano facendo un rito di passaggio. Ho sentito dire che per diventare veri uomini debbano combattere corpo a corpo e solo chi vince è un vero uomo.-Spiego lui.
-Che strani!-Esclamò lei.
-Sarà, ma se tu entri nella loro tribù, la strana sei tu, che non segui la loro cultura.-Le sorrise lui.
-Eccovi, credevo di trovarvi ancora a letto.-Rise Pandora come se avesse appena finito una caccia al tesoro.
-Siamo mattinieri.-Sorrise Corto.
-La colazione è pronta.-Rise Pandora.
I due seguirono la ragazza e una volta in cucina trovarono anche Cain.
La tavola imbandita di frutta , uova, pancetta , latte e qualche brioches.
-Quanta roba!-Esclamò Corto.
-Si ma sbrigatevi prima che Cain finisca tutto.-Disse la ragazza guardando il cugino.
-Non ce lo facciamo ripetere due volte!-Esclamò il marinaio sedendosi a tavola.
Tutti si servirono la colazione, e durante questa non potevano fare a meno di sentire aerei volare sopra la casa per poi allontanarsi, oppure vedere dalla finestra militari di ogni tipo che pattugliavano le strade.
-Molto movimento a quanto vedo.-Iniziò Corto.
-Si, sembra un carcere! -Esclamò Cain.
-Perché?-Chiese Anna.
-Ogni volta si è guardati con sospetto , come se volessimo uccidere qualcuno. Poi se qualche soldato o poliziotto ti prende di mira, ogni volta ti chiede un documento. Per non parlare del copri fuoco delle 22!-Spiegò Cain.
-In effetti è un carcere.-Constató Corto.
In quel momento bussarono alla porta.
-Signorina Pandora sono il colonnello Marcus!-Si udì la voce di un uomo e Corto con Anna scattarono sugli attenti.
-Il colonnello, non viene mai qui! Che vorrà?-Chiese Pandora allarmata.
-Dobbiamo nasconderci.-Disse Corto.
-Cain!-Disse Pandora, ma il cugino capì subito che voleva fare la cugina.
-Venite con me!-Esclamò il ragazzo.
Condusse i due nelle cantine e li fece nascondere in due posti separati.
-Corto qui sotto!-Il ragazzo indicò di una botola piccola ma grande per contenere solo l'uomo.
-Anna riesci ad entrare in quel buco in alto?-Chiese il ragazzo sollevandola per farla arrivare fino al buco.
Anna entrò ,quel buco era davvero piccolo e stretto, lei ci stava a pennello, poi Cain la coprì con uno scaffale alto e leggero.
Quando Cain tornò al piano di sopra , non ci volle molto perché tornasse giù in compagnia di Pandora e del colonnello.
-Di prima mattina a scegliere il vino?-Chiese il colonnello.
-Abbiamo il mio ragazzo con la sua famiglia a pranzo, Cain voleva solo accettarsi che avessimo del buon vino in cantina.-Disse Pandora inventando una scusa su due piedi.
-In effetti è una cantina molto fornita. Mi scusi ancora per il disturbo signorina, ordini dall'alto!-Disse il colonnello risalendo le scale con i due ragazzi.
Dopo circa dieci minuti che non si sentì più un rumore, finalmente tornarono in cantina Pandora e Cain .
-Potete uscire ora.-Disse Cain aiutando Corto ad uscire dalla botola, per poi spostare lo scaffale per far scendere Anna.
-Ispezione?-Chiese Corto.
-Si, a quanto pare Chevket sa che sei qui.-Disse Pandora.
-Perché pensi che sia proprio lui?-Chiese Cain.
-Ha detto ordini dall'alto , e da quanto dice Paul in questo momento Chevket è uno dei più potenti in carriera militare.-Spiegò lei.
-Credo che qui il tempo stringe .-Disse Anna uscendo dal buco.
-Hai ragione. Dobbiamo muoverci, domani andrò da Chevket. Voglio proprio vederlo in faccia.-Disse Corto accendendosi una sigaretta.
Dopo quel piccolo imprevisto ,quella mattina Corto decise di far allenare Anna nella lotta a corpo libero ed in più decise che era ora che impugnasse un arma.
-Come ben saprai, non è un giocattolo. Sarà solo per difesa o per difendere gli amici. Per  far questo però devi saperla usare.-Disse Corto vedendo che la ragazza guardava la pistola come se fosse una reliquia.
-Credi che sia pronta per ciò? Corto è solo una ragazza!-Esclamò Pandora che osservava la scena.
-Deve imparare se vuole sopravvivere a questo mondo, tu non hai avuto problemi a spararmi se non sbaglio.-Corto ricacció quella vecchia storia.
-Gli hai sparato?-Chiese Anna come affascinata dalla cosa.
-Lunga storia, avevo anche io quattordici anni , ero viziata e il marinaio qui presente non faceva altro che prendermi in giro e farmi preoccupare più del dovuto.-Rise Pandora.
-Non era mia intenzione Pandora grilletto facile.-Rise Corto.
-Ancora pre di in giro?-Sorrise la ragazza.
-Non perdo occasione di farlo, ricordalo.-Rise il marinaio.
-Spari a qualcuno una viltà e sei segnata a vita!-Esclamò la ragazza.
-Bene, iniziamo, qui si carica, dopodiché togli la sicura e spari.-Disse Corto con molta nonchalance.
Anna lo guardò incerta, ma riprese lo stesso la pistola dalle mani di Corto e mirò ad una bottiglia di vetro che Corto aveva messo lì proprio per farla allenare sulla mira.
-Tieni entrambi gli occhi aperti. -La corresse lui quando notò che aveva chiuso un occhio .
Anna prese un grosso respiro e aprendo entrambi gli occhi lanciò un colpo che finì chissà dove nell'oceano, mancando così la bottiglia.
-Riprova, non esce mai al primo colpo.-Rise Corto.
Anna riprovò e riuscì a sfiorare la bottiglia, che oscilló.
-Ottimo! Hai ancora un tentativo.-Disse Pandora.
 Anna si concentrò e senza pensarci due volte lanciò l'ultimo colpo che centró per un pelo la bottiglia.
-Ce l'ho fatta!-Esultó Anna.
-Ottimo lavoro, ma ancora ne hai di strada da fare.-Rise il marinaio.
-Ammazza allegria!-Esclamarono Pandora e Anna insieme.
-Che coro!-Esclamò lui.
-Noi femmine ci capiamo al volo!-Rise Pandora andando verso Anna.
-Pandora io sto andando.-Arrivò Cain con la sua divisa militare.
-Va bene, sta attento!-Disse Pandora.
-Cercherò di farmi dare qualche informazione in più su Chevket.-Disse Cain guardando Corto.
-Ti ringrazio Cain!-Lo ringraziò il marinaio.
-Comunque non resterei molto fuori, è arrivato l'ordine di perlustrare tutta la città in cerca di lei Corto Maltese.-Li informò.
-Rientreremo subito, tranquillo.-Sorrise Corto.
Quando Cain se ne andò rimasero solo loro tre in casa, sempre ben attenti a ciò che succedeva fuori.
Pandora si divertiva a giocare con Yin, Corto leggeva un libro e Anna prese il suo blocco e la matita ed iniziò a disegnare.
-Questo gattino è un amore!-Rise Pandora.
-Te lo cedo.-Rise Corto.
-O come l'impressione che Yin non si staccherà mai da te o da me.-Disse Anna concentrata sul disegno.
-Anche perché se lo gettassi in mare, tu mi getteresti con lui, o sbaglio?-Chiese sarcastico.
-Non sbagli!-Rise Anna.
-Un gatto è un'ottima compagnia!-Disse Pandora.
-Forse hai ragione....però mangia sempre cibo a sbafo!-Disse Corto.
-Io vado a farmi un bagno. -Continuò poi salendo le scale per il piano superiore.
-Conosci Corto da molto?-Chiese Pandora.
-Non molto. Un mese fa mia madre morì, era una vecchia amica di Corto, da allora viaggiamo insieme. Gli voglio bene, si prende cura di me, anche se la maggior parte delle volte posso cavarmela da sola.-Sorrise Anna guardando Pandora che veniva verso di lei.
-Vuole fare il duro, ma in realtà ha un cuore tenero.-Rise Pandora.
-È vero! Mi ha lasciato tenere Yin!-Rise Anna.
-Quando tutto questo finirà, dove andrete?-Chiese Pandora.
-Corto parlava di tornare a Malta per un po' o a Cuba. Ma di tornare a Cuba non ho tutta questa voglia.-Si rattristó .
-È dove sei nata?-
-Si, è una splendida terra, ma se tornassi li, ho paura che ci rimarrei a vita.-Spiegò Anna.
-E poi devi tenere d'occhio Corto! Sai quante ne combinerebbe senza qualcuno che gli dice se è giusto o sbagliato.-Risero entrambe.
-Ma hai solo quei vestiti?-Chiese poi Pandora.
-Si, sono di Corto. Siamo naufragati e quasi tutte le mie cose sono andate perse.-Spiegò Anna.
-Rimediamo subito! Devo avere qualcosa in camera mia. Vieni.-Le sorrise Pandora.
 Anna fu condotta dalla ragazza in una camera da letto grande con un grosso armadio.
-Questi dovrebbero andare.-Disse Pandora mostrando un pantalone color terra chiaro e una camicetta blu .
-Ma ...-Anna cercò di dire qualcosa, ma fu bloccata da Pandora.
-A me non entrano più, mi dispiace buttarli e visto che a te servono , ho deciso di cederteli. La roba di Corto ti sta troppo grande.-Rise Pandora.
-Ti ringrazio Pandora. -Disse Anna.
-Appena Corto finisce, corri a fare un bagno e fammi vedere come ti stanno.-Le sorrise Pandora.
-Si!-Sorrise Anna a sua volta.
Quando Corto uscì tutto bello pulito e profumato fu il turno di Anna, che dopo tanto riuscì a farsi un bagno decente in una vera casa.
Si lavó per bene e dopo mise i vestiti che Pandora gli aveva ceduto.
-Dopo un bel bagno si sta bene!-Esclamò Anna scendendo in salotto da Corto.
-Un bel bagno ritempra il corpo e i pensieri.-Rise Corto.
-Però stanno meglio a te che a me quei vestiti.-Rise Pandora spuntanto dalla cucina.
Anna andò da Pandora in cucina, lasciando Corto in salone a riposare.
-Serve una mano?-Chiese Anna.
-Perché no. Puoi apparecchiare la tavola per favore?-Chiese Pandora.
-Certo!-Sorrise Anna mettendosi a lavoro.
Il pranzo andò alla grande e dopo che tutti e tre avevano sistemato tutto si rilassarono per quanto potevano.
Pandora andò in camera sua per prepararsi per uscire, Corto era su divano con Anna che era in una sorta di dormi veglia.
-Sei stanca?-Chiese Corto posando il suo libro sul tavolinetto e notando che Anna si svegliava e riaddormentava di continuo.
-Un po', ma il sonno si può recuperare.-Disse Anna stropicciandosi gli occhi.
-Non intendevo del sonno, intendevo di questa vita.-Disse lui notando lo sguardo contrariato di Anna.
-No che non sono stanca! Mi manca Cuba , mia madre ma non cambierei la mia vita con nessun altra .-Disse Anna seria.
Corto si limitò a sorridere.
-Cosa ridi?-Chiese Anna spaesata.
-Niente. Solo non mi ero accorta di quanto tu possa essere determinata quando ti ci metti. Ora dormi, se Cain torna con delle notizie utili, potremmo anche incontrare stasera Chevket.-Disse Corto scompigliandogli i capelli.
Anna sbadiglió con un grosso sorriso e solo quando la sentì accovacciata vicino a lui e dormire beata, si addormentó anche lui.
 
 
Continua spero vi piaccia, il prossimo capitolo sarà movimentato, giuro!
  
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