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Autore: EasPassion    24/02/2015    0 recensioni
[-Altro - anime/manga vari]
[-Altro - anime/manga vari]Una fanfiction sul cartone animato di Fresbee: Sabrina's - The secret life.
Una storia che riguarda Sabrina e la sua rivale Cassandra con tutti gli altri personaggi originali del cartone più altri personaggi inventati di mia fantasia; la migliore amica Marizza, Salem il gatto, le due zie, Harvey il fidanzato e tanti altri.
Cosa succede se un giorno le due giovani streghe, Sabrina e Cassandra, mettendo da parte l'astio, l'odio e la rivalità, scoprono infine un sentimento più profondo, pieno di affetto e di amore che cresce pian piano tra loro?
Sabrina, la giovane e bionda strega sedicenne piena di altruismo per gli altri, entusiasmo, goffaffine e bontà che non si fa mai fermare davanti a niente per aiutare gli amici e a sorridere alla vita e... l'acerrima e famosissima rivale Cassandra; ragazza dai capelli castani altamente ricca, egoista, arrogante e presuntuosa, che cerca sempre di gettare nel fango gli altri e che pensa unicamente al proprio bene.
Due anime molto diverse, ma che potrebbero avere un punto di unione molto magico in un'avventura così divertente arricchita da tanti sentimenti quali il primo amore, la gelosia, confusione, e tanto tanto dolore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il mattino dopo la sveglia non suonò e Sabrina si ritrovò a correre a tutta velocità verso i suoi abiti e a vestirsi di fretta e furia.
< Sabrina, non ne fai mai una giusta... ragazzina che non sei altro! > l'aveva sgridata di primo mattino il gatto Salem mentre la bionda correva per tutta la stanza alla ricerca dei libri e dello zaino. < Non ora Salem, devo correre! E' tardissimooooooo! >
Disse, mentre finì per inciampare nel tappeto di casa e facendo rotolare a terra un vaso con dei fiori.
< Sabrina, presto che è tardissimo... cosa stai facendo? > urlò Zia Zelda dal piano di sotto.
< Niente Zia... oddio, devo muovermi! > e corse giù e uscì presto dalla porta di casa.
< Ci vediamo più tardi, ciaoooo > urlò e si incammino di corsa verso la meta.
< Quella ragazza... è sempre una distrattona.. > disse tra sé e sé Zia Zelda che intanto tornò a ripulire casa.
*.........*
Appena arrivata a scuola (giusto in tempo per rispondere al suo nome con "presente") Sabrina si sedette al suo posto in fondo all'aula e aprì il libro di testo alla pagina indicata dall'insegnante.
< Oggi ragazzi, parleremo degli esercizi di matematica che avevate svolto come prima prova del nuovo insegnamento > disse il professore mentre cercava un alunno da chiamare.
Sabrina non era attentissima alla lezione dato che come al solito si annoiava moltissimo e portava la matita tra il naso e il labbro superiore, il mento appoggiato alla mano e l'aria pesantemente assonnata.
< Spellman > urlò il professore e Sabrina balzò in piedi.
< S-sì p-professore mi dica > 
< Quanto fa 2532x16? Avanti, rispondi > le disse il professore mentre aspettava la risposta.
< Ehm... uhm... vediamo... magari... cioè... fa... 90.516??? > Disse la bionda buttandosi a naso e suscitando le risa di tutti i suoi compagni di classe.
< No Spellman, non ci siamo... hai sbagliato. E' mai possibile che tu debba sempre fare la figura dell'asino di classe? Ora torna a sederti e mi raccomando la prossima volta studia bene per una buona volta. >
< Si professore... > disse la bionda mentre tristemente tornava a sedersi al suo banco.
< Dunque... chi sa la risposta? > riprese a dire l'insegnante. 
Si alzò la mano di una ragazza. Era lei. Come sempre.
< Lo so io, professore. E' un operazione così facile che anche un gregge di pecore potrebbe calcolare correttamente! > rispose Cassandra che come sempre faceva la figura della saccente.
Sabrina si sentì ribollere (come ogni mattina) il sangue nelle vene al sol udire le risposte perfette e precisine di quella dannata smorfiosa.
< La risposta esatta è 40.512, professore. > disse la castana.
< Brava Cassandra, risposta esatta come al solito, tu sì che non mi deludi mai e studi sempre in maniera perfetta. Magari tutti gli allievi fossero così bravi come te > 
Sabrina si sentì sprofondare di rabbia.
< Grazie professore, lo so che sono sempre io la più brava della classe. > rispose la castana mentre una delle due arpie l'elogiava ancora di più dicendo che Cassandra era un vero genio.
*.........*
Fortunatamente per Sabrina le ore di studio dinanzi a lei trascorsero abbastanza tranquille finché putroppo non arrivò il momento della ricreazione, dove ovviamente Cassandra non perse tempo per andare vicino alla rivale e per prenderla in giro ancora di più.
< Mi sai dire quanto fa 4+4 oppure hai bisogno di una calcolatrice? Ahahahaha! > disse la castana che scoppiò a ridere insieme alle sue due amiche arpie.
< Dai Cassandra, adesso smettila! > disse Marizza che avvicinandosi al banco della bionda, cercò di difendere quest'ultima.
< Hai bisogno di una calcolatrice anche tu, vero, perdente? > disse la castana.
Marizza non gli diede retta, e invece cercò di confortare Sabrina che aveva le mani sulla testa e il capo chino sul banco.
< Grazie Marizza, ma non preoccuparti per me > replicò la bionda.
< Non sanno calcolare nemmeno le due cifre secondo me > disse e iniziò a ridere la prima arpia.
< Sei troppo buona e le sopravvaluti secondo me... magari non sanno calcolare nemmeno le operazioni ad una cifra, tipo 7+7! > risposte di tono la seconda arpia e cominciò a ridere anche lei.
< Suvvia ragazze, non infierite più! > disse Cassandra. < lasciamo stare Sabrina ai suoi calcoli mentali e al suo cervello... ammesso che ne abbia uno e che sia più grande di una noce. > rise di gusto.
< Cassandra, tu si che invece sei davvero brava, e non solo in matematica. Sei la regina della classe e tutti ti invidiano, sei il mio mito!> disse l'amica arpia.
Cassandra suscitò anche l'ammirazione di tutti gli altri compagni di classe che la guardavano invidiosi e lei sorridente, vanitosa e trionfante come al solito, tornò a sedersi al proprio banco mentre Sabrina non disse una sola parola in proposito.
< Dannata strega... sempre più odiosa ogni giorno che passa.> disse Marizza.
Sabrina aveva appena accennato distrattamente col capo a quella frase che già iniziò di nuovo la lezione successiva al programma scolastico: storia.
*...........* 
Durante la noiosissima lezione della professoressa in merito alla conquiste dei romani e dei greci degli anni e anni ormai passati di quell'epoca, Sabrina guardava da lontano Cassandra che sedeva qualche banco più avanti rispetto a lei. La bionda rimuginava tra sé e sé insulti e frasi come: "quella strega.. è brava soltanto a vantarsi e a fare la reginetta di ogni cosa, che odiosa" ma Sabrina intravedeva qualcosa di diverso ora. Quegli insulti sembravano non darle più gioia e compiacimento contro la propria rivale, ma bensì le davano indifferenza e non osava anche dire un pizzico di fastidio. La bionda continuò a pensare a ciò che era accaduto alla sera precedente e a quella famosa domanda su chi mai potesse innamorarsi di una ragazza come Cassandra. Proprio quest'ultima dai capelli castani, seguiva ora attentamente la lezione di storia rispondendo come al solito in modo corretto a tutte le domande dell'insegnante, finché si sedette di nuovo al suo posto e prese i complimenti di tutta la classe. Sabrina poggiava ancora il mento sulla sua mano e con l'altra tamburellava la propria penna sul banco, mentre osservava i lunghi e lucenti capelli castani di Cassandra. Mentre quest'ultima giovane strega si girava ogni tanto di profilo per seguire i passi della professoressa che spiegava i sette Re di Roma e la storia di Giulio Cesare, Sabrina intravide gli occhi di Cassandra.. verdi smeraldo, come gemme, che risplendevano forti alla luce della stanza. La bionda ne era come attratta sempre di più come se fosse sotto uno strano incanto nell'osservare la sua compagna di classe così bella per la seconda volta ai suoi occhi.
La fine della lezione svegliò Sabrina da quei pensieri che lasciavano la ragazza molto perplessa e assolutamente sorpresa.. < Oh, finalmente...! Non ne potevo più di tutta questa storia sui romani! Fortuna che adesso c'è l'ora di ginnastica! > esclamò Marizza alzandosi dal suo posto e andando verso Sabrina. < Ho proprio voglia di giocare a pallavolo e di fare mille punti! E tu Sabrina? Ti va di giocare? > disse l'amica alla bionda che rispose distrattamente. < Eh? Ah si certo... la pallavolo.... > poco dopo entrò in classe la loro professoressa di ginnastica e controllato che tutto fosse apposto e che tutti fossero in salute per giocare, la classe scese giù per le scale e raggiunse la palestra situata al piano inferiore. 
*..........*
La palestra era molto ma molto grande e includeva un campo da basket. La professoressa chiamò due ragazze che montarono la rete da pallavolo e dopo aver indetto al resto della classe quali esercizi eseguire in merito al riscaldamento, iniziò a formulare le due squadre che si sarebbero fronteggiate in una partita di pallavolo. Le due squadre (per non dare dispiaceri e/o troppi favori ai rispettivi membri) vennero svolte con un sistema di sorteggio, facendo così capitare Sabrina e Cassandra insieme nella stessa squadra contro quella di Marizza.
< Ma professoressa.. non è giusto! Perché devo avere in squadra quella distrattona incapace? > subito la castana si ribellò di avere nella propria squadra la strega bionda. < Mi dispiace Cassandra, ma il verdetto è già stato scelto e non viene mai cambiato per il rispetto di tutti i tuoi compagni. Il destino ha voluto che Sabrina prendesse parte alla tua squadra è così sarà!> rispose l'insegnante sorridendo alla castana. < E' una cosa assurda... bah. > rispose in maniera molto seccata Cassandra che iniziava a prendere posto in mezzo al campo e cominciando a concentrarsi per la partita che stava per iniziare. guardò per prima Sabrina (che era dietro di lei) e poi gli altri compagni di classe della sua squadra che erano al loro posto accanto a lei vicino alla rete. La professoressa avvisò che tutti fossero pronti, e fischiò la partenza della partita, dove toccava alla squadra di Marizza giocare il primo pallone in gioco. Sabrina in tal momento aveva la testa completamente da un altra parte (sulle nuvole) e non riusciva a concentrarsi su ciò che stava accandendo sulla partita. La ragazza della squadra avversaria si era accorta della distrazione della bionda e continuava a battere il pallone dinanzi a quest'ultima che non prendeva mai una palla, facendo così segnare infiniti punti alla squadra avversaria. < Sabrina, dannata pappamolle! Cosa fai? Dormi? Non voglio perdere la partita, forza, muoviti stupida incapace che non sei altro! > gli urlò Cassandra altamente furiosa; odiava perdere e cercava di svegliare Sabrina da quell'apparente sonno ad occhi aperti. La bionda, ascoltando quelle parole dette proprio dalla castana, si diede una svegliata e immediatamente tornò sulla terra pronta a giocare e a vincere quella partita, dimostrando a Cassandra quanto lei non fosse un incapace ma bensì un abile giocatrice di pallavolo. Sabrina ci teneva a fare bella figura dinanzi alla castana e ce la mise davvero tutta per concentrarsi, sebbene di solito lei fosse una frana negli sport, mentre Cassandra eccelleva sempre al massimo in ogni competizione sportiva. 
Man mano che la partita proseguiva, la squadra della bionda cominciava a riprendere punti e terreno, anche grazie alle giocate di Cassandra e alle fortunate riprese della giovane bionda. < Pensate davvero di battere me, che sono praticamente invincibile a pallavolo? > disse la castana mentre guardava la squadra avversaria. Marizza, che anch'egli odiava perdere (sopratutto se la rivale era Cassandra) diede una forte dose di incoraggiamento alla sua squadra e la partita in pochissimi minuti si infiammò ed entro nel vivo più assoluto. Sabrina non riusciva però a smettere di guardare Cassandra; ne era come incantata e cercò subito di scacciare lontano questo suo "sciocco" e strano pensiero. La partita proseguiva e tra non molto si sarebbe anche conclusa, dato che le sue squadre, a suon di punti su punti, avevano già quasi raggiunto il punteggio finale e vincente.
Chi avrebbe vinto quella fantastica sfida? Sabrina, con la sua squadra capitanata da Cassandra, oppure la sua migliore amica Marizza con i suoi compagni?
  
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