Shadowhunters, 'Lifeline' di finnicksahero su EFP Fanfiction

Lifeline.

Lo guardai: su quel letto, con la pelle più pallida del solito, gli occhi si muovevano sotto le fragili palpebre, riuscivo a capire quali vene si attorcigliassero da quanto erano trasparenti. Una goccia di sudore freddo gli scese lungo la tempia, cadendo poi sul suo cuscino.

Nell’aria solo un sapore dolciastro.

.Show me the hope

.Show me the light

.Cause the I got nothing left in my tonight

Tenni la sua mano fra le mie, l’altra giaceva sul suo ventre che si abbassava e si alzava con estrema calma. Ogni momento era un agonia per me. Fissavo il suo corpo, aspettando che si immobilizzasse del tutto, aspettando il momento in cui avrei dovuto dirgli addio.

Appoggiai la mia fronte calda e sudata sulle mie dita intrecciate; mi stavo maledicendo, dovevo smetterla di amarlo così tanto, ma non potevo, lui era il mio Jem. Lui era la luce, io ero l’oscurità. Eravamo lo Ying e lo Yang. Sentii la sua pelle fredda a contatto con la mia estremamente bollente.
Feci scivolare le mie lacrime in silenzio lungo le mie guance. Tremavo tutto. Quello era il giorno. Lo sentivo. Lui sarebbe morto e così anche io. La mia bocca si aprii per urlare ma non uscii alcun suono da lì, solo qualcosa di soffocato. Il mio grido rimase nella mia gola. Piansi ancora.

.Screaming in silence

.There’s no way of saving myself

.If there’s no redemption

.I see you in the hell

Non si mosse nulla. La mano diventava ogni minuto più fredda. Alzai lo sguardo su di lui, non riuscii a vedere molto, le lacrime mi annebbiavano la
vista. Feci un respiro tremante e mi asciugai gli occhi velocemente, notai una cosa, una cosa che mi fece dare di matto.

Il suo ventre.

Il suo ventre era immobile, e lui era fermo e freddo. Mi prese il panico. Strinsi la sua mano e lo scossi.

-Jem- gridai tremando, iniziai di nuovo a piangere –JEM RISPONDIMI- urlai, lo scossi ancora. Non reagiva. Lanciai la sedia contro il muro e mi presi la testa fra le mani. I miei capelli erano ancora bagnati dal sudore. Mi accucciai a terra, urlando e ansimando.

.Show me some hope

.God it’s so cold

.Throw me a lifeline

.It’s so cold

.It’s so cold

.Trow me a lifeline

Charlotte entrò di corsa ma si fermò sulla soglia. E fissò la scena. La sedia era spaccata, io dovevo essere ferito perché perdevo sangue; Jem era fermo, morto. Nell’aria si sentiva l’odore dolciastro della droga che aleggiava sopra di noi.

-Charlotte- gridai, le con la mano sulla bocca e le lacrime che le scendevano lungo che guance si girò verso di me. Spalancò gli occhietti verdi, incredula. Per la prima volta avevo provato qualche tipo di emozione davanti a lei. Mi guardò interrogativa, ma con gli occhi carichi di preoccupazione. Dovevo essere un mostro alla vista: un diciassette in lacrime che non sa cosa fare, che piange per qualcuno che aveva avuto più tempo di quanto gli fosse stato predetto –Perché fa così male?- chiesi, quasi gridando, lei si avvicinò a me, e pian piano inginocchiandosi mi abbracciò.

Affondai il viso nella sua spalla. Fanculo il tenere tutti alla larga. Fanculo alla maledizione. Fanculo a tutto. Dentro di me qualcosa si era rotto quando lui aveva smesso di respirare. Gridai forte. La nostra corda era stata tagliata, lo sentivo. Scansai Lottie e mi sbottonai la camicia. Guardai il mio petto.

La runa.

La nostra runa era svanita. Fissai la mia amica, aveva uno sguardo turbato e molto triste –Oh Will, tesoro mio…- iniziò ma io non la lasciai finire. Scappai via da lei. Scappai via da lui. Scappai via soprattutto dalla sensazione che tutta la mia vita fosse finita, ma lei mi inseguiva, quella stronza di sensazione.

.If i don’t go

.If i say no

?Is it the end

Mi fermai poco dopo la stanza di Jem, mi appallottolai e fissai la gente che correva verso la stanza di Jem. Tutti erano in lacrime. Tutti erano scioccati. Io non capivo più niente.

‘Perché sei dovuto andartene? Perché mi hai abbandonato?’ pensai mentre le lacrime scendevano numerose e non avevano intenzione di fermarsi ‘Jem tu eri la luce nella mia oscurità. Ora chi potrà salvarmi da me stesso? Ora con chi potrò essere me stesso? Jem, fratello mio, amore della mia vita, compagno di avventura e migliore amico, perché hai deciso di lasciarmi solo in questo mondo di fredda pioggia?’ erano domande idiote. Non l’aveva deciso lui, eppure la mia mente lo pensava. Odiavo sentirmi così. Diviso in due mondi diversi.

Alzai lo sguardo e vidi Charlotte davanti a me, presi il suo viso fra le mani e lo avvicinai al mio –Lottie, perché fa così male?- sussurrai, forse non mi aveva sentito, avevo parlato troppo piano.

Ma mi sbagliavo. Lei mi aveva sentito, scosse la testa, piangeva pure lei –Perché è un amore del genere era troppo vero. Troppo forte- mi rispose lei.
Fissai la stanza del mio amico e mi appoggiai al muro fissando il soffito.

Ero senza appiglio.

Alla deriva.

Senza una meta.

E senza qualcuno che mi desse indicazioni.

Guardai tutti, mi fissavano dispiaciuti. Avrei voluto mandarli a quel paese. Ma non avevo le forze.

Andavo alla deriva.

Niente poteva fermarmi ormai.

Avevo bisogno di una speranza e di qualcosa che mi aiutasse a rimanere ancorato ...

?Have I just wasted a life time

.Show me some hope

.God it's so cold

.Throw me a lifeline

.It's so cold

.It's so cold

.Throw me a lifeline

.A lifeline

.A lifeline

...A lifeline