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Autore: GreenBlood_    28/02/2015    4 recensioni
[Concentrato pienamente sul Fluff] [Raccolta di FlashFic] [Saranno presenti tutti i tipi di Pairing]
Caro popolo, sono tornata con una nuova raccolta, forse la più complessa che io abbia mai creato. Da come dice il titolo questa storia durerà cento capitoli, e cercherò in tutti i modi di portarla al termine e di saper reggere il peso della questione, determinazione al massimo, direi. Consiglio vivamente la lettura della seguente storia a chi è pazzo -come la sottoscritta- dei momenti toccanti tra coppie.
Ringrazio tutti quelli che leggeranno la suddetta raccolta ♥
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{Estratto...
#1. Pocky, dolce pocky; «Forse, Sonic, c'è qualcos'altro che vuoi assaporare»
#2 Quelle mani; Maria aveva l'abitudine di giocare con le dita quando era imbarazzata.
#3 Altalena; «...Voliamo, Silver!»
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Sentiment that life offers'
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[Espio and Nicole centric] [#5-Primavera]   
                                              
One Hundred. Almost infinite number
                                                                                         ~L'amore secondo ogni cosa   

Prompt: Perché a Espio non piacevano i colori freddi.
 ~~~

Quel giorno soffiava una pigra e fresca brezza, contenente residui dell’inverno ormai passato. Il fuoco scoppiettante, la cioccolata, le coperte, tutte immagini sfocate e incerte che volavano via insieme al vento.
 
«Espio! Dai, godiamoci la neve rimasta!»
«Non è altro che fango, lascia perdere.»

Le uniche due voci esistenti al momento, aliti congelati come contorno. Nicole gonfiava le guance da dietro la sciarpa di lana, in segno di lieve fastidio per via della risposta fin troppo gelida dell’altro -e in quella situazione, altro freddo non vi era di conforto-.
L’altro ci aveva provato: sul serio, ci aveva provato. Aveva fatto di tutto per mantenersi impassibile. Aveva cercato di fregarsene bellamente come faceva in genere Vector (cosa vuoi che me ne importi, ragazzina). Pensava anche di ricorrere alle risposte di circostanza di Charmy (Per ma va bene, carina!). Ma il fatto era che lui non era né Vector né Charmy. E Nicole quello lo sapeva benissimo.
Sembrava quasi che godesse intimamente nel continuare a svolazzargli intorno, nell’arrivare così vicina da sfiorarlo per poi ritrarsi con una graziosa piroetta – una di quelle che, se le prendi per il verso sbagliato, possono mutarsi in un calcio micidiale e spedirti in ospedale con gravi ematomi in parti del corpo su cui è meglio non soffermarsi a discutere-. Sembrava sogghignasse, le iridi smeraldine erano celate dai capelli scuri incollati alla fronte, disposti in un arabesco asimmetrico.
 
«Allora … faremo altro.»

Mentre lei s’avvicinava con eleganza Espio era incapace di gestire le emozioni che adagio lo dilaniavano come belve feroci. Il ghiaccio sotto i loro piedi scintillava come vetro sporco, il camaleonte sperava un poco che ci scivolasse, per metter fine a tutti quegli ansiosi e fugaci movimenti.
Lei sorrise, profondi solchi le scavarono le gote rosate, che si sposavano soavemente con i petali di ciliegio, silenti spettatori di quella curiosa scena. Da poco era riuscita a mettere in risalto i suoi veri sentimenti, imparato finalmente a farli sbocciare del tutto. Era felice di poter dire che erano completamente e unicamente suoi. 

 
 «Che cosa inten-»

Nicole si protese verso il corpo di Espio e fece combaciare le loro labbra umide e sottili, colmando il vuoto che si era creato tra loro, il ninja non riusciva a trovare una via di fuga. Una nuova scossa, più intensa delle precedenti, serpeggiava lungo la schiena di Espio.
L’aria era pervasa dal profumo di resina e dai suoni onirici del bosco.
Espio di arrese a quella resa, lasciandosi coccolare dal tepore che la ragazza emanava flebilmente, la stringeva a se per ricavarne calore, un calore che nonostante il passare delle stagioni rimaneva tale in ogni momento. Il suo era un intenso desiderio che gli primeggiava già da tempo nella mente, ma che continuava a custodire gelosamente.
Con la lentezza di un amante esperto e paziente, Espio lasciava scivolare le mani lungo le cosce di Nicole beandosi della loro morbidezza, e pronunciava suoni bizzarri, parole smozzicate che neanche lui stesso riusciva a comprendere.
«Ma tu … »
«Sembravi infreddolito, così ho voluto scaldarti un po’»
 
{ 498 parole }




 
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Note: 
Ehi, io l’avevo detto che sarei andata avanti con questa raccolta solo quando avrei avuto voglia. Non insultatemi per il mio ritardo.
Questa era una flash che volevo scrivere già da un anno, per chi avesse letto “le storie che presto scriverò” nella mia bio d'autore, ma ho sempre rimandato perché volevo scriverla nel modo migliore possibile, mi piacciono troppo Espio e Nicole e per loro solo il meglio! Li ho amati fin da subito, chi segue il fumetto Sonic The Hedgehog potrà capirmi.
Comunque, non ho altro da aggiungere, non sperate che tornerò presto con questa fic. Vorrei scrivere il mio libro (ancora che insisto con sta storia) oppure qualcosa di splatter. Un bacione a tutti; 


 
GreenBlood_
  
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