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Autore: Kaito Dark    01/03/2015    0 recensioni
Karma è una solitaria ragazza che un giorno trova uno strano libro: "Le cronache del mondo Altrove". Una domanda viene posta dal romanzo alla ragazza: "Qual'è il tuo desiderio"
Quando Karma, ossessionata da quella domanda, risponde di getto, si ritrova immediatamente catapultata in una città sconosciuta. Fuggita da uno strano uomo lucertola, la ragazza viene avvicinata da un'individuo curioso che le da il benvenuto ad Altrove. Comincia così l'avventura di Karma alla ricerca di una via di fuga da quel mondo a lei sconosciuto.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Karma rimase nella sua stanza a riflettere per tutto il giorno successivo; Oswald le aveva concesso di vivere nel suo alloggio fino a quando non ne avesse trovato uno suo e, nonostante le piccole dimensioni, spostando alcuni mobili, era riuscita a costruirsi un rifugio privato di circa sei metri quadri, separato da una tenda dal resto della casa. 

Verso sera Oswald, con tono autoritario, le ordinò di vestirsi, dicendole che sarebbero usciti entro cinque minuti:

“ Dove andiamo?”

“ Finché non riuscirai ad utilizzare la Regina, sarai completamente indifesa; dobbiamo comprare qualcosa per proteggerti.”

“ E dove?”

“ Qui ad Altrove ci sono diverse botteghe che vendono armi e armature; le ricavano dagli oggetti che trovano nelle terre selvagge intorno alla città o che ottengono come premio per alcune sfide; mettendole in vendita, i fabbri e gli artigiani guadagnano quanto basta per sopravvivere.”

 

Dopo aver camminato tra i vicoli della città per diversi minuti, Karma e Oswald arrivarono davanti ad una piccola bottega; la ragazza lesse ad alta voce l’insegna di legno che sormontava l’entrata:

“ Salvador.”

“ Questa è la bottega migliore di Altrove Est.”

Oswald entrò senza indugio, seguito da una curiosa Karma: l’interno del negozio non era molto grande ma armi e armature erano appese ovunque, sia alle pareti che a dei manichini. Dietro il bancone, un uomo osservava i suoi due nuovi clienti: aveva i capelli rossi, legati con una bandana color cremisi; la sua pelle era piuttosto abbronzata e due smeraldi splendevano nei suoi occhi; il suo corpo era completamente ricoperto da un’armatura da samurai rossa e nera; ciò che incuriosiva del suo aspetto era la grossa cicatrice che gli attraversava diagonalmente il volto da parte a parte; appena l’uomo riconobbe Oswald, gli si avvicinò e, con tono sorpreso, disse:

“ Non credevo di rivederti di nuovo nel mio negozio, Oswald. Dopo tanti anni, hai deciso di comprarti una nuova armatura?”

“ Non ti illudere, Minamoto, a me non servono armature per combattere; sono qui per lei.”.

Con aria scocciata, il giovane indicò Karma che, nel frattempo, si stava guardando intorno in cerca di qualcosa di interessante; il negoziante, stupito di vedere il ragazzo in compagnia, esclamò:

“ E bravo Oswald, ti sei trovato una moglie alla fi..!”.

Il fabbro non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò scaraventato a terra da un pugno:

“ Hai deciso di morire, Minamoto?”.

Osservando lo sguardo demoniaco che si era dipinto sul viso di Oswald, il negoziante comprese di aver sbagliato e tentò di cambiare discorso:

“ Beh, che genere di arma o armatura cercate?”.

Oswald si voltò a fissare Karma e, dopo qualche secondo, rispose:

“ Falle provare l’armatura più leggera che hai; è talmente mingherlina che non riuscirebbe a stare in piedi con una troppo pesante.”.

Sentendo quel commento, Karma si irritò:

“ Ehi, io non sono così debole!”.

La ragazza dovette però ricredersi quando, indossata l’armatura, crollò a terra per il peso eccessivo:

“ Aiuto…”.

Oswald sbuffò, scocciato e annoiato, e domandò al commerciante:

“ Immagino che tu non ne abbia di più leggere, vero?”

“ No, mi spiace.”.

Il giovane allora estrasse una piuma rossa dalla tasca e la appoggiò sul bancone:

“ Chiama Akemi, ci faremo bastare una veste per ora.”.

Dopo qualche minuto una donna scese le scale stringendo in mano un pedone degli scacchi: aveva dei lunghi capelli neri, una pelle bianca come una perla e due grossi occhi color nocciola; indossava un lungo chimono rosa con alcuni ricami alle estremità delle maniche; Karma rimase colpita dalla grande femminilità di quella donna che, con voce aggraziata, si apprestava a parlare:

“ Buongiorno, Oswald, è un piacere rivederti dopo tanto tempo.”

“ Buongiorno a te, Akemi.”.

La donna si voltò verso Karma e, con tono curioso ma sempre pacato, domandò:

“ Chi è questa graziosa fanciulla.”.

Leggermente imbarazzata, la ragazza rispose:

“ Io sono Karma, piacere di conoscerla, signorina Akemi.”

“ Karma, che bel nome; spero che potremo diventare amiche; allora, Oswald, cosa vuoi che cucia per te questa volta?”.

Il giovane consegnò la piuma rossa alla donna che, senza attendere ulteriori spiegazioni, iniziò a lavorare; il pedone che stringeva tra le mani brillò per un istante, tramutandosi in un grosso ago da cucito; Akemi infilò la punta di quell’oggetto dentro la piuma che, come per magia, si tramutò in un abito: era una tunica rosso fuoco; ricamate qua e là aveva delle fiammelle arancioni con una forma piuttosto allungata:

“ Ecco a te, Oswald, la tunica di fenice che mi avevi chiesto.”

“ Ti ringrazio, Akemi.”.

Karma osservò stupita tutta la scena e, trasportata dalla curiosità, domandò:

“ Come hai fatto?!”.

Con tono pacato, la donna rispose alla domanda:

“ Il mio Pedone è di tipo equipaggiamento e contiene l’abilità conosciuta come Agorail mi permette di tessere all’istante qualsiasi abito, anche possedendo solo una quantità minima di materiale.”

“ Ma è fantastico! Aspetta, cosa intendi con Pedone di tipo equipaggiamento?”.

Minamoto, sorpreso da quella domanda, esclamò:

“ Ma come, Oswald, non gliel’hai ancora spiegato?”

“ Non ne ho avuto occasione.”.

Il negoziante allora sorrise ed esclamò:

“ Allora lo farò io; ascoltami bene Karma.”

“ Sì.”

“ Esistono tre tipologie di pezzi ad Altrove; i primi, come quello di Akemi, appartengono alla categoria Equipaggiamento: essi si trasformano in armi o oggetti con poteri particolari; sono molto versatili e veloci ed è possibile ritrasformarli una volta concluso l’utilizzo; purtroppo non dispongono di una grande forza e possono rompersi. La seconda categoria, a cui appartiene il Cavaliere di Jack, è quella dell’Energia: i pezzi appartenenti a questa classe, una volta attivati, diventano liquidi e vengono ingeriti dall’utilizzatore che ne acquista i poteri; per ovvie ragioni, non possono essere rubati o disattivati e dispongono di una grande potenza magica; il loro unico difetto è il costante dispendio di energia da parte dell’utilizzatore. Infine l’ultima tipologia è quella Parassita: tra tutte le categorie è probabilmente la più forte ma anche la più pericolosa tra tutte; una volta attivato, il pezzo degli scacchi si attacca ad una parte del corpo dell’utilizzatore e si ciba della sua energia vitale per crescere; questa particolare tipologia tende ad assumere la forma di gigantesche braccia o di altri arti utili in battaglia ma il quantitativo di energia che consuma è enorme.”.

 

Karma ascoltò con attenzione le parole di Minamoto; da quando aveva incontrato Oswald, aveva compreso che, per sopravvivere e tornare a casa, avrebbe dovuto apprendere il più possibile su quel mondo in cui era stata portata; terminato il discorso, Minamoto esclamò:

“ Ora basta parlare di teoria e passiamo a qualcosa di più interessante: il mio negozio è pieno di armi eccellenti che io stesso ho creato; Karma, prendi pure quella che preferisci.”.

La ragazza, invogliata dal negoziante, iniziò a vagare per la bottega in cerca di un’arma adatta a lei; nel profondo del suo cuore sapeva già su quale tipo sarebbe ricaduta la sua scelta, un’arma con cui si era allenata ogni giorno per anni: una spada; forse quella era la sua unica qualità positiva: fin da bambina aveva guardato il padre partecipare alle competizioni di Kendo e di Scherma e la passione l’aveva conquistata. Karma si guardò intorno per un po’ di tempo senza trovare nulla che le interessasse; ad un tratto, però, appesa ad una parete seminascosta da uno scaffale, notò un’arma completamente bianca simile ad una Ninjato ma lunga quasi ottanta centimetri e con una guardia curva e frastagliata; il fodero era bianco, con alcuni petali di fiori di ciliegio dipinti sopra. Appena la toccò, Karma comprese che quella era l’arma giusta per lei:

“ Prendo questa.”

“ Shiro Yaksha, ottima scelta; tra tutte le armi del mio negozio, quella è una delle migliori.”.

Oswald osservò per qualche secondo quella spada e, percependo qualcosa di strano, si rivolse nuovamente a Minamoto:

“ Di cos’è fatta?”

“ Non lo immagini, Oswald?”.

Senza dire altro, Minamoto appoggiò sul bancone un pezzo degli scacchi, un alfiere. Bastò quel gesto per glaciare l’atmosfera:

“ Vieni, Karma, ce ne andiamo.”.

Oswald mise i soldi sul bancone e si avviò verso l’uscita. Karma ringraziò Akemi e Minamoto e, portando con sé la tunica e la spada, lo seguì.

Mentre camminava verso casa, Oswald rifletteva su tutto ciò che era accaduto quel giorno:

“ Quando una persona attiva un pezzo degli scacchi, la sua anima si imprime sull’oggetto e vi rimane impressa per sempre, liberando un potere diverso per ogni persona; quando l’utilizzatore muore, però, il pezzo continua ad esistere e mantiene l’impronta dello spirito del suo proprietario; questi pezzi sono molto ricercati qui ad Altrove perché, se fusi e utilizzati per forgiare un’oggetto, quest’ultimo manterrà il loro potere. Armi del genere sono potenti ma anche difficili da usare; dovrò stare attento o Karma potrebbe farsi male.”

 

 

Note dell’autore: la Ninjato è una spada giapponese perfettamente dritta e normalmente corta.

Shiro Yaksha= Demone bianco

  
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