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Autore: Maty2002    01/03/2015    1 recensioni
Pur non essendo un asso in aritmetica, è facile fare un simile calcolo:
una settimana di assenza di Dawn + un balordo con una casa da seguire =
un macello assicurato
(Scott x Dawn)
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Dawn, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Don’t go away, Dawn!
 

Il ragazzo si passa una mano tra i capelli fulvi, un rivolo di sudore cola sulla sua tempia e un’ansia sempre più crescente dentro.
Con sguardo rapido ispeziona il salotto, tralasciando le altre stanze e solo allora si lascia sfuggire una serie di colorite imprecazione.
Pur non essendo un asso in aritmetica, è facile fare un simile calcolo:

 

 
una settimana di assenza di Dawn + un balordo con una casa da seguire =
un macello assicurato

 
E quello di fronte a lui è esattamente il putiferio più totale!
Tra scatole di pizza vuote, residui di sostanze non meglio identificate, pile di abiti da lavare e avanzi di cibi vari ad occupare il pavimento, il giovane non sa più quali pesci prendere.
Aspettare la fidanzata non è la mossa più astuta possibile, visto che negli ultimi tempi la ragazza ha mostrato il lato più tosto del suo carattere, lanciandosi in sfuriate che il rosso non si sarebbe mai e poi mai aspettato.
Almeno non da lei!
All’inizio sospettava che la bionda fosse nel periodo delle sue cose, ma dopo una veloce ricerca su internet aveva capito che esse non duravano, di seguito, tre mesi e passa.
Perciò si era lasciato all’evidenza di una Dawn molto nervosa e in parte impaziente.
E certamente la giovane non sarebbe stata molto felice nel trovarsi davanti il suo bell’appartamento reso un letamaio simile.
Ah, quanto erano belli gli anni in cui viveva in campagna e sua madre e le sue sorelle si occupavano di tutto!
Al massimo doveva ammazzare qualche topo a suon di fucilate, ma gli abiti non strisciano da soli verso i cassetti, nemmeno se minacciati con un’arma da fuoco.
Per questo Scott prende una seria, e in parte dolorosa, decisione:

pulire la casa prima del rientro di Dawn

Tra un ripensamento e uno sbuffo, il rosso strascica i piedi verso la cucina.
Arrivato nell’angusta stanza, si gratta il capo inclinandolo leggermente, alla ricerca di un segnale divino che gli consigli cosa fare.
È facile blaterare, ma arrivare ai fatti è ben più complicato!
Soprattutto se si ha a disposizione un individuo di simili capacità mentali.
Certo, astuto nel creare piani e tranelli lo è, però mai farlo avvicinare ad un lavoro da donna.
Perché, secondo questo cavernicolo, esiste ancora una decisa separazione tra i sessi!
Con la stessa espressione da ebete fa qualche passo per la cucina, cercando poi i guanti all’interno del frigorifero.
Dopo aver lanciato per aria verdure varie e confezioni di burro, si arrende richiudendo l’anta con forza.
Si mette alla ricerca di quei dannatissimi guanti gialli, mettendo all’aria tutti i cassetti e tutti gli armadietti, ma di essi alcuna traccia.
Con sguardo nervoso si volta verso l’orologio:
le nove e trenta
Dawn sarà di rientro a mezzogiorno.
Poi, l’illuminazione.
Correndo come un matto va in bagno, dove trova subito quegli oggetti tanto bramati e che aveva utilizzato la settimana prima per pulire la vaschetta dei pesci insieme a Dawn.
Presi i guanti, Scott si rintana in cucina e si chiude la porta alle spalle.
Che diavolo starà combinando la iena?
Intanto il tempo passa e nove e quarantacinque scoccano sull’orologio a muro del salotto.
Finalmente la maniglia si abbassa e da quella stanza esce, attorniato da una luce dorata, un ragazzo... armato di guanti fino al gomito, stivali da pioggia, grembiule bianco, fazzoletto in testa (messo solo per fare scena) e scopa in una mano e secchio d’acqua nell’altra.
Con espressione spavalda arriva al centro del salotto e subito rimane bloccato su una Big Babol masticata e rimasta appiccicata al pavimento.
Usando il suo vocabolario migliore Scott riesce a staccarsi, poi da una veloce occhiata alla stanza.
Da cosa cominciare?
Abbastanza titubante posa gli attrezzi da lavoro e si mette alla ricerca degli abiti spaiati sul divano e attorno ad esso.
Dopo averli raccattati, aver litigato con il gatto di casa (comodamente spaparanzato sulla sua maglietta preferita) ed essersi guadagnato un paio di ferite di guerra sulle braccia, Scott si dirige verso il bagno, pronto alla fase numero due:

lavare gli indumenti     

Potrebbe semplicemente buttarli giù dalla finestra e fingere che appartengano alla vicina (difficile che una vedova ottantenne giri con dei boxer), ma neanche Lightning ci cascherebbe.
Per questo il rosso deve affrontare quell’essere ignoto detto lavatrice.
Non ha mai minimamente imparato ad usare quell’essere mostruoso, quando Dawn cercava di fargli entrare in zucca qualcosa lui annuiva distrattamente seguendo l’ultima partita di calcio.
E adesso rimpiange con amare lacrime la sua stupidità.
Terminati i dubbi lancia nel cestello gli indumenti e inserisce il sapone nell’apposito contenitore, rovesciandoci dentro quasi tutta la bottiglia.
Infine sceglie a caso i pulsanti.
Dato che a scuola era un asso ad azzeccare le risposte usando la regola del tot di sì e il tot di no, perché non potrebbe usare una tattica simile con quell’aggeggio?
Finite le manovre Scott sorride, fiero della sua genialità e nelle sue capacità di apprendimento così svelte.
Tornato in salotto, il ragazzo decide di eliminare tutti i contenitori di cibo rimasti sul pavimento.
Sei scatole di pizza (una per sera), due confezioni di gelato (ingurgitato durante un film strappalacrime), sacchetti vari del McDonald (il Selfservice è utile a quello,no?) e lattine di birra ammaccate costellano il salotto e Scott riesce in poco tempo a riunirle in un sacco dell’immondizia.
Una volta corso a buttare i rifiuti e ritornato in casa (sempre conciato in maniera ridicola), il rosso volge lo sguardo verso l’orologio, osservandolo con uno sguardo da cucciolo bastonato:

Sono le dieci e trenta

Nel vedere quell’orario, Scott riprende carica e con la massima ansia possibile prende il secchio d’acqua, pronto a ripulire il pavimento ma ben poco certo di come fare.
Difatti rovescia tutta l’acqua per terra per poi ricordarsi miseramente di aver dimenticato lo strofinaccio.
Saltellando come un matto il giovane arriva in cucina, terminando quello strano balletto prendendo in pieno lo spigolo del tavolo da pranzo.
E giù un’altra serie d’imprecazioni, mentre con una mano afferra lo straccio e ritorna, piegato a metà, verso l’oceano Atlantico lasciato in salotto.
Scott si mette a strofinare freneticamente il pavimento, cercando di eliminare il segno del chewingum che poco prima lo stava per far ammazzare e cancellare i segni delle impronte del gatto (naturalmente finito nel giardino, appena innaffiato, della medesima vicina di ottant’anni che dovrebbe girare con boxer da uomo).
Terminato il faticoso lavoro, il rosso si asciuga la fronte e sospira, finalmente gioendo di aver concluso quello strazio.
La prossima volta che Dawn lo avviserà di doversi assentare per una settimana, o la legherà al divano chiudendo la porta di casa a chiave oppure ritornerà momentaneamente dalla madre.
Questo è certo.
Stanco e inacidito, Scott cerca di calmarsi accendendo la radio.
E, come in qualsiasi storia demenziale che ci si aspetti, ha dimenticato completamente la lavatrice e quei quintali di detersivo dentro essa.
La iena gira almeno sei o sette stazioni radiofoniche, finché non trova quella più di suo gradimento.
Beh, il ritmo della musica non è poi così male...
Ed ecco perché Dawn, aperta la porta di casa, si trova il fidanzato davanti vestito da lavapiatti mentre balla sulle note di una canzone anni ottanta, fregandosene altamente dei rumori mostruosi derivanti dal bagno.
Subito le valigie le sfuggono dalle mani e il loro tonfo sordo fa rinvenire Scott, il quale si blocca di colpo e spegne la radio con un’espressione imbarazzata in volto.
Salutata la bionda con un grugnito (ma tanto ormai la sua aria da duro è caduta nel gabinetto), il rosso si richiude in cucina e ne esce subito dopo senza l’abbigliamento simil apocalittico.
- Ho cercato di pulire la casa al meglio.
Sibila lui con fare accusatorio, cercando di far sentire in colpa Dawn, che nel frattempo ha ispezionato il soggiorno con lo sguardo.
Senza dare una risposta la bionda si lascia sfuggire un sospiro, per poi chiudersi il portone alle spalle e portare le valigie in camera da letto.
Stranamente torna un attimo dopo, posizionandosi di fronte al divano sul quale è seduto Scott e provando a incontrare il suo sguardo infuriato.
- Punto uno: la camera è un macello completo.
A quelle parole il giovane si morde la lingua e strabuzza gli occhi.
Cavolo, tutto il suo lavoro mandato all’aria da una stupidissima stanza!
- Punto due...
La bionda prende per un polso il fidanzato e lo conduce a forza verso il bagno, ove la lavatrice ha esalato il suo ultimo respiro, lanciando fuori tutti gli abiti e marea di schiuma.
- Vuoi che t’illustri anche il punto due?
Scott ringhia un no, ma non può non stupirsi nel non sentire le sgridate di Dawn e nel vedere quell’abbozzo di sorriso incerto sule sue labbra.
- Punto tre: grazie per averci almeno provato, è stato un gesto carino.
Sussurra lei, tornata nella sua solita indole pacata e in grado di perdonare.
- Punto quattro: ricordami di non lasciarti mai a casa da solo.
E a questo passo Scott si lascia scappare una risatina leggera, forse un po’ sarcastica.
- E per finire, punto cinque...
La ragazza porge un secchio al rosso, mentre si lega la lunga chioma bionda.
- rimettiamoci all’opera per ripulire questo scempio.
E in quell’attimo la iena vorrebbe mettersi a piangere.
Possibile che non si finisca mai di lavorare?
 
Angolo autrice:
Finalmente rinata dopo un’influenza letale, la pseudo scrittrice risorge dalle ceneri!
Tralasciando la parte demenziale... un’altra Dott alle porte della sezione Total Drama!
Adoro questa coppia, anche se Scott da solo mi fa venire un’ulcera e Dawn appare troppo poco per essere apprezzata nella sua totalità.
Spero che questa storia fuori di zucca (e banale, lo ammetto) vi sia piaciuta e che “Raggio di Luna” non sia caduta nell’OOC quando la descrivo un po’ inacidita da fenomeni paranormali e inspiegabili.
Adesso me ne vado, cercando di scacciare Scott che cerca di farmi fuori con un fucile (lo stesso che usava per far mattanza di topi XD).
Alla prossima!
 
PS: All’inizio volevo fare una Ducney, ma non riuscivo ad immaginare una reazione positiva da parte di Courtney XD
 
 

   
 
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