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Autore: malpensandoti    04/03/2015    7 recensioni
Lei e Harry hanno condiviso qualcosa, qualcosa che è rimasto anche se entrambi lo ignorano. Anche se scappare è la soluzione più facile, anche se i cambiamenti fanno paura.

Raccolta di missing moments di IFHY, con protagonisti Harry/Frida
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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ecco qui il finale di questo missing moments!
dopo una valanga di lacrime e bestemmie che sicuramente vi ho fatto versare, spero vivamente che l'ultimo capitolo possa piacervi!
grazie di cuore per avermi seguita anche in questo progetto senza capo né coda, vi sono immensamente grata per tutto <3
siete ancora una volta le migliori lettrici del mondo!
a presto!
caterina



 



keep your mouth for lying

 

 
12 settembre 2014

 



 

 

“Stanotte abbiamo fatto sesso”
Frida si copre il volto con entrambe le mani, soffocando la risata nervosa e imbarazzata che le nasce tra le labbra. Si tira indietro i capelli e sorride infilando le dita nelle tasche di quella felpa da uomo grigio spento, le spalle che si alzano come se stesse rivalutando le parole da usare.
“Voglio dire – ripete infatti – l'amore. Stanotte abbiamo fatto l'amore. È...suona molto sdolcinato, vero?”
Non c'è alcuna risposta, solo il silenzio di quella mattina fresca, settembrina.
“È un passo avanti, sì – Frida continua, annuendo appena – Soprattutto perché stiamo andando piano, senza fretta. Non stiamo insieme, siamo...semplicemente noi”
Si sdraia di fianco l'attimo dopo, senza perdere il sorriso anche con la guancia premuta contro i fili d'erba.
“Ieri sera siamo usciti con Zayn e Liam, una specie di uscita a quattro come nei film. È stato molto imbarazzante, specie perché Liam all'inizio non faceva altro che fare battutine. Poi ha iniziato a litigare con Harry, finché Zayn e io non siamo scoppiati a ridere – ride ancora al pensiero – Hanno riso anche loro e da lì in poi, la tensione si è sciolta”
Hanno cenato al KFC dopo la biblioteca, sul tardi. L'idea è stata di Frida, Zayn ha approvato quasi subito perché sapeva che sarebbe stato divertente vedere i caratteri contrastanti di Harry e Liam messi così a confronto.
Tolto l'inizio della serata, i due si sono dimostrati fin troppo simili, tanto da emarginarsi per parlare di politica e musica. Frida è rimasta a guardare Harry con occhi orgogliosi, osservandolo privo di scudi mentre si apriva a persone nuove solo per lei.
“Zayn e Liam sono una coppia – riflette, qualche istante dopo – Noi siamo più dei principianti. Non sappiamo dove mettere le mani, quando e dove baciarci, cosa dirci...ma impareremo col tempo”
La loro relazione è ancora rigida, piena di buchi. A mettersi insieme ci è voluto del tempo, a stare insieme forse ancora di più.
Ci vuole coraggio e pazienza, poi il resto viene da sé.
Harry e Frida hanno bisogno di conoscersi sotto altri punti di vista, hanno bisogno di un amore che è vicino, un amore condiviso, un amore che puoi toccare, che baci, che abbracci, un amore che è solo amore.
Louis dice che è come essere migliori amici e andare a letto insieme, lei sa che invece è molto di più. E proprio perché è così, un nome a ciò che sono non lo hanno ancora definito.
“Le cose si stanno aggiustando, piano piano – riprende – Certo, i tempi bui ci sono ancora, ma è normale, no?”
Harry ancora non si conosce, è inesperto dentro quel corpo di adolescente che cambia di giorno in giorno. Ciò che prova dentro gli fa tremare le mani durante un contatto, gli rende rigide le spalle, gli fa vacillare la voce mentre fanno l'amore.
Di tanto in tanto, lei sente i suoi occhi verdi addosso e lui ha lo sguardo che vibra, acceso e bruciante come il fuoco. Altre volte capita che Harry le stringa la mano all'improvviso, mentre camminano e ridono come quando erano piccoli. Allora rimangono in silenzio per qualche secondo, imbarazzati e felici e tremanti, finché Frida riprende a parlare come se nulla fosse.
Ecco, lei lo ama.
“Mi manchi più di quanto ammetterei, certi giorni. Più di quanto meriteresti. Mi manchi ed è tutto...confuso, grigio. Una parte di me ti odia così tanto da pensare di non poterti mai perdonare, da pensare di farti male se solo tu fossi ancora qui. L'altra invece è quella che mi fa ricordare quanto tu sia stato importante per me, solo per me – la sua voce diventa un soffio, un mormorio per pochi – Togli Rosie, togli Angelina, Harry, Zayn. Lascia solo noi due. Io e te. Eravamo...grandi, vero? Ci volevamo bene, c'era quell'amicizia che speri possa durare per sempre”
Si volta di schiena, con le mani aperte crea ombre sul suo volto allungando le braccia come per toccare il cielo chiaro, limpido. La luce filtra tra le dita che odorano ancora di lenzuola e pelle sudata, crea un gioco di colori luminosi che la fa sorridere con gli occhi socchiusi e pieni di lacrime.
“Stanotte abbiamo fatto l'amore e io so per certo che se tu fossi qui mi chiederesti prima se lui è stato gentile e poi se sono felice. Avevi un modo tutto tuo di tenerci e forse è la cosa che più mi manca del nostro rapporto. In qualche modo, ci sei sempre stato”
Si alza un vento leggero, abbastanza fresco da impigliarsi tra le vene scure dei suoi polsi scoperti e farla sorridere un altro po'.
“Non penso tornerò ancora qui così spesso, d'ora in poi. Harry mi ha detto che ho bisogno di andare avanti, ma io penso che sia solo geloso. Di te lo è sempre stato. Volevo solo farti sapere che non ti ho dimenticato. Non ti dimentico, Niall”
Si mette seduta, tirando su col naso e serrando le palpebre: il vento è appena più forte, adesso.
“Ma devo continuare la mia vita e non riesco a farlo senza il tuo aiuto. Quindi ti prego, ti prego, smettila di entrare nei miei incubi. Smettila di essere in classe, fuori da scuola, per strada e ovunque. So che sei un bastardo egocentrico, ma è difficile stare bene coi sensi di colpa. Fammi stare bene, Niall. Lasciami andare – respira e lo ripete – Lasciami andare”
I suoi capelli svolazzano per l'intensità con cui il vento batte contro le guance arrossate. Dura un piccolo istante, il tempo materiale per farle intendere di essere stata capita.
Poi tutto si placa, la brezza di settembre sembra sparire del tutto.
Niall Horan, appiccicato alla propria tomba, sorride.
 
 
 
 
 
Quando torna a casa, Harry è ancora sdraiato nel letto della sua stanza, con la guancia premuta contro il cuscino blu e gli occhi assopiti, coperti dai capelli bruni.
I suoi genitori sono fuori città per l'anniversario di matrimonio e Frida ha voglia di cucinare qualcosa con tanti carboidrati.
Si toglie le scarpe e poi la giacca, appoggiandola sulla scrivania. Poi sorride e si sdraia sul materasso, col volto all'altezza dello sguardo verde che adesso la osserva con dolcezza, con amore.
Con le mani incerte lei gli sposta le ciocche dalla fronte, facendo un piccolo sorriso. “Che cosa siamo noi?” gli domanda, a bassa voce.
Harry risponde e ha la voce arrugginita: “Siamo due persone rotte che cercano di aggiustarsi”
Poi il resto viene da sé.
 









  
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