Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: francy ferrara98    27/02/2015    0 recensioni
A sedici anni, una ragazza appena diventata madre, presa dalle complicazioni del parto, muore. Sua figlia, alla sua stessa età scopre un diario scritto dal padre, e da lui stesso nascosto con cura, in cui vi era tutta la storia. Nella notte sarà la madre ad apparirle dinnanzi che le spiegherà tutta la verità, una verità che neppure il padre conosce fino in fondo. Il futuro riserverà anche per la piccola sedicenne, già priva di affetto materno, un futuro molto drammatico ma romantico contemporaneamente.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E finalmente sto per raggiungere anche io il traguardo che tutti gli adolescenti sognano. Oggi è il mio sedicesimo compleanno, mancano altri due anni per realizzare i sogni di una vita migliore, eppure manca un pezzo per completare il puzzle, il pezzo più importante della mia vita. Ma quanto sarà strana la vita?! Perché ci vengono strappate così crudelmente le persone di cui abbiamo bisogno?! Perché spesso ci vengono negate le spiegazioni che cerchiamo solo perché reputati troppo piccoli?! (Cade qualcosa) (-tra sé e sé-)Ops ,cosa sarà mai caduto! (-Stupita- ) ohw ma è un diario! È davvero bello! Chissà cosa nasconde al suo interno…! Sono davvero tanto curiosa di leggerlo! (Dal salotto) << Jasmyyneee..! Ho bisogno d’aiuto per sistemare casa, vieni qui!>> << No papà, non posso, ho tanto da studiare per domani, scusami>> << Va bene piccola, non importa, studia che è molto più importante.>> (-tra sé e sé-) Si certo papà devo studiare, in fondo leggere un diario scritto da qualcuno istruisce più di qualsiasi materia scolastica, per cui Jasmy basta rimorsi e fa’ veloce a leggerlo… “E poi d’un tratto sentii degli strilli, mi ci volle un po’ per capire che era venuto alla luce il frutto del nostro amore. Passai del tempo a guardare tua madre, lei mi sorrise, <> disse <<è arrivata a riempirci di gioia la vita>> esclamò… Io non potetti fare altro che sorriderle, ma non ebbe tempo per vederlo che già dolcemente chiuse gli occhi. Continuavo a fissarla, dormiva come un angelo, e in fondo capii che dopo tutti gli anni trascorsi a studiare Dante, non compresi mai a fondo la percezione di Beatrice come donna angelica, come in quell’istante in cui non riuscivo a vedere altro che un angelo al posto della mia ragazza, non era possibile, la mia donna per un attimo venne paragonata da me stesso alla Beatrice di Dante.. << Esca fuori>> sentii una voce provenire dall’entrata << non sente? Non può più stare qui! >> non me la sentivo di lasciarla lì da sola ma non ebbi altra scelta, dovetti subito uscire. Sentivo che c’era qualcosa che non andava, quel <> continuava a rimbombarmi nella testa, ma non immaginavo di certo che… << Vada nella stanza numero 09>> era l’infermiera di turno <>, mi misi a cercare la stanza numero 09 e nel frattempo come un flash <> ehm ma <<9= 3+3+3>> oddio ma <<3= Trinità e 9 = numero attribuito a Beatrice nella Vita Nova >> ma infatti <>. Non riuscivo a capire il motivo per il quale quel giorno Beatrice mi tormentava, quasi quasi stavo per pentirmi di aver studiato, ma perché pentirsi di avere cultura? In fondo erano solo degli stupidi ricordi! Non dovevo lasciarmi prendere dalle paranoie, era un giorno speciale per me e dovevo sentirlo come tale, ero diventato padre. Intanto trovai la stanza che mi dissero, entrai, vi era un’atmosfera bellissima, lo splendore negli occhi e tanta gioia nei cuori di quella gente, piccoli marmocchi che attiravano a sè l’ammirazione e l’attenzione di tutti, confetti sul tavolo, lo stappo dello spumante, il flash delle macchine fotografiche che racchiudevano ogni singolo attimo all’interno delle foto, eppure un letto ed una culletta erano vuoti, e non solo, non c’era neppure nessuno ad aspettare lì ansioso per vederli riempirsi… <> mi disse l’infermiera… ti presi, eri bellissima amore mio, di una bellezza tale da non riuscire a staccarti gli occhi da dosso, per la seconda volta mi innamorai, ma questa volta di un essere così piccolo e dolce. Non mi sfugge mai niente, ma tu, piccola mia, per la prima volta riuscisti a farmi dimenticare i miei vent’anni e mi facesti sentire un uomo. Mi facesti sfuggire tutto in quel momento ma non che l’altro pezzo fondamentale della mia vita non era lì con noi. <> nessuno mi dava risposta <> Anche l’infermiera di turno abbassò lo sguardo ed andò via. Non capivo, non sapevo cosa pensare, mille dubbi mi tormentavano, non sapevo a chi rivolgermi, tu iniziasti a piangere, avevi fame forse, oppure cercavi il calore di colei che ti ha tenuta 9 mesi dentro il suo grembo.. ehm, ed ecco che ricompare di nuovo il numero 9, questa volta però, per una cosa naturale… <> Urlai fortissimo.. <> il medico di turno << oh dottore, finalmente!>> E quasi mi si presentò un briciolo di speranza.. << Signor Smith, non ce l’ha fatta!>> << Come? Cosa? Non capisco! Non ce l’ha fatta?! Come è possibile?! Era in ottima salute! Oddio! Ed io?! Ora come continuerò a vivere?!>> Rimasi freddo, ti strinsi forte a me e mi accasciai sul pavimento, sentivo che lei ci stava abbracciando ma nello stesso tempo percepivo un dolore al cuore proprio come se stesse per scoppiare… << Mio Dio, mio giusto Dio, portami da lei!>> Questa fu l’ultima frase che urlai prima di chiudermi in un immenso silenzio…” (Una voce proveniente dal salotto) <> << Si papà, arrivo subito!>> << cos’hai piccola mia?>> << Niente papà, sta’ tranquillo, io ora corro da Sally che mi sta aspettando già da un po’, non credo di tornare per cena per cui non aspettarmi e perdonami se questa sera ti lascio da solo>> << non preoccuparti vita mia, esci pure e divertiti , ci sarà sempre del tempo che trascorrerai con il tuo papà per recuperare il tempo che stasera perderemo>> << farò il più presto possibile promesso!>> (-esce di casa-) (Arrivo da Sally) (-Toc Toc-) << E’ aperto! >> << Ciao Sally, perdonami se ti sto disturbando ma ho un urgente bisogno di parlare con qualcuno>> << sta’ tranquilla Jasmy, non mi disturbi affatto, ma cosa è successo di così grave? Ti vedo molto preoccupata!>> << Sally, ho scoperto…>> << Jasmy ho detto di calmarti, qualsiasi cosa sia successa non sei sola, ci sono io con te!>> << Ho scoperto che mio padre nasconde un diario!>> << Come? Cosa? Un diario? E che tipo di diario? >> << Sally, è un diario segreto che lui stesso ha scritto, ho letto solo l’inizio e parla di una persona per lui molto importante, la persona che io non ho mai avuto fortuna di conoscere, da quelle poche righe che ho letto si capisce benissimo che era davvero una persona molto eccezionale!>> << Jasmy quindi questa persona sarebbe tua madre vero? >> << Si proprio lei! Povero papà, ne era davvero così immensamente innamorato e gli è stata portata via! Oddio quante volte sono stata ingiustamente scontrosa con lui, quante colpe gli ho addossato che non meritava affatto, quanti dolori gli ho fatto subire in sedici anni eppure non mi ha mai detto niente, non ha fatto altro che soffrire in silenzio più di quanto non lo stesse già facendo! >> << Jasmy, va’ da lui , scusati per tutte i tuoi momenti no, fagli capire che se sei stata scontrosa era solo e soltanto per immaturità ma anche perché eri all’oscurità di tutto, lui da buon padre ti avrà perdonata da tempo, ma parlaci ugualmente, vedrai che ti fornirà anche di tutte le spiegazioni che cerchi oltre a sentirti meglio con lui e con te stessa, ascolta il mio consiglio, non perdere altro tempo che è prezioso.. >> << Va bene Sally, corro da lui e poi ti farò sapere come è andata.>> (-esce per ritornare a casa-) (Rientro a casa) << Papà, sei sveglio oppure dormi?>> (-tra sé e sé-) << Perfetto dormi, a domani!>> (Durante la notte) << Jasmyne, sveglia! Non avere paura di me! Sono la spiegazione che cerchi!>> << Oddio, signora, ma lei è un angelo!>> << No Jasmy, sono tua madre, credo che sia arrivata l’ora di farmi vedere, sono ormai sedici anni che non sono più in vita, avevo la tua stessa età quando sei venuta alla luce, e ricordo tutto di allora, le mie lacrime, i tuoi strilli, la felicità negli occhi di tuo padre, l’ultimo sorriso che dolcemente mi fece e la paura di lasciarti troppo presto, poi, però il tempo era ormai scaduto, figlia mia, gli angeli vennero a prendermi e purtroppo mi portarono lontano da te e da tuo padre. Quando nove mesi prima venni a conoscenza della tua presenza dentro di me, dovetti prendere una decisione, io fin dall’inizio sapevo il rischio che correvo a portare questa gravidanza avanti, sai figlia mia, avere un figlio a sedici anni scombussola un po’ tutto, e si sa che seguiranno complicazioni ma nonostante ciò ho afferrato tutto il coraggio che non sapevo neppure di avere ed ho preso una decisione, quella che più mi sembrava giusta, farti vivere, che è il simbolo d’amore più bello che una madre possa mai fare. Ah figlia mia , se solo tuo padre sapesse tutta la verità! Se solo sapesse da quanto tempo mi porto dietro questo fardello! Oh quante volte ti ho sentita urlargli contro che se io non sono più con voi è solo colpa sua, figlia mia, non pensarlo neppure, se proprio in questa storia c’è qualcuno di innocente, questo qualcuno è tuo padre e comunque io voglio che tu sappia una cosa, io non vi sono vicino fisicamente ma il mio compito è stato ben più impegnativo perché per tutti questi anni ho dovuto, da buon angelo, guidarvi verso il giusto cammino e non è stato affatto facile, soprattutto con te, Jasmy…>> << Ma tu, signor..ehm.. mamma, perché hai deciso di venire da me proprio ora?>> << Tesoro mio, perché ora sei cresciuta e soprattutto perché hai letto il diario di tuo padre e ci tengo molto a dirti la verità>> << ma, quindi, io aprendo quel diario, ti ho chiamata qui?>> << Figlia mia, tuo padre ha versato molte lacrime su quel diario e una volta finito disse testuali parole: <> E’ proprio per questo che ora io sono qui. Oh quante volte avrei desiderato augurarti un felice compleanno anche se senza di me, mi sembrava quasi un desiderio irrealizzabile e invece sono qui con te ora!>> << Mamma, anche se non lo ammetto mai, è davvero difficile vivere senza di te, soprattutto ora sapendo che non ci sei più a causa mia!>> << No figlia mia, non dirlo neppure per scherzo, io non sono al tuo fianco ma questo non significa che io non sia sempre con te, anzi, sai che ti dico?! lo sono ancor di più di qualsiasi altro genitore, anche di tuo padre. Ora però il tempo è scaduto, devo andare via, sta’ tranquilla che ritornerò, ogni volta che avrai bisogno conta pure su di me. Vita mia, fa’ tesoro di ciò che ti ho detto anche se non è tutto, ma come già anticipato ritornerò e ti sarà riferita tutta la verità, tu continua con l’ aiuto di tuo padre a leggere il diario , egli potrà aiutarti a capire.. Ora però devo andare, mi aspettano… Vi Amo.>>
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: francy ferrara98