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Autore: Elisa kiss    18/02/2015    1 recensioni
"Non ho scelto io il destino, è stato lui a scegliere me"
buona lettura...Un saluto da Elisa Kiss
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quella sera faceva caldo, ormai l'estate era arrivata si sentiva quel piacevole profumo di pace che ormai regnava nel mondo magico. Erano passati ormai molti anni, la guerra era finita e Voldemort ormai era rimasto solo un brutto ricordo. I suoi seguaci furono catturati, ma non tutti, alcuni riuscirono a scappare e altri morirono. Harry Potter aveva salvato tutti a costo della sua stessa vita insieme hai suoi amici, loro erano unici proprio come il sentimento che li legava. Hermione Granger, la mente del trio, la ragazza dolce, sensibile ma decisa aveva scelto di sposarsi con Ron sette anni dopo la guerra per coronare il loro sogno d'amore. Era tardi e Ron non era ancora arrivato, certo il suo lavoro di Auror gli portava via sempre molto tempo, era poco a casa, era sempre in viaggio per lavoro o in ufficio a lavorare fino a tardi. Hermione aveva imparato ad amare Ron, con tempo arrivò la bellissima Rose bella e brillante gia da piccola come sua madre, lei era convinta che la figlia sarebbe diventata una Grifondoro. Quella era una delle tante sere, era tardi ed Hermione stava finendo di preparare la cena a Ron, "Rose, la mamma ha quasi finito e arriva subito cosi ci facciamo un bel bagnetto e aspettiamo papà" disse alla sua piccola che era seduta sul tappeto a sfogliare il libro di favole che gli fu regalato da nonna Molly tempo prima. Hermione quella sera era agitata, non sapeva il perché di quella strana agitazione ma sentiva che era successo qualcosa. Dopo aver lavato e messo a letto la piccola scese al piano di sotto e si accorse che Ron era già in cucina a mangiare. "Hermione non sai che giornata è stata, sono morto e devo partire tra un ora, penso di tornare tra due giorni", era sempre agitato e di corsa anche quando mangiava "buona sera anche a te Ron..." i loro discorsi erano sempre sul lavoro di lui, lei non era nessuno era solo la mamma e la moglie, non un saluto o un semplice come stai. Finito la cena si alzò da tavola "vado a fare una doccia dopo devo partire" disse Ron, "va bene intanto sparecchio". Lei era offesa dai comportamenti di lui, ormai era tempo che non riceveva una carezza se non da sua figlia. Quando finì di lavare di piatti si sedette sul divano ma si ricordò di prendere nella borsa di Ron un paio di documenti che gli aveva raccomandato di portare a casa, e lentamente aprì la borsa, cominciò a cercare e senza farlo apposta prese in mano una cartelletta gialla il cui titolo era "catture mangiamorte anno 2006-2007". All'improvviso la mano cominciò a tremarle e la sua agitazione aumentò, "no non devo aprirla è passato e io non voglio più star male...ma......però un occhiata posso dargliela" e lentamente aprì la cartella. Era piena di carte con foto di mangiamorte catturati in attesa di un processo, qualcuno lo riconobbe alcuni invece non li aveva mai visti. Stava ancora sfogliando quando vide un nome, una foto che non avrebbe più voluto vedere, quella faccia apparteneva a Draco malfoy, il suo più acerrimo nemico. Non sa cosa gli successe quando vide la foto ma si sentì qualcosa dentro che non andava, lei lo odiava per il male che aveva fatto ma vederlo li colpevole di qualcosa che non aveva commesso la rendeva in un certo modo triste. "perché Ron non mi ha detto niente", continuava a ripetersi fissando quella foto, lei aveva la certezza che Draco non era un assassino, lo aveva dimostrato hai tempi quando non riuscì ad uccidere Silente. Ora era ad Azkaban e il suo processo si sarebbe tenuto il giorno dopo alle ore quattordici, ma si sapeva già come sarebbe finita.... sarebbe morto come tutti. A quel pensiero Hermione chiuse di scatto la cartelletta e la rimise nella borsa, si sedette sul divano e chiuse gli occhi "cosa mi sta succedendo.. perché mi viene da piangere, io l'ho sempre odiato e lui ha sempre odiato me, io non me lo posso permettere.... Hermione è giusto cosi lui deve pagare anche solo per il male che ha fatto a tutti, e ora vado a farmi un caffè cosi non ci penso più, lui è solo passato.." detto questo su alzò e andò in cucina a farsi un caffè quando sentì dei passi dietro di lei "io vado ci sentiamo mi raccomando" disse Lui "Ron ascolta... tu sai se..o anzi....no scusa vai vai ci sentiamo" e cosi lui andò, per un momento voleva avere una conferma da Ron sulla cattura di Draco ma ci ripensò. Quel pensiero era ormai costante "ora basta vado a letto" così salì le scale per arrivare nella sua calda camera da letto. Si girò e si rigirò ma nulla non riusciva a dormire, Draco sarebbe stato processato il giorno dopo, ma a lei non doveva interessare niente. Ad un tratto prese una foto che fu scattata al ballo del ceppo. In quella foto stranamente Draco era dietro di lei e questa cosa la scosse un attimo, lei se lo ricordava cosi, ora chissà come sarà diventato, come starà."ora sono stanca devo farlo, forse mi pentirò tutta una vita di quello che sto per fare ma voglio farlo" cosi si vestì stranamente si mise un vestito verde e carino, si preparò e prese la tessera speciale per entrare ad Azkaban di Ron ma cambiò il nome e la foto. Si mise una mano sugli occhi per ricordare a se stessa quello che stava per fare, ma soprattutto non sapeva il perché doveva farlo. Uscì dalla camera e andò in quella di rose, si avvicinò al letto e appoggiò al comodino una radio magica così al pianto della bambina lei avrebbe sentito tutto nella sua radio "amore la mamma ti ama e arriva subito" detto questo trovò la forza di smaterializzarsi davanti ai cancelli di Azkaban. Arrivata li il freddo, la paura e la tristezza la invadero, mostrò la tessera del permesso speciale alla guardia e le fu concesso il permesso di entrare. "devo entrare nella cella del signor Malfoy.. ho il permesso speciale" disse alla guardia di turno, "la prego mi segua e stia attenta" la guardia aveva un volto severo ma tranquillo nello stesso tempo, trasmetteva pace "la ringrazio". Cosi si ritrovò davanti a quella maledetta cella, davanti a quella parete che la divideva da Draco "ora può andare la ringrazio", la guardia acconsentì con la testa e se ne andò, lei poso la mano su quella maledetta maniglia e lentamente con gli occhi socchiusi aprì la porta. Quello che vide fu l'oscurità, ad un tratto capì di non essere più felice, quando chiuse la porta alle spalle vide una figura davanti all'unico buco che faceva da finestra, questa figura era girata di spalle e stava guardando la luna. Quella luce era uguale al colore dei capelli di quell'uomo, e lei capì subito di chi si trattava. "Cosa vuoi" furono le prime parole dette da Draco ancora girato di spalle, ma lei quando sentì quella voce iniziò a tremare. Lo guardo per diversi secondi senza dire nulla, "Malfoy..". Quello che si bloccò in quel momento fu lui, che riconobbe la voce dell'unica donna che più aveva odiato nella sua vita...o forse... . Lui capì subito che lei era li per sbattergli in faccia la sua sconfitta, ma ormai a lui non importava, perché aveva già perso tutto, anche se stesso. Cosi con voce fredda disse "cosa sei venuta a fare mezzosangue, come sei riuscita ad entrare?, ma certo che stupido che sono tu sei la MOGLIE di un Auror. cos'è lenticchia ti ha lasciata sola, e ora stai cercando qualcuno con cui sfogarti? hai scoperto che è un orrendo uomo da letto che non soddisfa per niente le tue voglie e...." ma non riuscì a terminare la frase perché lei prese tutta la forza che aveva e gli tirò uno schiaffo ormai con le lacrime agli occhi. "Tu non hai cuore, sei solo un semplice purosangue viziato che vuole il male per la persone, sei egoista, incapace, orgoglioso, e cattivo, non hai cuore e...." ma questa volta quella che non riuscì a terminare la frase fu lei perché lui si girò di scatto e le afferrò le braccia con una forza estrema e gli occhi più furiosi di un mare in tempesta "cosa vuoi, cosa ci fai tu qui?" lei gli tenne testa per poco ma non smise un attimo di guardarlo in quegli occhi più profondi di un oceano. Rimasero in quella posizione per diversi secondi poi lei parlò "senti, smettila perché quella che è qua dentro non sono io, e non sto neanche aspettando di essere processata" disse tutto di un fiato "e allora cosa sei venuta a fare?", lei non parlò le mostrò solo la foto del ballo del ceppo, "Hogworts una patetica forma di scuola", disse Draco, "sei sempre il solito, sai perché sono qui...lo vuoi sapere? e ora te lo dico, sono qui perché io ho un cuore, e per quanto io ti possa odiare, io so che tu non sei un criminale, ma stai solo dimostrando il contrario" disse lei con gli occhi lucidi "cosa ne sai tu di quello che provo e di quello che sono" le rispose; "forse non so nulla Malfoy hai ragione, però neanche tu sai molte cose" le lasciò il braccio e ma non si mosse. Fu un attimo lui le prese il volto con le mani e con gli occhi pieni di odio le disse "tu non cambierai mai, perché sei cosi, perché sei quello che sei, perché ti dovrei odiare quando sei l'unica che è venuta da me in questo momento, perché" in quel momento Hermione vide una luce negli occhi di Draco e capì che qualcosa era successo, ma era rimasta come paralizzata da quegli occhi e da quelle parole. "sono quella che sono perché in tutta la vita ho seguito il mio cuore, e non mi ha mai tradita" le disse lei. "Granger sei venuta per compassione, perché se è per questo vattene pure" disse Draco con odio " no non sono qui per compassione, non lo so neanche io perché sono qui". Lui rimase scosso da quelle parole, e fu cosi che il suo istinto lo portò a fare un cosa che mai avrebbe pensato di fare, l'attirò a se e la baciò, la baciò con foga, passione e possessione. In quel momento Hermione senti di stranamente di essere a casa, e Draco sentì che per una volta aveva seguito il suo istinto, e stavolta non aveva sbagliato. Quando si staccarono si guardarono per attimi infiniti quando a rompere il ghiaccio fu lui "tu Granger pensi che io un cuore non ce l'abbia mai avuto, ma a volte devi capire che non tutto si può vedere, certe cose sono invisibili, e vuoi sapere una cosa, non mi sono pentito di quello che ho fatto perché tu sei l'unica donna che io abbia mai odiato in questa vita solo perché eri perfetta, eri più forte di me..." ma non finì la frase perché lei lo interruppe "Malfoy ti giurò non avrei voluto che finisse cosi, ti odierei per mille anni per vedere quella magnifica serpe in azione, quella che mi ha fatta soffrire e vivere allo stesso tempo, ma non posso fare niente" le disse lei ma lui doveva avere una certezza "Granger giurami che tu vivrai felice, e che non ti farai battere da nessuno, perché se non l'ho fatto io non lo farà nessuno" a lei scappò una lacrima " te lo giuro.." Lui per una volta sorrise e si voltò a guardare la luna quando ad un tratto due braccia esili lo abbracciarono da dietro e senti subito una lacrima di Hermione bagnare la sua candida camicia, cosi lui le prese le mani e senza farsi vedere fece scappare dai suoi occhi una dolce lacrima. Rimasero cosi per diversi minuti quando lei si staccò e si ricordò di sua figlia. non sapeva come andarsene anzi lei non avrebbe più voluto andarsene ma lo fece, "per sempre Draco" furono le parole che disse prima di guardarlo per l'ultima volta e con tutta la forza che aveva prese il coraggio di uscire a quella cella. Quando si richiuse la porta alle spalle disse solo due parole "addio Draco" e si smaterializzò a casa, andò in camera di sua figlia per vedere come stava e si accorse che era tutto tranquillo, cosi uscì sulla terrazza a guardare la luna, e cominciò a piangere, pianse tutta la notte difronte alla luna che era testimone di quello che era successo. I giorni passarono ma da quella notte tutto era cambiato, quella notte era stata testimone di qualcosa che nulla al mondo avrebbe capito, quelle erano cose che si potevano solo accettare. Da quel giorno Hermione capì di appartenere a qualcuno, ma ora quel qualcuno viveva solo nei suoi ricordi, proprio come quella notte che le cambiò la vita. Anche ora che sono passati molti anni, quella voce, quel calore erano vivi in lei. Aveva capito di amare una persona che la faceva soffrire e vivere allo stesso tempo. Raccontò la loro storia ogni sera alla figlia come se fosse una favola a lieto fine ma con personaggi diversi. "Draco dopo tutti questi anni ora tu sei lassù e so che mi stai proteggendo, perché da quella notte io mi sento distrutta per averti perso ma completa perché ho capito di amarti. Ti giuro su mia figlia che il mio amore morirà quando il mio cuore smetterà di battere e finalmente ti verrò a trovare, ma ora ti ho promesso di essere forte e ho un bellissimo fiore da coltivare "rose" la mia piccola luce. Ti giuro sarò sempre forte e questa forza me la dai tu da lassù, se solo avessi potuto fare qualcosa ora saremmo insieme, ma il destino ha voluto questo. Ti amo e ti amerò per sempre....." e alla fine una cosa era certa, l'amore fa miracoli ma il destino è già stato scritto. "me lo prometti", "te lo prometto..."
  
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