when there was love
Io ti ho amato e rispettato con tutta la mia vita e la mia anima
Quando penso che tu non sei qui con me , soffro!
Cosa ho fatto per meritarmi questo?
Tutto dal diario di un povero
Innammorato!!
You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on
My Heart Will Go On/Celine Dion/Titanic
" è notte profonda,lo sguardo corre, scorre, fruga col soffitto della stanza, è impaziente, non trova pace.
I miei pensieri sono come una mandria di cavalli selvaggi lanciati in una corsa pazza:
Corrono,si urtano,si intralciano a vicenda.
Mi giro e rigiro nel letto,è inutile non riesco a dormire.
Guardo ancora il soffitto della stanza: è bianco, eppure vi scorgo sempre un nome,scritto a caratteri enormi:
Sharpay.
Un nome che mi parla di dolcezza,di ricordi, di dolci pascoli su cui nutrire la mia anima,
Come un emigrante nel secolo scorso lasciava la patria su navi grandi e popolose,
Ma nemmeno in mezzo al mare riusciva a dimenticare la sua terra, perchè il suo cuore era rimasto là
Giacchè non se ne era mai staccato,così il mio pensiero,gira e rigira,ma alla fine finisce sempre
Per rifuggiarsi nel suo porto preferito: Tu.
Ora più che mai mi accorgo che la vita è come la strada cge scorre sotto le ruote della mia auto,
le curve nascondono le ignote sorprese del nostro destino e sei stata tu l'ultima meravigliosa sorpresa
di questo mio eterno peregrinare.
Non chiamarmi poeta, so solo guardare le cose come Iddio le ha fatte:
Belle,Splendite,Intinte di Sole.
Ma se per poeta,però,intendi saper denudare la propria anima,di perdere se stesso per ritrovarsi
Senza nè corpo, nè peso, allora si, chiamami pure Poeta, perchè lo sono sempre stato.
Non faccio che andar con il pensiero a quella sera, quando ti ho conosciuto, ai momenti
Meravigliosi che ho passato con te; alle parole , ai sorrisi che abbiamo consumato insieme.
Li vedo e rivedo come in un film a ritroso, che non mi stanco mai di rimettere daccapo.
Vorrei riviverli tutti: attimo per attimo, riassaporarli, sentirmi felice ed assieme esaltato della tua presenza.
Vorrei avere almeno per un istante davanti, quelle cose, i tuoi occhi, il tuo sorriso, che mi hanno
fatto felice per un breve attimo di eternità!
Ma, ahimè, i giorni passati sono come una lunga fila di candele spente che ormai non danno più luce,
Ci è dolce rammentare il tempo in cui la loro fiamma ravvivava dolcemente la nostra vita,
Ma esse sono ormai morte come le cose che non hanno più vita, anche se...
...a volte è bello lasciarsi incantare dalle candele spente.
Farsi cullare dai ricordi come una barca alla deriva in mezzo al mare,perdere lo sguardo sull'orizzonte e...
Mai più tornare a trovarlo!
Ah! Quante cose vorrei dirti! Ma i miei pensieri sono come viadanti che si ammassano impazienti sulle rive del fiume,
in attesa di colui che li traghetti all'altra sponda.
Si ammucchiano,si affollano,si intralciano, ma il traghetto è lento, il fiume è largo e il barcaiolo è stanco.
La mia mano è quel barcaiolo, che ansima, si ferma a tratti, poi riprendere con fatica a farsi strada sulle eterne righe;
ed ora si ritrova di nuovo triste,come per incanto alla fine del lungo viaggio.
Ha capito,che è giunta l'ora di lasciarti. Sa che il treno del tempo è un treno che non si ferma mai.
Ma perchè dubitare ancora?
Oggi in me è nata la speranza,la speranza che il tuo sorriso possa illuminare per sempre la mia vita."
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on
My Heart Will Go On/Celine Dion/Titanic
" è notte profonda,lo sguardo corre, scorre, fruga col soffitto della stanza, è impaziente, non trova pace.
I miei pensieri sono come una mandria di cavalli selvaggi lanciati in una corsa pazza:
Corrono,si urtano,si intralciano a vicenda.
Mi giro e rigiro nel letto,è inutile non riesco a dormire.
Guardo ancora il soffitto della stanza: è bianco, eppure vi scorgo sempre un nome,scritto a caratteri enormi:
Sharpay.
Un nome che mi parla di dolcezza,di ricordi, di dolci pascoli su cui nutrire la mia anima,
Come un emigrante nel secolo scorso lasciava la patria su navi grandi e popolose,
Ma nemmeno in mezzo al mare riusciva a dimenticare la sua terra, perchè il suo cuore era rimasto là
Giacchè non se ne era mai staccato,così il mio pensiero,gira e rigira,ma alla fine finisce sempre
Per rifuggiarsi nel suo porto preferito: Tu.
Ora più che mai mi accorgo che la vita è come la strada cge scorre sotto le ruote della mia auto,
le curve nascondono le ignote sorprese del nostro destino e sei stata tu l'ultima meravigliosa sorpresa
di questo mio eterno peregrinare.
Non chiamarmi poeta, so solo guardare le cose come Iddio le ha fatte:
Belle,Splendite,Intinte di Sole.
Ma se per poeta,però,intendi saper denudare la propria anima,di perdere se stesso per ritrovarsi
Senza nè corpo, nè peso, allora si, chiamami pure Poeta, perchè lo sono sempre stato.
Non faccio che andar con il pensiero a quella sera, quando ti ho conosciuto, ai momenti
Meravigliosi che ho passato con te; alle parole , ai sorrisi che abbiamo consumato insieme.
Li vedo e rivedo come in un film a ritroso, che non mi stanco mai di rimettere daccapo.
Vorrei riviverli tutti: attimo per attimo, riassaporarli, sentirmi felice ed assieme esaltato della tua presenza.
Vorrei avere almeno per un istante davanti, quelle cose, i tuoi occhi, il tuo sorriso, che mi hanno
fatto felice per un breve attimo di eternità!
Ma, ahimè, i giorni passati sono come una lunga fila di candele spente che ormai non danno più luce,
Ci è dolce rammentare il tempo in cui la loro fiamma ravvivava dolcemente la nostra vita,
Ma esse sono ormai morte come le cose che non hanno più vita, anche se...
...a volte è bello lasciarsi incantare dalle candele spente.
Farsi cullare dai ricordi come una barca alla deriva in mezzo al mare,perdere lo sguardo sull'orizzonte e...
Mai più tornare a trovarlo!
Ah! Quante cose vorrei dirti! Ma i miei pensieri sono come viadanti che si ammassano impazienti sulle rive del fiume,
in attesa di colui che li traghetti all'altra sponda.
Si ammucchiano,si affollano,si intralciano, ma il traghetto è lento, il fiume è largo e il barcaiolo è stanco.
La mia mano è quel barcaiolo, che ansima, si ferma a tratti, poi riprendere con fatica a farsi strada sulle eterne righe;
ed ora si ritrova di nuovo triste,come per incanto alla fine del lungo viaggio.
Ha capito,che è giunta l'ora di lasciarti. Sa che il treno del tempo è un treno che non si ferma mai.
Ma perchè dubitare ancora?
Oggi in me è nata la speranza,la speranza che il tuo sorriso possa illuminare per sempre la mia vita."