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Autore: castleforever    22/02/2015    3 recensioni
sola...ero sola in un momento così delicato...lui non c'era anche se mi aveva promesso tutt'altro...ma come sempre me la sarei cavata...strinsi la mano e chiusi gli occhi: in quel momento ti vidi lì di fronte a me con una mano che mi accarezzava la fronte...ce l'avrei fatta, anche questa volta!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14 - A new era is starting now…

 
Sono nervosa, stiamo andando sul set con Kate per la prima volta, sono mesi che non ci metto più piede, precisamente da quando abbiamo finito di girare l’ultima puntata della sesta serie.
A causa dei problemi con Nathan e della gravidanza non avevo nemmeno preso parte al party di fine riprese; ero di cinque mesi e qualcosina già si vedeva, mi ricordo ancora quando ho chiamato Terry per dirle che non sarei andata alla festa, mi aveva riempito di domande finché non ero stata costretta a dirle del bambino.
Ai tempi in pochi sapevano della mia rottura con Nathan, avevamo preferito non sbandierare la cosa ai quattro venti, soprattutto io anche perché avrei dovuto poi giustificare evidenti modifiche del mio corpo; i giornalisti avevano creduto fortunatamente alla fuga dovuta alla crisi con Nathan e non avevano indagato più di tanto.
O meglio lo avevano fatto con lui, anche perché trovarmi sarebbe stato complicato: mi ero trasferita in Canada dai miei ma avevo fatto numerosi spostamenti, dalla casa al mare a quella in montagna, avevo staccato il cellulare e il computer era rimasto a Los Angeles, ero praticamente scomparsa dai radar.
Volevo godermi quei mesi che mi separavano dal parto nella tranquillità più assoluta, dovevo già convivere col dolore e il senso di colpa, ci mancavano solo i giornalisti da tenere a bada.
Nathan dal canto suo, così mi aveva detto Tamala, aveva commentato la situazione con un grande NO COMMENT, aggiungendo che a volte litigare tra co-star era normale perché ognuno fuori dal set aveva una vita e spesso le tensioni erano difficili da arginare sul set.
Qualche testata scandalistica si era azzardata ad insinuare che noi due non fossimo solo co-star, ma lui aveva reagito pacatamente dicendo che se realmente fossimo stati qualcosa non avremmo avuto nessun motivo per nasconderlo al mondo… “se due persone si amano, non vedo perché debbano nascondersi”, aveva detto…
Era stata forse una delle poche interviste che mi ero concessa di vedere alla TV…di certo avrei potuto scegliere meglio: sentirsi dire che tu e la persona che ami non siete più niente non era stato un toccasana per il mio umore, ma d'altronde quella situazione l’avevo creata io, ero stata io a decidere di rompere senza chiedere spiegazioni, io avevo scelto di isolarmi, di inventarmi un fantomatico altro uomo per rendere più facile la rottura, sempre e solo io avevo deciso di non inviare quella maledetta lettera.
E adesso, mentre passeggio per le varie stanze del set, mentre gli altri stanno coccolando nostra figlia, capisco di aver fatto un enorme sbaglio: non solo ho fatto prevalere l’orgoglio e la paura sull’amore, ma soprattutto ho deciso arbitrariamente per due persone, modificando la realtà secondo quanto volevo io e non secondo ciò che era giusto.
Tra queste stanze si sono consumate liti, vere e finte, passioni, quelle sempre vere, riappacificazioni, risate e pianti, tra queste mura la nostra storia ha preso forma, è maturata, queste sedie, questi divani ci hanno visto vivere il nostro amore senza aver paura che qualcosa finisse sui giornali…
Questa è stata la nostra casa per tre lunghi e appassionati anni, e ora rimpiango di non averla scritta qui quella lettera, perché sono sicura che la forza per spedirgliela l'avrei trovata tra queste mura, perché qui ogni cosa che guardo è legata ad un momento nostro: niente di eclatante come dichiarazioni o annunci importanti, qui c’è il sapore della quotidianità del nostro amore, quella fatta di sguardi, di parole, di sorrisi, di lacrime, quella che purtroppo fuori di qui non doveva esistere.
 
“Stana, tesoro…eccoti, tua figlia ti reclama; Terry la sta cullando, ma non so ancora per quanto tratterrà strepiti e urli…”
“Oddio Andrew scusate…avrà fame; scusa, mi sono persa via con i pensieri…”
“Generici o legati a qualcuno in particolare?!”
“Si vede tanto?!”
“Nooo, ma va…figurati…hai solo scritto una grossa N sulla faccia…ahahah”
“Che scemo che sei…andiamo di là…”
Raggiungiamo gli altri e finalmente prendo tra le braccia Kate, che miracolosamente smette di piangere.
“Stana ha proprio un bel caratterino questa signorina…”
“Ha preso dal suo papà…”
 
Mi è uscita spontanea, non ci ho nemmeno pensato…ormai parlare apertamente del papà di Kate è una consuetudine, peccato che qui sul set nessuno sa che è figlia di Nathan; per tutti, a parte Tamala, Kate è figlia dello sbaglio di un notte.
Mi rendo subito conto di quello che ho detto e avvampo, meno male che ci pensa Andrew a sciogliere il ghiaccio che si è formato
“Forza adesso basta con le smancerie, c’è una serie da produrre, e nonostante io non sia più il producer officiale, questo non toglie che non possa farvi il mazzo se i tempi non vengono rispettati. Andale, al lavoro, subito!”
Lo guardo con gli occhi di chi lo ringrazia infinitamente e poi chiedo a Tamala se posso andare ad allattare nel suo camerino: non sono mai stata una che si vergogna di allattare in pubblico, anche perché la reputo una della cose più naturali del mondo, ma in questo momento prima mi defilo meglio è.
 
“Stana aspetta ti devo chiedere una cosa…”
“Terry vieni con me, purtroppo questa bimba ha fame e devo darle il latte”
“Ah ok allora torno dopo…”
“Ma no, tranquilla vieni…non mi da fastidio”
“Ascolta so che in questo momento ti vuoi godere tua figlia come è giusto che sia, però i capi premono, vogliono sapere se tornerai sul set fissa o se devono far morire Beckett”
“Che?! Non se ne parla nemmeno! È Castle quello nei guai…Beckett è solo disperata” dico cercando di smorzare la tensione.
“Si tesoro lo so, ma loro vogliono delle risposte…fino adesso abbiamo tenuto buona la scusa della gravidanza, ora pretendono che tu dica loro una decisione. Le riprese per ora si sono concentrate in scene neutre, che non avessero né Kate né Rich come protagonisti, ma se dobbiamo modificare il copione per esigenze di cast dobbiamo muoverci…ormai il tempo scorre e la premiere è sempre più vicina”
“Hai ragione Terry,è che c’è stato un tale caos da due settimane a questa parte che non so nemmeno più con certezza come mi chiamo. So però che non voglio rinunciare a Kate, né quella sullo schermo né quella nella vita, per cui se mi dai il contratto lo firmo subito. Avrò bisogno di fare riprese ad ore per i primi mesi, ma sono certa che con l’aiuto di Tamala e del suo papà ce la faremo.”
“A proposito di papà, dovremo parlare anche con Nathan…so da Molly che è a Malibù in questi giorni, è andata ieri a trovarlo, ma non so bene se lui firmerà. Comunque faremo in modo che non ci siano tensioni, vedremo di adattare la sceneggiatura in modo da non crearvi problemi…non so, per esempio pensavamo di tirare avanti la storyline del rapimento di Castle per metà stagione, facendo indagare Beckett…e poi boh, magari una promozione a Los Angeles per lei a caso risolto…ci inventeremo qualcosa insomma…perché sorridi?!”
“Perché stai parlando a macchinetta senza fermarti e senza farmi spiegare ahahah”
“Oddio scusa…è la mente della sceneggiatrice che a volte si innesca e va il loop…”
“No tranquilla…volevo solo chiederti di raccontarmi com’è la vera sceneggiatura, quella che avete prodotto in originale”
“Ma niente di che…lui si salva, poi colpo di scena lui finisce in un universo parallelo che però si rivela essere un sogno, al risveglio lui capisce che passare oltre alla sua scomparsa non si può e allora organizzano un matrimonio lampo loro due, Alexis, Martha e Jim…cose così insomma…troppo banale?!”
"Sono decisamente sconvolta…ah, mm in positivo ovviamente; è semplicemente spettacolare e assolutamente da realizzare. Beckett e Castle finalmente sposi, wow!”
“Sicura di aver capito bene?! Cioè se li facciamo sposare ci dovranno essere baci, effusioni, sexy eyes…”
“Si certo che ho capito bene…è proprio per questo che sono felice”
“Mi sa che mi sono persa qualche pezzo…ma tu e Nathan non avevate rotto?!”
“Ehm…si, ma diciamo che più o meno saremo costretti a frequentarci…dunque per farla breve, io sono una cretina che si inventa bugie, lui è un idiota orgoglioso e lei è il nostro lavoro meglio prodotto…fiuuu l’ho detto tutto d’un fiato, ce l’ho fatta…troppo banale?! Ahahha”
“I-io…”
“Terry stai bene?”
“Ho bisogno d’aria, penso che questo vada oltre ogni mia più rosea aspettativa…cioè fammi capire: non vi siete mai lasciati e non c’è stato nessun altro terzo incomodo?! No perché se è così voi meritate l’oscar per la sceneggiatura e come miglior attore e attrice protagonista!”
“ahahha, no in realtà non stiamo più insieme, ma io non ho avuto nessun altro…Katherine è figlia mia e di Nathan; però le cose sono più complicate di quello che ti ho detto…a parte ciò, non penso che Nat si rifiuti di firmare il contratto”
“Ok…diciamo che sono un po’ sottosopra per la notizia, anche se felice: pensarvi di nuovo insieme mi fa piacere e poi questa bimba è fortunata ad avervi come genitori, fate dei grandi casini, ma sapete anche amare molto…e questo è fondamentale in una famiglia”
“Grazie Terry…ehi Kate ha sentito cosa ha detto la zia Terry?! Che sei fortunata…vedi di ricordartelo quando avrai sedici anni e vorrai il motorino o uscire di sera con le amiche e noi ti diremo di no, capito?! ahahah”
 
Nel frattempo dall'altra parte della città…
 
Ho trascorso una giornata splendida ieri, Molly mi era mancata, quella ragazzina rossa che è cresciuta insieme a me, scambiandomi più di una volta per suo padre; ora è una donna e che io lo voglia o no, capisce molto di più le "cose dei grandi" di quanto non lo faccia io.
Mentre ce ne stavamo in riva all'oceano ieri sera a guardare il sole tramontare mi ha detto una cosa che mi si conficcata qui nel petto e nella testa, e ce non accenna a lasciarmi in pace.
"Se ami devi saper perdonare perché amare vuol dire saper stare con una persona nel bene, ma soprattutto nel male; anche quando la strada si fa dura, se tu ami veramente devi essere disposto a scalare la montagna"; sono poche parole, ma fanno riflettere, soprattutto se le pronuncia una piccola grande testa rossa che fino a ieri chiamavi bambina.
Molly ha inoltre aggiunto che ora devo crescere veramente, ora ho veramente una figlia e non posso pensare di fare il padre part-time, non posso decidere in base all'umore, ai giorni; infine mi ha detto che i figli non sono di chi li concepisce, ma di chi li cresce e li ama, e che per questo devo decidere in fretta cosa fare, perché prima o poi arriverà qualcuno che prenderà il mio posto nel cuore di Stana e che quindi, inevitabilmente, starà vicino a Katherine, più di quanto potrò fare io.
Sono quasi ventiquattrore che mi sono isolato dal mondo, appena Molly è risalita in auto ho spento cellulare e computer perché avevo bisogno di silenzio, non so chi diceva che il silenzio ci parla, c'è da dire che questo chi era veramente un genio.
Penso di aver capito più cose adesso che in tutta la mia vita, so di potercela fare, so di amarle con tutto me stesso, sono sicuro che non tornerò indietro: voglio essere compagno e padre!
Sto facendo le valigie, torno a casa da mia figlia…però…ho ancora una cosa da fare, come un lampo mi viene in mente che non ho ancora letto la lettera che avevo trovato nell'album.
Cerco tra i vestiti in valigia e afferro il raccoglitore tra le mani, lo apro ed estraggo la lettera…
 
Caro Nathan
quando leggerai questa lettera, sempre che tu riesca ad avere il coraggio di non cestinarla una volta visto il mittente, probabilmente rimarrai alquanto confuso e ti troverai di fronte ad un enorme bivio: decidere di non rivolgermi più la parola oppure, cosa che spero, riavvolgere il nastro ed essere disposto a ricominciare da dove ci siamo fermati quel lontano giorno di febbraio.
In realtà non è passato molto tempo, ma da quando ho deciso di allontanarti sembra che anche il tempo scorra più lentamente, come se anche lui ci tenesse a farmi pesare l'enorme errore che ho commesso.
Sì, hai letto bene...ho proprio scritto che è tutta colpa mia, che io ho deciso di allontanarti e che io ho fatto un tremendo errore; ebbene sì, nonostante il mio orgoglio sono qui a chiederti perdono perché l'amore che provo per te é proprio quello con la A maiuscola, quello che arriva una volta nella vita, quello che non ti devi lasciar scappare.
Io l'ho avuto ben chiaro nella mia testa fin da subito, da quel maledetto San Valentino che ho trascorso nel mio appartamento da sola, piangendo e cercando di capire perché era finito tutto.
Adesso penserai che stia delirando, ma in realtà solo ora mi accorgo che sei la mia metà, sei quello che mi completa, quella con cui io sarei disposta a fare di tutto perche mo completi; grazie a questa separazione ho capito quanto io abbia bisogno di te, sia fisicamente che sentimentalmente che psicologicamente.
Nathan Fillion io ti amo e non ci posso fare nulla; tutti i giorni mentre mi guardo allo specchio rivolgo gli occhi verso la parte di vetro che riflette la porta sperando ogni volta che tu mi appaia in camicia e a piedi nudi con una tazza fumante di caffè, proprio come Beckett all'inizio della quinta stagione, e ogni giorno mi risveglio dal sogno e mi accorgo di essere sola.
Ma da qualche settimana a questa parte se oltre alla porta mi guardo bene noto che in realtà tu ci sei, sei nei miei occhi che scintillano come dice mia madre, nel mio corpo che si addolcisce, nelle mie mani che elargiscono carezze come fossero caramelle.
Non so se hai capito, ma insomma aspetto un bimbo Nat, anzi aspettiamo un bambino, tu ed io; non chiedermi perché non te l'ho detto prima perché ero arrabbiata e delusa dal fatto che tu non lo volessi, dal momento che ad Javier e a Kevin hai detto di non essere pronto.
Ma ora dopo aver concluso le riprese e aver pensato e ripensato a te come papà e a me come mamma, ho capito che meriti di sapere la verità, anche se questo ti irrigidirà ancora di più sulle tue posizioni e ti porterà a non volermi più nella tua vita; di un'altra cosa sono certa, nostro figlio ha il diritto di avere il tuo amore di padre proprio come avrà il mio di mamma.
Mi fa ancora strano pensarci genitori, ma é successo e nonostante tutto io sono la persona più felice di questo mondo!
Spero di poter condividere con te questo immenso regalo che qualcuno ha voluto donarci, anzi una cosa te la svelo, come è giusto che sia: è una bimba, Nath, una splendida e sana bambina e tu sei il primo a saperlo e a poterla vedere, visto che ti ho allegato una sua foto.
Sono certa che lei sia stata concepita la notte di capodanno...te lo ricordi?! io se chiudo gli occhi sento ancora il sapore dei tuoi baci, la dolcezza delle tue carezze, la profondità dei tuoi respiri...
In quel momento, mentre facevamo l'amore a cavallo delle mezzanotte, penso di aver realizzato per la prima volta l'importanza di quello che stavamo costruendo: non una semplice e lunga storia, ma la nostra storia di una vita!
Spero riuscirai a perdonarmi…
Sempre tua…
S.
 
 

Spero di essermi fatta perdonare...al prossimo capitolo!

  
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