Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: Rosalia100689    20/02/2015    1 recensioni
Il legionario Ottavio Sestio Lucullino è un cittadino romano di antica stirpe. Durante i quattro anni di leva obbligatoria (che trascorre tra Britannia e Gallia), il suo pensiero corre spesso a lei: Lidia, serva nella domus di suo padre con cui il giovane è cresciuto e per la quale farebbe di tutto.
La ragazza nasconde però un dolce segreto: Ottavio lo scoprirà solo dopo esser tornato a Roma, mentre ben due tragedie nel volgere di poco tempo incomberanno sui protagonisti… Sullo sfondo di un Impero Romano in piena espansione, antichissimo eppure sorprendentemente simile al mondo moderno, vi presento la mia nuova storia; spero sia apprezzata con tanti commenti!:-)
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità greco/romana
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note. Cari lettori, finalmente dopo alcuni mesi di stop, torno a pubblicare la mia amatissima fan fiction ambientata nell’Impero romano… Ringrazio tutto voi, ed in particolare chi mi ha recensito come Luce_Della_Sera: Spero continuerete a seguirmi come sempre (le visite vanno infatti benissimo, di ciò vi ringrazio molto) e vi fornisco altri termini per poter meglio interpretare questo capitolo -à
Hora secunda: dalle 07 alle 08
8 aurei: 800 sesterzi (un sesterzio valeva circa 0.65 €)
Hora decima: dalle 15 alle 16
Peristilium: giardino esterno della domus
Calcei: calzari
Hora quinta: dalle 10 alle 11
Macellum (o Macellum Magnus): il principale mercato alimentare di Roma e dell’Impero, posto sul Colle Celio.
Eventuali termini latini non specificati, sono presenti nei glossari dei capitoli precedenti.

 
Capitolo 4 – parte 1 <> “Discorsi impegnati e visite misteriose”

Roma, Idi di Aprile 
 
Ottavio Sestio Lucullino a Marco Sestio Lucullino.
Ave fratello.
Ti scrivo dopo aver concluso una lettera per la nostra amata cognata Gaia Secondina. Il suo dispaccio è mi è giunto stamattina, il tuo ieri; spero anche io che Bruno si rimetta in fretta, ho assicurato a sua moglie la vicinanza di tutta la nostra familia.
 Mi felicito per la riapertura del Tempio di Marte Ultore e ringrazio tutti voi delle vostre preghiere. In mia assenza, e con Bruno ferito in Hispania l’unico uomo di casa oltre al nostro amato padre, sei tu, dunque veglia sulla mamma, su Sestilia, su tutte le serve e naturalmente su Lidia. Se dovesse nuovamente ammalarsi, convincila a farsi curare e tienila d’occhio, per favore.
Qui la vita scorre tranquilla, ho inviato Gwendolyn presso l’ex decano Liceio a Massalia. Lo ricordi? E’ un ottimo amico di nostro padre, la prenderà in casa come cosmetica personale di sua moglie, per poi donarle finalmente la libertà tra un anno al massimo.
Era una lupa, ma non l’ho mai toccata, te lo giuro, e ammetto di sentire la sua mancanza come amica, ogni tanto.
Le ho donato 8 aurei del nostro patrimonio; sono certo che nostra madre verrà a saperlo e spero ne sia felice.
All’hora decima partirò per una ronda pomeridiana, ma prima scriverò a Liceio per assicurarmi che Gwendolyn sia giunta presso la sua domus senza incidenti. Glielo devo, è una brava ragazza e aveva un debole per me.
Ave atque vale, e compra un regalo da parte mia sia a Sestilia che a Lidia per i loro rispettivi compleanni:sono lontano fisicamente, ma col cuore non ho mai lasciato l’Urbe.
Tuo, Ottavio.”

 

Il senatore Lucullino lesse la lettera appena giunta dalla Gallia con una strana emozione nel cuore; gli era stata consegnata da Claudio all’hora secunda, direttamente nel cubiculo coniugale, e una volta fattosi vestire dai suoi servi personali, l’uomo stava dirigendosi verso il peristilium della domus, per meglio riflettere sulle gentili parole vergate da suo figlio. Quando vide Lidia venirgli incontro, però, cambiò immediatamente idea e decise in fretta il da farsi
:- Buongiorno, Domine!- disse sorridendo la giovane, trovandoselo davanti in tenuta senatoria: toga bianca, mantello rosso e calcei con la lunetta d’avorio.
:- Buongiorno, Lidia! – rispose lui di rimando- vedo che sei già vestita ed attiva… Molto bene: chiama pure tuo fratello e seguitemi, oggi andremo assieme al mercato, così la lista della spesa ve la darò direttamente io dopo la seduta in Senato._
Stupita, ma in cuor suo felicissima di poter passare del tempo col padre del suo amico lontano, la ragazza si affrettò ad accontentarlo ed in pochi istanti i tre furono pronti per la loro escursione mattutina.
Non appena ebbero percorso dieci passi, il senatore finse però di aver dimenticato un importante rotolo di papiro contenente un breve discorso da pronunciare in Aula e Flavio si offrì di andarlo a recuperare in sua vece; questo diede modo a Guido Sestio di continuare da solo la passeggiata in compagnia della vernacula
:- Ascolta Lidia…- esordì infatti poco dopo, non sapendo bene come continuare
:- Sì, domine?-
:- Ecco… ho appena ricevuto un dispaccio dal fronte: Ottavio è in salute, per fortuna, ed ha dolci pensieri per tutti noi!-
Sorridendo, visibilmente euforica alla notizia, la giovane rispose :- Oh, grazie di avermi informato, senatore… Tua moglie può stare serena anche questo mese, allora!-
:- Sì, ma non è questo l’importante; ti ho inviata a seguirmi per un motivo ben preciso stamattina…-
Lo sguardo incuriosito che ricevette in replica convinse l’uomo a proseguire senza indugi :- Il periodo di leva militare può cambiare un uomo in maniera molto pesante: mio figlio scrive lettere molto pacate, è vero, eppure chi ci dice come sta veramente?-
Oltremodo confusa da quelle parole, Lidia non sapeva cosa dire, perché non si era mai soffermata troppo a pensare quelle brutte cose; il senatore dovette intuirlo, e cercò di darle ulteriori spiegazioni :- Insomma, sto cercando di dirti che mio figlio potrebbe essere radicalmente diverso da come lo abbiamo sempre conosciuto: potrebbe aver preso con sé una donna, aver avuto figli da lei, o vivere alla greca con un suo compagno d’armi, se non peggio!-
:- Peggio?- tornò a chiedere a quel punto la serva, iniziando finalmente a capire – Stai cercando di dirmi che potrebbe aver usato violenza su una o più donne? Lui… lui non lo farebbe mai! O tu sai qualcosa in merito?-
L’euforia iniziale era ormai un vago ricordo, e la voce flebile di Lidia mosse a pietà l’altero dignitario, che l’abbracciò con calore, prima di tornare a parlarle :- No, stai tranquilla: al momento non ho motivi di pensarlo, però è mia ferma intenzione scrivere quanto prima al decano Avito… Sarebbe il capo del reparto cui è stato assegnato Ottavio nella legione, e lo conosco piuttosto bene di fama; non mi lesinerà informazioni, ne sono certo!-
Rincuorata da quelle frasi, e sicurissima in cuor suo che il decano avrebbe confermato la completa integrità morale del giovane legionario, lei si stava apprestando a rispondere, quando da lontano si udì una voce familiare esclamare :- Senatore, il tuo rotolo!!!!!!!!- e da un angolo, poco dopo, i due videro sbucare un Flavio agitato ai massimi livelli.
Una volta arrivato presso di loro a mani vuote il ragazzo, terreo in volto, disse :- Non ho trovato il tuo rotolo, mi dispiace!-
Ma invece di urlargli rimproveri, il domine fece l’occhiolino a Lidia e, battendo una mano sulla spalla di Flavio, rise dicendogli :- Stai tranquillo, il discorso ce l’ho già tutto in mente… Ho solo colto l’occasione di passeggiare per qualche minuto da solo con la tua sorellina senza dare troppo scandalo e spero non sia un problema!-
:- Ovvio, non lo è, ma…-
:-Tua sorella potrà informarti a dovere tra non molto, adesso devo andare – rispose sbrigativamente l’uomo, con lo sguardo rivolto al Foro- cosa ne direste di aspettarmi all’hora quinta nei pressi dei primi banchi del Macellum? Faremo acquisti prima di rientrare, mentre nel frattempo potreste andare a far visita al vostro amico Saverio, e poi assieme a lui andare a far visita a quel giudeo di vostra conoscenza!-
Stupita dalle conoscenze del padrone riguardo la loro vita privata, Lidia avrebbe voluto saperne di più, ma in quel momento Guido le fece cenno di tacere :- Ci sarà tempo per capire; intanto, se ci tieni davvero a mio figlio, mantieniti pura in attesa del suo ritorno, se capisci cosa intendo. Valete!-
:- Sì, certo: come tuo figlio si sta mantenendo puro  al fronte, senatore!- Si sentì in dovere di ironizzare Flavio di rimando, nel momento stesso in cui il dominus varcava la soglia del Senato.
 
()()()
 
:- Ma come ti è venuto in mente? Provocare in quel modo il padrone: fortunatamente non ti ha sentito! Forza, torniamo indietro a cercare Claudio, così daremo anche un senso alla giornata di Saverio.-
Adirata col fratello maggiore per aver osato criticare l’integrità del suo amico patrizio, Lidia si stava avviando di corsa verso la domus, quando lui la raggiunse e tirandola per un braccio le fece cenno di fermarsi :- Scusami! – esordì- ma non vedo perché tu debba mantenerti pura se Ottavio…Oh, certo! – aggiunse poi, arrossendo- devi mantenerti pura cosicché il padroncino Marco non dovrà più dare dispiaceri al tuo adorato legionario: Claudio legge tutti i dispacci in partenza e in arrivo, tu stessa li conosci a menadito e sai cosa intendo, vero?-
:- Sì, lo so cosa intendi, e so anche che non avalli la mia ultima “follia”: tanto piacere, ci penseranno Marco, Claudio e Saverio a me!-
Ormai rassegnato a subire in silenzio, Flavio si sentì oltremodo preoccupato per quella sorella così audace da girare persino di notte nella Suburra, in compagnia di tre giovani uomini, nessuno dei quali suo parente diretto!
Erano quasi arrivati nei pressi della domus dei Sestii alle pendici del Campidoglio, quando i due fratelli incontrarono Claudio
:- Ave, miei cari! Già di ritorno a quest’ora?-
Spiegandogli in breve le loro intenzioni, i servi si videro immediatamente seguire dall’intendente: Saverio era per lui la più potente calamita al mondo.
Durante il non breve tragitto verso il Macellum Magnus, Lidia ebbe modo di far loro presente lo strano discorso che il dominus le aveva fatto poc’anzi, scatenando una discussione pacata ma viva tra cugini
:- Beh, non ha tutti i torti a metterti in guardia! – replicò Claudio- lo stesso senatore ne avrà viste di ogni tipo, da giovane in Britannia: a quel tempo non era ancora romanizzata e forse anche lui prima di andare nelle legioni era diverso, no?-
: Indubbiamente è così- rincarò la dose Flavio, cui quel discorso iniziava a dare sui nervi- nessun legionario, per quanto integerrimo, resiste al fascino dei bottini di guerra…-
:- Basta così, fratello!- intervenne a quel punto Lidia, già stufa di dover discutere coi suoi congiunti- In ogni caso, il senatore ha detto che a breve scriverà al decano Avito in Gallia e si farà dare ragguagli in merito… Dai, affrettiamoci: Saverio ci attende dentro il suo banchetto; vuoi accompagnarci quando saremo lì, Flavio caro? O preferisci attenderci in giro?-
:- Beh, vi attenderò stando attento al banco, così Saverio non sarà costretto a chiudere l’attività mentre sarete via, va bene?-
:- Oh, certo che va bene!- fece a quel punto l’intendente, felice della soluzione – Ma bada a non mangiarti tutti i lupini lessi, ci tengo molto! Grazie, Flavio: non mi aspettavo questo favore.-
:- Figurati, è un piacere: il vostro amico in comune non mi è poi così simpatico, dopotutto… Divertitevi e state attenti a mia sorella!-


 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Rosalia100689