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Autore: slanif    19/02/2015    5 recensioni
EunHae
"Per me I e U hanno solo un significato: ed è io e te. I♥U".
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Heechul
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questa fan fiction è sullo stesso genere della precedente “Moments Of Life”. Esattamente come in quella, anche qui ho voluto sperimentare la creazione di una fan fiction basandomi su degli Instagram reali di Heechul, Eunhyuk e Donghae, pubblicati tutti il 16 febbraio 2015. Qualora ci fossero post inventati, provvederò a specificarlo con una nota (ovviamente solo i post IG. Gli sms e altre cose sono, come logico, puramente inventati e non lo specificherò). Se ciò non avverrà, allora il post sarà riportato esattamente come pubblicato.
Buona lettura!
 
 
 
*
 
 
 
IU
di slanif
 
 
 
Quando quella mattina Heechul aprì gli occhi, come era suo solito fare afferrò il cellulare e aprì Instagram, osservando le foto messe dai suoi amici, ridacchiando di tanto in tanto per qualche foto stupida o commento inappropriato e già pregustando le sciocchezze che lui stesso avrebbe potuto postare nel corso della giornata.
Era ancora con la testa infilata sotto al piumone rosso quando, all’occhio, gli balzò un post di Eunhyuk. C’era una foto con lui girato di spalle e l’amico che lo guardava imbronciato, con tanto di orecchie da gatto e altri disegnini stupidi per enfatizzare la sua espressione. Sotto, la scritta: “…?”.
 

 
In quel momento, ad avere un punto interrogativo stampato sulla fronte, in realtà era proprio Heechul.
Che significava quel post? Perché Eunhyuk aveva messo una foto simile? Proprio adesso, poi, che ultimamente andavano molto più d’accordo di altri periodi…
Si affrettò ad uscire da Instagram e mandò un messaggio su KakaoTalk al suo amico: “Cos’è ‘sta storia?”.
Lanciò il cellulare sul materasso e si girò a pancia all’aria sul letto.
Perché aveva quella sgradevole sensazione alla bocca dello stomaco?
 

*

 
Quando quella mattina Donghae aveva aperto gli occhi, non si sarebbe mai immaginato che ciò potesse accadere.
Avevano superato quella cosa tanti anni prima, quando Eunhyuk gli aveva detto che non c’era stato assolutamente niente e lui, nonostante il cuore pesante, gli aveva comunque voluto credere. Aveva preferito accettare delle parole che poteva essere una bugia piuttosto che perderlo; ed era illudendosi che Eunhyuk fosse stato sincero che era andato avanti per tutto quel tempo.
Ma adesso quell’articolo di AllKPop(1) riportava a galla tutto il dolore che con tanta fatica aveva cercato di schiacciare in fondo al suo cuore:
 
Shin Dong Yup mette accidentalmente in imbarazzo Eunhyuk menzionando IU
Eunhyuk ha avuto un momento difficile quando, nell’episodio del 12 febbraio del programma di varietà della MBC Everyone, ‘Shin Dong Yup’s Bachelor Party’  l’MC Shin Dong Yup accidentalmente ha tirato fuori nella conversazioni IU.
In precedenza, Eunhyuk e IU si sono ritrovati coinvolti in uno scandalo quando lei ha postato, accidentalmente, una foto di loro due insieme su un letto o un divano su SNS. Con l’osservazione di Shin Dong Yup, Eunhyuk non è riuscito a nascondere il fatto che è stato colto di sorpresa.
Shin Dong Yup ha detto che il sogno di uno scapolo è quello di ritrovarsi in un agguato da parte di una donna e ha presentato un ipotetico scenario, “E’ un programma speciale. Stai conoscendo delle persone ma c’è una ragazza che ti piace, un’idol o un’attrice”.  Ha finto di urlare il nome delle persone presenti nello show e ad un certo punto ha urlato “IU!” Quando ha visto la reazione spaventata di tutti, specialmente quella di Eunhyuk, si è reso conto dell’errore e ha detto subito, “E’ solo perché personalmente mi piace IU.”
Più tardi, come se fosse stato sul punto di dire di nuovo IU, ha urlato, “Ayumi!” e tutti sono stati sollevati. Eunhyuk allora ha detto le parole della canzone di Ayumi, “Non è lei una bella donna con un sedere piccolo?”
Shin Dong Yup ha continuato descrivendo l’ipotetico scenario, dicendo quanto sarebbe eccitante se la ragazza prima di salire sul palco per lo show, gli darebbe improvvisamente un bacio.
 
Ricacciò indietro bile e lacrime, spense il cellulare e lo lanciò addosso alla parete della sua camera prima di alzarsi di corsa.
 

*

 
Quando quella mattina Eunhyuk aveva aperto gli occhi, la prima cosa che aveva sentito agitarsi nel petto era fastidio.
Vedere quel follow gli aveva scatenato dei seri istinti omicidi. Pubblicare quella foto gli era sembrato l’espediente più sicuro per non rischiare di scalciare via le coperte e correre di là a prendere a calci in culo il suo hyung.
Quando però gli era arrivato il messaggio del maggiore, le sue certezze di non farlo fuori avevano vacillato.
Con dita frenetiche aveva risposto: “E me lo chiedi?
Sì che te lo chiedo, Eunhyukkie! Che storia è questa?”.
A Eunhyuk vibrò la mascella da tanto forte digrignò i denti. Avrebbe voluto insultarlo in mille e mille modi diversi, ma si limitò a scrivere l’unica parola che avrebbe chiarito tutto: “IU”.
Aveva passato giorni a cercare di evitare a Donghae di incappare in registrazioni, repliche e articoli riguardo quello stupido episodio di Bachelor Party; ma se Heechul agiva così senza minimamente pensare, allora sì che ci sarebbero stati dei seri problemi.
Quella storia, per quanto per lui fosse morta e sepolta, era assolutamente certo che per Donghae non lo fosse. Anche se affermava sempre il contrario, Eunhyuk sapeva che Donghae non gli aveva creduto. Lo vedeva nei suoi occhi feriti ogni volta che si accennava alla cosa, ogni volta che succedeva qualcosa che glielo ricordava. Lo vedeva da quegli occhi che a volte, pensando che lui non se ne accorgesse, si riempivano di lacrime e lo fissavano nel buio, forse cercando di capire se aveva fatto davvero bene a perdonarlo.
Aveva lottato per mesi affinché Donghae si fidasse di nuovo di lui, affinché Donghae potesse sorridergli di nuovo.
Eppure… adesso era tutto perduto.
Anche se non era come pensava Donghae… stavolta sarebbe stato in grado di credergli di nuovo?
 

*

 
IU”.
A Heechul schizzò il cuore in gola.
IU? Cosa c’entrava IU?
Scalciò via le coperte e si alzò di scatto, facendo un gran trambusto e procurando un sonoro russare di petto da parte di Shindong che, comunque, non si svegliò, limitandosi a girarsi dall’altra parte. Senza badare a lui, accese la luce e cercò le ciabatte. Una la trovò sotto la pancia di Heebum, l’altra tra le grinfie giocherellone di Cherry. Le strappò ad entrambi i gatti di malagrazia e le strinse in pugno prima di spegnere di nuovo la luce e uscire sbattendo la porta.
Percorse qualche metro e giunse davanti alla porta della camera di Hyukjae, che spalancò senza nessuna remora (favorito dal fatto che il manager si era portato via tutte le chiavi e quindi nessuno di loro poteva chiudersi dentro).
La stanza gli apparve buia, perciò si sbrigò ad accendere la luce: «LEE HYUKJAE!»
«KIM HEECHUL!», urlò il minore in risposta, balzando a sedere sul letto con espressione furente.
«Brutto cretino.», rincarò la dose il maggiore.
«Se c’è un cretino, qui, sei solo tu!», si inalberò il minore, tirandosi in piedi.
«Ah, sì? E perché, di grazia?», sbottò Heechul, incrociando le braccia al petto.
Hyukjae lo indicò con un gesto frettoloso della mano: «Solo un completo cretino si presenterebbe con le ciabatte chiuse in un pugno, invece che calzate ai piedi!» Glielo fece notare con una luce cattiva negli occhi.
Heechul si indignò; lanciò le ciabatte a terra e se le infilò con stizza: «E’ tutta colpa tua che mi mandi messaggi fuorvianti e mi fai agitare!»
«Io non ti mando nessun messaggio fuorviante, Heechul! Sei tu, cazzo, che fai cose che non dovresti fare!», urlò Eunhyuk, davvero incazzato.
«Ma sei matto? Ma cosa c’entra adesso IU?», urlò in risposta il maggiore.
Hyukjae gli balzò subito contro, tappandogli la bocca: «SSSTTT!», disse con tono agitato.
Heechul gli scostò le mani dalla faccia: «Piantala. Donghae non vive più in dormitorio, ricordi? E i muri non hanno voce, anche se hanno orecchie.»
Eunhyuk si rese conto di essere stato uno sciocco e si scusò col maggiore, che scuotendo debolmente la testa gli fece capire che non aveva importanza.
«Allora…», riprese Heechul con tono più «Me lo vuoi dire cosa c’entra IU?»
«Hyung… cazzo. Mi prendi per il culo?»
 

*

 
Donghae scelse un tavolino appartato, vicino alla vetrata.
Si era alzato in tutta fretta, si era infilato le prime cose che aveva trovato e, montato in macchina, aveva preso a guidare senza meta. Aveva guidato a lungo, giungendo sempre più fuori dal centro della città, fino a ritrovarsi in una zona periferica e tranquilla, quasi in una delle città confinanti. Con tutti i chilometri percorsi, pensò amaramente, avrebbe potuto andare a Mokpo a trovare la sua famiglia, piuttosto che ritrovarsi da solo in quel bar, come un deficiente.
Per fortuna il cappello con visiera e la sciarpa gli avevano coperto il volto a sufficienza per non essere riconosciuto dai pochi clienti e, quando il barista aveva preso la sua ordinazione e lo aveva guardato in faccia, non si era preoccupato: era un vecchio amico del liceo e sapeva che Donghae andava lì quando aveva bisogno di stare da solo. Ormai avevano una sorta di accordo silenzioso in cui ognuno faceva la sua parte: Donghae se ne stava buono dietro il parapetto vicino alla finestra e il barista gli teneva lontano la gente senza fare domande.
Ecco perché gli piaceva andare lì e sedersi vicino a quella finestra.
Ma non quel giorno. Perché mentre guidava era arrivata la pioggia.
Prima poche gocce, poi incessanti.
Erano cadute così forti che non riuscivano a permettergli di vedere nulla della strada e aveva dovuto rallentare di molto la sua andatura.
La velocità della guida che prima gli aveva alleggerito il cuore, quando aveva rallentato glielo aveva fatto pesare di nuovo come un macigno.
Da sempre aveva associato la pioggia a Eunhyuk. Come un agente atmosferico che arrivava imprevedibile, Eunhyuk aveva sconvolto la sua vita. La pioggia era a volte triste e fredda, a volte solitaria e che portava solitudine; ma era anche colei che genera la vita, colei a cui seguiva la più bella giornata di sole o, ancor meglio, l’arcobaleno. Ecco, Eunhyuk per lui era questo: la rabbia e tristezza del dolore di un amore difficile e spesso incomprensibile per gli altri, ma la felicità della giornata di sole che sentivano quando erano insieme e il formarsi di un arcobaleno di speranze per il futuro.
Guardò fuori dalla finestra e riaccese il cellulare, ignorando tutti i messaggi che gli stavano arrivando su KakaoTalk e delle chiamate perse, e scattò una foto che pubblicò subito su Instagram: “Pioggia…
 

 
Stavolta avrebbe portato il sole?
 

*

 
«Non è possibile.» L’affermazione di Heechul decisa e il cipiglio serio.
«Lo vedi anche tu o no?», disse Hyukjae spazientito, infilandogli ancor di più il cellulare sotto al naso.
Heechul gli scacciò via la mano con una manata: «Io non l’ho fatto.»
«Ah, no? E allora chi è stato?», domandò Eunhyuk.
Heechul lo fulminò con lo sguardo: «Questo non lo so. Ma intendo scoprirlo. E che cazzo.» E dicendo ciò, uscì dalla stanza dell’amico diretto nella propria alla ricerca del suo cellulare.
Non era possibile.
Quello che aveva detto Eunhyuk non aveva senso.
Mai e poi mai lui avrebbe seguito IU su Instagram. Quella… quella. Per colpa sua, quasi Donghae e Eunhyuk aveva rotto. Certo, non che Eunhyuk non avesse la sua buona dose di colpe, intendiamoci, e lui si era premurato bene dal fargliele notare tutte una per una senza caramelle ad indorare il sapore amaro della pillola, ma comunque se quella non avesse pensato di fare solo e soltanto le cose come voleva lei, traducendo una foto dove Eunhyuk era solo ubriaco ad una in cui sembrava essere successo chissà cosa, allora non era di certo il tipo di persona di cui Heechul amava circondarsi.
Se, come giustamente aveva fatto notare Eunhyuk, si univa al fatto di quella cazzata detta a Bachelor Party, la situazione diventava piuttosto tragica.
«Donghae ha anche spento il telefono.», gli aveva detto Eunhyuk.
«Bene…», aveva replicato con sarcasmo lui.
Se Donghae spegneva il cellulare ancor prima di aver augurato il buongiorno al suo amore, allora voleva dire solo una cosa: Donghae aveva saputo.
«Merda…»
 

*

 
Eunhyuk cercò Donghae tutto il giorno. Provò a chiamarlo centinaia di volte. Niente, nessuna risposta; il cellulare suonava a vuoto.
Aveva anche cercato di identificare dove si trovasse l’altro in base alla foto che aveva messo su Instagram, ma la scritta “Prosciutto” sul vetro e qualche cespuglio con una strada di certo non erano indizi sufficienti a identificare uno dei miliardi di locali di Seoul. Se era a Seoul, poi…
«Merda, Hae… dove sei?»
 

*

 
Heechul non ebbe maggiore fortuna. Donghae non aveva risposto nemmeno alle sue chiamate, anche se il breve messaggio che si erano scambiati era stato sufficiente.
Mentre aspettava di poterlo richiamare, per potersi spiegare meglio a voce, si era lamentato al telefono con Guhnee(2) circa il fatto che gli avessero hackerato l’account Instagram e che adesso si trovava in questo bel casino. Aveva dovuto modificare tutte le password ed era diventato seriamente pazzo. E per cosa? Perché le ELF volevano fare un dispetto a Eunhyuk circa, appunto, quello stupido malinteso a Bachelor Party.
«Roba da matti…»
 

*

 
Donghae ignorò qualunque chiamata e messaggi da parte di Eunhyuk. Quest’ultimi, non li lesse neppure.
Però fece il grosso errore di leggere quello che gli aveva mandato Heechul: “Hae, è tutto uno stupido equivoco. Non ho followato io IU su Instagram. Sono state delle ELF stupide che mi hanno hackerato il profilo”.
Heechul aveva followato IU su Instagram? Neanche lo sapeva, ma di sicuro non era contento a scoprirlo adesso… allora non era l’unico ad aver pensato male circa la reazione di Eunhyuk durante il programma.
Per quello che è successo a Bachelor Party?”, gli aveva domandato lui.
Heechul aveva impiegato diversi minuti a rispondere, ma alla fine quel “”, era stato sufficiente.
 

*

 
«L’hai trovato?», domandò Eunhyuk con tono mogio per telefono.
«No.», rispose con lo stesso tono Heechul «Ma l’ho sentito per sms.»
«COSA? Quando?», si agitò il minore.
«Due ore fa, circa…»
«E perché non me lo hai detto subito?», si arrabbiò Hyukjae.
«Perché non mi ha detto nulla. Non so dove si trovi. So solo che è sparito perché sa di quello che è successo a Bachelor Party e su Instagram
«Merda.»
«Prepara un discorso convincente, Eunhyuk. Stavolta non lo so se riuscirai a cavartela…»
 

*

 
Donghae arrancò verso il Grill5Taco, il bar della sua famiglia, quando ormai il sole era calato da un pezzo.
Entrò dal retro e si infilò di soppiatto in un tavolino all’angolo; favorito dalle luci calde del locale e dall’oscurità che regnava fuori, riuscì a passare del tutto inosservato.
«Donghae?», domandò una cameriera, vedendolo spuntare.
«Ciao In Ha…», la salutò, con tono mogio «Donghwa(2) non c’è?»
«No, oggi è il suo giorno libero…», disse In Ha.
«Oh, okay…», disse con tono ancor più mogio il ragazzo.
«Hai la faccia devastata, Donghae… vuoi qualcosa di caldo?», domandò la donna, mettendogli una mano rassicurante sulla spalla. Conosceva quel ragazzo da tanti anni, e si accorgeva subito quando c’era qualcosa che non andava.
«Sì, grazie. Un latte macchiato, per favore…», cercò di sorridere lui.
«Lo so, lo so… il cappuccino ha troppo caffè per un bel bambino bello come te!», sorrise lei, prima di allontanarsi.
Donghae sorrise con amarezza.
Era per questo che succedevano le cose? Perché lui era un bambino? Uno stupido bambino che paragonava qualcuno alla pioggia, che basava il suo umore in base a quello dell’altro? Un bambino capriccioso e molesto, incapace di procedere da solo nel sentiero della vita senza le mani di Hyukjae a sorreggerlo? E’ per questo che Eunhyuk aveva cercato quella volta e ancora adesso la compagnia di IU? Perché lei era una donna bella e gentile, ma sufficientemente indipendente da non diventare un peso? Era un peso, lui, per Eunhyuk?
Tirò ancor più giù il berretto e si coprì ancor più profondamente gli occhi.
Il cuore si strinse in una morsa e per qualche momento gli mancò l’aria.
Stava già singhiozzando e piangendo copiosamente quando In Ha gli poggiò la tazza di caffè latte davanti e se ne andò senza una parola.
Perché Eunhyuk doveva preferire le altre persone, dannazione? Perché lui non era abbastanza?
Afferrando con mano tremante la tazza, cercò di mandarne giù una sorsata. Fu come ingoiare una pallina da golf, ma fece finta di niente e continuò a bere in silenzio.
La pioggia, lentamente, stava smettendo di cadere.
 

*

 
Donghae, ti prego! E’ tutto un malinteso!
Hae, per favore… rispondi”.
Hae…”.
Ti intaserò la chat fino a quando non mi risponderai!”.
Ho bisogno di sentirti, di parlare con te… Hae, ti prego, chiamami. Anche solo per mandarmi a ‘fanculo. Va bene. Basta che mi chiami”.
Hae, TI PREGO. Devo spiegarti! Non è assolutamente come stai pensando!
Lee Donghae, smettila subito di farti film mentali assurdi perché sono tutte cose prive di fondamento!”.
Donghae… ti prego…”.
 

*

 
Donghae, ti prego, rispondi a Eunhyuk. Mi sta facendo diventare matto. Mi ha fatto girare per tutta la città, telefonare a tutta la gente che ti conosce, cercare su tutti i social network se qualche fan ti ha avvistato… Donghae, per piacere. E’ stato tutto un enorme equivoco. Dà a Hyukkie la possibilità di spiegarsi. E’ davvero un coglione, a volte, ma ti ama sinceramente”.
 

*

 
Donghae fissò lo schermo del suo cellulare.
Anche se per lunghe ore aveva fatto in modo di ignorarlo, adesso era impossibile farlo di fronte alla mole imponente di messaggi che gli stavano arrivando da Eunhyuk e Heechul, in due chat diverse, frapponendosi e facendo vibrare incessantemente il suo cellulare e così anche il tavolo di legno.
Per prima, aprì la chat con Heechul: “Non preoccuparti, hyung. Pensa solo a passare una bella serata. Io e Hyukjae ce la vedremo da soli”; quindi aprì la chat piena dei messaggi sconclusionati che gli aveva mandato Hyukjae. Digitò solo una parola: “Dimmi”.
La risposta giunse in un nanosecondo: “DONGHAE!”.
”.
Ti chiamo”.
No”.
Come no?”.
Preferisco che non parliamo, adesso”.
Perché no?”.
Perché piangeva ininterrottamente e i suoi singhiozzi erano incontrollabili. Perché era vigliacco, lo sapeva, ma non ce la poteva fare ad affrontare la sua voce, perché avrebbe ceduto subito: “Perché preferisco così. O me lo spieghi qui, o non chiariamo”.
NO!”, si affrettò subito a rispondere Hyukjae “Va bene. Dammi solo qualche momento per scrivere. Non scappare”.
Okay”.
Ci vollero cinque minuti, col suo cuore in tumulto e le lacrime incessanti, prima che la risposta dell’altro lampeggiasse gialla sullo sfondo blu: “Quello che è successo è tutto uno stupido malinteso. Lo è stato anni fa e lo è anche adesso. Io lo so che tu adesso non vuoi credermi, ma ti giuro che è così. Quella stupida foto di anni fa che IU ha postato, è stata fatta in modo sbagliato e cancellata in modo sbagliato. Come ti dissi quella volta lei stava male ed è mia amica. La sono andata a trovare, ho bevuto troppo Soju in piena estate e avevo caldo. Mi sono tolto la maglietta senza pensare, perché è esattamente quello che farei di fronte a qualsiasi altro mio amico! Perché lei non la vedo come una donna, ma come un’amica e basta. E abbiamo fatto quella foto senza senso e lei per sbaglio l’ha messa ed è scoppiato il finimondo ma… TI GIURO, non è mai successo niente. Niente di niente. Né con lei né con nessun’altra e mai succederà! E’ vero, mi sono sentito in imbarazzo durante Bachelor Party, perché ritirare fuori una storia del genere è stato davvero di cattivo gusto, ma soprattutto perché sapevo che se l’avessi visto, avresti frainteso e sofferto. Ecco perché ho cercato di evitare che lo vedessi, perché non volevo vedere ancora nei tuoi occhi quello sguardo triste che c’era tanto tempo fa. E anche quella cosa di Heechul è tutta una sciocchezza fatta dalle ELF per vendicarsi su di me di quella storia di IU. E’ per mettere zizzania. Ma tu devi capire che per me I e U hanno solo un significato: ed è io e te. IU”.
Donghae singhiozzò forte e si nascose la bocca dentro la sciarpa, per evitare di farsi sentire, mentre le lacrime colavano giù e la sua bocca non poteva fare altro che aprirsi in un sorriso. Il macigno cadde giù e il cielo smise di piangere. “Devono farti male le dita dopo tutte queste parole…”.
Sai dire solo questo? :_(
No”.
E allora cos’altro sai dire?”.
Che ti amo…”.
Guardò fuori dalla finestra: il sereno era tornato.
Aprì Instagram e chiudendo gli occhi pieni di pianto, pubblicò una foto: “Buonanotte!! ELF”.
 

 
Quella sarebbe stata la più serena delle notti, splendente come una giornata di sole dopo una notte di pioggia.
 
 
 
FINE
 

  1. Come detto, l’articolo è uscito davvero su AllKPop e potete trovare il collegamento QUI e la traduzione QUI. Grazie a Isabella e Laura Lucia per avermi passato il link! <3

  2. Lo ha fatto davvero. Ce lo ha comunicato Guhnee stesso sul suo Instagram.

  3. Donghwa è il fratello maggiore di Donghae e gestisce il Grill5Taco, il bar della loro famiglia.

 
Nota random: l’account di Heechul è stato davvero hackerato e Heechul ha davvero seguito IU su Instagram. Non si sa se sia stato lui o meno, ma questo è ciò che è accaduto davvero. Poi, ovviamente, io ho romanzato la storia a mio piacimento. Ad ogni modo, da quando Heechul è tornato in possesso del suo Instagram, oltre a chiedere random a noi ELF i nomi degli account degli altri membri (LOL), IU non è più tra i suoi seguiti.

   
 
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