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Autore: Jade Tisdale    23/02/2015    4 recensioni
La storia si ambienta dopo l'episodio 46 dell'anime, in cui Pam capisce che la presenza di Mark nella squadra da' molto fastidio a Ryan. Quest'ultimo è confuso, non riesce a capire quali siano i suoi veri sentimenti per Strawberry: all'inizio ne è molto geloso, ma poi, con il tempo, sembra quasi che non gli importi più di lei. E di certo, il fatto che si avvicini a Pam non migliora le cose.
Intanto, Mina fa di tutto per attirare l'attenzione della modella, che si dimostra sempre gentile con tutti meno che con lei. La Mew Blu non capisce se l'amica la odi, o semplicemente non noti i suoi segnali.
Mina e Ryan sono confusi. Entrambi tengono molto alla stessa persona -che, purtroppo, è difficile da capire- e non sanno come comportarsi. Riusciranno a farle comprendere i loro veri sentimenti?
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mint Aizawa/Mina, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono un lupo solitario

 

 

«Uffa! Possibile che dovesse mettersi a piovere proprio oggi?!»
Mina si voltò verso Strawberry, leggermente infastidita dal suo tono di voce troppo alto. «Che cos'hai di così importante da fare?»
L'altra abbassò le spalle, con le lacrime lì lì per cadere. «Dovevo uscire con Mark!»
Ryan, che era appena giunto nella stanza, scoppiò a ridere.
«Ma smettila! Tu e Mark vi vedete tutti i giorni a scuola! E poi, adesso che è il Cavaliere Blu, hai l'opportunità di averlo al tuo fianco anche durante le battaglie. Se per un pomeriggio fate a meno di vedervi non succederà nulla!»
La Mew Rosa gonfiò istintivamente le guance mentre, come al solito, le spuntavano coda e orecchie da gatto. «Per tua informazione, io tengo molto a Mark e ogni momento è buono per passare del tempo in sua compagnia! E poi, quando si è innamorati bisognerebbe stare molto più tempo insieme, lo sai? Ma certo che non lo sai. Che ne sai tu di che cosa voglia dire amare qualcuno?»
A quell'esclamazione, il biondo si bloccò. Se prima sul suo viso vi era un'espressione sicura, adesso non rimaneva nient'altro che un sorriso triste.
«Hai ragione, Strawberry. Io sono senza sentimenti.»
La diretta interessata rilassò i muscoli del viso, pentendosi delle proprie parole. «Non volevo dire questo...»
Prima che l'americano potesse ribattere in qualche modo, il portone del Caffè Mew Mew si spalancò.
«Strawberry?»
Tutti i presenti, colti alla sprovvista, si voltarono verso quella voce. Non appena la rossa si rese conto di chi fosse quella voce, i suoi occhi iniziarono a brillare.
«Mark! Che cosa ci fai qui?»
Il moro le si avvicinò, poggiando cautamente le mani sulle sue spalle. «Mia madre è venuta a prendermi agli allenamenti, e avrebbe dovuto accompagnare il parco. Ma, ovviamente, non possiamo uscire con questo tempaccio, quindi ho pensato che sarebbe stato carino riaccompagnarti a casa dopo il lavoro» spiegò, sorridendole con fare amorevole.
La Mew Gatto annuì freneticamente. «E' stato un pensiero molto carino da parte tua. Accetto volentieri il passaggio!»
«E quando mai...» sibilò Mina, ricevendo un'occhiata da parte di Lory.
Strawberry si voltò verso il resto del gruppo. «Ragazze, vi dispiace finire di pulire il locale da sole?»
Lory sorrise, scuotendo la testa. «Ma no, non c'è nessun problema! Vai pure, Strawberry, ci vediamo domani!»
Ryan, che aveva osservato la scena in silenzio, serrò involontariamente la mascella. Non appena Strawberry corse negli spogliatori per cambiarsi e le ragazze fecero accomodare Mark, l'americano si diresse a passo veloce verso il sotterraneo del locale.
Lo faceva spesso, quando era arrabbiato. Si chiudeva nella sua stanza, o passava ore davanti al computer nel tentativo di distrarsi. Ma in quel momento, tutto quello che avrebbe voluto fare era sfogarsi col mondo intero.
«Maledizione!» esclamò ad un tratto, sferrando un pugno contro alla scrivania.
Che cosa ci trovava Strawberry di così speciale in Mark? Certo, era abilissimo nel kendo e averlo nella squadra era un vantaggio, ma per il resto restava un semplice moccioso. O almeno, questo era quello che Ryan pensava di lui. Non ci aveva mai visto niente di particolare in quel ragazzino e non gli sarebbe mai stato simpatico, poco ma sicuro. Eppure, Strawberry stravedeva per lui.
«Ryan.»
L'americano si voltò lentamente, scorgendo una divisa viola e un'espressione serissima.
«Pam. Hai bisogno di qualcosa?»
La ragazza, con le braccia conserte, si appoggiò allo stipite della porta.
«Mi sa che non è stata una buona idea accettare Mark nella squadra.»
Al sentir quelle parole, al biondo ritornò alla mente ciò che si erano detti il giorno precedente.

 


«Senti, sei proprio sicuro di voler trattare Mark come se fosse uno dei nostri?»
«Cosa stai insinuando?»
«Io? Niente. Non faccio altro che dar luce ai tuoi pensieri.»

 

 

Sorrise: Pam era sempre stata svelta nel capire le sue emozioni. Ma lui non lo avrebbe mai ammesso.
«Ti sbagli. Per me la sua presenza non fa alcuna differenza. Anzi: con lui al vostro fianco correrete meno rischi.»
«Rischiamo molto comunque, con o senza di lui. E questo tu lo sai» soffiò, facendo un passo avanti. «Se vogliamo vincere contro gli alieni, dobbiamo essere uniti, senza cattivi pensieri per la testa. Ho visto come lo guardavi e, sinceramente, vorrei evitare di vederti litigare con Aoyama. Strawberry ne risentirebbe parecchio. E anche tu.»
Ryan alzò lo sguardo, incrociando gli occhi zaffiro della ragazza. Aveva il suo solito sguardo severo, rigido, che non mostrava la minima emozione. Eppure, le bastava pochissimo per capire cosa passasse per quella testolina bionda.
«La ami?»
L'americano si schiarì la voce. «Prego?»
«Tu ami Strawberry?»
Non lo sapeva. Più volte se lo era domandato, ma non era mai riuscito a trovare una risposta definitiva. Quello di cui era certo, era che Strawberry le piaceva. Aveva un carattere strano, schietto: adorava quando le sue guance si arrossavano all'improvviso per una stupidaggine, o quando sorrideva senza un motivo perché aveva la testa fra le nuvole. Gli piaceva molto stuzzicarla, fino a farle spuntare le orecchie da gatto: gli piaceva ogni suo gesto, il suo sorriso, la sua voce. Gli piacevano molte cose di quella quasi quattordicenne un po' svampita, ma non era certo che si trattasse di amore. In fondo, lui non si era mai innamorato prima d'ora.
«Non lo so» ammise, abbassando lo sguardo.
La modella rimase a guardarlo per qualche secondo, dopodiché, si voltò.
«Ascolta bene quello che ti dice il tuo cuore.»
E, detto questo, cominciò ad avanzare verso le scale, ma fu subito richiamata dall'ideatore del Progetto Mew.
«Pam» esordì, facendo una pausa. «Dovresti dimostrare un po' più apertamente i tuoi sentimenti.»
La ragazza sussultò appena, ma cercò di non darlo a vedere. «Come, scusa?»
Ryan cercò di trovare le parole adatte. «Voglio dire, sei sempre pronta a dare consigli, ma non parli mai di te stessa con gli altri.»
La Mew Viola abbozzò un sorriso. «Sono un lupo solitario, ricordi?»
L'americano sorrise a sua volta, ma non aggiunse altro. 
Nello stesso istante, i due avvertirono dei passi lungo le scale, e pochi secondi dopo Mina fu all'altezza della modella, cercando la sua massima attenzione.
«Pam, di sopra abbiamo finito e tra poco passerà il mio autista a prendermi. Visto che piove, ti va se ti riaccompagno a casa?» domandò, con un lieve sorriso a contornale le labbra.
La diretta interessata, dopo aver riservato un'ultima occhiata a Ryan, scrollò le spalle, impassibile come sempre. «Per me va bene.»

 

 

«Sai, Pam, prima di uscire Kyle mi ha dato due pezzi di torta alle fragole» disse Mina, poco dopo che lei e la viola erano salite in macchina. «Ti andrebbe di fermarti a cena da me e poi di mangiarla insieme?»
La Mew Lupo continuò a guardare davanti a lei in silenzio, tenendo Mina sulle spine.
«Scusa, Mina, ma sono veramente stanca e preferisco tornare a casa. Magari un'altra volta.»
La ballerina socchiuse gli occhi. «Certo, un'altra volta...»
Durante tutto il viaggio, Pam non rivolse nemmeno un'occhiata alla Mew Blu - eccetto quando scese dall'auto per ringraziarla - e quest'ultima sospirò ininterrottamente fino a casa, chiedendosi che cosa dovesse fare per convincere la viola a riservarle qualche attenzione in più.

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti! ^^
L'idea di scrivere questa long mi è venuta pochi giorni fa, mentre leggevo alcune fanfiction all'interno del fandom.
Mew Pam è sempre stata la mia preferita fra tutti i personaggi. Ho sempre amato la coppia Pam/Ryan e mi sarebbe piaciuto che l'amicizia tra Pam e Mina fosse approfondita: questi, infatti, saranno i temi principali della storia.
Essendo la mia prima long su Tokyo Mew Mew, spero di fare un buon lavoro!
Se vi può interessare, potete fare un salto sulla mia pagina Facebook, dove scriverò qualcosa sugli aggiornamenti della fic. Potete vederla cliccando qui ;)
Detto questo, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto! Mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate :3

   
 
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