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Autore: nuvole_e_popcorn    02/03/2015    1 recensioni
Dal prologo:
Il ritratto non le faceva certo giustizia, il viso era troppo scarno e la piega delle labbra troppo fanciullesca, l'espressione troppo infantile e l'atteggiamento aveva poco della donna che amava: ma era comunque più di quanto avesse pensato di concedersi in principio.[...] La donna ritratta davanti a lui non aveva niente della donna di cui si era innamorato: si bambina - in un certo senso - ma determinata, quella determinazione così decisamente femmina che ti faceva correre i brividi lungo la schiena. [...] Le storie erano chiare a riguardo: Peter era stato quello coraggioso e saggio, Edmund era stato quello estremamente intelligente e scaltro, Susan era stata quella gentile e amorevole, ma Lucy... Lucy era stata la Regina che aveva fiducia, la regina che mai per nulla al mondo avrebbe smesso di credere che la speranza no fosse perduta. E in onore a questo neanche lui l'avrebbe fatto.[...] "Forse si può alterare il destino figlio di Adamo, ma è un percorso difficile che dovrai intraprendere da solo... ed è molto pericoloso rischi di non ritrovare più te stesso. La domanda è sei disposto a farlo per Lucy?"
E' la mia prima ff sulle CdN! E' una CaspianXLucy spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con una ff su uno dei miei libri/film preferiti! Non avevo mai scritto nulla perché veramente non sapevo cosa scrivere, ma l'altro giorno ho rivisto "Il Viaggio del Veliero" e ovviamente me lo sono andata a rileggere (ovvero ho passato quasi tutto il week-end a rileggerlo) e, anche se è vero che la coppia Caspian-Lillandil è quella scelta dall'autore non posso fare a meno che scriverne una che coinvolge i miei due personaggi preferiti, ovvero Caspian e Lucy... così ho provato a scriverne una... mi piacerebbe molto sapere le vostre opinioni sulla mia scrittura, sulla storia e beh su tutto :) quindi se vi va lasciatemi un commentino in maniera che la scimmietta che ha preso residenza nel mio cervello e che ha deciso che fosse ora di scrivere questa storia (e si, si crede una scrittice, abbiatene pietà, in fondo è solo una scimmietta) possa continuare a lavorare sapendo che la sua storia piace al pubblico di lettori! E ora bando alle ciance! Ci sentiamo a fine prologo.

PROLOGO 

"Non di nuovo" Caspian non si voltò neanche, al suono della voce. Ne aveva avuto abbastanza di piagnistei e lamentele: abbastanza da bastargli per una vita intera, quella che avrebbe - a quanto pareva - condiviso con l'origine dei suoi crucci: Lillandil. La Stella. Aveva chiesto che l'accompagnasse a Cair Paravel solo per educazione... ma quando era tornato con lei era diventato chiaro che l'intera corte voleva che si sposassero e Lillandil era più che eccitata all'idea di essere la futura regina. Continuò, ignorandola, a osservare in religioso silenzio l'unica consolazione in quella vita tetra e grigia che si era scelto. Il ritratto non le faceva certo giustizia, i viso era troppo scarno e la piega delle labbra troppo fanciullesca, l'espressione troppo infantile e l'atteggiamento aveva poco della donna che amava: ma era comunque più di quanto avesse pensato di concedersi in principio. Aveva creduto. Davvero, ne era stato convinto, che alla fine gli sarebbe passata, così come gli era venuta. Ma aveva scoperto che non era così che funzionava con certi sentimenti. La donna ritratta davanti a lui non aveva niente della donna di cui si era innamorato: si bambina - in un certo senso - ma determinata, quella determinazione così decisamente femmina che ti faceva correre i brividi lungo la schiena. Ma accompagnare Lillandil per le stanze di Cair Paravel gli era sembrato quasi un insulto a un qualcosa di sacro.. sarebbe stato completamente diverso se la sua pelle non fosse stata così pallida e i suoi occhi così vitrei, i suoi capelli invece che argentei fossero stati castani e i suoi occhi di un blu picchiettato di nero... sarebbe stato del tutto diverso. Avrebbe potuto farlo. Avrebbe potuto chiederle di restare, ma sapeva che se lo avesse fatto lei sarebbe rimasta, ma non per lui, quanto per Narnia, che era la sua casa... e lui avrebbe sofferto, perché alla fine l'avrebbe vista soffrire della mancanza della famiglia che amava sopra ogni altra cosa. Così aveva deciso lui... e ora ne pagava le conseguenze, ma non credeva sul serio che la distanza lo avrebbe fatto ammattire a quel punto. C'erano dei giorni che si ripeteva che l'avrebbe rivista quando tutto sarebbe finito: sarebbe stata lì, ad attenderlo, dove per la prima volta l'aveva vista, in piedi la testa alta non solo come quella di una regina, ma come quelle di un'eroina, gli avrebbe sorriso come una madre, una moglie, un'amica e un'amante... e sarebbe finita quella sua vita grigia e scura, tutto avrebbe ripreso luce e colore... altri giorni la distanza era troppo da sopportare e contemplava di tentare di raggiungerla... in qualunque modo, anche con la magia nera, poi però ricordava che un essere puro come lei non glielo avrebbe mai perdonato. Le storie erano chiare a riguardo: Peter era stato quello coraggioso e saggio, Edmund era stato quello estremamente intelligente e scaltro, Susan era stata quella gentile e amorevole, ma Lucy... Lucy era stata la Regina che aveva fiducia, la regina che mai per nulla al mondo avrebbe smesso di credere che la speranza non fosse perduta. E in onore a questo neanche lui l'avrebbe fatto. La prima volta che aveva incontrato i fratelli Pevensie la sua attenzione si era incentrata su Peter, che era sempre stato il suo idolo, su Edmund che nonostante la giovane età sembrava già molto più saggio di lui e su Susan,tra la guerra e tutto ciò che era avvenuto Lucy era rimasta un po' in disparte, un po' nelle retrovie ed era stata lei invece, che aveva condotto Aslan da loro, era stata lei l'unica a rimanere in piedi di fronte al Grande Leone, quasi sua pari e sua amica fidata, e aveva capito che lo era davvero quando Aslan si era rivolto a lei amorevole come un padre verso la sua bambina. Sul Veliero aveva capito perché Aslan l'avesse nominata la 'valorosa', e mano a mano quella che in un primo momento gli era sembrata una mascotte era diventata il leader che aveva sempre pensato fosse stato Peter, una sera ne aveva anche parlato con Edmund: 

"Credevi davvero che Lucy fosse piccola e indifesa?" aveva domandato Edmund scoppiando in una risata "Nessuno di noi sarebbe stato la metà del sovrano che è stato se non fosse stato per Lucy" aveva spiegato poi, improvvisamente serio. "Quando Susan si infatuava di qualcuno solo Lucy era capace di farle vedere la verità, di farle capire quanto poco quell'uomo la meritasse e quanto lei si fosse fatta a zerbino per lui... quando io ero insicuro solo Lucy riusciva a tirare fuori quella sicurezza e quella diplomazia che tanto mi decantate... e soprattutto non c'era nessuno in grado di far vedere la ragione a Peter quando era in preda a uno dei sui istinti... tranne Lucy e beh Adalle, quella che sarebbe poi diventata sua moglie... ma senza Lucy, te lo posso assicurare, Narnia non avrebbe avuto i tre sovrani che tanto decanta" 

E poi... poi lei se ne era andata... lo aveva lasciato da solo a crogiolarsi nei sogni di quello che sarebbe potuto essere. 

"Qualcosa ti turba, figlio di Adamo" in un momento la stanza scomparve  e al posto di Lillandir e del ritratto di Lucy Caspian si trovò di fronte il Grande Leone, in tutta la sua gloria. Si inginocchiò al suo cospetto incapace di proferire parola. 

"Alzati figlio di Adamo - gli intimò Aslan - ti sei pentito della scelta fatta sul Veliero" non era una domanda e Caspian non si disturbò neanche a rispondere, ormai sapeva che Aslan diceva solo quello che voleva lui, nessuno era in grado di farlo parlare di qualcos'altro.  

"Io l'ho fatto perché non volevo che soffrisse" rispose sincero Caspian, così Aslan si lasciò andare a quello che somigliava a uno sbuffo.  

"Guarda figlio di Adamo, a quale esistenza l'hai condannata" rispose Aslan scuotendo la criniera davanti ai suoi occhi si prospettò un'immagine: era Lucy, seduta in disparte in una biblioteca mentre disegnava qualcosa su un blocco, persone attorno a lei studiavano e si passavano bigliettini per non far troppo rumore, ma Lucy, Lucy era sola. Vide ciò che la ragazza stava disegnando ed era Cair Paravel in tutta la sua maestosità con i quattro troni per i quattro regnanti di Narnia. Lucy sospirò e si costrinse a chiudere il blocco, alzandosi quasi come un zombie e dirigendosi fuori dalla biblioteca: i suoi occhi blu non erano accesi come prima, profonde occhiaie violacee li contornavano, il viso era molto scarno, sembrava non mangiasse un vero pranzo da chissà quando, era magrissima e si aggirava come un corpo senza anima lungo le vie di quella che sembrava una città di macchine. Camminava come non presente a se stessa verso un parco e lì c'erano i suoi fratelli: Edmund era anche lui molto dimagrito e si passava nervosamente una mano tra i capelli, ma nulla avrebbe potuto descrivere lo sguardo vitreo e vuoto di Peter a cui Narnia sembrava mancare quanto a Lucy.  

La visione scomparve e Caspian notò solo allora di stare piangendo. "Non posso fare niente, Aslan?" domandò il Grande Leone parve pensarci: "Sei sicuro" domandò "di voler lasciare andare tutto ciò che hai ottenuto? Una moglie? Una non vale l'altra?" domandò ancora "la rivedrai nella mia Terra quando sarà il momento, ciò è quello che ha deciso il destino"  

"Una non vale l'altra, Aslan, nessun'altra vale Lucy... neanche il bene di tutta Narnia vale il bene di Lucy" rispose senza esitazione, ma con la morte nel cuore.  

"Forse si può alterare il destino figlio di Adamo, ma è un percorso difficile che dovrai intraprendere da solo... ed è molto pericoloso rischi di non ritrovare più te stesso. La domanda è sei disposto a farlo per Lucy?" Caspian aprì la bocca per parlare, ma il Leone lo zittì con il movimento della criniera: "Pensaci bene, figlio di Adamo - disse - e domani notte torna con una risposta".

Eccomi qua... a fine capitolo: cosa deciderà Caspian? E i fratelli Pevensie? Come se la passano in inghilterra? Non sembra molto bene, vero? Nel prossimo capitolo vedremo bene cosa ne pensano loro di questa storia... insomma Lucy non se la passa bene, ma neanche Peter ed Ed a quanto pare, in quanto a Susan, beh io non ho un particolare odio nei suoi confronti, ma il suo carattere troppo logico e razionale l'ha spinta a dimenticarsi Narnia - così come nei libri originali - e quindi non farà parte di questa storia, almeno non fino alla fine, almeno credo... Beh comunque, recensite pls così che possa sapere le vostre opinioni! Ci sentiamo alla prossima. Baci Giu 
  
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