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Autore: AlekHiwatari14    25/02/2015    1 recensioni
Tutti mi chiedono: Cos'ha di speciale quella ragazza?
Ma nessuno capisce la sua importanza per me.
Per me è come una rondine che vola nel cielo, come il cielo e il mare, come il sole e la sabbia, come una pianta e la sua acqua... Ecco. Questo è l'amore che io provo nei suoi confronti....
***
Ebbene si, queste sono le prime parole pronunciate dal nostro Louis. E' un Louis innamorato, ma anche turbato. Attraverso i suoi occhi vivremo la sua storia d'amore con contorno di fratelli impertinenti.
Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Asahina, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


Ero tornato a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Ah...già voi non sapete chi sono. Mi presento. Mi chiamo Louis Asahina, ho 24 anni e sono l'ottavo figlio, ma... c'è una differenza tra me e i miei fratelli. Sono metà giapponese e metà francese poichè sono stato adottato all'età di 2 anni. Tutti i miei fratelli minori non sanno che sono stato adottato ed io preferisco fargli pensare che sono loro fratello di sangue. Dopotutto ciò che ci lega vi è nel cuore, no?

Louis:Sono a casa.
Rita:Ah...eccoti qui! Finalmente sei tornato!

Esclamò venendo verso di me. Chi è quella ragazza? Beh...è la mia fidanzata. Era un giorno invernale quando tornai a casa da lavoro. Davanti a me c'era lei. Non appena mi vide lanciò un urlo tra lo spavento e l'essere sorpresi, mentre io scioccato non mi accorsi della mia borsa che mi cadde dalle mani. Perchè? Beh...era da 2 anni che non ci vedevamo.Ovviamente voi non sapete ciò che è successo, quindi mi dedicherò a raccontarvelo nei minimi dettagli.

***

Ero appena rincasato quando sentii delle urla. Erano i miei fratelli Tsubaki, Azusa e Subaru. Erano abbastanza agitati e non capivo il motivo. Mi avvicinai a loro posando la borsa da lavoro sul divano.

Louis:Che avete da urlare.
Ukyo:Bentornato!

Esclamò vedendomi entrare mentre asciugava i piatti.

Tsubaki:Che abbiamo da urlare? 
Azusa:E lo chiedi pure?
Subaru:Ema ha portato un'amica a casa. 
Tsubaki:E' davvero carina.
Louis:Cosa? Un'amica?

Domandai curioso, ma presto venne smettita la cosa dalla ragazza che venne da noi.

Ema:Non è un'amica. 
Ukyo:Cosa? Allora perchè l'hai portata qui?
Ema:Mi è caduta addosso mentre era su di un albero e cadendo è svenuta.
Azusa:Su di un albero?
Subaru:Che ci faceva li su?
Ema:Non lo so, ma adesso sta riposando. Ha detto che non dorme da giorni.
Louis:Potrebbe essere una ricercatrice.
Ema:Non ne ho idea. Adesso è in camera mia.

Informò sospirando. 

Ema:Sinceramente sono un pò preoccupata. Non vorrei che la botta l'avesse fatta male. 
Masaomi:Dov'è ora?

Domandò entrando in camera e sentendo tutto il discorso.

Ema:Gli ho detto di riposarsi.
Masaomi:Come? Non lo sai che potrebbe passare dal sonno alla morte? Sopratutto con una botta del genere.
Ema:Beh...io....non lo sapevo. Non volevo disturbarla, sembrava esausta.
Masaomi:Beh...qualcuno deve impedirgli di addormentarsi.
Louis:E come si fa?
Subaru:Alla vecchia maniera??

Tutti annuirono e Hikaru prese dei bastoncini. Ovviamente, la mia solita fortuna ebbi quello più corto quindi toccava a me andare di sopra a farla stare sveglia.

Hikaru:Louis!
Tsubaki:Meno male.
Azusa:Buona fortuna.
Louis:Uffa....perchè prendo sempre il più piccolo. uffa!!!
Masaomi:Non lamentarti e vai!

Ordinò mio fratello maggiore. Annoiato dalla situazione, anche perchè non conoscevo affatto la ragazza, mi avviai al piano di sopra per distrarla.

Ema:Louis? Tutto bene?
Louis:Beh...avrei voluto non andare io, ma le regole sono regole, no? 
Ema:Sicuro che non vuoi che vada io da Rita?
Louis:Rita?
Ema:E' il nome della ragazza.
Louis:No...Tranquilla. La terrò sveglia io Chi-chan.

Confortai con sorriso dolce scompigliandogli.Mi avvicinai alla porta della camera di Ema dove bussai delicatamente e aprii la porta.

Louis:Si può?

Domandai aprendo appena appena. La ragazza era sotto le coperte. Probabilmente il sole della finestra gli dava fastidio. Abbassai chiusi le tende lasciando entrare un filo di luce. La sentii mormorare e mi sedetti sul letto cercando di svegliarla dolcemente.

Louis:Ehi? Sei sveglia?
?:Si, sono sveglia.

Rispose con voce dolce e delicata. 

Louis:Devi aver avuto una bella botta per essere coperta così.

Presi in giro, ma non se ne accorse. Anzi... mi rispose:

?:Non è per la botta. Il sole mi da fastidio.
Louis:Capisco. Me ne ero accorto. Infatti, ho chiuso le tende. Se vuoi scoprirti la testa puoi farlo. Il sole non è più un problema.
?:Prima che mi scopro, chi sei?
Louis:Oh...scusa. Mi chiamo Louis, sono il fratello di Ema, l'ottavo per la precisione. Sai, siamo una famiglia bella numerosa, non so se l'hai già vista. Tu devi essere Rita, giusto?
Rita:Si, mi chiamo così.
Louis:Beh...perchè adesso non ti scopri visto che ti ho detto chi sono?
Rita:Perchè appena sveglia non sono un bel spettacolo.

Ribattè facendomi sorridere.

Louis:Oh...ma nessuno lo è appena sveglio.
Rita:Lo sai, hai una bella voce.
Louis:Anche la tua è bella.
Rita:Grazie.

La ragazza non aveva affatto voglia di farsi vedere appena sveglia. Beh... dopotutto chi vorrebbe farsi vedere appena svegli? Così, vedendo che era imbarazzata, decisi di fare qualche domanda per rompere il ghiaccio.

Louis:Quanti anni hai?
Rita:21, te?
Louis:24.

Incominciò a ridere. 

Louis:Perchè ridi?
Rita:Mi sembra tanto un incontro al buio. Tu non sai come sono ed io non so come sei.
Louis:Hai ragione. Beh...allora giochiamo a conoscerci meglio. Che fai nella vita?
Rita:Studio filosofia, te?
Louis:Lavoro come parrucchiere.
Rita:Per uomo o per donne?
Louis:Entrambi.
Rita:Allora escludo che tu abbia i capelli.

Incominciai a ridere anch'io. Era strano. Nessuna ragazza di buon senso avrebbe detto una cosa del genere e l'affermazione mi colpì parecchio così domandai:

Louis:Perchè?
Rita:Di solito i parrucchieri non hanno capelli, specialmente se sono per donne.
Louis:Come mi immagini, oltre a non avere neanche un capello in testa?

Chiesi ridendo e curioso dalla descrizione orribile che mi avrebbe fatto.

Rita:Allora.. dalla voce sembri un ragazzo carino, maturo ed alto, ma sapendo e conoscendo la mia fortuna, sicuramente sarai alto quanto me, quindi 1,65 se non più basso e come minimo sarai senza capelli e con qualche dente storto o in meno.
Louis:Non credi di esagerare?

Domandai ridendo a crepapelle contaggiando anche lei. Beh...chi immaginando un tipo del genere non avrebbe riso?

Rita:Non esagero mai! Tu, piuttosto, come mi immagini?
Louis:Allora,come hai detto tu, conoscendo la mia fortuna, sicuramente sarai bionda con occhi neri, capelli corti e stile da maschiaccio, cioè una racchia con qualche foruncolo sul naso, tipo befana.
Rita:Beh..ti assicuro che ti sbagli.
Louis:Se è per questo ti sbagli anche tu su di me.

Risposi ridendo e togliendole le lenzuola dalla testa scoprendo il suo volto mentre rideva. La nostra risata si stoppò non appena il nostro sguardo si incrociò. Era così bella. Aveva i capelli lunghi e ricci di un color castano tendente al nocciola con  un ciuffo corto sull'occhio, gli occhi erano di un color oceano tendente al grigio, erano luminosi e ipnotizzavano solo a guardarli. Indossava una camicia bianca con un fiocco prosperoso al collo. Era ben truccata e mani ben curate, anche se era un pò trasandata. Sembrava quasi una nobil donna per come si presentava. Aveva labbra rosse come ciliege e viso angelico. Non avevo mai visto nessuno emanare tanta bellezza. Incantato non riuscii a far altro che sorridere e dire:

Louis:Ok, devo ammetterlo. Sei davvero molto carina, anche se poco curata.
Rita:Beh, devo ammetterlo anch'io che mi sbagliavo. Come mai hai questa bella chioma se sei un parrucchiere?

Chiese toccandomi i capelli. Incominciai a ridere.

Louis:Che fai? Mi prendi in giro?
Rita:No, veramente! Di solito i parrucchieri sono sempre senza capelli. Da dove vengo io anche chi pubblicizza le piastre non ha neanche un capello in testa.
Louis:Beh..in effetti, si può dire che sono uno dei pochi parrucchieri che ha ancora la virtù dei capelli in testa.

Affermai scoppiando a ridere. Mentre ridevamo, bussarono alla porta. Era Ema.

Ema:Oh...ti sei svegliata.  A quanto vedo hai già conosciuto Louis.
Rita:Si, ci siamo appena conosciuti.
Louis:E' davvero simpatica questa tua amica. Adesso torno a lavoro, ci vediamo in giro.

Dissi alzandomi dal letto e andando fuori. Mi sentivo stranamente felice. Quella ragazza mi piaceva da impazzire. Aveva quel suo modo di fare unico. Era bella, dolce, gentile, con dei modi unici, molto diversa da quelle che avevo conosciuto così decisi di proporre di uscire.

Louis:Ti va di uscire con me?
Rita:Cosa?

Chiese voltandosi verso di me, mentre era in cucina. E' vero. L'avevo appena conosciuta, ma... aveva qualcosa che mi attirava e parecchio anche. Di solito non è da me invitare una ragazza senza neanche conoscerla ad uscire. La ragazza sorrise e annui lasciandomi di stucco. Non pensavo che accettasse. Comunque preparai tutto nei minimi dettagli. Pranzammo tranquillamente in un ristorante di lusso e andammo a fare un giro al parco. Parlammo del più e del meno. Di cosa ci piacesse, come fosse la mia vita e cosa mi sarei aspettato dalla vita. La cosa che mi meravigliò era che non era così diversa dalle altre. Di solito le ragazze si buttano sui ragazzi alla prima uscita, invece lei non fu così, anzi... fu molto posata e riservata. Proprio come il mio tipo ideale di donna, ma...ovviamente, ci sono sempre delle incomprensioni. Quali? Ah...i miei fratelli. Che hanno fatto. Ah...adesso sono troppo stanco.  Ve le spiegherò nel prossimo capitolo. Un bacio dal vostro Louis.


   
 
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