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Autore: LadyFrenny    07/03/2015    1 recensioni
Storiella vecchissima che ho ritrovato fra vecchi appunti, mi andava di ripubblicarla, mi pare che fosse piaciuta a qualcuno.
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Yaoi | Personaggi: Dick Gumshoe, Gregory Edgeworth, Phoenix Wright
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Phoenix:" perchè capitano tutte a me? qualcuno me lo spiega? "
Edgeworth:" bèh guarda il lato positivo, non essere pessimista, se non fosse successo non saresti in camera mia " ammicò.
(Questo dialogo va riletto dopo aver  finito il capitolo.)

 

Ore: 7:30
Data: 22 febbraio
Luogo: fuori alla stazione di polizia


In una mattinata come tante successe qualcosa di inaspettato e doloroso per i nostri amati eroi … qualcosa che dimenticheranno difficilmente! Ora sappiamo solo che la nostra avvocatessa Phoenix-
Phoenix: ma come avvocatessa! Perché mi fai questo ?!
Uff che scocciatura, è solo un errore di battitura dai! Allora dicevo..
 Il nostro avvocato Phoenix girovagava come al solito alla ricerca della sua affiatata, affidabile e affamata collega di “giochi” Maya, che per vostra e nostra sfortuna l’abbiamo persa di vista pochi secondi fa, e tutto per degli hamburge.
Va beh non fa nulla, torniamo a Phoenix, il nostro protagonista. Si trova a passare davanti alla stazione di polizia ed ecco che si accorge di un  insolito silenzio. Molto strano, ci sono sempre strilli di nervosismo, o stappi di bottiglie per festeggiare qualsiasi cosa capiti a mo' di scusa per non lavorare e cose varie.
Phoenix (perplesso):” qui c’è qualcosa che non và … forse è meglio se vado a vedere "
Mentre andò ad aprire la porta, scopre che è stranamente chiusa. Naturalmente ecco che il nostro Phoenix usa il suo potentissimo “calci della fenice nascente” sfondando la porta della “polizia” che diede il via ad un crollo a catena: A quel colpo oltre a sfondare la porta, l’onda d’urto aprì anche la porta di servizio a due passi da lui, e tutto ciò che vi era in torno.

Phoenix:” e adesso cosa faccio?! Che guaio, mi fai combinare solo guai! “
Più tardi inventeremo qualcosa, del tipo che la serratura si sia rotta per colpa di una tua eventuale caduta che escogiterò più tardi.
Phoenix:” ma perchè mi devo per forza far male?! Insomma pensa a qualcos’altro “
Uffa qui l’avvocato sei tu e io ancora no purtroppo, quindi non rompere e fai ciò che sai fare meglio, bleffare! lascia a me la scrittura.
Anche se... a bleffare fai propio schifo sorry.

Phoenix:” oh perfetto, andrò a deprimermi ora... “

Una volta aver posizionato accuratamente con guanti un palo della luce vicino al cataclisma, "caduto li per caso",  il nostro Eroe decide di entrare in questa benedetta stazione di polizia. È tutto troppo silenzioso ed è inquietante, pensando al casino che c’è di solito.
Phoenix:” forse è meglio telefonare al detective Gumshoe… magari sarà successo qualche cosa “
Avviata la chiamata si sentì in lontananza una canzoncina di Sbirrotto, proprio quella che partiva tutte le volte che il cell del detective suonava. Quello che si sentiva era per forza il suo cellulare. Il nostro avvocato salì le scale per vedere da dove provenisse, scoprendo che era molto più udibile mano mano che si avvicinava ad una stanza insolita, dove lui non era mai entrato prima.

Phoenix:” ma io qui non sono mai entrato "
E ci credo c’è scritto in stampatello “ VIETATO ENTRARE AL PERSONALE NON AUTORIZATO “

Phoenix:” ok colpa mia, comunque … Gumshoe? Sei qui dentro? Abbi almeno la compiacenza di rispondere no?! “
Phoenix entrò ed ecco che come accende la luce vide Gumshoe sdraiato a terra con un telo bianco che lo copriva interamente, ma tutto ciò in una manciata di secondi perché la lampadina si fulminò scoppiando.
Phoenix:” tze la mia solita fortuna … un momento, ma quello a terra era Gumshoe?! Che ci fa li! “
Phoenix si precipitò verso il corpo dell'uomo, con alle spalle una fiebile luce che illumina la stanza la quale proveniva dal corridoio, cercando di capire cosa diavolo aveva visto.
Phoenix:” G-Gumshoe tutto bene? R-rispodi non mi mettere in ansia così “
Ma ecco che si accorse che il corpo è freddo, e per terra c’è una immensa chiazza rossa a ravvivare la scena, creando una espressione raccapricciante sul viso del nostro Avvocato...Scusate volevo dire, che la faccia di Phoenix è indescrivibilmente spaventata … un po’ come quella quando pensa di aver ucciso Doug con una spinta …. Appunto indescrivibile …. Che peccato che voi non possiate vederla.
A Phoenix venne un infarto. Si riprese in un paio di secondi, corse via dalla stanza e chiamò qualcuno di sua e nostra conoscenza, propio il primo che gli capita sotto mano.. "capita".
??:” pronto? “
Phoenix:” E-Edgeworth? T-ti preg-go v-vien-ni sub-ito all-a staz-zione di p-p-polizia “
Edgeworth:” Phoenix? Sei tu? Che succede sembri chiamare dall’oltre tomba! “
Phoenix:” s-sbrigati! "
Edgeworth:” non è che sei caduto un’altra volta dal ponte per caso? Se stai tremando mi viene in mente solo questo “
Phoenix:” ma scusa se te lo dico, se cadevo dal ponte (un’altra volta) ti pare che stavo qui a chiacchierare con te?! tralasciando che sarei già morto se fosse per te “
Edgeworth:” ok ok arrivo subito che scocciatore “
Finalmente si intravide la lucidissima ferrari rossa di Edgeworth dalla finestra a cui Phoenix era affacciato, senza aspettare, pieno di gioia cominciò a scendere le scale di corsa, e d’altro canto Edgewoth, preoccupato per la ciamata, fece lo stesso però salendole e..

Edgeworth:” scusate l’interruzione ma mi chiedevo.. mia carissima Narratrice.. come c’è arrivato il lampione sul portone!? È questa la ragione della chiamata di Phoenix? “
Hem mio carisssssssimo Edgeworth è una lunga storia non c'è bisogno che tu capisca..Dicevo

Stavano correndo uno in contro all’altro, ma più che in contro direi scontro, visto che i due babbei si appiccicarono amabilmente per le scale, logicamente caddero uno sopra all’altro, e se la logica non è una “obbiezione” possiamo immaginare chi è sopra e questa volta … credo non ci sia un doppio senso … almeno per alcuni.
Edgeworth:” ma che caz fai! Ma si può sapere che ti succede! “
Phoenix:” ti stavo venendo in contro, possibile che tu debba sempre  trattarmi male! “
Edgeworth:” non ti tratto male è che mi piaci troppo e devo fare l’indifferente per …”
Ed ecco che finalmente si accorgono di ciò che aveva combinato quello spietato di un fato, di nome Narratrice, e si ammutolirono. Phoenix sopra ad Edgeworth, con i visi che distano fra loro tre millimetri, tutti e due imbarazzati a morte, tanto che i favolosi e appuntatissimi capelli di Phoenix si afflosciarono.
Edgeworth:” hemm… s-scusami ma me lo stai schiacciando con il ginocchio…”
Phoenix:” cos- ahhh! “
I due si staccarono e scattarono in piedi come saette e imbarazzatissimi, quasi viola, si misero di spalle.

….. scusate se vi interrompo ma qui è successo una cosa gravissima, orripilante ecc. ecc. quindi datevi una mossa.

Phoenix:” ah è vero scusami Gumshoe… AIUTO!!! Gumshoe è morto! "
Edgeworth:” n-non mi abbracciare così mi stritoli! E poi dopo quello che è successo …. un momento cos’è che hai detto? “
Phoenix:” G-Gumshoe è-è m-morto “
Detto ciò svenne come una ragazzina innocente … terribile … una figura mascolina che mi fa questo..
Con imbarazzo ma anche felicità e gioia da parte di Edgeworth (che non aspettava altro) lo raccolse e se lo portò dietro. Dopo il terzo piano tutto a posto ma poi ecco il secondo casino. Con Phoenix che continuava a sbavare e a pesare, decise di prendere l’ascensore. Questa volta la sfortuna di Phoenix non ci mise lo zampino, anche perché non dimentichiamo che con la fortuna di Edgeworth si annulla tutto a vicenda, è proprio Edgeworth che combina il casino. Per colpa delle mancate manutenzioni l’ascensore andava a rilento, e pensando che fosse la soluzione, il nostro procuratore dalla calma cool, comincia a tirare calci sul pannello di controllo che saltò in aria bloccando l’ascensore.
No comment
Edgeworth:” svegliati Wrigth! Mi serve il tuo aiuto! Ho combinato un guaio! “
Phoenix:” per favore non mi scotennare in questa maniera.. Che succede? M-ma dove siamo!“
Edgeworth:” si è bloccato l’ascensore! Come facciamo adesso! “
Phoenix:” fammi salire sopra di te, così entro per poi uscire “

Edgeworth: ………
IO: ……
Phoenix: ……

Edgeworth:” m-ma sicuro di volerne approfittare qui e adesso? Non vuoi farlo in una stanza più intima? “

Io: bè sai non per fare la guastafeste ma ci sono anche minori qui, compresa io ma per me va bene “

Phoenix:” MA CHE AVETE CAPITO! Che imbarazzo che imbarazzo che imbarazzo che imbarazzo che imbarazzo che imbarazzo che imbarazzo … “

Dopo mille “ che imbarazzo “ più tardi … ( naturalmente non avevano niente da fare, essendo bloccati )

Phoenix:” allora ricominciamo … anche perché non sperarci che io venga in camera tua e soprattutto non mi piaci, no, assolutamente no “
Edgeworth( con sguardo perso nel vuoto degli occhi scuri di Phoenix ):” si si come no “

Phoenix:” mi sono già scocciato facciamo una pausa? “
PHOENIX GUARDA CHE CHIAMO ANCHE GODOT IN QUESTO CAPITOLO.

Phoenix( con sguardo da precisino ):” allora il mio piano di prima era, e sottolineo che non ti farò niente, farmi salire sopra di te, cioè sulle tue spalle, così entro nella serratura della porta di sicurezza, per poi uscire fuori dall’ascensore … capito? “
Edgewort:” la prossima volta non abbreviare perché non ti leggo nel pensiero! Così mi eviti illusioni…  adesso dovrò solo farmi il filmino mentale! “
Phoenix: ...

Ok interrompo la scena perché devo portare Phoenix in un reparto di rianimazione, devo far sbollentare Edgeworth  ed io devo fare una pausa da tutti questi pervertiti.

Ok tutto apposto ritorniamo che Phoenix dopo aver ripreso a vivere, è già in piedi sulle spalle di Edgewort, il quale non fa altro che osservarlo dal basso all’alto, a scassinare la porta di emergenza.
Phoenix:” fatto, adesso aspetta che salgo e ti aiuto a salire! "
Detto ciò, non appena salì, gli si impiglia il pantalone in un ferretto. Edgewort lo aiutò ma peggiorando la situazione, in fatti per tirarlo via gli si strappò i pantaloni lasciandolo in mutande … E a questo punto per lo stupore cade anche addosso ad Edgeworth, idem come prima.
Phoenix( molto imbarazzato) :” ma perche tutte a me … e tu non mi guardare pervertito! “
Edgewort:” scusa è stato un incidente … va bè dai ti faccio compagnia! “
Phoenix:” NOO! “

Io: SIII ( due al prezzo di uno)
Phoenix:” ma tu non dovevi sparire dalla storia!!? “

Insomma visto che sono la narratrice vinco io e tutte e due in mutande fanno una coppietta davvero.. non lo so neanche io. Arrivati in cima finalmente … bè mica tanto … infatti gli tocca una faticosissima arrampicata su per i fili dell’ascensore arrivando a destinazione ( approposito su richiesta di Phoenix  è stato Edgeworth il primo a salire, quindi è questa la scena ) si fermarono d'avanti la porta dove  il cadavere di quel povero disgraziato, poveraccio e squattrinato di Gumshoe sostava.
Phoenix( con una lacrimuccia ):” non ho il coraggio di entrare “
Edgeworth:” non posso credere che sia morto … adesso chi mi pulirà l’ufficio, a chi affiderò i casi, chi torturerò, chi mi stirerà i vestiti e chi- … va bene sono stato chiaro, non mi uccidere con lo sguardo a te la parola “
Ottimo, allora mentre quei due cominciarono a deprimersi ecco che videro un’ombra bianca e molto famigliare con una espressione triste.
Edgeworth-Phoenix:” è IL FANTASMA DI GUMSHOEEEEEEEEEEEE! “
Gumshoe:” m-ma di che parlate? Tutto bene? Signor. Edgeworth cosa ci fate qui?! “
Phoenix:” m-ma tu sei morto! “
Gumshoe:” cos- sono morto?! ma come... lo sapevo che prima o poi sarebbe successo! “
Edgeworth:” aspetta un attimo … tu non sei morto … riesco a toccarti!"
Phoeinix:” m-ma io pensavo … Gomshoe ma non eri tu quello sdraiato in quella stanza?! “
Gumshoe si affacciò nella stanza e vide ciò che aveva fatto venire la pelle d’oca a Phoenix.
Gumshoe:” … Ah quello … amico guarda che non sono io! È un manichino che mi somiglia, serve solo per … bè ecco … per testare armi o far prove di soccorso … Dicono che è più simpatico con il mio volto …"
Phoenix:” ma, ma, ma, ma, ma il sangue, il cellulare??! “
Gumshoe si ricordò ciò che era successo prima. Stavano finendo di festeggiare la soluzione di un caso, e con una bottiglia di ket cup in mano, inciampò su quel fantoccio perdendo dalla tasca dell’impermeabile il cellulare, il tutto fra le risate dei compagni.
Gumshoe:”… bè amico … non mi va di parlarne ok? Diciamo che c’è una spiegazione a tutto “
Edgewort:” ma allora perche sei bianco?! “
Gumshoe:” singh … gavettoni con acqua e farina … “
A quel punto cominciarono a ridere per il malinteso e tra Edgewort che aveva ritrovato il suo schiavetto e Phoenix che aveva ritrovato un amico, il tutto si concluse con un abbraccio di gruppo ed una uscita a tre, in un ristorante e-
Edgewort:” concludo io grazie, allora dopo cena mi porterò Wrigth  dove sapete voi, poi-

Non lo faccio continuare ..

   
 
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