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Autore: normasantisi12    20/02/2015    0 recensioni
Parla di una ragazza,di nome Samantha,che vorrebbe sapere la verità da parte di Pepper(la moglie di Tony Stark) e lo stesso Tony,ovvero sia Iron Man.
Dopo tante peripezie,alla fine la ragazza si rende conto che,colui che l'ha difesa da una creatura non identificabile,Iron Man è suo padre. Molto dopo,Sam conosce meglio un suo ex-ragazzo,di nome Harry Osborn(nonché il figlio dello scienziato Norman) e poi si fidanza con lui.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jarvis, Nuovo personaggio, Tony Stark
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1- è veramente mio padre? Era il 7 Febbraio ore 09 del mattino e Tony Stark,come al solito,stava lavorando per una nuova armatura da Iron Man. All’improvviso Jarvis avverte Tony che era in arrivo una ragazza molto bella che somigliava un po’ a lui e Stark,dal non credendoci,va a vedere di persona e in effetti c’era una ragazza che aspettava con grande pazienza e le si avvicinò. Tony Stark: Salve signorina,non credo che sia il caso che lei venga qua senza neanche un indirizzo valido. Samantha: (ridacchia) Salve,sì forse ha ragione. Però mi hanno dato questo foglietto con questo indirizzo. (gli da il foglietto e Tony lo legge) Tony: Beh sì,leggendo questo foglietto direi che sia giusto. Ma,sbaglio o noto una certa somiglianza,cioè tra me e lei. Mi saprebbe dire quanti anni ha? Samantha: Beh..ho 20 anni e mio padre mi ha abbandonata quando ero bambina. Tony: (dispiaciuto la consola) la capisco. Beh comunque lei starà qui? Samantha: Sì,fino a quando non sarò al sicuro. Tony: Al sicuro per cosa? Samantha: (sospira) Vede,ieri una strana creatura mi stava inseguendo e rideva in continuazione. Tony: Ha notato anche qualche altro aspetto? Samantha: Beh sì.. volava in un tipo di tavola,ma era troppo terrificante. Non ci voglio pensare più. Tony: Ok,non si preoccupi. Venga le faccio vedere la sua stanza.(facendole mostrare la sua camera da letto Samantha rimase scioccata perché si ricordava della sua stanza così perfetta) Samantha: Wow,è stupenda,la ringrazio signor Stark. Tony: Di niente. Quando lei ha bisogno di qualcosa,chiami a Jarvis e lui mi avviserà. Samantha: Ok. (sorridendo) Tony: Buona notte,signorina ehm..come si chiama lei? Samantha: Samantha. Tony: Samantha..anche mia figlia si chiamava come lei. Comunque buona notte Samantha. Samantha: Buona notte signor Stark. Quando Tony uscì dalla camera di Samantha,la ragazza posò la sua borsa da viaggio nel suo armadio,e poi si sedette nel lato del letto a pensare. Poi qualcuno bussò alla porta e Samantha si terrorizzò,perché pensava a quella creatura che aveva descritto al signor Stark. Samantha: Chi è? (terrorizzata) ?: Sono Pepper,posso entrare? Samantha: Sì,la porta è aperta. (E Pepper entra) Pepper: Ciao. Samantha: Ciao.. Pepper: (Sedendosi accanto a Samantha) Qualcosa non va? Samantha: Pepper,io voglio sapere la verità. (guardando alcune fotografie appese alle pareti) Pepper: (sospirando) ok. Molti anni prima io ero un’assistente di Tony e lo frequentavo d’allora. Poi una notte mi portò in un posto bellissimo,ovviamente quando ci siamo conosciuti meglio,e da lì ci siamo fidanzati. Poi,negli anni successivi,quando ci siamo sposati,Tony ha costruito questa bellissima casa,e poi quando gli ho detto che aspettavamo una bambina lui era felice. (alzandosi dal letto,prende un album di fotografie per farle vedere il suo passato.) Ecco,qui ci sono le foto e da qui saprai la verità. Samantha: (lo sfoglia lentamente e poi si sofferma in una foto di quando lei era una bambina) questa sono io. (sorpresa) Pepper: (annuisce con la testa dicendo “si”) E quel signore che ti tiene in braccio è tuo padre. Samantha: (guardando Pepper) Il signor Stark?! Pepper: si.. Samantha: No,non ci posso credere. Tony non è mio padre. Pepper: Invece lo è Sam. Tu non sai quanto ci teneva a te. (sospirando) Bene,ora ti voglio far vedere dove lavora lui. Vieni. E così Pepper e Samantha andarono nel laboratorio di Tony dove il quale costruiva dei prototipi. Una volta lì,J.A.R.V.I.S avvisò il signor Stark dell’arrivo di Samantha. J.A.R.V.I.S: Signore,c’è Samantha alla porta. Tony: Si,certo. Falla entrare. (J.A.R.V.I.S aprì la porta e Sam entrò) Ciao Sam(parlò con lei mentre stava lavorando) Samantha: Salve signor Stark. Tony: Oh dai,non chiamarmi in quel modo,chiamami semplicemente Tony. Samantha: ok.. Tony(sorridendo e poi sospira) Questo sarebbe il tuo laboratorio? Tony: Beh sì,io qua dentro lavoro 24 ore su 24,non mi fermo mai. Samantha: Eh sì,immagino. (girandosi intorno vede dei robot) Ehm,Tony questi cosi che cosa sono? Tony: (girandosi verso di lei) Ah ehm sono dei prototipi robot,in termine tecnico sono delle armature. Sam: Armature?! Tony: Sì. Sam: (Ha capito che cos’era Tony) Quindi tu sei Iron Man,vero? Tony: (alzando le mani scherzosamente) Ok,sì mi hai scoperto. Sam: (ride) Tony: Dai,vieni e dammi una mano invece di stare lì.. Sam: ok (sorridendo) Tony: Dimmi un po’ di te,visto che tu hai scoperto chi sono io. Sam: Beh,mi sono laureata con i massimo dei voti e mi sono specializzata in elettronica cioè costruisco robot. Tony: Caspita. Sam: Eh sì. È duro questo lavoro,però mi piace un sacco. Tony: Anche a me,al dire il vero io faccio ed esclusivamente questo lavoro. Sam: (ridendo un po’) già. Tony: E poi,altro? Sam: Sono fidanzata con John Thompson e sono un’assistente del figlio di Norman Osborn. Tony: Scusami per la mia ignoranza ma,di che cosa si occupa questo John Thompson? Sam: è uno scienziato e si occupa dei sieri che serviranno a coloro che ne hanno bisogno e lavora con un certo dottor Smythe,è severo ma il suo lavoro lo fa molto bene. Invece il figlio del signor Osborn si occupa di tutt’altro che non mi ricordo molto bene. Tony: Ah.. Immagino che con questo ragazzo non andate per niente d’accordo. Sam: Sì,infatti. (mentre stava lavorando con un prototipo) Durante i primi anni di college lui mi perseguitava sempre,anche quando ero con John,con le mie amiche e con Peter Parker. Tony: Ah il ragno umano. Sam: già. Prima mi frequentavo con Harry Osborn,il figli del signor Osborn e amico di Peter,era dolce con me,sì,ma quando l’ho lasciato per John si è infuriato. Tony: mm,un tipo piuttosto impulsivo direi (scherzosamente) Sam: Già,è vero (sorridendo)Ecco ho finito,ho fatto solo il braccio. Tony: Ma sei un razzo,come hai fatto? Sam: (ridendo) Forse me lo ha insegnato mio padre (sorridendo) Tony: Eh già,si vede che hai la stoffa per costruire robot come tuo padre. Sam: vero. Tony: (sospirando) Bene. Che ne dici di fare merenda? Sam: Ok,va bene,ci sto. Tony: ok,andiamo. Quando Tony e la ragazza si allontanarono dal laboratorio andarono a fare merenda in cucina e il signor Stark chiese a Sam che cosa volesse per mangiare. Tony: Allora,che cosa vuoi da mangiare? Sam: Un succo di arancia rossa e un toast. Tony: Agli ordini. (scherzosamente) Sam: (ride e pensa “mi sbagliavo sul suo conto,è un padre perfetto”) Tony: Ecco a te. Sam: Grazie. E così mangiarono. Poi 3 minuti dopo J.A.R.V.I.S avvisò al signor Stark della presenza di John Thompson,il fidanzato di Sam. J.A.R.V.I.S: ehm signore,c’è un certo John Thompson che chiede la presenza di Sam. Tony: Ah ok. Vai Sam. E Sam va da John. Appena Sam vede il suo ragazzo lo abbraccia per dire “mi sei mancato tanto”. Sam: (sorpresa) Ma tu non dovevi essere a Manhattan con il dottor Smythe? John: Beh sì,dovevo,però mi sono preso un giorno di riposo. (e Sam lo abbraccia un’altra volta. Poi John,distaccandosi da Sam vede Tony e lo saluta) Salve signor Stark,io sono John Thompson,il ragazzo di Sam. Tony: Sì,lo so. Sam mi ha detto tutto di te. John: Ma Sam,il signor Stark è tuo padre? Sam: ehm..no Tony: sì (Sam si volta verso Tony come per dire “cosa?”) Sam: * a bassa voce * Ma che cosa stai dicendo? Tony: * a bassa voce * Fidati di me. Tu stai al gioco,ok? Sam: * a bassa voce * ok,ma tu in realtà non sei mio padre. (ritornando alla normalità) Comunque..scusami mi sono sbagliata prima,sì è mio padre. (pensando “ma tu guarda che cosa mi tocca a dire,il signor Stark non è mio padre”) John: Ah,molto lieto signor Stark. Sua figlia non mi ha parlato assolutamente di lei. Tony: Beh,sì questo lo potevo intuire. Sam: Ehm sì già,io con lui sono timida quindi non posso dire tutto(scherzosamente) John: Ah,ho capito. Sam: Allora,ehm.. per che cosa sei venuto qui? John: ehm.. signor Stark,ci può lasciare un attimo soli? Tony: Sì,certo,fate pure. Io vado nel mio laboratorio.(scherzosamente) Sam: sarebbe il caso,papà.(scherzosamente) Tony: Già,a dopo.(scherzosamente) John: Comunque sono venuto fin qui perché ti volevo dire una cosa. Sam: Dimmi. John: In questo periodo,Harry non è più lo stesso. Sam: In che senso che “non è più lo stesso”? John: è cambiato. Oggi lo cercavo ma non c’era e credo che stia facendo qualcosa di brutto,perciò io sono venuto qui per dirti di stare attenta perché lui è molto pericoloso e ti potrebbe far del male e io non voglio. Sam: Non ti preoccupare,John. Io starò attenta. John: Bene,io ora vado. Ci sentiamo per telefono. Sam: Ok,ciao. (Si abbracciano e John se ne va) Quando John se n’era andato Sam va nel laboratorio del signor Stark a parlare un po’. Sam: Sappi che ti odio,Tony. Tony: Che ho detto di sbagliato? Sam: (imitando la voce di Tony) Sì,è vero Samantha è mia figlia.. Tony: (scherzando) ma guarda che ho detto la verità (mangiucchiando un panino) Sam: ma per favore. Tony: Ma perché non ti piace che tu mi chiami “papà”? Sam: Perché è difficile per me. Tony: (scherzando) ah,invece chiamandomi “Tony” è facile.. Sam: Beh,sì. Per il momento non sono pronta a dire che tu sei mio padre. Tony: Quando sarai pronta,mandami un telegramma (scherzando) Sam: (sorridendo) Tony: Che cosa vi siete detti tu e il tuo Romeo? Sam: Stavamo parlando di Harry Osborn. Credo che lui mi stia cercando. Ogni volta che lo sento nominare o che lui sia presente mi vengono i brividi dalla paura,perché mi terrorizza moltissimo. Infatti,parlando del diavolo,Harry Osborn era arrivato a casa di Sam e J.A.R.V.I.S avvisò Tony per la sua presenza. J.A.R.V.I.S: ehm signore,c’è un certo Harry Osborn che chiede di Samantha.( Sam era terrorizzata) Tony: Fallo attendere,arrivo io. J.A.R.V.I.S: certo,signore. Tony: Tu stai qui,va bene. Ci parlo io. Sam: Stai attento,Tony,ti prego. Tony: Non ti preoccupare,tu stai qui e non c’è nessun pericolo. Sam: ok. E così dicendo,Tony andò da Harry Osborn per dire alcune cose. Harry: Ah salve,signor Stark,cercavo Samantha per caso è qui? Tony: Temo di no,ragazzo. Se Samantha era qui la facevo venire. Harry: Che strano,avevo una certa sensazione che sua figlia era qui. Se la vede,le dice che sono passato e che le vorrei parlare. Tony: non credo che sarà facile trovarla,però ci posso riuscire. Harry: Se fossi in lei,non farei tanto lo spiritoso uomo di metallo,prima o poi ci riuscirò ad avere tua figlia costi quel costi!. (Detto questo,Harry se ne va e il signor Stark era sorpreso per quelle parole che gli ha detto) Tony Stark,tornando nel suo laboratorio un po’ preoccupato,parla con Sam. Sam: Tony,che cosa ti ha detto Harry? Tony: Sam io voglio proteggerti da lui,in qualunque modo io cercherò da farti allontanare da lui,ok? Prima o poi lui ti porterà via e non penso che sia un tuo ottimo amico. Stai attenta alle spalle ok? Sam: (terrorizzata) ok. Tony: Bene,ora vai in camera tua poi ti chiameremo per la cena. Sam: va bene. E Sam se ne va in camera sua. Quando hanno finito di mangiare Sam se ne andò nella sua stanza e si addormentò. Poi il giorno dopo arrivò,dopo aver fatto colazione,Pepper disse a Sam di dover fare un po’ di spesa per il pranzo e Sam accettò. Sam ha fatto già la spesa,torna a casa e prende l’ascensore e non si era resa conto che in quello stesso ascensore c’era Harry Osborn che l’aspettava. Harry: Ma guarda un po’ chi c’è..(ironico e fa saltare in aria Sam) Sam: Harry.. (terrorizzata) mi hai fatto prendere uno spavento,lo sai? Harry: (ridendo) Scusami tanto,non volevo spaventarti. Sam: Che cosa vuoi da me? Harry: Ti ricordi quando noi due ci frequentavamo durante i primi anni del college? Erano dei bei anni quelli lì,ma poi,quando arrivò quello scienziato,mi hai subito scartato. Io non voglio il tuo male,ma mi voglio vendicare. Sam: (girandosi verso di lui) Lo sai il motivo che ti ho lasciato? Per la tua arroganza,non perché ho visto solo “quello scienziato” come lo chiami tu! I primi anni erano belli,questo sì,ma dal terzo anno in poi ti sei dimostrato arrogante nei miei confronti,mi hai subito umiliata davanti a tutti con la tua falsità che ti ritrovi. (con occhi pieni di lacrime,non pianse perché si tratteneva la sua rabbia) Quando i ragazzi erano arrivati al 4° piano,Sam prese le buste della spesa,e,guardando Harry con occhi pieni di lacrime,se ne andò e lasciò Harry in ascensore che la guardava con rabbia. Dopo l’incontro con Harry,Sam era piuttosto triste. Sam: (poggiando le buste della spesa in cucina) Ecco qui. (E poi se ne andò in camera sua. Pepper e Tony si guardarono per dire “ma che ha?” ) Tony: Ci parlo io. (Si alza e va in camera di Sam,che era al piano di sopra) Quando il signor Stark giunse alla porta di Sam sentì che la ragazza stava piangendo e allora bussò alla porta. Sam: (asciugandosi le lacrime e togliendosi le auricolari dalle orecchie) avanti,la porta è aperta. Tony: (aprì la porta) Posso? Sam: (voltandosi verso Tony fece un cenno con la testa per dire sì e si asciugò le lacrime che le scendevano per il viso) Tony: (sedendosi accanto a lei) è successo qualcosa,Sam? Sam: Ho incontrato Harry nell’ascensore prima di arrivare a casa. Tony: ..ti ha detto qualcosa? Sam: Ho l’impressione che..che lui si vuole vendicare,visto che gli ho tolto la sua “vita” dal terzo anno fino all’ultimo anno del college. (asciugandosi le lacrime) Tony: così se tu gli hai levato la sua “vita”,lui toglierà la tua.. (girandosi di scatto verso Sam) Sam: è così.. (annuendo con la testa) Credo che troverà John e..e lo ucciderà. (scuotendo la testa) Lui nei primi anni non era così,qualcosa lo ha cambiato,qualcosa che non so. (girandosi verso Tony) Mi devi aiutare,ti prego,aiutami! Tony: Ok,ti aiuterò. Stai tranquilla che ti aiuterò in qualche modo. Sam: (abbracciando Tony) Grazie. Tony: (ricambiando l’abbraccio) Non ti preoccupare,Sam..conta pure su di me. I giorni passarono e Sam,per la prima volta,non uscì di casa perché aveva paura di incontrare di nuovo Harry. In quel momento Sam stava mandando un messaggio a una sua amica,ma,mentre stava scrivendo questo messaggio,le compare un altro messaggio ma da parte di Harry in cui c’era scritto che aveva preso in ostaggio John e che era in un quartiere di Manhattan. Sam sgranò gli occhi e si alzò di scatto per andare a dire a Tony che Harry le aveva mandato un sms. Sam: Tony! Tony: Sì. Sam: leggi qua. (spaventata) Tony,mentre sgranocchiava un panino,leggeva il messaggio di Harry Osborn. A un certo punto il signor Stark andò nel suo laboratorio e Sam lo seguì. Sam: (sorpresa) Ma..ma si può sapere che cosa stai facendo? Tony: Quello che mi hai detto ieri,ti sto aiutando. Sam: Sì,ma non puoi farlo da solo! È molto pericoloso! Tony: Sam,qui si tratta della vita del tuo fidanzato e io non posso permettere questa cosa qua. Io sono Iron Man e aiuto a chi ne ha bisogno. Sam: Sì ma.. Tony: Niente ma,Sam. (chiama J.A.R.V.I.S) J.A.R.V.I.S preparami un’armatura. J.A.R.V.I.S: Subito signore. Quando Tony Stark indossò l’armatura da Iron Man andò subito da Harry. Sam: No aspetta Tony! (respirò) è volato via.. Sam,quando ha visto che Tony se n’era volato via,udì un rumore di pietruzze che qualcuno lanciò alla finestra di casa sua ed era Peter,anzi Spider-Man. Sam: (aprì la finestra) Peter?! Peter: Ciao Sam. Sam: Ma che ci fai qui? Peter: Beh sai,siccome ho visto il signor Stark volare via ho subito pensato perché non vado da Sam e le do un piccolo passaggio? Sam: (scherzando) Tu lo sai che ti ho sempre odiato,Peter? Peter: (ironico) ehm in questo momento non me lo ricordo che tu me lo abbia detto,però grazie per il complimento. Sam: (sorridendo) Ok,va bene. Aspettami che scendo. Quando Sam era pronta per andare con Peter per raggiungere il signor Stark,la ragazza si aggrappò molto forte perché non voleva cadere per terra. Peter: Tieniti forte,ok? Sam: Va bene. A un certo punto,dopo tutto il viaggio,i due ragazzi videro Tony e Harry che stavano combattendo e Peter e Sam scesero. Peter: (disse a Harry) Ehm scusate per aver interrotto la scena ma sarà meglio andarsene a letto prima che uno di noi due finisce male. Harry: Fatti da parte,Spider Man! (puntando la pistola contro John e Sam lo guarda con occhi pieni di lacrime spaventata) Devo compiere una missione.. la quale avrei voluto fare molti anni fa! Sam: Harry!! (e Harry si gira,perché era la prima volta che lo chiamava per nome) ti prego! Lui non c’entra niente! (piangendo) lascialo andare! Voi due eravate amici nei tempi del college! Lui non ne ha colpa! (E Harry abbassa la pistola contro John e inizia a puntarla verso Sam e la ragazza tremò dalla paura) Harry: (tremando ma rimanendo un po’ arrabbiato) Hai ragione tu,Sam. Non sono in me,ma c’è un qualcosa che mi obbliga di uccidere qualcuno. (sempre puntando la pistola contro Sam) Guarda..(dimostrandole che lui stava per diventare un qualcosa di sconosciuto,come suo padre) sto per morire,e non voglio finire come mio padre. Sam: (con occhi pieni di lacrime e con le mani quasi in alto) Ok,Harry..stai calmo. Possiamo risolvere tutto e fare tutto quello che tu dici,però abbassa quella pistola. Harry: (ride) tu stai mentendo. Io ho già rivisto questa scena. Sei astuta non credere di essere così coraggiosa come credi.. (calmandosi lentamente) Dopo qualche minuto Harry si sentiva strano si muoveva in modo strano e John,dopo essersi liberato con l’aiuto di Tony Stark,disse a Sam di scappare e Sam rimase lì a guardarlo con paura e con occhi pieni di lacrime. Harry: (gemendo e gridando) Saaam! (sempre gemendo) scappa!!!! John: (gridando) Daii Sam! Te lo sta dicendo anche lui di scappare! Scappa!!!!! Sam: (dicendo fra se e se) Ma che cosa gli sta succedendo? (spaventata) John: Saaam!! Scappa! Scappa ho detto!! Lui non è più quel Harry che conosciamo noi! Vattene da lì!! Peter: (dicendosi fra se e se) avanti Sam,scappa. E allora Peter,vedendo che Sam non scappava,le si mise davanti per proteggerla. Peter: (dicendo a Sam) Sam,su avanti scappa! Sam: E tu cosa farai Peter? Peter: lo distrarrò,tu intanto va! John: Sam! Vattene subito da lì! Dicendo così,Sam scappa e va verso John e Harry,vedendo che Sam stava scappando,la insegue e la prende e sfortunatamente Peter non riesce a prenderla. John: Saam!!! Tony Stark: Tu stai qui,ragazzo. Ci penso io. (e Iron Man,cioè Tony Stark,insegue Peter e Harry a volo) John: Stia attento! Quando Tony Stark inseguiva Harry il quale aveva Sam,nonché sua figlia naturale,Harry Osborn si ferma quando Iron Man o Tony Stark gli dice,raggiungendolo, “lascia andare Sam!!” Harry/Green Goblin: Non la lascerò stare,uomo di metallo! Peter: Harry,dai non fare pazzie! Sam: (attaccata a Harry) Harry,lasciami stare,ti prego! Harry/Green Goblin: Quel Harry è morto! Sam: Harry,guardami! (e Harry la guarda) Tu non sei così. Dov’è quel Harry che io conoscevo! Lasciami andare,ti prego! Tony Stark: Harry,lasciala andare! Harry: (sospira) ok Harry,avendo in “braccio” Sam,dentro di sé diceva che Sam aveva ragione su quello che aveva detto,però in quel momento non era più in lui,e allora buttò nel vuoto Sam. Tony Stark/Iron Man: NO!! Quando Harry ha buttato nel vuoto Sam,Tony vola via per salvarla e per fortuna la prende. E Harry,sospeso in aria,vede Iron Man salvare Sam e allora si avvicina a Iron Man. Sam: Attento,Tony,alle tue spalle! (Tony si gira e Harry lo colpisce gravemente e sprofonda rompendo il tetto di vetro e Sam cade insieme a Tony) Per fortuna Peter,con le sue ragnatele,riesce a salvarli e combatte contro Harry. Riesce a salvarli solo a metà perché il signor Stark era piuttosto mal combinato. Sam: Papà!!!!!!! (grida piangendo) Sam,piangendo,va verso Tony Stark e,quando lo aveva davanti,si ricordava ogni passo della sua vita vissuta insieme a Tony. Sam: No ti prego,non voglio che tu voli via..non voglio. (appoggiando la testa abbracciando Tony piangendo) Io ti voglio bene. Voglio che tu ritorni a vivere. Ti prego papà! Dopo 4 minuti,piano piano,il signor Stark ritrova le forze quando Sam ha detto di chiamarlo “papà” Tony: (ritornando in se) Sam.. Sam: (smettendo di piangere,però avendo gli occhi pieni di lacrime) Papà.. Tony: .. come mi hai chiamato? Sam: Ti ho chiamato papà. Perché nessun padre come te avrebbe difeso me da ogni pericolo che mi si para davanti. Da ora in poi ti vorrò sempre bene,papà.(Si abbracciano) Vi chiederete come è andato a finire con Peter e Harry..Beh Peter ha messo in carcere Harry per un’azione non condivisa dalla polizia. Finalmente è tornata la normalità e la pace continuerà ad esserci.
   
 
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