Caroline vuole spegnere la sua umanità perchè si sente sopraffatta dalle emozioni, e crede di non farcela più.
E' arrabbiata. E' triste. E' incredibilmente sola, anche quando è circondata da una folla di amici. Nessuno la capisce. 
Ed è speranzosa, speranzosa di incontrare qualcuno che le cancelli i solchi delle lacrime dal viso e la faccia tornare a vivere, a ridere.
Ma è anche consapevole. Di tutte le colpe, che non hanno rimedio. Degli errori che le pesano sulla schiena e che la spingeranno sempre verso quel baratro senza fondo, sotto i suoi piedi.
E sono proprio le speranze, unite a tali consapevolezze, che le procurano quel senso di perenne ricerca, perenne insoddisfazione, e costante malessere.
E' stufa di preoccuparsi per chiunque e non ricevere niente in cambio, nemmeno da se stessa.
E soprattutto è stanca. Stanca di dover fingere con gli altri. Stanca di piangere da sola. 
Troppe emozioni in un corpo solo, e tutte si fondono, si intrecciano e si macchiano, arrivando ad essere solo odio e disperazione.
E Caroline chiude gli occhi. E respira piano, come se tutto il mondo si fermasse e pendesse dalle sue labbra.
Rivede sua madre. Prima così spensierata e tutto d'un tratto... cupa, la vita succhiata via da un destino ingiusto e colpevole.
Vuole vendetta. Ma con chi vendicarsi? Chi uccidere? Caroline deve accettare che questa volta non c'è nessun vampiro, nessun licantropo o ibrido malvagio, o strega che si possa incolpare. E' solo il tempo.
E vuole morire, lei, vampiro, per un secondo o due, se pensa a quanti attimi, quanti giorni vuoti lei vivrà ancora e a quanto tempo, al contrario, è stato sottratto a sua madre, che ne meritava di più.
Risente la voce di Elena, il suo sussurro dolce e la comprensione di un'amica.
Ma persino Elena Gilbert non può sapere. Prima scelta e sole dell'universo di tutti.
Forse, pensa Caroline in una parte remota della sua umanità, un giorno anche lei diventerà la prima scelta di qualcuno. E forse, si mente, commettendo gli stessi errori della sua amica le diventerà più simile.
Ed il suo pensiero corre a Stefan, che non l'ha scelta, ancora una volta. Come Bonnie. Come tanti altri.
Non sarà mai come Elena Gilbert, ed è inutile mentirsi. Ma non vuole più essere nemmeno Caroline Forbes.
<< Starò bene. >> Mormora, e finalmente, tutto si spegne.