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Autore: LockAmer    21/02/2015    7 recensioni
"Appa?” lo chiama, sorridente come sempre.
“Mh?”
“Oggi è il 25 maggio.”
“Lo so.”
“Ci racconti quella storia che mi raccontavi da bambina?” chiede, indicando anche sua figlia con l'indice.
“Deh..” annuisce e apre la prima pagina dell'album fotografico “E' iniziato tutto il 25 maggio del 2008, quando io e i miei quattro migliori amici diventammo gli SHINee. I loro nomi erano: Lee Jinki, Kim Jonghyun, Choi Minho e Lee Taemin.”
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kim Kibum ha 38 anni, una moglie e presto avrà un bambino, o una bambina, ancora non si sa.

 

E' seduto sulla comoda poltrona di velluto rosso comprata da poco, sulle sue gambe è accomodata una bellissima donna col pancione, ormai è al nono mese e manca poco al parto. Kibum non sta più nella pelle; è diventato iperprotettivo e non la lascia andare da sola neanche in bagno, perché il bambino potrebbe nascere in qualsiasi momento e lui deve essere pronto. Le accarezza dolcemente i capelli castani, lunghi fino alle spalle, inspirando il dolce odore di fragola che emanano e pensa che è tutto perfetto, che sta andando tutto bene e che non potrebbe desiderare di meglio, perché sì, lui quel bambino lo ama e lo desidera con tutto il suo cuore.

“Bum?” lo chiama lei, girando il viso verso quello di suo marito.

“Deh? Stai bene? Hai bisogno?”, ecco i suoi soliti attacchi di panico.

“No.” scuote le testa divertita “Ti amo.”

“Anche io.” e le sue mani scendono lungo i suoi fianchi e poi sul pancione, che accarezza dolcemente.

E' un'abitudine per lui toccarlo, accarezzarlo e anche parlarci, rivolgendo dolci parole a quello che è suo figlio.

Però qualcosa è diverso oggi, è agitato, sente che sta per succedere qualcosa. La fa scendere dalle proprie gambe e la fa sedere sulla poltrona, poi si mette in ginocchio, posa le mani sui suoi fianchi e le bacia la pancia.

Quel gesto è più bello di mille parole, di mille sguardi e anche di mille notti d'amore.

Alza il volto e la guarda negli occhi, sono verdi. La nostalgia prende il sopravvento e chiude gli occhi, appoggiando il mento sulle sue gambe.

Ha lasciato gli SHINee circa sei anni prima, a malincuore, ma aveva una moglie di cui occuparsi e gli impegni erano troppi. Ora compare in qualche programma di qua e di là, a volte lo fanno cantare e ogni volta sorprende tutti con la sua magnifica voce che, nel tempo, non è cambiata. Anche il suo aspetto è sempre lo stesso, continua anche a tingersi i capelli, a volte biondi, a volte neri. Non ha mai rotto i contatti con gli altri membri e, probabilmente, non lo farà mai perché per lui sono come dei fratelli, sono parte della sua famiglia.

Taemin ha intrapreso una carriera da solista. Quando gli aveva comunicato che non avrebbe lasciato la carriera lui aveva sorriso e lo aveva abbracciato forte, dicendogli che lo avrebbe sostenuto in qualsiasi sua scelta. Durante la preparazione per il comeback Kibum c'era stato, lo aveva aiuto, lo aveva sostenuto. Il titolo dell'album era “Green Ocean”, dedicato a tutte le Shawols, dedicato agli SHINee. Ora non si vedono spesso perché Taemin è troppo impegnato tra comeback, concerti e programmi televisivi. Ma va bene così, sono tutti felici per lui.

Jonghyun è diventato un conduttore televisivo e ogni tanto lo invitano a cantare qualcosa, dopotutto rimane Kim Jonghyun e la sua voce è troppo bella per essere messa semplicemente da parte come si fa con i giocattoli vecchi. Anche lui si è fidanzato, ma nonostante stiano insieme da un anno, sono ancora dentro una sorta di 'tira e molla'. Lei è una Shawol, nessuno riesce ancora a spiegarsi come abbiano fatto ad incontrarsi, lui sostiene che è stato un semplice colpo di fortuna. Kibum la conosce, Jonghyun la porta spesso a casa sua per una tazza di tè, e le è sembrata una donna molto carina, quella giusta il suo hyung.

Minho ha mollato definitivamente, dicendo che da solo non sarebbe stato capace di andare avanti, forse per la nostalgia o per l'insicurezza. Un anno dopo l'abbandono, in un bar, incontrò una ragazza. L'aveva seguita -cosa che aveva fatto storcere il naso a Kibum quando Minho gli aveva raccontato la sua bellissima 'avventura'- scoprendo che lavorava in un orfanotrofio come cuoca. Così aveva deciso di mollare tutto e di offrirsi come allenatore di calcio di quei bambini dalla vita così dura, ormai sono tre anni che ci lavora e due anni che si è fidanzato con quella ragazza di cui si era infatuato.

Jinki ha seguito la stessa strada di lui e Minho, mollando definitivamente la carriera da cantante e dedicandosi alla scrittura, lavorando ininterrottamente nel suo studio. Anche lui si è sposato due anni prima, aveva una ragazza anche quando faceva parte degli SHINee, che ancora si chiedono come abbia fatto a tenerlo nascosto a tutti, compresi loro. Solo Kibum aveva qualche sospetto, e come sempre, aveva ragione. Jinki è quello che gli fa visita più spesso, portando sempre qualche nuovo giocattolo per la sua futura bambina, sostenendo che le farà da nonno. Anche se Kibum è sicura che non la lascerà mai da sola nella mani del leader, o meglio, di colui che una volta era il leader.

 

La nostalgia lo colpisce di nuovo, come ogni volta quando pensa agli SHINee, alla sua famiglia. Quando apre gli occhi, per tornare alla realtà, vede l'oceano di luci verdi sbiadire e prendere vita negli occhi della moglie.

 

Gli SHINee non sono più gli SHINee o almeno non ufficialmente.

Ma loro sono una scritta indelebile su un foglio bianco che non verrà mai cancellata.

Loro sono un filo d'erba, si piegano, ma non si spezzano.

Gli SHINee sono invincibili, gli SHINee sono per sempre.

 

La sua mente è da un'altra parte e lei lo ha notato, gli succede spesso quando la guarda negli occhi.

Lei è giapponese, l'ha conosciuta durante un servizio fotografico; erano lì per il photoshot del nuovo comeback giapponese, lei invece era una modella famosa in Giappone. Jinki, sbadato come al solito, le aveva sporcato il vestito con del succo alla mela e Kibum si era cordialmente offerto di aiutarla a cercare un nuovo vestito. L'aveva osservata per bene, sorridendo come un idiota, e poi aveva tirato fuori un vestito verde smeraldo, lungo fino alle ginocchia che le era piaciuto tantissimo. Avevano preso un caffè insieme e si erano scambiati i numeri di telefono.

Da quel giorno la sua vita era cambiata radicalmente, a Kibum era successa una cosa che non aveva previsto, qualcosa che non poteva essere controllato. Kim Kibum si era innamorato.

L'aveva corteggiata per due anni tra cene, uscite, baci sulla guancia e schiaffi parecchio dolorosi.

Poi si erano semplicemente baciati in una serata d'inverno ed entrambi avevano provato la felicità.

Due anni dopo le aveva chiesto di sposarlo, mettendosi in ginocchio sotto un ciliegio in Giappone, e lei aveva urlato un si convinto.

Un anno dopo aveva lasciato gli SHINee e per un certo periodo era entrato in una sorta di stato di depressione, ma si era ripreso appena gli era arrivata la notizia che lei era in cinta. Sarebbe diventato padre e questa notizia lo aveva reso più felice che mai.

 

“Bum?” la sua voce lo riporta nella realtà.

“Deh?”, ma non fa in tempo a chiedere altro che si piega in due; le si sono rotte le acqua.

 

La corsa in ospedale, il parto, il pianto di un bambino.

E' una bambina, scopre Kibum, ha gli occhi verdi e i capelli bruni.

Assomiglia a entrambi e lui è felice di questo.

 

 

 

 

 

 

Sono passati trent'anni da quel giorno, Kibum ha 78 anni, due figlie e una nipotina di pochi mesi.

 

E' comodamente seduto su una poltrona di velluto rossa, è vecchia, il tessuto è sgualcito e scolorato in certi punti. Sta sfogliando l'album fotografico appoggiato sulle ginocchia, ogni tanto sorride, ogni tanto gli scappa qualche lacrima ribelle. Sua figlia più piccola ha deciso di andare a stare con lui per un po', lasciandogli così del tempo con la sua nipotina di appena due mesi.

E' sera inoltrata e Kibum sta sfogliando le ultime pagine di quell'album dalla copertina verde smeraldo, sullo sfondo ci sono cinque sagome nere e lui sorride.

Sente il rumore della porta che viene aperto e sua figlia entra silenziosamente dentro la stanza, andandosi a sedere sul bracciale della poltrona, vicino a suo padre.

“Appa?” lo chiama, sorridente come sempre.

“Mh?”

“Oggi è il 25 maggio.”

“Lo so.”

“Ci racconti quella storia che mi raccontavi da bambina?” chiede, indicando anche sua figlia con l'indice.

“Deh..” annuisce e apre la prima pagina dell'album fotografico “E' iniziato tutto il 25 maggio del 2008, quando io e i miei quattro migliori amici diventammo gli SHINee. I loro nomi erano: Lee Jinki, Kim Jonghyun, Choi Minho e Lee Taemin.”

 

E davanti a lui non c'è più il buio della stanza dov'è seduto, ma un oceano di luci verdi e la folla impazzisce.

 

 

 

 

Bling Bling is Jonghyun.

Uri Bakryeoktaem eun Taemin.

Dubu inrida neun Onew.

Shinee 'maneungyeolsoe' "Key"

Bulkkoc kariseuma Minho,

my name is Minho.

Urin biceul naeneun SHINee,

We're living in the SmTown!”

 

Buonasera! Sto cercando di pubblicare questa storia da circa...quattro ore. Fatemi santa.
La dovevo assolutamente pubblicare per il mio compleanno che è domani e l'ho fatto /esulta
Bhe, non so che aggiungere...umh, un tantino malinconica. T.T
Però immaginare Kibum con un figlio jfoafjafjaiosdjf bast--

Oh, non sono nuova su efp, sono la vecchia KunfuPandaTao, ma dimenticate quel profilo.

Buonaserata!

-Asia
   
 
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