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Autore: Starnie    05/03/2015    3 recensioni
- Ricordati di scrivere qualche lettera.-
- Andiamo Makoto! Non comportarti come se fossi mia mamma!-
- Ti vorremo sempre bene, Rin-chan! -
- Ehi... Mica non tornerò mai più! Su, smettila di piangere... Del resto sei un uomo e i veri uomini non piangono! Piuttosto la persona che dovrebbe piangere è la mia così detta "migliore amica".-
- ... Non serve. Saremo unite dall'acqua. -
- ... Sai, alle volte credo che tu abbia l'acqua nel cervello. La tua assenza di sensibilità mi lascia senza parole.-

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Pairings : Nagisa/Fem!Rei | Fem!Rin/Makoto/Fem!Haruka | Sousuke/Fem!Rin/Aichirou
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
Capitoli:
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"Quindi se corro non è abbastanza
Sei ancora nella mia testa e ci sarai per sempre
Ma puoi, oh tu vuoi
Amo le tue bugie, me le mangio tutte
Ma non puoi negare l’animale
che esce fuori quando sono dentro di te "


Maroon 5 - Animals
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Era strana.
Quella situazione era così strana.
Non che camminare dando la mano a Sousuke la sconcertasse particolarmente, erano le sensazioni che quel contatto le dava a renderla sempre più conscia di quelli che erano i suoi sentimenti sopiti visto che non riusciva a non sorridere mentre si godeva il calore di quella mano.
Era felice, molto felice.
- Sai, credo che dovresti farti più spesso dei viaggetti con Nanase. - fece Sousuke interrompendo i pensieri dell'altra, quando arrivarono alla fermata dell'autobus.
- Come mai? -
- È raro vederti così di buon umore. -
- Esagerato. Figurati se sono così allegra per Haru. -
- Allora...?! - il ragazzo voleva chiederle altro, ma in quel momento era arrivato l'autobus che stavano aspettando e appena si fermò, tirò l'amica con sé sul mezzo, insieme al bagaglio.
- Sou, attento! Non sforzare troppo la spalla! -
- Tranquilla, sto bene. - le sorrise sistemando il bagaglio, per poi sedersi al suo fianco.
Gli tirò una guancia - Ehi, cerca di non esagerare! Alle volte sei peggio di un bambino e hai bisogno che ti controlli costantemente. -
- Senti chi parla, la mocciosa per eccellenza. - rispose toccandosi la guancia dolorante.
Rin gli fece la linguaccia - Antipatico. -
L'altro ridacchiò, per poi dirle con tono calmo e suadente - Sai... Sono seriamente contento di vederti così allegra e spontanea. Conoscendoti pensavo che dopo ciò che è successo qualche giorno fa avresti fatto di tutto per evitarmi. -
La ragazza distolse lo sguardo dal suo interlocutore e fissò l'esterno - Non hai tutti i torti, considerando ciò che mi hai fatto... Mi hai baciata e mi hai fatto un succhiotto contro la mia volontà. Sei stato davvero spregievole. - e lo fissò indispettita.
- Anche tu sei stata pessima. Ti sei messa a flirtare con un altro dopo che ti ho detto che ti amo, bell'assenza di delicatezza. Per non parlare del fatto che sei scappata in Australia con la tua odiosa migliore amica, senza dirmi una parola. -
Rin sbuffò - Non stavo flirtando con Makoto. -
- Avevi detto che ti piaceva e che dovevo farmene una ragione. -
- Non ho detto proprio così. -
- E poi oggi, dopo qualche giorno in cui abbiamo rotto ogni contatto, mi hai salutato con un bacio... - lo sguardo di Sousuke era bisognoso di risposte.
- Non mi sembra ti sia dispiaciuto... - fece l'altra aprendo, annoiata, un opuscolo che si era portata dietro.
- No, però vorrei sapere cosa c'è dietro. -
- Eh? - l'altra lo fissò sbalordita.
- Mi hai baciato perché è una consuetudine australiana? -
- Ovvio che no! -
- ... Allora perché? - Sousuke aveva intuito le vere intenzioni di Rin, ma intuirle era una cosa, sentirle esplicate era un'altra.
- Ma dovresti aver capito...! -
- No. -
Rin lo fissò imbarazzata - Piantala, sai benissimo cosa voleva dire... Era... Era... La mia risposta per ciò che mi hai chiesto l'ultima volta che ci siamo visti. -
- Le risposte vengono date con le parole. -
- Possono valere anche i fatti. -
- Smettila di fare il finto tonto! -
- Non capisco a cosa tu ti riferisca. -
- Stronzo. -
- Ti stai tirando indietro? Non dirmi che l'Australia ti ha reso codarda. - le disse Sousuke ammiccante.
Rin sbuffò annoiata e prese il colletto della camicia dell'altro, per attirarlo a sé e sibilare - Sei un pallone gonfiato! Ascoltami, ripeterò queste parole una sola volta... Del resto te lo devo... - il tono di voce si addolcì, mentre continuò a guardarlo fisso negli occhi - Insomma... Ho pensato molto a noi... E al nostro rapporto... E a quello che provo per te... Ah, basta! I giri di parole non fanno per me... Cretino, m-mi sono accorta che mi piaci da morire! Ecco. -
Sousuke sorrise intenerito dal tentativo della ragazza di mostrarsi spavalda e sicura come al solito. Nonostante fosse felice e sentisse il suo cuore scoppiare per la gioia, con la sua solita faccia da poker le chiese - E Tachibana? Non ti piaceva? -
- No... Avevi ragione tu... Quello che provavo per lui era solo una cotta... E poi lui e Haruka si amano, tra loro non c'è posto per me. -
- Ehi, non sarà che mi stai usando come rimpiazzo per Tachibana? -
- Non mi permetterei mai! Non è da me, scemo! - lo attirò a sé ancora di più, appoggiando la testa su una sua spalla - Ho baciato Makoto... -
- Tu cosa? - chiese al quanto irritato il moro, ritrovandosi da uno status di felicità ad uno di irritazione.
- Ho baciato Makoto quel giorno in cui Haruka ha fatto casini durante le gare dello stile libero... E... Non ho provato nulla. Capisci? Eppure ero convinta che mi piacesse sul serio... Mentre i tuoi baci, per quanto cercassi di dimenticarli, mi tornavano sempre in mente... -
Il ragazzo le mise una mano fra i capelli - Mi stai dicendo che bacio meglio di Tachibana? - chiese con tono sarcastico.
Rin sollevò il viso e gli tirò una guancia - Ehi, ma ti stai divertendo a mettermi in imbarazzo? - chiese con un filo di irritazione.
- No, la mia era una constatazione. - rispose l'altro beffardo - Ad ogni modo, stando a quello che dici... Io ti piacevo già quando mi sono dichiarato. -
- Si. -
- E allora perché mi hai respinto? -
- Perché non ne ero conscia. Solo in Australia, parlando con Haru, mi ero accorta di una cosa: mi mancavi. Ti volevo al mio fianco in quella terra che fa parte del passato che non abbiamo condiviso, per potertela mostrare. Non volevo Makoto. Persino sapere che si era dichiarato ad Haruka e che sarebbe andato a studiare a Tokyo, non mi aveva provocato nessun tipo di dolore o nostalgia. - si grattò una guancia - Perciò basta farmi dire cose imbarazzanti, penso che adesso dovresti ritenerti abbastanza soddisfatto. -
- Più o meno. -
- Cosa? Ehi, dalle mie labbra non usciranno altre parole! Accontentati! -
Sousuke ridacchiò per poi prenderle il mento con una mano e darle un morsetto sulle labbra - No, per nulla. Non mi accontento. Per niente. - e la baciò.
Rin, per quanto apprezzasse quel bacio, si staccò subito da lui - Ora devi. Siamo in un luogo pubblico, qualcuno potrebbe vederci. - ; lo fissò malissimo, nonostante gli occhi lucidi e le gote rosse.
- E va bene... - si limitò a metterle un braccio intorno alle spalle - Posso stare almeno così con la mia ragazza? -
La rossa abbozzò un sorriso - ... Penso di poterlo concedere al mio ragazzo idiota. - e appoggiò il capo su una sua spalla.

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- Haru, è vero che tu e Makoto convivrete? - chiese Rin curiosa.
La corvina si limitò ad accennare di sì con la testa.
- E i vostri genitori non hanno nulla da ridire, senpai?... - chiese a sua volta Rei.
- No, anzi. I miei sono decisamente più tranquilli. Si fidano di me e di Makoto. - asserì tranquillamente Haruka, per poi mangiare un pezzo di torta.
- Ahhh, che cosa romantica! - esclamò in estasi Momoka - Non sai quanto ti invidio! Poter vivere al fianco del ragazzo che ami da anni in una nuova città, mentre darete inizio ad una nuova pagina della vostra vita. Sembra quasi uscito dalla pagina di un romanzo d'amore! Piacerebbe anche a me poter stare sempre insieme al ragazzo che amo!-.
- ... Ti invidio anche io un poco, senpai... L'anno prossimo io e Nagisa ci diplomeremo... E anche a me piacerebbe poter stare con lui, per quanto sia conscia che molte volte sia infantile e che la convivenza con lui potrebbe essere infernale. Vorrei anche io che i nostri genitori si fidassero di noi come fanno i vostri. -
- Non ci vedo nulla di particolarmente straordinario. Vivendo insieme potremmo dimezzare le spese dell'affitto e poi Makoto è un disastro in cucina. -
- Solo? Andiamo, sappiamo tutti che Makoto è il tuo babysitter! - esclamò ridacchiando la rossa.
La corvina ignorò l'amica di infanzia, continuando a mangiare.
- Parlando di trasferimenti... Rin-san, tu andrai in Australia? - chiese la ragazza con gli occhiali.
- Sì. -
- E Yamazaki-san? -
- A lui sta bene qualsiasi cosa che sia per il mio bene. Non mi impedirebbe mai di raggiungere il mio sogno, nonostante la sua possessività. -
- E a te, sta bene? - chiese Haruka, interessata.
- Perché non dovrebbe? Mi capisce e mi sostiene, come sempre. -
- No, non hai capito. A te sta bene che non ti abbia fermata o non abbia mostrato alcun desiderio di voler venire con te? -
- Ah... Sono contenta che non mi abbia fermata, ma questo non significa che non voglia che venga con me. Io e Sousuke avevamo lo stesso sogno... Perciò l'unica cosa che posso fare, come gli ho detto, è sperare che non molli il nuoto. Io lo aspetterò sempre, fino a quando potremo di nuovo nuotare insieme. -
- Però, ti piace proprio tanto Yamamanzo! - esclamò Momoka sorridendo.
- Ah! Piantala di chiamarlo così! - esclamò rossa, rubando un pezzettino di torta della kohai come punizione.
- Che carina che sei da imbarazzata. -
- Rei, non ti ci mettere anche tu! -
- Ora piuttosto che festeggiare la fine delle nazionali e i nostri buoni piazzamenti con noi, non dovresti essere con lui? Del resto tra due giorni partirai... E non lo rivedrai chissà per quanto tempo. - asserì la più grande del team Iwatobi.
- Oh, per quello non c'è problema. Domani passeremo tutta la giornata insieme... E passerò anche la notte da lui. - e sorrise.
Le presenti la fissarono con gli occhi spalancati.
- Ah... Cerca di proteggerti Rin-san, sei sempre una ragazza! -
- Considerando poi l'elemento... - aggiunse Haruka.
- Wah! Questa poi! E hai preparato tutta l'attrezzatura da sfoderare per stenderlo? - chiese Momoka con le gote rosse.
Rin fissò le ragazze dell'Iwatobi non capendo le loro preoccupazioni, per poi guardare la sua kohai - Certo! Ho già caricato la psp! Così potremmo divertirci per bene tutta la notte. Farò assaggiare a Sousuke la polvere della mia macchina! - esclamò allegramente.
- Psp? Aspetta... Tu vuoi passare l'ultima notte col tuo ragazzo giocando alla psp? - chiese allarmata Mikoshiba.
- Non ci vedo nulla di male... Anzi, considerando che stanno insieme da pochissime settimane mi sembra giusto e virtuoso. - replicò Rei, elargendo un sorriso che cancellava la precedente espressione preoccupata.
- E cosa c'entra il mio essere la ragazza di Sou da poco? -
Haruka sospirò esasperata, mentre Momoka prese per le spalle la rossa e scuotendola le disse - Non puoi fare una cosa del genere, senpai! Non è per niente romantico! Tu e Yamamanzo vi rivredete chissà tra quanti mesi! Come puoi pensare ai videogiochi quando avrai al tuo fianco un manzo doc come quello con il quale passerai la notte nella stessa stanza. Dovreste rendere la notte indimenticabile! Con candele, incensi, lingerie sexy e poi... Insomma, dovresti renderla memorabile nella tua vita, magari approfondendo il contatto fisico! -
Rin in quel momento realizzò cosa le volessero dire le altre e arrossendo iniziò a scuotere la testa - C-cos-... Voi vi riferite a quello? Ma come potremmo solo minimamente pensare di fare certe cose... No, no, per nulla, mai. Non vi facevo così maliziose! Insomma, come ha detto Rei, siamo insieme da poco! - e per coprire l'imbarazzo iniziò a ridere in modo sguaiato.
- Senpai... Per curiosità, a che punto hai mangiato il manzo?...- e la piccola le ammiccò come per dirle "Tu sai a cosa mi riferisco".
- Mikoshiba Momoka, non ti sembra di essere indiscreta? Poi qui non vuole saperlo nessuno! -
- Io lo voglio. - esclamarono insieme le ragazze dell'Iwatobi.
- Le hai sentite? Sù, sù... Parla! - sostenne ridacchiando Momoka.
La rossa, totalmente in imbarazzo, appoggiò il mento su una mano e fissando le altre con atteggiamento decisamente stanco, esclamò con spavalderia - E va bene! Va bene!... Io e Sou siamo due tipi molto focosi e passionali!... Guardate qui! - si girò di spalle e si alzò i capelli per mostrare con orgoglio i segni dei succhiotti che le aveva lasciato il suo ragazzo - Visto? Nonostante possa non sembrare è gentile e ha cura di farmi succhiotti nei posti che non si vedono! -
- E tu... Hai mai morso il manzo? -
- Certo! - esclamò la ragazza girandosi e rimettendo a posto i capelli - Ed è una cosa che a lui piace molto! - .
- È un masochista... - sussurrò Rei, visto che aveva sempre provato una forte paura per i denti della senpai del team avversario.
- Oh, bè... Senpai... Come bacia Yamam- cioè Yamazaki? Non so se hai capito a che tipo di baci mi riferisco... -
- Ovviamente bene, stupida kohai curiosa! Del resto non avrei potuto scegliere qualcuno non in grado di soddisfarmi! - asserì la rossa con una punta di orgoglio, nonostante il tremendo imbarazzo che provava nel parlare di certe cose così intime.
- ... E tu, sei riuscito a soddisfare lui? - chiese Haruka, interrompendo il suo silenzio.
- Certo, cosa credi!... Anzi, per quanto mi piaccia, smettiamola di parlare di me e sentiamo un po'... Come è Makoto? Scommetto che lo fai dannare persino per un bacio! - Rin ghignò, visto che era riuscita a trovare il modo perfetto per togliere l'attenzione da sé.
- No, non direi. Anzi, quello che a volte è timido è lui. -
- Wow, Nanase-senpai sei davvero audace! - esclamò Momoka - Rin-senpai molte volte caccia via il senpai quando tenta di farle una carezza ingenua in pubblico. -
- Momoka! - e in quel momento smise di ghignare, mentre Rei ridacchiò.
- Sappiamo tutti che in realtà Rin è una romanticona pudica. -
- Anche a me danno fastidio le eccessive esternazioni di affetto in pubblico. - replicò Rei.
- Visto? Non sono l'unica! E sentiamo un po', sirenetta, fino a che punto siete arrivati tu e Makoto? - l'ormai ex capitano del team femminile della Samezuka cercò di ostentare sicurezza visto, che sicuramente, conoscendo i due soggetti in questione è impossibile che siano andati oltre lei e il suo ragazzo.
Haruka bevve un po' di acqua, per poi affermare con pacatezza - Ci sono andata a letto. -
Le tre ragazze arrossirono vistosamente, avendo delle reazioni totalmente differenti.
- Nanase-senpai! Insegnami ad essere così sensuale! Come diamine sei riuscita a smuovere un santo come Tachibana-san? Sono tutta orecchie! - esclamò Momoka rossa e con gli occhi pieni di ammirazione.
- ... Io e Nagisa per arrivare a quel punto ci abbiamo messo mesi... - affermò a bassa voce, quasi inquietata, Rei.
- M-Makoto è l'emblema della purezza come è possibile che... Aspetta, forse ci hai dormito solo insieme? - concluse Rin non capacitandosi di ciò che aveva appena sentito.
Haruka affermò con calma - No. E non c'é nulla di male. Ma non stavamo parlando di Rin e Yamazaki? -
- Sousuke mi rispetta... E non mi obbligherebbe mai a fare qualcosa contro la volontà. -
- Yamamanzo è il santo dei manzi! - esclamò una Momoka in lacrime.
- Deve tenerci molto a te... - affermò la blu con un sorriso gentile.
- Se vuole venire o meno a letto con te non significa essere irrispettoso. Non penso che quando vi coccolate non abbia "reazioni". - continuò la corvina.
- C-certo che ha "reazioni"! - esclamò Rin, totalmente rossa - È pur sempre un ragazzo... E ama baciarmi e toccarmi. -
- Senpai! - Momoka prese la mano del suo capitano - Tra qualche giorno parti ed è peccato ridurre un manzo in astinenza! Potrebbe deprimersi, deperire, stare male o peggio... Tradirti! Ricordati che come insegnano i manga gli impulsi sessuali nei maschi sono decisamente più intensi e dolorosi che in noi donne! Domani dovresti salutarlo in modo speciale! -
- Andiamo Momo, calmati. Sousuke è Sousuke, non è una bestia in calore. -
- E tu, non lo vuoi?... Quando vi toccate e vi  baciate... Non senti nulla che ti faccia pensare "voglio toccarlo o sentirlo di più"? - chiese Haruka.
Rin abbassò la testa, nell'imbarazzo totale, per poi alzarsi in piedi e urlare - Basta! Eravamo qui per festeggiare i nostri successi sportivi e alla fine vi siete ridotte a tempestarmi con domande imbarazzanti!... Io me ne vado! -
- Sì ragazze, andiamo! Dobbiamo consigliare una biancheria sexy conquista manzi! - affermò Momoka, alzando un pugno in aria, seguita da Haruka, mentre Rei ridacchiava osservando la reazione infuriata della povera rossa che venne letteralmente trascinata via.
 
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Era totalmente distrutta, sia fisicamente che emotivamente.
Per colpa delle sue amiche, Rin non si era goduta minimamente goduta la giornata che aveva deciso di passare con il suo ragazzo, visto che per quanto fosse stata attenta a ciò che diceva o faceva, aveva cercato di capire cosa pensasse e volesse da lei.
Ed era così che dopo aver fatto il bagno iniziò ad indossare svogliatamente il completino di pizzo rosso che le amiche le avevano regalato come "presente per la partenza" insieme ad un preservativo con l'augurio di farne buon uso.
Si sedette sul letto e iniziò a fissare la confezione, con la mente piena di dubbi.
Non voleva che la sua prima volta avvenisse perché istigata da altri, ma dall'altra parte temeva che un contatto fisico non approfondito potesse allontanare sempre più Sousuke da lei.
Il problema principale era capire cosa volessero entrambi: indubbiamente lui le piaceva e, a prescindere dal suo esserne innamorata, l'aveva sempre trovato molto bello. Amava il modo in cui le riservava sguardi sensuali ogni volta che si incontravano di nascosto per baciarsi e si sentiva sempre sciogliere. Bramava quegli occhi su di lei, adorava sentire cosa provocava nel corpo dell'altro, per quanto potesse essere imbarazzante. E odiava terribilmente quando lui interrompeva il tutto perché non voleva esagerare, andare oltre senza il suo consenso.
Nonostante desiderasse poter essere vicino a lui nel miglior modo, alla fine era sopraffatta dalla paura e dalle incertezze.
I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di colui a cui pensava che bussava alla porta - Hai finito? Posso entrare? -
La ragazza deglutì, totalmente nel panico non rispose.
- Rin, mi senti? Se ti serve tempo posso andarmene. -
- No, entra. Ho finito. - esclamò sicura, arrivando alla conclusione che solo provocandolo avrebbe potuto comprenderlo e si sarebbe potuta comprendere. Poi il solo pensiero di restare indietro ad Haruka, e persino a Rei, la irritava al quanto.
Il ragazzo aprì la porta, entrando nella camera portando in una mano una bottiglia di Coca Cola e un pacco di patatine - Ho portato qualcosa da sgranoc-! - le parole gli morirono in gola visione che si ritrovò davanti - Rin, avevi detto di essere pronta... - e distolse lo sguardo per evitare che iniziassero a venirgli strane voglie e strani pensieri.
- Lo sono... Sono pronta. - si alzò dal letto e si avvicinò alla porta per togliergli dalle mani le cibarie e poggiarle su un mobile - Guardami Sou. - gli disse appena si riavvicinò e gli sfiorò il viso con una mano.
- No... Non voglio. -
- Sono stata io a darti il permesso di guardarmi. Cosa c'è, non ti piaccio vestita così? Eppure mi sono sistemata al meglio solo per te... -
- Rin, questo gioco non mi piace. Piantala. Non farmi questo... Mettiti qualcosa addosso. - esclamò il ragazzo, continuando a non guardarla.
- No, non fare questo tu a me! Guardami, scemo! Dimmi cosa ne pensi di me... Di noi... Domani parto e non ci vedremo per mesi... Io voglio sentirti totalmente mio! - esclamò la rossa piena di ira, mentre posò entrambe le mani sulla maglia del moro.
Udito quell'appello, Sousuke non potè restare totalmente inerme e la guardò: quella lingerie, l'odore del suo bagnoschiuma sulla pelle di lei, la quasi totale nudità e quel faccino con un'espressione tra l'arrabbiato e il triste erano troppo per il suo autocontrollo. - Anche io ti voglio, Rin... Ti desidero con tutto me stesso. - e proprio in nome di quest'ultimo desiderio pose le sue labbra su quelle di lei, dando il via ad un bacio inizialmente dolce che via via divenne sempre più profondo e appassionato mentre con le braccia andò a stringerle la vita.
La rossa gradì quelle attenzioni così sensuali, ricambiando l'altro con febbrile apprensione, mentre le braccia andarono a circondargli la nuca.
Presi da quei baci, pian pianino iniziarono a camminare verso il letto, interrompendo il tutto solo quando Rin finì sdraiata con Sousuke che si ergeva sopra di lei.
Le gote della ragazza erano rosee e, nonostante il respiro affaticato, chiese all'altro intento a togliersi la maglietta - Sou, non mi hai ancora detto come sto con questo completo. -
- Vanitosa, sai benissimo che ti dona. - e iniziò a baciarle il collo con delicatezza, dopo aver appoggiato le mani ai fianchi della testa di lei.
La ragazza, dall'altra parte, si godette quelle attenzioni che in quel momento le provocavano emozioni intensissime, sentiva il respiro appesantito di lui sulla sua pelle, mentre scendeva verso i seni e tentò goffamente di leverle il reggiseno.
Rin, vedendolo in difficoltà, scoppiò a ridere, beccandosi un'occhiataccia dall'altro che le intimò - Piantala e sollevati. Non riesco a togliertelo. -
Fece come le venne chiesto, realizzando in quel momento di goffaggine quanto anche Sousuke, nonostante la classica e apparente sicurezza, potesse essere timido in certe situazioni e, per puro dispetto, iniziò a baciargli la nuca.
- Nh... - il morò si bloccò, per poi fissarla con occhi suadenti - Sei seriamente sicura di voler...? -
- Sì. - rispose lapidaria la rossa, per poi mettergli sulle labbra il pacchetto col preservativo.
- ... Rin... - prese il piccolo involucro e lo tenne in mano - Se andiamo avanti sarà difficile che riesca a fermarmi. - Le diede un piccolo bacio sulla fronte e, non notando proteste, accolse il tacito invito e le sfiorò con delicatezza l'intimità.
Quel tocco così intimo fece sì che la ragazza sobbalzasse, chiudesse gli occhi e gli bloccasse il polso; notando il cambiamento repentino di atteggiamento, Sousuke le mise un lenzuolo addosso e si sdraiò, dandole le spalle.
- S-Sou? -
- Rivestiti. -
- Perché? Non capisco. - aprì gli occhi, guardandolo sbalordita.
- Non sei pronta. - 
- Io lo sono! -
- No, Rin! No! - ringhiò per la frustazione, girandosi poi verso di lei - Prima eri terrorizzata... Non so cosa ti sia successo, ma questa che ho davanti non è la vera Rin. La Rin che conosco se vuole qualcosa se la prende. -
- Era quello che stavo facendo! -
- No. Vuoi i miei baci, le mie coccole, quello sì. Ma non vuoi arrivare a quel punto. Hai paura. -
La rossa tacque per poi chiedergli a bassa voce - E tu... Tu non vuoi arrivare a quel punto? Hai detto di desiderarmi. - 
Il ragazzo sospirò e prese la mano della sua lei per posarla sulla sua intimità.
- Che fai?! - chiese col viso in fiamme, tentando di ritraere la mano.
- Rispondo alla tua domanda. Ti sembro indifferente? -
- N-no. -
Spostò la sua mano - Non ho intenzione di venire a letto con te fino a quando non avrò la certezza che lo vuoi con tutta te stessa. Mettitelo in testa. - sbuffò, scompigliandosi i capelli - Mentre cerco di calmarmi, per piacere rivestiti e cerchiamo di divertirci come al solito. Non mi interessa che prima di partire tu mi dia il tuo corpo. Mi basta essere al tuo fianco e godermi il tempo che passiamo insieme per essere contento. Solo questo. -
Quelle parole colpirono il cuore di Rin, facendo si che iniziasse a piangere, di gioia.
- Dai, non adesso... Ti prego. -
- Cosa vuoi? Mi è andata un po' di polvere negli occhi! -
- Scema, se ti metti a piangere mi viene voglia di consolarti. - le sussurrò suadente in un orecchio.
La rossa divenne paonazza e gli replicò - Scemo, smettila! -
I due si fissarono negli occhi e poi scoppiarono a ridere fragorosamente.
 
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Ormai erano mesi che Rin era in Australia e finalmente, dopo tanti giorni, aveva un momento di quiete.
Così approfittò della giornata libera per chiamare il suo ragazzo. Compose il numero e, come sempre, notò che era spento.
Irritata, mise il cellulare sul tavolo e si sdraiò sul divano.
- Dannazione, che cazzo gli prende? Non lo capisco! - gridò iniziando a scompigliarsi i capelli. Ormai era più di un mese che lei e Sousuke si sentivano sporadicamente. Potevano passare giorni senza sentirsi e lui non la contattava mai. Sembrava quasi che tutte le parole che le aveva detto, le promesse scambiate o quanto altro fossero solo bugie. La distanza sembrava sempre più distruggere la loro relazione. Chiuse gli occhi, riuscendo quasi a vederlo mentre le sorride e le parlava. - Sousuke... - sussurrò, per poi sentire il campanello suonare. Sospirò e si alzò per andare ad aprire.
Aperta la porta, la chiuse subito dopo - No, non è possibile. Sto impazzendo. -
- Apri. -
- No, tu sei un fantasma! Non puoi essere lui! -
- Apri la porta, Rin. - fece una voce maschile.
La rossa obbedì e rimase di stucco nel vedere che l'oggetto della sua irritazione si ergeva davanti a sé - Che diamine ci fai qui? -
- Non dovrebbe essere questo il modo in cui accogli il tuo ragazzo. - asserì Sousuke facendosi strada nella casa senza chiedere il permesso, insieme a due enormi bagagli.
- Ehi, ehi! Chi ti da' il permesso di entrare! - esclamò irritata la ragazza, per poi chiudere la porta.
- Perché, non posso? Qui dice che è mio diritto. - e le diede delle carte.
- Oddio... Ma questo è il ... -
- Contratto, si. Da oggi fino a data da destinarsi sono ufficialmente il tuo coinquilino. -
- Perché non mi hai detto nulla! -
- Perché questa era la prima parte di un'altra sorpresa. -
- Altra? -
Sousuke fece un cenno con la testa - Mi sono informato relativamente alle cure di avanguardia per il mio problema alla spalla e ho saputo che qui c'è un medico specializzato in casi simili al mio. Ho parlato con lui e ha detto che voleva vedermi per poter iniziare la riabilitazione... Quindi se tutto va bene potremmo nuotare di nuovo insieme. - e le sorrise.
Rin, totalmente irrita, gli si scaraventò contro, iniziando a dargli pugni alle spalle e a piangere in contemporanea - E questo è il modo di dirmelo?! -
- Non sei contenta di vedermi? -
- Certo che lo sono, idiota! Perché non mi hai detto nulla di questi progetti? Perché tenerli tutti nascosti! -
- Ti ho detto che dovevano essere una sorpresa. -
- Sorpresa di sto cazzo! Io non so cosa provare! Fino a qualche minuto fa ero arrabbiata perché sembrava quasi che ti fossi stufato di me e che mi ignorassi! -
- Ho avuto meno tempo per contattarti perché dovevo fare i preparativi per la partenza, oltre che un corso di inglese intensivo, visto che sai il rapporto che c'è tra me e questa lingua... -
- Potevi dirmelo! -
- Non sarebbe stata una sorpresa. - e con le labbra le raccolse le lacrime.
- Ero preoccupata... Per noi, per te...-
- Ehi, pensavo che volessi i tuoi spazi. E non mi andava di distrarti dai tuoi obiettivi. - 
- Scemo. - gli diede un bacio - Sei solo uno scemo. - gliene diede un altro, baciandolo disperatamente. Le era seriamente mancanto. Il suo odore, il suo calore, i suoi occhi, la sua spalla, tutto. E mai, come quel momento, lo desiderava con tutto se stessa. Così un bacio, un'altro e un'altro ancora sempre più ardito fecero sì che i due, seguendo i loro istinti, si ritrovassero in men che non si dica a letto.
I loro corpi si intrecciarono e cercarono con naturalità, seguendo l'istinto, mentre ogni vergogna, ogni strato di vestito, scompariva, lasciando posto a versi ovattati, languidi e alle volte trattenuti.
Persino gli sguardi, così incatenati l'uno con l'altro, ardevano. E fu proprio in quel languore misto a nostalgia, rabbia, felicità, i due si unirono per la prima volta. Un unione non solo fisica o erotica, ma qualcosa di decisamente più spirituale.
- Ti amo. - furono le parole che i due si sussurrarono in continuazione, come se quel momento bellissimo che stavano condividendo sarebbe potuto scomparire da un momento all'altro, come se fosse stato tutto un sogno. Persino quando giunsero al culmine continuarono a sussurrare tra di loro.
- Rin... Sai, credo di aver capito cosa chiederti come premio per la nostra vecchia scommessa. - disse il ragazzo con tono di voce ancora languido per il piacere, mentre la stringeva a sé.
- Sentiamo un po'... -
- ... Resta semplicemente al mio fianco. Per sempre. -
La ragazza arrossì e replicò imbronciata - Scemo, cosa sei un bambino delle medie? -
- Cosa c'è , non ti va'? -
- No. No... È solo che, dannazione, non credi di essere arrogante? Insomma, vuoi incatenarmi a te per l'eternità. -
- Mi sembra il minimo, visto a tutto quello che mi hai fatto passare e a tutte le volte che ti ho fatto vincere! - replicò il moro ridacchiando.
- Tsk, tu non mi hai mai fatto vincere. Non dire assurdità! -
- Davvero? Allora ti va di giocare alla morra cinese? Adesso? -
- Sentiamo un po', quale sarebbe il premio in palio? - chiese con un ghigno Rin.
Sousuke con un movimento felino si mise sopra di lei e la fissò con occhi suadenti - Decidi tu. -
La ragazza gli circondò la nuca con le braccia e portando il viso vicino al suo volto gli soffiò sulle labbra - Allora se vincerò io sarai tu quello che dovrà essere al mio fianco per l'eternità!... Però, al momento ho voglia di giocare ad altro... - e lo baciò.
I due si scambiarono uno sguardo complice e si baciarono nuovamente, del resto avevano tutta la vita per potersi sfidare alla morra cinese.
 
 
FINE

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Wah, che dire!
Non pensavo che questa long mi avrebbe portato via così tanto tempo!
Per scrivere questo capitolo ho impiegato la bellezza di due giorni e ho anche variato qualche parte in confronto a quello che avevo originariamente in mente (piccole sciocchezze, nulla di importante).
Approfitto di questa sede per ringraziare chiunque abbia seguito questa storia leggendola con piacere e, ringrazio ancora di più, tutte coloro che hanno commentato qui o in altra sede, visto che il feedback è importante per capire se si va' o meno nella giusta direzione.
Un ringraziamento particolare va' alla Chri, che si è sorbita sempre scleri e le beta, e alla Marty per le splendide e dettagliate recensioni.
Per il resto, non so che altro dire xD
Se volete dirmi qualcosa fatelo via recensione, adesso sono stanchissima, motivo per cui, appena avrò voglia e tempo, controllerò tutta la fic per correggere a raffica tutti gli errori di battitura che mi sono sfuggiti durante le varie pubblicazioni.

Baci ♥
   
 
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