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Autore: LuxKatoUlisse    19/02/2015    0 recensioni
Siete sicuri di conoscere perfettamente i vostri vicini di casa? E se vi dicessi che almeno uno di loro potrebbe avere una doppia vita?
Questa non è la solita storia di un super eroe, nato da un adolescente liceale timido e impacciato in stile Peter Parker; questa volta, il protagonista di turno è un neo ventenne italiano, trasferito negli Stati Uniti D'America per motivi lavorativi.
Il suo nome?
Carlo Bolognesi (per gli amici "Karl"), giovane impiegato di un'azienda di software di computer, chiamata S.A.C.O. (software advaced original computer) il quale, trasferito in una cittadina (nelle vicinanze di Chicago) chiamata Greenwood, a stento riesce inizialmente a reintegrarsi tra gli americani, sia a causa dei pregiudizi nazionali su di lui e sia per il diverso ritmo lavorativo adottato dall'azienda, al fine di vendere prodotti sofisticati in tempi ragionevoli.
Ben presto, però, Carlo farà a casa sua una scoperta senza eguali che gli cambierà per sempre la sua vita e anche quella degli altri.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3
Ciò che non ti uccide, ti fortifica


 


Carlo non riuscì a credere a ciò che gli era appena capitato:
un'arma segreta nascosta nella sua nuova casa? L'ultima registrazione di Bruno? Ma soprattutto, perché la SACO gli aveva affidato proprio quella casa?

È tutto così assurdo! - disse fra se e se - Ok, dove sono, in una candid camera? Su scherzi a parte?

Girando per tutta la camera, il ragazzo non solo cercò di comprendere la situazione ma anche di decidere il da farsi.

- Ok! - disse sospirando - Siamo ancora vivi, non c'è nessun pericolo... ma io nella cantina ci vado lo stesso!

 

Il laboratorio segreto

Senza esitare, il giovane prese una torcia dalla sua valigia, scese per le scale fino alla cantinona e poi, vedendo in fondo la libreria, la spostò verso destra, vide un corridoio cupo davanti a se, lo percorse con prudenza e alla fine, accendendo un interruttore della luce, egli realizzò di trovarsi in un laboratorio circolare.

Tale laboratorio era costituito da diversi mega computer fissi che, insieme, svolgevano lavori complessi di calcolo e di funzione degli strumenti nella sala, e infine grosse provette di vetro contenevano al loro interno delle cellule d'animali immerse in un liquido verde smeraldo. 
Carlo notò anche alcune armature meccaniche da combattimento esposte all'interno dei contenitori di vetro, a seguire anche delle armi non convenzionali, in fase sperimentale;
tali armi sembravano provenire dal futuro.

- Chi ha commissionato la costruzione di tutto questo? - si domandò sbalordito il giovane, guardandosi intorno.

 

La ricomparsa di Bruno

Senza accorgersene, il ragazzo spinse un bottone di una tastiera di un computer e improvvisamente gli apparve al centro della sala un ologramma tridimensionale della sagoma del corpo di Bruno Rinaldo;
Carlo gridò dallo spavento.

- Benvenuto nel mio laboratorio, chiunque tu sia! - disse Bruno.
- Oddio... Che storia è questa??? - urlò meravigliato il ragazzo.
- Ti spiego brevemente cosa sta succedendo qui:
tutto quello che vedi proviene dal futuro, ovvero dall'anno 2105. 
Abbiamo esportato da lì tutto il giusto armamento possibile per salvare il mondo, dato che sapevo già del mio futuro destino dopo aver letto proprio lì il mio necrologio.  
Prima della mia partenza verso il futuro, questa sala era una seconda cantinona, dove io e la mia famiglia depositavamo vecchie poltrone, sedie e tavoli. 
Io e il mio amico scienziato abbiamo esportato dal futuro ogni componente meccanico ed elettronico, e da allora questo laboratorio è diventato una base operativa.
Da qui noi controlliamo tutto, dalla nostra città al mondo intero, usando il sistema satellitare; controlliamo anche il nostro sistema solare. 
- Ok ma dov'è quella che tu chiami "l'arma più potente della Terra"?
- Deduco... - continuò l'ologramma di Bruno - ... che tu sia venuto a conoscenza di questo laboratorio grazie al mio probabile ultimo video nel mio computer, vero?
- ... Dove vuoi arrivare, amico?
- Ebbene che tu sappia che io so in anticipo di sconfiggere quel Rettiliano.
- Cosa??? Ma se nel video mi hai detto che non sapevi di farcela?
- Sempre secondo il mio necrologio, io domani salverò il mondo e annienterò quel Rettiliano ma mi sacrificherò la vita.
Non lo so chi sei, se sei uomo o donna, non so nemmeno da quale anno mi stai guardando ma l'unica cosa certa che ho appreso nel futuro è che il mondo correrà un grosso rischio entro il 2015.
- Cosa??? Praticamente l'anno prossimo!
- Ci saranno diverse guerre quell'anno, sia da parte della Russia e sia da parte di un gruppo estremista islamico, dopo di che...
- Dopo di che? ...
- ... subentrerà dal nulla un altro pericolo, non calcolato da nessuno.
Il pericolo verrà di nuovo dallo spazio e si mischierà indisturbato tra gli esseri umani.
- Di che pericolo parli?
- Non hai scelta! 
Il mio amico scienziato, il quale è informato sugli eventi futuri, mi ha detto che anni dopo la mia morte, la mia casa verrà affittata da una persona della mia età, giovane e in gamba.
Sarà proprio quella persona che potrà ereditare un potere straordinario, nato dalla fusione di meccanica sofisticata e ingegneria genetica ma c'è un problema.
- Un problema?
- Quella persona dovrà affrontare prima una prova molto pericolosa; per superarla, dovrebbe possedere un DNA idoneo a un tipo di brodo chimico.
Vedi quell'armatura alla mia sinistra? Le sue potenzialità si basano proprio su quel brodo:
appena la tocchi, esso bagnerà prima le tue mani e poi avvolgerà tutto il tuo corpo.
Se alla prima drastica modifica del tuo DNA sei ancora vivo, allora sei tu il prescelto... il guerrero che ci salverà tutti.
In caso contrario, morirai avvelenato. 

Carlo rimase ancora una volta senza parole:
quelle di Bruno sembravano minatorie.

- Ti chiedo scusa... - disse Bruno - ... ma questi sono provvedimenti prudenti presi dal mio amico scienziato, in caso tu fossi, invece, un mal intenzionato.
Ti saluto... devo andare!
Buona fortuna!

 

Il potere diabolico dell'armatura

L'ologramma del ragazzo scomparì, lasciando Carlo incredulo e disorientato. 

- Cosa devo fare? - si domandò spaventato il ragazzo - Io sono l'unico che ha affittato questa casa dopo la sua morte ma... e se non fossi io quell'eroe?
Dopo tutto sono stati quelli della SACO a darmela con il loro aiuto economico.
Potrei pensare che qualcuno di loro abbia scoperto questo laboratorio e mi abbia fatto affittare questa casa con lo scopo di... togliermi di mezzo per prendersi poi tutto il merito della mia invenzione!
Vorrebbero farmi fuori senza sporcarsi le mani... sarebbe un omicidio perfetto!

Improvvisamente, dall'esitazione il ragazzo passò alla persuasione nel toccare l'armatura, convinto di essere lui il prescelto.

- Ma certo... - disse fra se e se - ...Un tipo giovane e in gamba... sono descrizioni che mi corrispondono!
Non sono un mal intenzionato, perciò posso provare a ereditare questi poteri... 

A passo lento, il ragazzo si avvicinò man mano all'armatura con il cuore che gli batteva a mille; il timore di morire era alto ma qualcosa nella sua mente gli disse che era destinato ad avere quei poteri. 
L'armatura, quasi simile nell'aspetto a quella di Iron man, era percorsa da liquidi di un brodo chimico e quando finalmente Carlo la toccò con le sue mani, queste vennero bagnate e improvvisamente il giovane non riuscì a muovere le dita.
Le mani sembravano attaccate all'armatura e man mano il liquido, come se fosse un'entità cosciente, avvolse prima le mani, poi le braccia fino ad estendersi per tutto il corpo.
Il giovane avvertì un senso di soffocamento, specialmente nel momento in cui il liquido gli entrò nel corpo entrando dalla sua bocca.
Il cuore gli batteva all'impazzata, i suoi respiri diventavano sempre più deboli, l'adrenalina nel suo corpo aumentò vertiginosamente e infine, all'improvviso, il ragazzo divenne quasi cieco.
Agitato e spaventato, Carlo riuscì a staccarsi dall'armatura ma questa, illuminandosi, scagliò violentemente al ragazzo un grosso raggio bianco elettromagnetico di fotoni ad altissima intensità luminosa.

 

Oblio oscuro

Improvvisamente tutto si fece buio per Carlo;
nessun tipo di suono avvertì, nessun tipo di superficie riuscì a toccare, nessun tipo di gusto venne percepito dalla sua lingua e nessun tipo di odore venne intercettato dal suo olfatto. 
Nonostante la perdita dei 5 sensi, stranamente il ragazzo si accorse di possedere ancora i suoi ricordi e di percepirsi ancora come essere vivente.
In quel momento egli pensò di essere morto e che presto avrebbe intravisto una luce dal lontano che lo avrebbe condotto nell'aldilà, anche se non era tanto credente.
Non vedendo ancora nulla dopo qualche minuto, il ragazzo si spaventò (o, per meglio dire, pensò di spaventarsi attraverso la sua coscienza ancora attiva).
Piano, piano la sua coscienza gli divenne certa e il ragazzo, privo dei 5 sensi, pensò a tante cose:
si domandò se fosse morto, oppure fosse ancora vivo ma ferito gravemente.
Improvvisamente il giovane vide un violento e breve flash di luce che gli attraversò accanto ai suoi occhi, domandandosi poi cosa fosse.
Un altro flash gli attraversò la coda del suo occhio sinistro e dopo di che, lentamente, Carlo percepì delle piccole voci incomprensibili e a basso volume ma man mano tale volume aumentò sempre di più e il ragazzo cominciò a vedere due volti sfocati dall'oscurità, volti che lentamente cominciavano a definirsi meglio. 

- Dottore, il paziente sta prendendo conoscenza! - disse una voce femminile che risuonava ad eco nelle sue orecchie. 
- Ottimo! - disse il medico - Il farmaco sta funzionando allora. 

 

Ospedale

Carlo riacquistò anche l'uso del tatto, del gusto e dell'olfatto e quando la sua vista gli ritornò completamente, egli realizzò di trovarsi su un letto d'ospedale, vedendo davanti a se due medici e alla sua destra la sua vicina Giusy Smith.

- Cosa ... ho avuto... dottore? - domandò debilitato il ragazzo al medico.
- Lei è stato vittima di un malore molto aggressivo, accompagnato da un parziale blocco respiratorio e da un aumento della pressione sanguigna, causandole in seguito la perdita momentanea dei 5 sensi.
L'abbiamo rianimata con un farmaco particolare, in grado di attenuare la crisi respiratoria. 
All'inizio avevamo pensato che lei abbia ingerito qualche sostanza velenosa ma nulla è apparso dalle sue analisi. 
Lei è stato in coma vegetativo solo per un giorno.
- Coma vegetativo? - gli domandò 
- Esatto!
- Carlo... - intervenne Giusy - Ho sentito una specie di esplosione provenire dalla tua casa e quando sono uscita fuori, ti ho visto barcollare fuori all'entrata fino a vederti cadere in avanti.
Sembravi uno zombie, completamente privo di sensi.
- La mia nuova casa è esplosa?
- No, tranquillo. 
Appena ti ho preso, ho chiuso a chiavi la tua casa e poi ho chiamato l'ambulanza.
- Hai fatto bene! Ti ringrazio Giusy.
- Di nulla, figurati. - rispose la ragazza contenta e sollevata.

Carlo si pose in quel momento altre domande riguardo alla faccenda:

- Forse non sono io il prescelto... - si domandò in mente sua il ragazzo - ... ma sarei dovuto morire all'istante; perché sono ancora vivo?

Muovendosi le dita delle mani e guardandole, il giovane si domandò ancora:

- ... E se invece il mio DNA è stato modificato?... Ho perso momentaneamente i 5 sensi ma è come se io avessi avuto una specie di sospensione e riavvio del sistema nervoso, per via di qualche aggiornamento speciale.

Vedendosi intorno, Carlo volle raccogliere qualche indizio particolare ma tutto sembrò essere al suo posto. 

- Eppure mi sento come prima... - si disse costui - ... Sono sopravvissuto ma non me lo so spiegare. 
Che cos'è questa storia? 



Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

   
 
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