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Autore: Leo Magnus Weasley    17/02/2015    1 recensioni
Brooke Granger è la gemella di Hermione ma non si somigliano minimamente. Ad Hogwarts i suoi migliori amici sono Fred e George Weasley, con i quali si diverte. Ma l'amicizia resterà tale?
Come reagirà George alla morte di Fred?
-La storia comprende eventi che vanno dal quinto al settimo libro-
------ dalla storia
-George, non è divertente!-
-Per te non sarà divertente, Brooke, io me la sto spassando!-
I due ragazzi erano seduti sul letto di lui che aveva appena strappato di mano alla mora una lettera.
-Voglio scoprire chi è il tuo ammiratore segreto!- George si alzò in fretta e iniziò ad aprire la busta.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Era una strega. Sul serio, una vera strega di quelle con la bacchetta magica e il mantello. Lo aveva scoperto da poco ma già si credeva invincibile. Sua sorella invece aveva già studiato tutti i libri che il giorno prima erano andate a comprare a Diagon Alley. La lettera che avevano ricevuto spiegava tutti i metodi per arrivare in quel posto meraviglioso.  Per prima cosa aveva deciso di comprare la sua bacchetta. Mentre Hermione e la mamma erano andate al Ghirigoro a prendere i libri di testo, lei si era diretta da Olivander. Adorava la sua bacchetta: corniolo, crine di Unicorno, 10 pollici e 34, rigida.
Il primo settembre si erano dirette alla stazione di King’s Cross dove avevano osservato una donna circondata da figli con i capelli rossi che spiegava ad un bambino con gli occhiali tondi come fare ad arrivare al Binario 9 e 34. Avevano aspettato che tutta la comitiva sparisse per poi fare lo stesso anche loro. Una volta sul treno lei e sua sorella si erano trovate uno scompartimento tutto per loro, e mentre Hermione si cambiava in gran fretta lei aiutava un ragazzino di nome Neville a trovare il suo rospo.
 
 

4 ANNI DOPO

 
 
-George, non è divertente!-
-Per te non sarà divertente, Brooke, io me la sto spassando!-
I due ragazzi erano seduti sul letto di lui che aveva appena strappato di mano alla mora una lettera.
-Voglio scoprire chi è il tuo ammiratore segreto!- George si alzò in fretta e iniziò ad aprire la busta.
-Idiota di un Weasley! Ridammela, non è mia è di Hermione!- Brooke gli saltò addosso facendolo cadere sul letto di Fred –Se scopre che l’hai letta mi ucciderà! Ridammela, dai!-
-Ok ok…tanto ormai non è più interessante. Se fosse stata tua l’avrei letta però- aggiunse con un sorriso enorme –Devo sapere chi è quel pazzo a cui piaci-
-George sei uno scemo!- la ragazza si alzò e si sistemò la divisa –Forza, la tua ora buca è quasi finita ormai, dovrai tornare a lezione.-
-Rinfrescami la memoria – disse il rosso andando verso la porta del dormitorio –Com’è che tu non sei a lezione?-
-Io sto male.- Brooke esibì un sorriso a trentadue denti –Non è colpa mia se ho aiutato te e Fred a creare le Pasticche Vomitose. Comunque non mi perdo nulla, a parte la Umbridge che ci fa leggere quello stramaledetto libro.-
I due raggiunsero la Sala Comune e qui vi trovarono Fred avvinghiato ad una ragazza Corvonero.
-Fred se devi attorcigliarti a quella povera fanciulla come la Piovra Gigante è meglio se ti trovi una stanza- disse George schifato. Il gemello lo ignorò bellamente e continuò a darci dentro.
Brooke rise divertita mentre prendeva la sua borsa –Sarà meglio che vada in Infermeria a far finta di star male.-
George la salutò e anche Fred cercò di alzare una mano in segno di saluto ma non ci riuscì impegnato com’era.
 
 
Dopo aver finto di star male davanti a Madama Chips, Brooke andò a cena. Mentre camminava per i corridoi del Castello ripensò a quei quattro anni a Hogwarts. Fin da subito era diventata la migliore amica dei gemelli Weasley. Con loro ci si divertiva un mondo e lei poteva esprimersi liberamente. Insieme avevano creato un sacco di scherzi ed erano finiti un migliaio di volte nei guai. Avrebbe voluto che anche il rapporto con Hermione fosse così, ma purtroppo anche se gemelle avevano un carattere agli antipodi. Andavano molto d’accordo però ed era felice che avesse trovato due amici fantastici quali Harry e Ron.
Una volta raggiunti i gemelli alla tavola di Grifondoro porse la lettera a Hermione –Tieni, questa è arrivata mentre eri a lezione.-
Sua sorella arrossì lievemente –Ah si grazie…non l’hai letta, vero?-
-Ma per piacere! Ti sembro il tipo di persona che legge la posta altrui?-
-In realtà sì- ammise Hermione sorridendo.
-In effetti potrei aver talvolta aperto qualche lettera ma con te non lo farei mai.-
Ron, che non aveva perso una sillaba del discorso, lasciò cadere la sua coscia di pollo nel piatto e chiese sospettoso –Chi ti ha inviato quella lettera?-
-N-ne-nessuno Ron- Hermione si fece più rossa di prima.
-Ronald, Ronald lo sai che non è bello essere invidiosi! Dopo ti scriverò una lettera anche io così ne avrai una tutta tua. Mi raccomando, conservala sotto il cuscino, ci metterò tutto il mio amore nello scriverla.- George rise alla battuta del suo gemello –Se vuoi te ne scrivo una anch’io, Ronnie.-
-Smettetela voi due!- Ron, la cui carnagione era diventata color dei suoi capelli, riprese a mangiare imbronciato. Hermione invece sorrise visibilmente più tranquilla.
-Ti va se ne parliamo dopo?- le sussurrò Brooke all’orecchio. L’altra annuì mettendo la lettera in una tasca del mantello.
 
 
Quella sera, dopo aver fatto i compiti, Brooke si accoccolò nel letto di Hermione.
-Allora?-
-E’ Vik- disse piano la sua gemella.
-Questo lo immaginavo. Cosa ti ha scritto?-
-Che gli manco e che gli piacerebbe se durante le vacanze di Natale andassi a trovarlo.-
-E tu cosa ne pensi?-
-Penso che non posso andare. Mamma e papà non me lo permetterebbero mai e poi…-
-E poi a te non va granché di andare, giusto?-
Hermione rimase in silenzio.
-Herm senti, se non ti va diglielo. Se non ti piace più non puoi continuare ad illuderlo, no?-
-Non è così semplice B…a me Viktor piace, sul serio, ma non so in che modo mi piaccia. Non capisco se lo voglio considerare solo un amico oppure qualcosa di più…non so cosa fare!-
-Stai tranquilla. Per il momento l’unica cosa che puoi fare è quella di dirgli quello che hai appena detto a me. Se ti vuole bene, e credimi te ne vuole molto, lo capirà e ti lascerà lo spazio e il tempo che ti servono per schiarirti le idee.- Brooke abbracciò la gemella –Sembriamo due koala così, Herm-
L’altra rise e si accoccolò tra le sue braccia –Gemella Koala dormi con me?-
-Oh assolutamente!-
 
 
Il giorno successivo Hermione la costrinse a non saltare nemmeno una lezione. “Quest’anno abbiamo i G.U.F.O. B! I G.U.F.O.!” le ripeteva di continuo. A Brooke non importava gran che degli esami e la lasciava parlare, sapendo che strillava così solo perché era nervosa. L’unica cosa che la teneva su in quei giorni era il Quidditch. I gemelli l’avevano costretta a salire su una scopa quando era al secondo anno per insegnarle “la grande arte del Quidditch” come l’avevano chiamata loro. Da quella volta aveva scoperto di essere molto brava a volare, era veloce e scattante. Sapeva deviare i Bolidi con agilità e non aveva paura a lanciarsi contro un avversario per prendergli la Pluffa. Da quel momento era diventata Cacciatrice. Se c’era bisogno di usare il gioco sporco lo usava, era brava a non farsi scoprire da Madama Bumb e Lee Jordan le teneva sempre il gioco con la telecronaca.
Poco prima dell’allenamento si diresse nel Dormitorio dei gemelli, aprì la porta senza bussare e si gettò sul letto di George. Dopo essersi messa comoda si guardò in giro e notò che non c’era nessuno.
-Weasley!- chiamò ad alta voce.
Nessuna voce rispose al suo richiamo. Spazientita si alzò e si mise a curiosare in giro. Ovviamente il letto di Fred era quello più disordinato della stanza. Le lenzuola erano tutte attorcigliate tra loro, i vestiti sparsi un po’ ovunque e le tende del baldacchino che pendevano tutte da un lato. Quello di George invece era ben tenuto. Il letto era rifatto alla perfezione, i vestiti tutti ripiegati all’interno del baule. Anche se Fred e George si somigliavano moltissimo, sia di aspetto sia di carattere, avevano due stili di vita completamente diversi. Uno era un tornado umano, dove passava lui c’era il casino, l’altro era la quiete dopo la tempesta, in questo caso raffigurata da suo fratello.
Si aprì la porta all’improvviso e Brooke si girò spaventata.
-Che diavolo ci fai qui?- chiesero in coro i gemelli.
-Io…io vi stavo aspettando ovviamente!- disse in fretta la ragazza.
-Di un po’, non sarai mica venuta qui a farci qualche scherzetto, vero?- George la guardò con sospetto.
-Figuriamoci!- disse risoluta quella –Io che provo a fare uno scherzo ai re degli scherzi in persona? Non mi sognerei mai!-
-Peccato che, se noi siamo i re, tu sei la regina B, siamo stati degli sciocchi ad insegnarti tutti i nostri trucchi!- disse Fred in un finto tono melodrammatico.
Brooke scoppiò a ridere –Muovetevi invece di fare i deficienti. Siamo già in ritardo per l’allenamento.-
Mentre i due amici si cambiavano, lei uscì dalla loro stanza e si diresse in Sala Comune dove l’aspettavano sia Ron che Harry.
-Allora? Arrivano?- chiese il moro spazientito. In quei giorni era sempre più arrabbiato e nervoso. Aveva già perso un sacco di allenamenti per colpa della Umbridge, a cui piaceva dare punizioni a chi diceva qualunque cosa contraria ai suoi pensieri. O meglio, contraria ai pensieri del Ministro. Quella vecchia rospa era la persona più falsa e adulatrice che avesse mai incontrato. Le dispiaceva un sacco per Harry, Dio solo poteva immaginare cosa fosse realmente accaduto nel Labirinto l’anno precedente e cosa avesse provato il ragazzo alla vista della rinascita di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato e alla morte di Cedric Diggory. Una sola cosa però poteva fare per lui, poteva solo credergli, e lei ci credeva.
-Si, si stanno cambiando arrivano fra poco.- gli sorrise.
Dopo pochi minuti arrivarono i due gemelli e insieme si diressero verso il Campo di Quidditch. C’era un ottimo tempo per allenarsi, il cielo era limpido e non c’era vento.
Anche se il meteo era stato perfetto, Brooke non aveva mai faticato tanto. Alla fine non vedeva l’ora di andare a farsi una doccia e sotterrarsi sotto le sue coperte. Immersa nei suoi pensieri non notò che una ragazza Serpeverde dell’ultimo anno stava aspettando fuori dagli spogliatoi.
Dopo aver aspettato George, Fred se l’era svignata via in fretta per andare dalla sua “amica” Corvonero, la mora si diresse verso il castello. Appena giunsero all’aria aperta, però, la Serpeverde si getto tra le braccia di George e iniziò a baciarlo. Il ragazzo, dapprima sorpreso, ricambiò il bacio, o meglio, lo approfondì.
Brooke rimase a fissarli per un momento, sorpresa, poi iniziò a correre, avendo solo voglia di Hermione.

   
 
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