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Autore: Ladyoftherainbow    21/02/2015    3 recensioni
NEWTMAS- AU SIXTH FORM
Newt è appena arrivato alla WCKD High School, una scuola maschile ormai in rovina.
Una normale scuola, in una normale città, con studenti che sono tutt'altro che normali.
E tra feste, balli, scherzi e pazzie varie da giovane adoloscente, magari troverà anche l'amore.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Assolutamente, io non ti capisco assolutamente.” Fece Minho tranquillamente aggrappato ai cancelli della scuola. “Che vuoi dire?” chiese Thomas, il suo migliore amico. “Intendo dire che la più bella ragazza della scuola femminile viene a scuola con te ogni singolo giorno e tu non cerchi nemmeno di approfondire la relazione!” Il ragazzo più basso sbuffò. “Te l’ho già detto, ci conosciamo da secoli, siamo un po’ come fratello e sorella.” Minho roteò gli occhi. “Questo lo dici te. Quella ti mangia con gli occhi.” Thomas scosse le spalle. “D’accordo, come vuoi te, pive. E ora sbrigati ad entrare a scuola, prima di finire nei guai come al solito.” Minho sbuffò, ma ubbidì, e seguì l’amico all’interno dell’edificio.

“Sul serio, secondo me dovresti provarci.” Continuò, mentre si sedevano ai loro posti in classe. Thomas gemette. “Non hai intenzione di lasciar perdere, vero?” Minho gli fece un sorrisino tutt’altro che rassicurante. “Nope, my friend, nope.” Il professore entrò in quel momento accompagnato da un altro studente. “Ragazzi vi presento il vostro nuovo compagno Isaac Newton.” L'interpellato fece una smorfia. "Solo Newt, grazie. "Il ragazzino era alto e biondo, con un’espressione tranquilla ma attenta dipinta in volto. Thomas lo reputò abbastanza carino. Aveva un’aria quasi infantile, così magro. Minho invece ridacchiò. “Chi non muore si rivede.” Disse a voce abbastanza alta da farsi sentire dal biondino. Quello individuò lo sguardo di Minho, e un sorrisetto losco si fece largo tra le sue labbra. Il professore guardò Minho severamente. “Signorino Lin, la pregherei di tenere i propri commenti per lei stesso in futuro.” Minho fece una faccia pentita che non avrebbe mai convinto nessuno ed annuì. Thomas lo guardò incuriosito in attesa di una spiegazione. Che non arrivò.

“Signorino Newt si sieda vicino a Thomas, per favore.” Disse il professore indicandolo. Gli occhi del biondo si focalizzarono su di lui e si mosse tranquillo verso il banco attaccato al suo. Una volta che si fu seduto l’attenzione degli alunni ritornò al professore e Minho si sporse verso Thomas. “Thomas, lui è Newt, andava a scuola con me alle medie.” Spiegò. Newt gli fece un educato sorriso, e batté il pugno a Minho. Lui borbottò. “Il professore ha appena firmato la sua condanna mettendoti qua con noi due, Newt.” Il biondino fece un sorrisetto. “Sono abbastanza certo che sarò io a insegnarvi qualcosina.” Thomas rise sotto i baffi. “Speraci.”

“Signorino Thomas, c’è qualcosa che vorrebbe condividere con la classe?” chiese il professore, vedendo Thomas ridere. Lui scosse la testa. “Stavo solo pensando a quello che mi spetta a casa prof. Un parfait. Io amo i parfait.” Il professore lo guardò irritato. “Non credo lo mangerai se non riesci a rispondere a questo esercizio. Avrai una bella detenzione se lo sbagli.” Minho inarcò il sopracciglio e Newt lo guardò accigliato. Thomas si alzò tranquillamente ed andò alla lavagna. Si girò educatamente verso il professore. “Potrei avere il gesso…?” lui glielo porse bruscamente, e dopo aver letto la consegna, Thomas eseguì l’esercizio in pochi secondi. Il professore guardò la lavagna fumante di rabbia. “Non farti più beccare a ridere durante la lezione.” Disse infine. “Il parfait mi aspetta…” canticchiò Thomas tornando al posto.

“Sei abbastanza bravo.” fece Newt sorpreso. Minho lo corresse. “È un genio, in pratica. L’unica cosa di cui non è capace è seguire le regole. Mi prendo il merito di avergli insegnato tutto ciò che sa riguardo al marinare la scuola ecc.” Thomas fece un sorrisetto. “Neanche Minho non se la cava male… almeno in motoria. Diciamo che per il resto fa abbastanza fatica.” L’asiatico gli lanciò un’occhiataccia. “Non sei affatto divertente Thomas.” Newt intervenne. “Oh ricordo che una volta è venuto a scuola dicendo di non aver fatto i compiti perché ne era allergico.” Minho li guardò. “Vi siete appena conosciuti, in pratica tramite me e siete già pronti a mettervi contro di me? Siete dei gran maleducati.” Thomas lanciò a Newt un gran sorriso. “Se riesci a smontare questo pallone gonfiato, allora sei già amico mio.” Newt ritornò il sorriso. “Consideralo fatto.” Minho lanciò un’occhiataccia ad entrambi.

Quando finalmente la campanella suonò, Minho era già in piedi. “Intervallo! Andiamo Thomas, e Newt, vieni con noi. Si va ad abbordare!” Thomas roteò gli occhi, mentre Newt lo guardava confuso. Thomas gli spiegò. “Durante l’intervallo, l’attività preferita di Minho, oltre a giocare a pallacanestro, è quella di farsi fighi e mettersi esattamente al confine tra la nostra scuola e l’istituto femminile. Per abbordare, dice lui. Per rendersi un’idiota, credo io.” Newt rise nuovamente e Thomas rimase piacevolmente sorpreso da quel suono. Era come se quella risata rendesse il mondo un posto migliore. Si mise una mano nei capelli, imbarazzato da quel pensiero e si affrettò a raggiungere Minho, con Newt che gli arrancava alle spalle.

Ovviamente, dopo qualche secondo un capannello di ragazze erano radunate a parlottare con Minho. Thomas si era messo un poco lontano per non essere notato. Newt gli si avvicinò. “Non vuoi ‘abbordare’?” gli chiese con un ghigno. Thomas alzò il volto dal libro che stava leggendo. “Non sono particolarmente interessato. Sembrano delle oche, o meglio delle galline.” Il ghigno di Newt si fece più aperto. “E se invece fossero solo dei brutti anatroccoli pronti a tramutarsi in fantastici cigni?” Thomas lo guardò scettico. “La pubertà colpisce le ragazze prima di quando lo faccia con i ragazzi. In teoria devono già essere diventate dei cigni, e se non lo sono, vuol dire che mai lo diventeranno.” Newt lo guardò stupito. “Hai una mente parecchio scientifica.” Thomas lo guardò. “Non mi offendo, chiamami pure secchia, o nerd.” Newt gli sorrise, sinceramente questa volta. “Tranquillizzati, aspetta solo che io prenda in mano un libro di letteratura o qualcosa del genere. Divento peggio, Tommy, molto peggio.” Il ragazzo inarcò un sopracciglio al soprannome. L’altro scosse le spalle. “Preferisco Tommy a Thomas. Ti dispiace?” Lui scosse la testa. “Mi va benissimo.”

“Ehi voi due, questa bellissima ragazza mi ha invitato ad una festa questo sabato, quindi vengo a prendervi alla 8.00.” urlò Minho. Thomas scosse la testa. “Nemmeno mi chiede se non ho di meglio da fare, magari devo andare da qualche parte…” Newt inarcò il sopracciglio. “Sai com’è Minho. Se vuole qualcosa la ottiene.” La campanella suonò, e Newt gli porse una mano. Thomas la afferò e si tirò su. “Vediamo se riusciamo a fargli cambiare idea.”

 

ANGOLO AUTRICE

Ho appena finito di leggere il primo libro e… CHUCK! GALLY! LI AMAVO TANTO! Okay… ho cominciato il secondo stamattina e sono tipo al capitolo 3… Non vedo l’ora di leggerli tutti e tre, per scrivere al meglio la fic.

Spero vi piaccia!

   
 
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