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Autore: LadySelene_    17/02/2015    0 recensioni
[Promessi Vampiri]
[Promessi Vampiri]Sono passati due anni dall'incoronazione ufficiale di Lucius e Antanasia e quello che poteva essere un lieto fine si è rivelato un lieto inizio. Tra sorprese che lasceranno senza parole e segreti che rischieranno di incrinare il loro rapporto, vi presento il mio personalissimo seguito della coppia protagonista della serie Promessi Vampiri ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I

DESIRE


Antanasia
Una voce calma, così musicale da risvegliare in me ricordi lontani, mi stava chiamando. Mi guardai intorno ma a circondarmi c'erano solo dense coltri di nebbia.
Dove sei?Gridai girando su me stessa. Non avevo la minima idea di dove mi trovassi nè di come ci fossi finita lì, ma in quel momento non aveva la minima importanza, volevo solo trovare la fonte di quella voce. Ne avevo bisogno.
Antanasia
Mi girai in direzione della voce e scorsi una figura in lontananza. Indossava un vestito di seta rossa impreziosito da piccoli swaroski sul corpetto. Non riuscivo a vederla in viso, oscurato da un'oscura cortina di nebbia, così cominciai a correrle incontro perchè sentivo il disperato bisogno di incrociare il suo sguardo.
Quella donna, però, pareva irraggiungibile. Allungai un braccio verso di lei e la chiamai.
Aspetta, ti prego!》.

***

Aprii di colpo gli occhi, il braccio teso verso l'alto, la mano contratta dopo aver afferrato solo l'aria. Riabbassai il braccio e mi strofinai gli occhi nel tentativo di riprendere contatto con la realtà. Mi trovavo in camera da letto. Il camino acceso proiettava lunghe ombre sulle pareti, molto poco rassicuranti. Girai il viso e cercai con la mano la
rassicurante presenza di mio marito. Lucius dormiva supino, il volto rilassato dal sonno e i capelli scarmigliati dall'amplesso di qualche ora prima.

Capelli serici da far scorrere tra le dita mentre la brama travolgente veniva soddisfatta.
Mi spostai lentamente verso di lui, piccole fitte d'indolenzimento percorsero il mio corpo nei punti più intimi, e non potei fare a meno di arrossire al sol ricordo di cosa le avesse provocate.
Muscoli lisci e sodi che si contraevano al semplice tocco delle mie dita.
Mi rannicchiai al suo fianco, respirando a fondo il suo odore, sapone ed essenza di lui. Doveva aver avvertito la mia vicinanza perchè all'improvviso si girò verso di me, sovrastandomi col suo corpo possente. Con il suo respiro nell'orecchio mi sussurrò 《Tutto bene, amore?》. E cosa poteva andar male quando Lucius mi stringeva così. Sorrisi e mi rannicchiai più contro di lui.
《Sì, ora va tutto bene》
Lucius non disse nulla ma mi strinse ancora più forte. Girai il viso verso di lui e vidi che mi stava fissando con occhi attenti e scuri.
《È successo qualcosa?》chiese piano, la preoccupazione che emergeva da quello sguardo ipnotico.
《Solo uno strano sogno, ma l'ho già dimenticato》. Gli sorrisi di nuovo e lui parve rilassarsi. Un sorriso malizioso fece largo sul suo viso.
《Ora che la mia regina è sveglia, sarebbe un vero peccato non approfittarne》 disse con voce bassa e roca mentre si posizionava sopra di me. Non riuscii a trattenere una risata, il cuore che batteva a mille nel petto 《E il mio signore non si lascerebbe mai scappare l'occasione, vero?》.
Intrecciai le mani dietro la sua testa, attirandolo verso di me. Le sue labbra a un soffio dalle mie, il respiro che mi si bloccò in gola mentre sussurrava 《Ogni mio desiderio è un ordine》.

***

Mi svegliai alle prime luci dell'alba che filtravano placide attraverso le tende tirate. Era una bella mattina e la voglia di alzarmi era sotto zero: nonostante fossero passati due anni dal giorno dell'incoronazione ufficiale mia e di Lucius, far accettare le nostre proposte al consiglio era sempre una sfida incommensurabile. La mentalità degli Anziani, ferma a leggi e tradizioni antiquate, era riluttante ad accettare qualsiasi tipo d'innovazione, tanto da protrarre i consigli per ore intere fino al momento in cui mio marito, ormai giunto al limite della sopportazione, lasciava che a prendere il controllo fosse l'irascibile principe - anzi re - che era dentro di lui, imponendo la sua autorità. E quando accadeva ciò, non potevo far altro che sentire la mia mente gridare 《Finalmente!》e guardare con misurata soddisfazione il gruppo di Anziani riuniti.
Raramente intervenivo durante i consigli, ma ormai il mio solo atteggiamento freddo e altero - imparato nel momento peggiore della mia vita, quando stavo per perdere mio marito - bastava a garantirmi il rispetto degli Anziani. 

Il sole inziava a levarsi e io assunsi la posizione dello struzzo, nascondendo la testa sotto il cuscino.
All'improvviso qualcosa - o meglio qualcuno - mi afferrò le caviglie, trascinandomi fuori dal mio rifugio di seta e calore.
《Sveglia dormigliona》sussurrò una voce bassa e profonda, provocandomi un brivido lungo la schiena. La camicia da notte si era sollevata fino alle coscie e Lucius depose soffici e umidi baci sulla mia pelle scoperta. Soffiò sulla pelle bagnata, consapevole dell'effetto che mi faceva.
《Sei ingiusta a volertene stare a letto mentre io affronto le incombenze della corte》. Sì, certo, come se non sapessi quanto lui si senta a suo agio a ricoprire il ruolo del comando. Quanto lo soddisfi usare il potere nelle sue - nostre - mani, sapendo che ciò servirà a migliorare la vita di migliaia di vampiri che vivono nel nostro regno.
《Vieni a letto anche tu》 con un sospiro profondai le dita fra le morbide ciocche dei suoi capelli e lo tirai dolcemente verso di me. Il suo corpo mi sovrastò in tutta la sua potenza, la sensazione di essere schiacciata dal mio possente vampiro era eccitante e non potei fare a meno di contorcermi sotto di lui nel tentativo di diminuire le distanze tra noi. Lucius sfregò il naso contro il mio collo, aspirando il mio odore.
《Sei insaziabile》dissi con il respiro corto mentre affondava dentro di me. I suoi denti che laceravano la tenera carne del collo, vicino alla vena che pulsava frenetica come il cuore. 《Non ti sei nutrito abbastanza stanotte?》
Lucius scaccò lentamente la bocca da me e mi guardò. Gli occhi scuri e liquidi per il desiderio, un sorriso malizioso che aleggiava sul suo viso.
《No, tu non mi basti mai》. 
Avevo le guance in fiamme, il cuore che batteva a un ritmo sordo contro la gabbia toracica.
Nel tentativo di fuggire da quella prigione di ossa, o di darsi il colpo di grazia.
Le gengive mi dolevano per il desiderio di affondare dentro di lui, perdermi nella sua dolcezza, sentire i suoi muscoli che si contraevano al contatto con i palmi delle mie mani.
Lucius mi strinse forte a sè mentre il mio bisogno di lui veniva finalmente soddisfatto.
Ti amo》.

***

L'abito lungo che avevo deciso di indossare era di un'intensa tonalità di verde, la seta liscia fasciava il mio corpo esaltandone le forme. Un leggero velo di pizzo nero sul petto creava delicati arabeschi sulla mia pelle che per contrasto sembrava ancora più bianca.
Stavo come al solito attendendo nell'anticamera, le cui porte che conducevano alla Sala del Consiglio si sarebbero spalancate a breve.
Lucius era al mio fianco. Indossava un semplice completo nero che rivelava tutta la sua possente muscolatura. Il costoso tessuto era morbido al tatto e gli cadeva alla perfezione.
Era bello.
Quel pensiero arrivò all'improvviso e, come accadeva ogni volta, non potei fare a meno di arrossire. Girai appena il volto per nasconderlo alla vista di Lucius. Ci mancava solo che mi sorprendesse con le guance in fiamme con un'adolescente alla prima cotta!
Ma il mio vampiro al momento era distratto, perso tra i suoi pensieri mentre giocava distrattamente col mio anello nuziale. Faceva sempre così quando era sovrappensiero: giocava col mio anello mentre i suoi occhi si facevano assenti.
Tornai con la mente a una sera di un paio di anni fa quando, sdraiati su un divanetto, dopo aver soddisfatto il reciproco desiderio, mi aveva preso la mano per giocherellare con la mia fede nuziale.
Luciuslo chiamai.
Lui si ridestò dal suo mondo di pensieri e mi guardò. Subito un sorriso comparve sul suo volto.
Sì, amoresussurò.
Ti piace così tanto il mio anello? 》. Buttai lì con un sorriso scherzoso.
Lucius parve non capire e aggrottò le sopracciglia, poi abbassò lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.

Un timido sorriso si affacciò sul suo viso e il mio cuore perse un battito.
Mi aiuta a mantenere un contatto con la realtà. Così anche quando la mia mente si addentra negli oscuri labirinti del passato ho qualcosa che mi ricorda la felicità del presente》.
Incrociai il suo sguardo, sprofondando nella profondità oscura dei suoi occhi. Il mio cuore si era fermato, troppo piccolo per contenere tutta l'emozione che provavo in quel momento.
Non c'era nulla che potessi, o anche solo riuscissi a dire in quel momento, così incrociai le braccia dietro la sua testa e lo attirai verso di me, comunicandogli coi fatti tutto quello che non riuscivo a dire a parole.

*

La voce di una guardia venuta ad annunciare l'imminente apertura delle porte mi ridestò dai miei sogni. Fissai i pesanti battenti in quercia e mi preparai mentalmente ad assumere l'aspetto di un'altera regina. Stronza succhiasangue col potere modalità On.
Prima che facessi un solo passo Lucius strinse la mia mano e accostò il viso al mio orecchio, sussurrando 《Cerchiamo di finire in fretta. Oggi è un giorno importante e non voglio sprecare un minuto di troppo, lontano dal nostro letto e dalle tue braccia》.
Un fiotto caldo mi salì alle guance mentre la mia mente registrava ciò che la sua voce bassa mi riversava nelle orecchie come miele bollente.
《Ti sei ricordato il nostro anniversario》dissi col respiro spezzato.
《Come potrei dimenticare il giorno in cui mi hai reso l'uomo più felice del mondo》.
Mi girai verso di lui e lo baciai con una passione solitamente riservata nell'intimità delle nostre stanze. Ma in quel momento non mi sarebbe importato neanche se avessi avuto l'intero consiglio come spettatore. E alla faccia di coloro che pansano che l'amore tra vampiri non esista.
Lucius emise un gemito stupito, probabilmente preso alla sprovvista dalla mia reazione. Mi strinse forte poi, all'improvviso, si staccò da me e con una risata bassa disse 《Non sapevo che l'anticamera ti facesse questo effetto. Vorrà dire che ti ci porterò più spesso》.
Risi a mia volta mentre dentro di me cercavo di recuperare un briciolo di autocontrollo.
《Non è la stanza a farmi effetto, sei tu
《Sei una regina molto fortunata ad avere un marito così perfetto》ghignò soddisfatto.
《E soprattutto modesto》ribattei sarcastica.
Scoppiammo entrambi a ridere e ci stringemmo l'uno all'altra.
《Ti amo》
Non so chi di noi due lo disse ma non aveva importanza, quelle parole rimasero a galleggiarmi nella testa mentre le porte venivano aperte.
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ciao a tutti, questo è il primo capitolo della mia personale continuazione di Promessi Vampiri. E' la prima volta che mi cimento in un opera di questo tipo, spero vi possa piacere ^_^

 

   
 
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