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Autore: AuraNera_    03/03/2015    1 recensioni
Prima piccola one-shot incentrata su Kris, in procinto di lasciare gli EXO, e Tao, che reagisce alla situazione.
Dal testo:
"Le lacrime solcavano il suo volto di nuovo.
Doveva smetterla, doveva smettere di pensarlo. Di pensare al vuoto che lui aveva lasciato."
(...)
"Quella canzone doveva riuscire a toccare i cuori delle persone come quegli undici ragazzi avevano toccato il suo, di cuore."

PS: Spero di aver azzeccato bene i comportamenti dei due, non linciatemi ahahaha.
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kris, Kris, Tao, Tao, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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There is a Place



Le lacrime solcavano il suo volto di nuovo.
Doveva smetterla, doveva smettere di pensarlo. Di pensare al vuoto che lui aveva lasciato.
Si vedeva allo specchio e pensava 'no, questo non sono io'.
Ed era vero, lui non si riconosceva più, non era più lui. Non era più scherzoso, non punzecchiava più Baekhyun e non rispondeva nemmeno agli scherzi di quest'ultimo. Era serio, triste, separato dal mondo da un velo di malinconia che non gli apparteneva.
Era sempre stato uno dei più piagnucoloni, se non quello maggiormente lamentoso.
Ma in quel momento, non erano delle semplici lacrime e un semplice capriccio.
Era una vera a propria depressione.
Si passò la manica sulle guance, reclinando indietro il capo e inspirando forte per cercare di fermare il flusso apparentemente inarrestabile delle lacrime. Forse sarebbe stato meglio sfogarsi, anche perché ormai aveva gli occhi gonfi e arrossati. Aveva pianto e si vedeva chiaramente. Ma c'era quella sorta di stupido orgoglio che glielo impediva.
Tao iniziò a passeggiare avanti e indietro per il bagno, tentando di calmarsi, di darsi un contegno. Ma nemmeno sapeva cosa dirsi per consolarsi. Provava a trovare le parole e inevitabilmente pensava a quella situazione.
E così le lacrime caddero di nuovo, amare. Era la terza volta quel giorno.
Si appoggiò contro la porta singhiozzante, per poi lasciarsi cadere strisciando la schiena, fino a che non si ritrovò seduto contro il pavimento.
Quella volta non riuscì ad arrestarsi e restò lì, immobile, incurante del tempo che passava.
"Tao! Esci da quel bagno!" urlò qualcuno da fuori. La voce non era arrabbiata, ma decisa, con un velo di preoccupazione.
'Vattene Sehun' pensò il ragazzo cinese, senza riuscire a spiccicare parola.
"Huang Zitao, se non esci subito sfondo la porta!" urlò di nuovo il più piccolo, battendo forte il pugno contro quella tavola di legno che gli separava. I colpi vibrarono attraverso la superficie e si espansero anche nella schiena del ragazzo.
Sembrava che il giovane coreano stesse per scardinare seriamente la porta, ma qualcun altro lo fermò.
"Lascia... ci penso io".
Tao si irrigidì. Voleva restare da solo e basta, ma avrebbe preferito cedere a Sehun piuttosto di interagire con il proprietario di quella voce profonda.
Triste, in quel momento, mentre lo chiamava.
"Tao..."
Quell'unica parola conteneva tante sfumature di discorsi e di emozioni, unite a un'esitazione che impediva al discorso di sbocciare.
"Vat-tene. N-non voglio ved-derti..." singhiozzò il più piccolo, la voce spezzata dai sussulti dovuti al pianto.
"Non me ne andrò. Non posso lasciarti in queste condizioni. Esci e sfogati."
Tao non rispose, non voleva dargli retta. Lui gli diceva di uscire e parlare. Proprio lui, che lo stava abbandonando.
Forse non sapeva o non riusciva a comprendere il dolore che lui aveva provato e che stava provando anche in quel momento. Era ferito e deluso. Lui, Kris, il suo migliore amico, voleva sparire come il fumo nell'aria, evaporando in silenzio.
Invano lo avevano aspettato per iniziare le prove.
Erano preoccupati, forse si era sentito male.
Erano tornati nel dormitorio, e lui era in camera sua, che faceva le valigie.
Se ne stava andando senza dire nulla. Lui aveva detto che non voleva ferirli, ma aveva solo peggiorato una situazione già di per sé delicata.
Tao aveva sentito chiaramente il suo cuore incrinarsi e creparsi a fondo. Era scoppiato in lacrime, aveva perso la calma, aveva urlato, gli aveva persino tirato un pugno.
Poi era fuggito, si era rintanato in camera, arrabbiato, disperato. Inutilmente avevano provato a consolarlo, a tirarlo un po' su.
Il ragazzo cinese si era chiuso in sé stesso, circondato da quel suo dolore. Passava le sue giornate in silenzio, in solitudine. Non mangiava nemmeno. L'unica volta che Kyungsoo era riuscito, quasi a forza, a fargli ingoiare qualcosa, era dovuto correre in bagno a vomitare, troppo scosso dai singhiozzi.
Era ridotto male, pallido, sciupato. Ed era solo colpa sua.
"Tao... per favore, parlami..."
Il tono di voce era quasi disperato. Assomigliava molto a quello del più giovane.
Forse fu quello a indurre Tao ad aprire la porta. O forse fu semplicemente perché, in fondo, non riusciva ad essere arrabbiato con il maggiore.
Perché il più giovane, nonostante fosse distrutto, si sentisse tradito e ridotto a pezzi, nonostante avesse un carattere abbastanza infantile, aveva un cuore grande, anche se era talvolta difficile da vedere. Sapeva che Kris doveva soffrire moltissimo per lasciarli e  andare per la sua strada.
Lui voleva bene a tutti i loro membri, sotto la sua maschera di ragazzo freddo.
Maschera che non stava indossando in quel momento. Yifan permetteva a Tao di vedere i suoi occhi lucidi, il suo dolore impresso sul suo volto.
Si scrutarono a lungo, entrambi sull'orlo delle lacrime.
Poi il più grande dei due stirò le labbra in un mezzo sorriso privo di allegria.
"Se ti fa sentire meglio, puoi anche picchiarmi" disse. Tao scosse la testa.
"Sei davvero un cretino" gli disse con voce tremante.
"Non posso di certo darti torto".
Tao fece un passo avanti sollevando un braccio.
Kris si preparò a subire il colpo dell'amico, rafforzato da anni di arti marziali. Si trovò invece stretto in un abbraccio che richiedeva consolazione.
Rimasero un po' fermi così, abbracciati. Piangevano tutti e due.
"Mi dispiace tanto Tao... ma io... non riesco più ad andare avanti... non vorrei mai... mai lasciarvi... ma davvero... non ce la faccio più..." sussurrò il maggiore.
"Lo so... lo ho capito... però... è difficile accettarlo... perché... sei il mio migliore amico..."

Pochi giorni dopo, Kris partì, lasciò gli EXO.
E Tao era lì, a salutarlo, con un sorriso un po' tirato, ma consapevole che la loro amicizia non sarebbe terminata lì.

Wu Yifan doveva cantare. Non lo aveva quasi mai fatto quando era negli EXO.
Era la canzone del suo film.
Aveva preso una decisione. Voleva pensare ai membri che si era lasciato alle spalle.
Loro lo avevano compreso, anche se li aveva abbandonati.
Suho, l'altro leader, il solo per il momento, che aveva calmato le acque e che era pronto a prendersi delle colpe anche non sue.
Xiumin, che per una volta si era dimostrato davvero il maggiore, gli aveva dato una pacca sulla spalla a mo' di incoraggiamento, sempre nel suo rigoroso silenzio.
Chen, Chanyeol e Baekhyun, che avevano almeno provato a risollevare l'umore generale, specialmente il suo.
Luhan, che lo aveva imitato poco dopo, lo aveva compreso, era stato uno dei primi ad ascoltarlo. Si tenevano ancora in contatto, soprattutto i primi tempi, quando i sensi di colpa erano forti.
Lay che, nonostante stesse piangendo a sua volta, tentava di consolarlo. Poi, dopo essersi asciugato le lacrime, gli aveva regalato uno di quei caldi sorrisi completi di fossetta.
Kai e Sehun, i più piccoli, che avevano provato a non dare troppo peso alla situazione, per aiutarlo a superare il momento, per aiutare tutti, anche loro stessi.
D.O., che aveva dato il meglio di sé per cucinare quegli ultimi pasti che avevano passato assieme, in un allegria un po' forzata.
E poi c'era Tao, che aveva sofferto tantissimo, quanto lui, probabilmente. Tao, il suo migliore amico.
Yifan sospirò lentamente. Quella canzone doveva riuscire a toccare i cuori delle persone come quegli undici ragazzi avevano toccato il suo, di cuore.
La melodia partì e Wu Yifan, Kris, iniziò a cantare, sperando che, prima o dopo, da qualche parte, ci sarebbe stato un posto dove si sarebbero rivisti tutti assieme.

 


Angolino nascosto nell'ombra
Ok, è il mio 'debutto' sul fandom e probabilmente sono già riuscita a farmi odiare.
Sono AuraNera_, ma potete chiamarmi Aura ^^ Piacere di conoscervi!
Allora... è la prima volta che scrivo qualcosa riguardante un gruppo musicale, e tra l'altro direi che loro sono l'unico gruppo su cui potrei scrivere qualcosa, dato che solo dei nostri dodici amici conosco nome e informazioni varie.
Ma questo a voi non interessa.
Allora, l'ho scritta tutta di getto mentre ascoltavo, appunto There is a Place. Non so, ovviamente, se le cose sono andate così, probabilmente ho scritto delle cavolate assurde, ma questa cosa rimane tra i membri e quindi niente, io ho scritto questo, almeno qui.
Sì, perché ho in mente anche altro. Per vostra sfortuna, aggiungerei.
Dai, almeno un progetto lo porto avanti con Lolli_e_qualche_numero_che_non_ricordo, a cui tra l'altro ho fatto leggere questa cosa prima di pubblicarla, grazie donnaH!
Spero di non aver scritto un puro schifo e che vi piaccia!
Ciao e grazie a chi avrà la pazienza/voglia e lo stomaco di recensire!
Bye bye!

Aura_

  
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