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Autore: Martyx1988    11/12/2008    5 recensioni
La giovane Hanon è tormentata da un ricordo della sua infanzia da ormai molte notti: un bambino con la schiena squarciata, ricoperto di sangue, la guarda con occhi imploranti. Anche Murtagh rivede nei sogni lo stesso episodio, solo dal punto di vista del bambino insanguinato riverso a terra. Il destino li farà incontrare più volte e li metterà di fronte ad un segreto che Selena aveva meticolosamente tenuto nascosto a entrambi...
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Twins

CAPITOLO 1

L'atmosfera nella stanza iniziava a farsi più tesa del previsto. le cose stavano andando diversamente da quanto si erano aspettati. Il bambino era nato e stava bene, riposava già nella culla accanto al letto. La donna, però, continuava ad avere le contrazioni e la levatrice non riusciva a spiegarsene il motivo. Stava perdendo sangue e non la smetteva di urlare dal dolore. Nessuno riusciva a dare una spiegazione a quella strana situazione, men che meno riusciva a risolverla. Poi però la levatrice ebbe come un'illuminazione. Mise una mano sul ventre della donna, ancora gonfio. C'era del movimento.
"Ce n'è un altro!" esclamò la donna "Coraggio, Selena, ancora un ultimo sforzo! Spingete!" disse poi, rivolta alla partoriente.
Selena raccolse tutte le forze che le erano rimaste, strinse i denti e spinse. Prima la testolina, poi le spalle, infine il resto del corpo. Anche il secondo neonato era fuori. La levatrice tagliò il cordone ombelicale e lo depose su un panno che una cameriera le stava porgendo, quindi si dedicò alla madre. I medici la stavano già curando. Il ventre si stava sgonfiando e ogni centimetro della sua pelle era rilassato. Stava dormendo col sorriso sulle labbra.

Si svegliò la mattina dopo al suono del pianto di uno dei due bambini. si voltò alla sua destra e lo vide lì, accanto a lei, nel letto, coi pochi capelli neri come la pece. Seduta accanto al letto, la levatrice teneva l'altro bambino, ancora addormentato. Si chinò leggermente in avanti per farlo vedere alla madre.
"Sono bellissimi" disse Selena "Due bei bambini"
Prese in braccio il bambino che aveva accanto e se lo portò al seno per allattarlo. Questi prese subito a mangiare con gusto.
"Come volete chiamarli?" chiese la levatrice.
"Lui è Murtagh" rispose continuando ad osservare il bambino che aveva in braccio "E lui..."
"E' una femmina, mia signora" la interruppe la levatrice, sorridendo.
Ma Selena non sorrise, anzi, sembrava spaventata.
"Femmina?" chiese in un fil di voce.
"Esatto, mia signora, una bella bambina"
"Morzan non accetterà mai una bambina. No. Lui voleva un maschio"
Si voltò verso Murtagh, che continuava a mangiare senza sosta, quindi tornò a guardare la bambina.
"Avete già informato Morzan?" domandò Selena, preoccupata.
"No, mia signora, è fuori città in questo momento"
La donna chiuse gli occhi e trasse un sospiro di sollievo.
"Non deve sapere della sua esistenza, neanche una parola. Non oso immaginare cosa potrebbe farle"
"Come pensate di fare? Non potete abbandonarla così piccola, morirà"
"Non ho intenzione di farlo. E' pur sempre mia figlia. Ma mi vedo costretta a non crescerla di persona. Per il suo bene"
"Posso occuparmene io, se volete. Ne sarei onorata"
"Ti ringrazio, Olga. Sei l'unica persona di cui so di potermi fidare" disse Selena, con le lacrime agli occhi, posando una mano sul braccio della levatrice.
"Quando sarà abbastanza grande, potrà diventare la mia dama di compagnia. Ma non dovrà mai entrare in contatto con Murtagh o Morzan oppure questa copertura potrebbe saltare"
"Quindi non saprà mai le sue vere origini?"
"Mai. E' il prezzo da pagare per tenerla in vita"
"E se chiedesse qualcosa del suo passato?"
"Le racconterete che sua madre era una cameriera del palazzo, morta dandola alla luce. Informa anche i medici e le cameriere presenti alla sua nascita di questo"
"Un'ultima cosa, mia signora. Che nome volete darle?"
"Hanon. Questo sarà il suo nome"
La bambina aprì leggermente gli occhi e si voltò verso Selena. I loro sguardi si incrociarono brevemente, poi Hanon richiuse gli occhi.
"Finchè Morzan non sarà tornato, penserò io ad allattarla. Poi però sarà necessaria una balia"
Detto questo, Selena fece cenno ad Olga di posare Hanon sul letto, quindi le mise Murtagh in braccio, che nel frattempo si era addormentato. e prese la bambina per allattarla. La bambina aveva ancora gli occhi chiusi, ma si attaccò subito al seno e iniziò a mangiare.




"Lady Selena!!"
Ogni volta che la donna veniva a fare visita alla bambina, ad Hanon esplodeva il cuore per la gioia. Sin da quando era nata Selena si era interessata a lei, una semplice serva orfana di madre e senza un padre. Olga le aveva fatto da mamma durante quei tre anni. Era stata la levatrice di Selena quando, tre anni prima, aveva dato alla luce il suo primo figlio. Non sapeva molto di lui, solo che si chiamava Murtagh e che gironzolava anche lui nel palazzo, ma non lo aveva mai visto. D'altronde, le era proibito girare per i piani alti del palazzo. Le stanze della servitù erano sempre state la sua casa e le aveva esplorate tutte, da cima a fondo. Era una bambina obbediente, questo nessuno poteva negarlo, ma anche molto irrequieta. Difficilmente restava nello stesso posto per più di cinque minuti.
In quel periodo Selena faceva visita più spesso ad Olga e Hanon ne aveva chiesto il motivo alla donna, che le aveva risposto: "Gli dei daranno alla signora un altro bambino e io devo prepararla al suo arrivo"
Da quando lo aveva saputo, Hanon aveva approfittato di ogni incontro con la donna per chiederle come avrebbe chiamato il nuovo bambino.
"Non so, è ancora presto per saperlo" rispondeva sempre, sorridendo "Magari Eragon, se è un maschietto"
"E se è femmina?" domandava puntualmente Hanon, ma non aveva mai ottenuto risposta a quella domanda, perchè Selena o cambiava discorso o se ne tornava nelle sue stanze.
Quel giorno, però, la donna aveva bisogno di una visita nella sua stanza. Aveva avuto un mancamento e le ancelle l'avevano subito portata a letto e chiamato Olga. La levatrice si era trovata costretta a portarsi dietro anche Hanon, coi rischi che ne conseguivano, in quanto nessuna cameriera era disponibile a tenerla d'occhio.
Anche Selena rimase sorpresa nel vederla, ma poi pensò che Morzan e Murtagh erano fuori a caccia e sicuramente prima di sera non sarebbero tornati. Sorrise alla bambina, che era accorsa accanto al letto appena entrata.
"State male, milady?" chiese la bimba preoccupata.
"Ora sto meglio, grazie Hanon"
La bambina iniziò a saltare dalla gioia per la stanza. Per Selena vederla così felice era una gioia immensa. Aveva i capelli castano chiari, lunghi fino a metà schiena, dove si arricciavano in leggeri boccoli, e occhi azzurrissimi, totalmente diversi da quelli di Murtagh, di un blu intenso. Nonostante questo, però, gli somigliava in maniera impressionante.
Olga si avvicinò alla donna e predispose l'occorrente per visitarla, quando un'ancella irruppe nella stanza. Dal fiatone che aveva, si intuiva che era venuta di corsa.
"Milady...vostro figlio...Morzan...giù nell'ingresso...correte!"
"Murtagh!" Selena non se lo fece ripetere due volte, scese dal letto e corse fuori dalla stanza, poi giù per le scale fino all'ingresso. La scena che le si presentò davanti era raccapricciante. Murtagh era riverso a terra in una pozza di sangue, con la schiena squarciata dalla spalla destra al fianco sinistro da un taglio profondo. Poco più in là giaceva la spada rossa di Morzan, linda e luccicante come sempre. Davanti al portone spalancato dell'ingresso stava il cavaliere, lo sguardo di fuoco rivolto verso il figlio.
Selena corse dal bambino, ma non ebbe il coraggio di toccarlo, per paura di peggiorare le sue condizioni.
"Ma che cosa gli hai fatto?" urlò la donna, con le lacrime che le scendevano copiosamente dagli occhi "E' solo un bambino!"
"E continuerà ad esserlo se gli inculcherai ancora le tue idee sull'amore e la bontà. Deve diventare un guerriero, non può provare sentimenti di pietà e amore. Nemmeno per un animale"
"Gli hai fatto questo perchè non ha voluto uccidere un animale? Ha tre anni, Morzan! Hai rischiato di ucciderlo a tre anni per una cosa del genere!"
"Se non è in grado di essere spietato, allora è quello che si merita"
Dopo aver recuperato la spada, il cavaliere passò davanti alla moglie e al bambino con passo spedito, senza nemmeno accrogersi che, poco più in alto, seduta su uno scalino, dietro alle gonne delle ancelle, stava seduta la piccola Hanon. Per tutto il tempo era rimasta a fissare il corpo del bambino, atterrita. Vide poi Olga andare da Selena, ancora in lacrime, prenderla per le spalle e sollevarla.
"Ho fatto chiamare i dottori, stanno arrivando a curare Murtagh. Ma voi dovete riposare, milady"
Selena seguì la donna su per le scale, con le ancelle subito dietro, ma non Hanon. La bambina le seguì con lo sguardo finchè non scomparvero dietro il muro, quindi scese lentamente le scale e si andò ad inginocchiare vicino a Murtagh. Anche se impercettibilmente, si poteva vedere la schiena insanguinata sollevarsi ed abbassarsi ad ogni faticoso respiro del bambino. Poi Hanon lo vide aprire gli occhi e fissarla. In quel momento una specie di fremito pervase entrambi i bambini. Murtagh allungò lentamente la mano verso Hanon, che fece altrettanto e, appena si toccarono, sentirono entrambi una forte scossa percorrere il loro corpo.




E' una storia pensata come continuo di Eldest, quindi non saranno molte le novità portate da Brisingr in questa ff. Spero non rimarrete delusi!!
   
 
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