L’Ocarina

Il suono che sei in grado di diffondere è una voce prolungata, che esce dal tuo cuore e si propaga nell’aria. La musica ambasciatrice del tuo richiamo, che mi ipnotizza e mi fa sentire il calore del tuo essere bambina. Tu, la speranza per questo mondo sempre più caotico, alla ricerca di una pace che parte da dentro, Mayu. La tua ocarina mi chiama, mi cerca nei meandri dell’universo, con la sensazione profonda dell’angoscia all’interno del viaggio che mi accompagna per cercarti. Quel suono malinconico che risuona nella mia testa, passando per quell’occhio che non vede, il mio, la forza della mia debolezza fisica, perché un occhio è sufficiente per vedere, come uno è il cuore, che basta e avanza solo per non farmi smettere di vivere. Perché vivere è, in fondo, un gesto semplice, come quello del calice di vino, che sollevo per degustare l’amaro e l’amarezza che mi accompagna fin dal momento in cui quel mio unico occhio si apre e vede la luce di un mattino senza sole, scandito da un non tempo.
La tua ocarina, Mayu, il dolce suono del passato rimembrato e del futuro che tu rappresenti, piccola mia, frutto dell’amore di una donna meravigliosa e di un genio che è stato parte della mia vita, con la grandezza della sua amicizia e la potenza dell’ingegno. Il tuo papà rivive nella spontaneità dei tuoi occhi, nella sincerità del tuo sorriso e nella simpatia della tua grinta.
Il tuo canto disperato, ocarina, il tuo affetto per me, bambina, che hai visto in me un secondo padre e, forse, un eroe, che io non sono affatto, perché le mie azioni sono nulla in confronto al tuo animo puro e, al contempo, determinato. Ogni pianeta è una scoperta, ogni battaglia è un dolore, perché io non ti trovo ancora, perché non riesco a mantenere fede alle promesse fatte a tuo padre, Mayu. Ma tu ti fidi di me e questo mi rinfranca. E il suono della tua ocarina ora è più forte, mentre mi dice che forse sono a un passo da te o, perlomeno, di rendere più risonante la mia speranza di riabbracciarti. Non so se sia reale o meno, questo suono, ma ormai mi pervade tutto, fin dentro al mio animo.

(c) by Fujikofran 
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