Y el principe no se recordò de Cenicienta

Ave popolo! ;D

E’ dai tempi di Capodanno che non ci si sente! Come vanno le cose?? :3

Dunque, rieccomi qui con questa nuova storia. Come sempre, anche questa storia comprenderà yaoi! Solo cambia leggermente la coppia xD

Spero sia di vostro gradimento!! ^^

Buona lettura :D

 Vincent dormiva.

Dormiva e sognava.

Sognava e piangeva.

Non doveva fare quel sogno.

Ma la realtà era troppo dura e doveva fargli fare quel sogno…

Poggiò il piede coperto da una scarpina di vetro a terra.

Era arrivato a quell’agognato ballo. Era riuscito a trovare il modo di andarci.

Sì guardò intorno meravigliato: tutto era bellissimo. L’enorme portone in legno, il castello azzurro, i giardini perfettamente curati, la dolce musica che veniva dal salone…

L’unica cosa che non capiva era perché indossava quegli assurdi vestiti femminili.

Lui era un uomo! Il suo aspetto, poteva confondere, è vero.

Quei lunghi capelli, biondi e setosi, si confacevano più ad una ragazza che ad un ragazzo.

Quelle labbra rosee dovevano appartenere più ad una ragazza che ad un ragazzo.

Fece spallucce.

A lui bastava solo essere arrivato lì. A lui bastava solo poter incontrare il suo principe...

Perché lui era la sua Cenerentola.

Perché lui era la sua amata principessa.

Ma… era davvero così?

Ed eccolo lì, il suo principe. Fiero, altero, bellissimo.

I capelli neri come ali di corvo, gli occhi dorati come il sole, le labbra rosee tirate all’insù… un sogno, il suo sogno.

Perché loro si erano già conosciuti.

Perché loro avevano ballato in quella stessa sala.

Perché loro si erano scambiati sguardi languidi e dolci sorrisi, in un altro ballo.

Arrossì. Sicuramente si sarebbe ricordato di lui e sarebbe scattata nuovamente quella magia d’amore.

Ma le principesse amano illudersi.

Ma le principesse amano ferirsi.

Non sempre c’è un lieto fine, quasi mai in realtà. I lieto fine sono per i bambini, per quelle povere anime pure.

E quello che vide, fece crollare i sogni del povero Vincent.

Perché il suo principe sorrideva ed abbracciava un’altra persona?

Perché il suo principe baciava un’altra persona?

Si portò una mano alla bocca, aperta per lo sgomento.

Che si fosse dimenticato di lui?

Le lacrime solcarono le pallide guance. Poteva sentire il suo cuore rompersi.

CRUSH CRUSH.

I piccoli frammenti si infrangevano a terra, uno dopo l’altro.

Il ragazzo biondo che stringeva tra le braccia sorrise. Ah, e così ora prendeva spudoratamente il suo posto?

« Siete voi, quello che cercavo»

E quelle parole lo uccisero.

Dove? Dove erano le parole che aveva riservato a lui e solo a lui?

Dove erano le labbra che aveva destinato a lui?

« Mi hai ucciso, Gilbert » sussurrò

Si allontanò, correndo con le lacrime che gli inumidivano gli occhi bicolore.

E pensare che gli aveva detto “Sei la mia principessa”

E pensare che gli aveva creduto.

«La principessa di niente, sono stato.

Un’assurda Cenerentola, ecco come mi sono sentito.

Perso nella crudele fiaba della realtà.

Mi ero illuso di importare qualcosa per te. Che tu ti prendessi cura del mio cuore.

Ed invece no! Sei perfido, Gil! Perfido come la cruda realtà»

Ma nel correre, la scarpina gli cadde.

Quella crudele scarpina che non sarebbe stata mai più sua…

Ed il principe la vide, quella piccola scarpina di cristallo.

La vide e fu come se il cuore si contraesse. Aveva già visto quella scarpina, ma… di chi era?

La colse.

Un volto sfocato ed un candido sorriso gli apparvero alla mente.

Due bellissimi occhi e morbidi capelli biondi.

«Principe Gil?»

Il moro guardò il giovane che l’aveva chiamato. In effetti, aveva due bellissimi occhi e morbidi capelli lisci.

Aveva un candido sorriso.

«Oz, vieni qui»

E la fasulla Cenerentola vide la scena.

Nascosto dietro la colonna, aveva visto il giovane avvicinarsi.

Aveva visto il principe provargliela.

L’aveva visto sorridere quando si era accorto che la scarpetta calzava al piede del giovane.

L’aveva visto baciarlo.

Ed aveva capito. Non c’era spazio per lui lì.

Sorrise tristemente « Sii felice, Gil »

«Vince…»

Il moro non finì la frase quando vide il fratello lì steso a terra, con il Dormouse accanto a lui.

Sospirò.

Ogni volta la stessa storia. Possibile che dovesse trovare i posti per addormentarsi?

Lo prese in braccio è lo stese sul letto.

Gli accarezzò una guancia e si stupì di quella lacrima solitaria che la bagnava.

L’asciugò con un dito e lo baciò sulla fronte.

« Gil? Andiamo? »

Una voce richiamò il giovane che si alzò lasciando solo il fratello.

“Sii felice Gil”, mormorò nel sonno con le lacrime che avevano ripreso ad uscire.

Ed il principe non si ricordò di Cenerentola.

Angolo Autrice

vediamo come definire questa cosa… ah sì, una pazzia .-.

Ma che ho scritto? Non mi bastava stravolgere i personaggi di Pandora Hearts, pure la fiaba di Cenerentola!

Ma che volete farci, sono fatta così xD

Ok, bando alle ciance, qualche spiegazione è d’obbligo.

La storia è formulata in questo modo:

1) Vincent che si addormenta e sogna (parte in corsivo)

2) Il sogno di Vincent in cui lui è una sorta di Cenerentola che ha già incontrato il principe (Gilbert) in un altro ballo.

In questo ballo però, Gil non ricorda chi sia la sua Cenerentola e pensa che sia Oz a cui fa provare la scarpetta.

3) Ritorno alla realtà con Vince che dorme e Gil che “viene portato via” da Oz, come nel sogno. (parte in corsivo)

Sicuramente ho creato confusione con i generi. Sappiate che qui Vince è uomo, ho usato anche il femminile per marcare il rapporto con Cenerentola.

Ok, ho concluso.

Scusate se vi ho annoiato!!^^

Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)