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Autore: evelyn80    27/02/2015    1 recensioni
[Affari a quattro ruote]
[Liberamente ispirata a varie puntate delle stagioni 9, 10 e 11]
Evelyn possiede una dote straordinaria: è in grado di comunicare con la mente con tutti i mezzi di trasporto e principalmente con le auto. Questa sua capacità non passa certo inosservata e Mike le chiederà di unirsi a lui ed Edd nella loro "missione di recupero" di vecchie auto. Lei accetterà, non senza riserve, e non tarderà ad innamorarsi dello spilungone.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

"Buongiorno Edd! Come va oggi?" lo salutò Norman, il furgoncino Volkswagen type 2 Splitscreen che stava riparando in quel periodo.

"Abbastanza bene, grazie."

Ma sapeva perfettamente di aver detto una bugia. Non andava affatto bene. Nonostante fossero passati già quasi sette mesi, non riusciva ancora a smettere di pensare ad Evelyn. Gli mancava da morire ed a poco importava che gli avesse lasciato il suo dono più grande, il suo "potere": lei non c’era più e niente e nessuno avrebbe potuto riportarla indietro.

Benché prima della tragedia si fossero lasciati, lei aveva comunque deciso di sacrificarsi per lui e quell’atto così grande gli aveva fatto capire quanto Eve fosse stata innamorata di lui, al punto di morire al suo posto. Per ricordare quel gesto, aveva trasformato il grosso proiettile che l’aveva uccisa in un ciondolo, che da quel disgraziato giorno di Novembre portava appeso al collo.

Ogni volta che si muoveva lo sentiva sbattere contro il suo petto, rammentandogli che se il suo cuore batteva ancora era solo e soltanto grazie a quella strana e dolce ragazza che gli aveva dato tutta se stessa. Che nonostante tutto quello che era successo tra di loro, non aveva mai smesso di amarlo, donandogli la sua stessa vita pur di consentirgli di salvarsi.

Tentò di concentrarsi sul suo lavoro, ma quella mattina si sentiva più inquieto del solito. Mike non era in ufficio, così ne approfittò per prendersi una pausa, incamminandosi a piedi verso la periferia di Bracknell, come seguendo una specie di richiamo.

Non aveva percorso molta strada che una voce di giovane donna attirò la sua attenzione: gli sembrava di averla già sentita, in passato. Si voltò a guardarsi intorno, ma non vide nessuno. C’era solo un’automobile sportiva, posteggiata qualche metro più avanti. Sembrava vecchia di anni, ma ad una seconda occhiata capì che l’impressione negativa era dovuta al fatto che la macchina era coperta di polvere e sporcizia, con le erbacce avvolte attorno ai mozzi delle ruote, come se fosse stata ferma lì da secoli. In realtà, doveva essere quasi nuova. Si avvicinò ancora e ben presto si rese conto che era la voce della vettura, quella che aveva sentito: stava canticchiando sommessamente, mugolando di tanto in tanto.

All’improvviso, il suo tono si innalzò, arrivando ben distinto alle orecchie della mente del meccanico:

"I'm a shooting star leaping through the sky, like a tiger defying the laws of gravity, I'm a racing car passing by like Lady Godiva, I'm gonna go go go there's no stopping me…"

Edward conosceva quella canzone: era "Don’t stop me now" dei Queen, ma non fu quella a colpirlo, niente affatto! A lasciarlo basito fu proprio la voce, che aveva all’improvviso riconosciuto:

"Evelyn…?" disse, incapace di contenersi, colmando la distanza che lo separava dall’auto in poche lunghe falcate. La macchina smise di colpo di cantare:

"Eh? Stai dicendo a me? Ci conosciamo?"

"Evelyn…" ripeté lui, dimenticandosi persino di usare la mente.

"Si… mi chiamo Evelyn, ma tu come fai a… ehi, aspetta un momento! Tu sei un sussurratore! Allora esistete veramente! Ricordo vagamente di averne sentito parlare da qualcuno… ma non credevo che fosse vero!"

"Sono Edd…"

"Piacere di conoscerti Edd! Lo sai, ora che ti guardo meglio, mi sembra di averti già visto… ci siamo già incontrati da qualche parte? No, non credo… sono mesi che non mi muovo da qui."

Per tutta risposta, il meccanico sfiorò delicatamente la sua carrozzeria, continuando a guardarla con un sorriso sempre più ampio.

"Le tue mani… non so perché, ma ho la sensazione di essere già stata toccata da te… anche se non saprei dire quando…"

"Chi è il tuo proprietario?"

"Non lo so… o meglio, non me lo ricordo. So solo di essere stata portata fino a qui e poi mi hanno abbandonato. Da allora nessuno mi ha mai più guidato."

"Non va bene per una sportiva. Sono un meccanico: mi permetti di darti un’occhiata?"

"Certo, accomodati!"

Edd aprì la portiera, si sedette e tirò la leva di apertura del cofano. Controllò rapidamente il motore ed ebbe conferma di quanto aveva immaginato: quell’auto era praticamente nuova; era stata solo abbandonata. Tutto gli parve in perfetto ordine, tanto da osare persino di metterlo in moto prima di metterlo a punto. Non si era sbagliato: il propulsore si avviò al primo colpo, girando come se fosse stato nuovo di zecca.

"Mi porterai via da qui?"

"Si, se lo vuoi."

"Certo che lo voglio, sono stufa di stare qui ferma a marcire! E poi, mi sei simpatico! Te l’ha mai detto nessuno che sei proprio carino? "

Lui scoppiò a ridere, poi si infilò di nuovo al posto di guida. Prima di partire, si sfilò il ciondolo-proiettile dal collo e lo appese allo specchietto retrovisore. Incredibilmente, ne aveva ritrovato la sua legittima proprietaria.

 

Fine


Spazio autrice: Eccomi di nuovo! Come promesso, eccovi l'epilogo della storia, che spero vivamente vi sia piaciuta. Ringrazio tutti quelli che sono passati a dare un'occhiata, ed in special modo LaPoetastra per avermi tenuto sempre compagnia con le sue recensioni.
Bacioni!
Evelyn

  
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