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Autore: DustRuna    28/02/2015    0 recensioni
Non sapevo come fossimo arrivati qui,non sapevo perchè ci rimanessi, l'unica cosa che sentivo era quella straziante morsa allo stomaco che mi dava l'istinto di correre così forte da non riuscire a guardare le pareti, ma non ci riuscivo, sono rimasta lì, immobile..
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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“Ed eccoci arrivati” pensò  Juno con un gran sospiro, lei era l’unica a non voler essere sorteggiata per quella grandiosa “opportunità”. Era l’inaugurazione della casa chiamata "Meraviglia", della più prestigiosa maga del mondo, la signorina  Baudelaire, o almeno così si faceva chiamare. Sembrava una persona gradevole e di altri tempi, amava portare ampi vestiti veneziani e atteggiarsi allo stesso modo delle signore dell’800.
Al suo seguito c’era sempre un maggiordomo dall’aspetto triste ma molto più giovane di lei, poteva avere tra i diciotto e i ventanni.
Juno fù l’ultima ad arrivare, lì erano già presenti 4 partecipanti, erano 3 ragazzi e una ragazza.
La signorina inizio a fare una delle presentazioni rivolta verso il pubblico.
“Cari telespettatori, lo so che non vedevate l’ora che la mia favolosa casa arrivasse anche qui da voi”, a quelle parole ci furono persone che urlavano, altre fischiavano e altre battevano semplicemente le mani,
“quanti di voi avrebbero voluto vederla all’interno? Ma tranquilli che i nostri cari sorteggiati ve ne parleranno, vi racconteranno le meraviglie della mia miracolosa casa”, il pubblico iniziò ad applaudire più forte, e la signora con un gesto delicato della mano li invitò a stare tutti in silenzio. Una volta raggiunto il silenzio desiderato iniziò a presentarci “Ecco a voi il nostro primo sorteggiato , MARCO” urlò il suo nome così forte che mi stordì . Il pubblico si cimentò in un fragoroso applauso, poi il ragazzo fu mandato a sedere e si andò alzando il secondo. “ il nostro secondo arrivato è Thommas” sta volta non urlò il nome del ragazzo, il pubblicò applaudì con la stessa intensità di prima. “ il nostro terzo arrivato è Jeremy” il pubblico come sempre applaudì . “ la nostra quarta arrivata è Coraline” e il pubblico iniziò ad applaudire, ma con meno intensità, la stanchezza iniziava a farsi sentire. “ E per ultima ma non meno importante la nostra quinta  partecipante, Juno” il pubblico fece un altro fievole applauso.
A quel punto la pedana dove siamo stati fin’ora ha iniziato ha muoversi,cigolando in modo strano, il cigolio stava componendo  una melodia. Una volta entrati nell’enorme casa non si poteva più uscire prima di una settimana, era la regola. Lo scopo della casa era quello di far divertire i giovani per pubblicizzare la signorina. Più era popolare più soldi aveva, e più la casa diventava mastodontica, ma la cosa più strana era che potesse muoversi e spostarsi per le città.
La pedana raggiunse un enorme portone intagliato con delle incisioni favolose, c’era l’acqua che scorreva limpida, la terra con le suo possenti montagne, il vento con i suoi temibili cicloni , il fuoco con il suo immenso calore e un ultimo elemento, l’oscurità con le sue venature violacee e vorticose. Il tutto si muoveva e fluiva all’interno del legno con dei colori che quasi brillavano.
Poi il portone si aprì e quello che c’era dentro era molto più spettacolare della porta vista fuori.
Sembrava di essere in paradiso, ovunque ti voltavi c’era un paesaggio diverso che mutava continuamente.
La signorina si voltò e disse: “ bene per oggi farete solo 2 delle nostre attrazioni, poi sarà la casa stessa a riportarvi da me per l’ora di cena”.
Il pavimento sotto di noi iniziò a muoversi, entrando in cunicoli per poi venir fuori in una specie di parco con una giostra piuttosto strana ° dove sarà mai l’uscita della giostra ° pensò Juno, ma poi tolse la domanda di mente, non le importava più di tanto perché lei non avrebbe provato nessuna di quelle diavolerie, odiava il fatto di essere lì, ma era affascinata da quello che la casa poteva contenere. A quel punto Marco urlò “ ragazzi dai, divertiamoci” a quel punto tutti si divisero a provare le diverse giostre mentre Juno andò a sedersi su una roccia poco distante dall’enorme giostra strana. Iniziò a fissarla , non sapeva perché ma le ricordava qualcosa. Poi fu nuovamente distratta dalla voce di Marco. Aveva una voce possente, ma non era un ragazzo molto alto, avevo capelli scuri ma con qualche tocco di biondo e occhi castani, sembrava un tipo simpatico dopotutto. Junò andò ad alzarsi e in quel momento vide un topino passarle vicino a grande velocità e sparire vicino all’enorme giostra. Nel frattempo venne raggiunta dagli altri.” Juno allora? Non provi nessuna attrazione?” chiese marco. Ma non ottenne risposta, Juno era intenta a fissare la giostra.
Marco si voltò e a quel punto la notarono tutti. °Incredibile,nessuno si era accorto di questa giostra° pensò Juno  guardando i ragazzi sbigottita. A quel punto marco grido “ RAGAZZI IO VADO A PROVARLA” e già stava correndo verso la giostra. Juno continuò a guardarla, non capiva cosa le ricordava. Marco si sedette su uno strano aggeggio , sembrava quasi un cucchiaio pensò Juno, poi improvvisamente capì a cosa somigliava quell’ enorme giostra, somigliava a un tritacarne. Nello stesso momento in cui Juno capì a cosa somigliasse , il topino di prima uscì dal suo nascondiglio e si mise davanti alla macchina, pigiò una pietrolina e tutto il complesso iniziò a fare strani rumori. Marco vinne girato e fatto entrare nella macchina. Juno venne scossa da un brivido di freddo. Gli altri invece iniziarono a ridere e a salutare marco che saliva sempre più in alto, fino a quando non riuscimmo più a vederlo.
   
 
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