Il sole stava tramontando, oltre le colline di Kyoto. Il giorno volgeva al termine portandosi con se una scia di colori brillanti che invadevano la vallata circostante. Non c'era nulla che potesse scuotere quella quiete. Le rondini si inseguivano in una danza che sembrava quasi un rituale magico. Il cielo era tinto di arancione, misto al rosso fuoco,cosi simile a quello della sole da sembrare quasi un incendio. Ma non c'eraalcun incendio, gli alberi piegavano leggermente i loro rami alla brezzaserale,facendo ondeggiare le foglie verdi.

Aoi era appoggiato al balcone della sua camera, scrutando l'orizzonte. Nei suoi occhi color della notte profonda si specchiava la mostura di colori del cielo. Il ragazzo sospiro' sentendo che qualcosa lo stava facendo tremare. Una melodia risuono' nel cielo,come se gli uccelli la stessero cantando,come se la natura stessa lo stesse facendo. Aoi sussulto' come sorpreso da qualcosa, masi rese conto che erano i battiti del suo cuore, a scandire un ritmo che lui non aveva ancora capito quale fosse.

Come se fosse sospinto da una forza incontrollabile si stacco' dal balcone e rientro' in camera sua. Le tende della finestra sventolavano lentamente, cullate quasi dal vento.

Aoi si avvicino' alla sua scrivania,dove la custodia del suo violino sedeva delicatamente. Il ragazzo la apri e accarezzo' il legno scuro del violino. Attraverso i polpastrelli pote' sentire le corde vibrare. Chiuse gliocchi lasciando che quella melodia entrasse totalmente in contattocon lui. Ascolto' il suo cuore battere, la sua mano sinistra continuava ad accarezzare le corde vibranti, ben presto si rese conto che gli stavano parlando. Ascolto' il canto delle rondini, il sussurro del vento e capi che quella melodia non veniva da niente di tuttocio',ma veniva dal sole. Si,il sole che stava morendo all'orizzonte, ma non era triste di quel momentaneo addio,bensi era come estasiato, come se avesse ricevuto un'epifania bellissima.

Aoi sollevo' lo strumento mantenendo gli occhi chiusi,in uno stato meditativo che lo faceva muovere quasi meccanicamente, spinto dall'armonia della Natura, impugno' l'archetto con la mano sinistra e si porto' il violino sulla spalla destra appoggiandovi delicatamente il mento. Rimase un attimo bloccato con l'archetto sopra le corde del violino e gli occhi chiusi,ascoltando ancora una volta la melodia.

La sua mano finalmente si mosse, componendo delle note delicate che si levarono nel cielo,interrompendo quel silenzio percepibile solo da un orecchio non attento. Cio' che Aoi stava intonando, era il canto del sole, una Grazia Bellissima che aleggio' per tutto il dormitorio. Il suono era fievole, leggero,delicato,come solo il violino sapeva dare. Senza amplificatori e strumentazione solo i componenti del dormitorio potevano sentirlo, ma quello fu piu' che sufficiente perche' venissero anche loro colpiti dalla Grazia Bellissima del violino di Aoi.

Aika era seduto sul suo letto, stava pulendo la sua tromba. La melodia di Aoi le arrivo' subito alle orecchie,e la fece sussultare per la sorpresa. Come se fosse attraversata da una scossa corse alla finestra della sua camera, guardandosi intorno come se stess ecrcando qualcuno. Manon vide nessuno, pote pero' sentire le note del violino farsi piu' forti. Sembrava una musica proveniente dal cielo stesso, e guardando quell'armonia, quei colori, quegli accostamenti, stavano proprio intonando quel canto.

Aika si senti attraversare da un forte tremito,che le parti dal cuore. Una vibrazione cosi forte da scuoterla nel profondo, provocandole un tremito incontenibile. La ragazza spalanco; gli occhi sentendosi spaventata da quella sensazione.

“Cosa mi sta succedendo?” si chiede mettendosi unamano sul petto. Si accorse pero' che quel tremolio non era fastidioso, ma le era quasi piacevole. Era il suo cuore che batteva, i suoi polmoni che si gonfiavano facendo entrare nuova aria,e,quell'aria, arrivava alle sue corde vocali.

“No” penso',ma si rese subito conto che quel pensiero non era convinto. Era debole, cosi come la volonta' di opporsi a cio'chele stava capitando.

“Io..” prima che riuscisse a fermarsi, le sue labbra avevano cominciato a muoversi.

“Amazing Grace,

how sweet the sound

That saved a wretch like me

I once was lost,but now I've found

I was bind but now I see”

La voce le usci da prima roca, affaticata, ma dopo due battute qualcosa di antico torno' a galla, facendole tremare il petto, facendola vibrare di energia, e piu' la melodia andava avanti, piu'lavoce di Aika si alzava,oltrepassando l'atmosfera, unendosi al volo delle rondini.

Il violino e la voce ora sembravano fuse in una sola cosa, e insieme danzavano come una coppia di amanti che si libra alta nel cielo in una danza d'amore.

Nessuno,quella sera, riusci a trattenersi dall'affacciarsi alla finestra della propria camera, chiunque facesse parte del dormitorio dell'Accademia senti l'irresistibile impulso di affacciarsi per godere al meglio a quel miracolo che si stava adempiendo. Pochi erano i musicisti che riuscivano a trovare un'intesa cosi perfetta fra cantante e accompagnatore, nessuno era neanche mai riuscito a duettare con cosi tanto trasporto neanche fra strumenti uguali. Fu cosi,che il conubbio fra Aika e Aoi catturo' i cuori di tutti. Nessuno ebbe neanche il coraggio di prendere in mano il proprio strumento per ripetere l'Amazing Grace che li aveva allietata in quei pochi minuti. Nessuno pote' neanche pensare di osare a riprodurre una melodia simile, perche', e tutti loro lo sapevano,non ci sarebbero riusciti.

Quando Aoi passo' l'archetto sull'ultima nota senti in contemporanea la voce che lo aveva accompagnato lungo quello strano viaggio spegnersi insieme al suono del suo violino. Il ragazzo sussulto',come se si fosse appena svegliato da una trance. Si guardo' intorno sentendosi spaesato, guardando le pareti della camera come le stesse guardando per la prima volta.

“Dove sono?” penso' smarrito. Per un istante, un lungo intenso istante, aveva visto davanti a se una platea immensa, all'interno di un teatro, gremito di gente. Era lui e il suo violino, mentre suonava “Amazing Grace”. Non era pero' dasolo,insieme a lui c'era un'altra ragazza, non molto alta, in un ampio vestito rosa, un vestito che ricordava quellidel seicento. La ragazza stava cantando, seguendo il suono del suo violino. Aveva i capelli color dello sciroppo d'acero, che le ricadeva lisci e folti sulle spalle, incorniciando un piccolo volto pulito, puro, somiglianmte a quellodi un angelo. E la sua voce...cielo la sua voce sembrava venire direttamente dal Paradiso.

Aika, non molto lontano da quella stanza, si strinse forte una mano sul petto. I suoi occhi erano fissi per terra, spalancati dal terrore. Il forte tremolio non era ancora cessato. “Non.... non e' possibile” penso' stringendo forte le dita intorno alla sua camicia rosa. Solo pochi secondo prima, si era vista su un palco, un palco di un teatro. Insieme a lei, un ragazzo dai capelli corvini e dagli intensi occhi blu, accompagnava la sua voce col violino.




ANGOLO DELLA SCRITTRICE: stavo ascoltando Amazing Grace e nonostante non sia credente mi sono sentita attraversare da molte emozioni. Quando poi ho visto su facebook una fanart di hakuouki,dove venivano rappresentati i protagonisti dell'anime in vesti musicali,mi e' venuta l'idea di fare questa sorta di cross over,probabilmente sviluppero' questa storia come una fanfiction,ma questo pezzo mi e' venuto di getto, ascoltando proprio quella canzone e lasciandomi cullare da quelle emozioni. Spero sia di vostro gradimento :) Se lasciate un commento ne sarei davveromolto felice!!