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Autore: Synapsis    07/03/2015    2 recensioni
C'è chi nasce per diventare qualcuno al mondo.
Come quel maledetto... L.
C'è chi nasce per morire.
Come A, la sua piccola A.
E poi c'è chi nasce per essere entrambi.
Come lui, B.
Beyond Birthday.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Beyond Birthday
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Canzone: Arsonist's Lullabye – Hozier (https://www.youtube.com/watch?v=yEtkIRlz7Vw). Suggerisco l'ascolto durante la lettura.

La storia, come il disegno mi appartengono. Buona lettura.



Arsonist's Lullabye



[ When I was a child, I heard voices...
Some would sing and some would scream
You soon find you have few choices...
I learned the voices died with me]

[ Quando ero bambino sentivo delle voci...
Qualcuna cantava, qualcuna urlava
Presto capisci che hai poche scelte...
Seppi che quelle voci sarebbero morte con me ]



Era un bambino strano.

Tante volte le bocche degli altri bambini avevano sillabato quell'aggettivo per descriverlo.

Stava sempre in disparte ad osservare il vuoto, nell'immensità del grande salone.

Solo.

Le sue pupille non si fermavano un istante, sembravano seguire delle mosche invisibili.

Destra, sinistra, su, giù.

A volte parlava, ridacchiava, come se al suo fianco ci fosse qualcuno che lo stesse ascoltando.

Ma qualcuno lo stava ascoltando davvero, solo che gli altri non potevano saperlo.

Tante cose non potevano sapere di lui.

Nessuno poteva capirlo, nessuno poteva vedere il mondo allo stesso modo in cui lo vedeva lui.

Questo era chiaro, erano proprio quelle voci che glielo dicevano.

E loro dicevano sempre il vero.

Le uniche voci che accompagnavano le sue giornate erano quelle che sentiva in testa.

E loro dicevano che non lo avrebbero mai lasciato.

Fino alla morte, loro avrebbero continuato a parlargli.

Era una promessa.

Una calda promessa che gli imporporò le guance.

Dopotutto, non era solo.



[ When I was a child I'd sit for hours
Staring into open flames
Something in it - had a power,
Could barely tear my eyes away]

[ Quando ero un bambino sedevo per ore
fissando le fiamme
Qualcosa in loro aveva potere,
potevo a malapena staccare gli occhi da loro ]



Era Natale.

Tutti erano seduti compostamente attorno al tavolo della mensa, per l'occasione stracolmo di decorazioni e buon cibo.

Tutti mangiavano con gusto le prelibatezze che solo per quel giorno dell'anno venivano offerte agli orfani.

Ma a lui tutto ciò non interessava.

Nei suoi occhi c'era solo un'immagine.

Il movimento seducente della fiamma di una candela, il suo riverbero che produceva un luccichio nei suoi occhi.

Oh, quale meraviglia!

Era come se lo chiamasse a sé, una forza magnetica spingeva la sua mano ad avvicinarsi ad essa.

Voleva toccarla, voleva sentire quel meraviglioso calore sulle sue dita.

Alzò il braccio, lo portò con voluta lentezza all'altezza della fiamma.

Era così vicina. Così vicina.

Poi qualcosa lo fermò.

Un'idea, una semplice e innocente idea.

Rimase qualche secondo immobile, la fiamma continuava a danzare.

Poi, un movimento brusco.

Con un colpo deciso, fece rovesciare la candela sul tavolo.

Presto presero a fuoco i tovagliolini ricamati, seguiti dalla tovaglia in organza rossa.

La fiamma continuò a spandersi mentre un sorriso soddisfatto apparve sulle sue labbra.

Alcuni bambini si accorsero delle fiamme, altri iniziarono ad urlare.

Era così bello, era incredibile come qualcosa di così vitale come il fuoco potesse distruggere tutto al suo passaggio.

Era come se la vita e la morte si intrecciassero nell'essenza sfuggente delle fiamme.

Sì, sì era proprio così!

Lui era come quelle fiamme, condivideva la loro stessa natura.

La sua anima era stata forgiata nel fuoco.

Più tardi, quando le fiamme furono spente, i suoi occhi si spensero con esse.

Non sapeva il perché, ma quel pensiero fece montare in lui una strana inquietudine.



[ All you have is your fire...
And the place you need to reach -
Don't you ever, tame your demons
But always keep them on a leash]

[ Tutto ciò che hai è il tuo fuoco...
E il posto che hai bisogno di raggiungere
Non domare mai i tuoi demoni
ma tienili sempre a bada ]



Ognuno ha i suoi demoni.

Dei segreti inconfessabili, dei rimorsi che ti accompagneranno per tutta la vita, delle parole che forse sarebbe stato meglio non pronunciare.

Lui conosceva bene il suo demone, aveva imparato a conviverci da quando era nato.

Sin da bambino gli parlava, appartenevano ad esso quelle voci che gli turbinavano in testa.

Ed era incredibile come il tono di quelle voci fosse così simile al suo.

Già, perché in realtà, lui era il suo demone.

E il posto per un demone è soltanto il fuoco.



[ When I was 16 my senses fooled me
Thought gasoline was on my clothes
I knew that something would always rule me...
I knew this sin was mine alone ]



[ Quando avevo 16 anni i miei sensi mi ingannarono
Pensai che ci fosse della benzina sui miei vestiti
seppi che qualcosa mi avrebbe sempre controllato
seppi che il peccato era mio soltanto
]



A sedici anni prese un volo diretto verso Los Angeles.

Non voleva saperne più nulla di quel fottuto posto, non dopo tutto quello che era successo.

Non dopo tutte le sofferenze che era stato costretto a sopportare.

Qualcosa era scattato in lui come una molla.

Come un perfetto meccanismo di una bomba ad orologeria.

La rabbia ribolliva nel suo petto, era così bollente che se avesse avuto della benzina addosso immaginò che sarebbe potuto bruciare lì sul sedile di quell'aereo.

Il fuoco che aveva dentro continuava a bruciargli le interiora, uccidendolo da dentro.

C'è chi nasce per diventare qualcuno al mondo.

Come quel maledetto... L.

C'è chi nasce per morire.

Come A, la sua piccola A.

E poi c'è chi nasce per essere entrambi.

Come lui, B.

Beyond Birthday.

Avrebbe raggiunto l'apice del suo successo, avrebbe dimostrato il suo grande valore - sicuramente superiore rispetto a quello di L - grazie alla morte.

Dopotutto, lui era già morto per metà.

Era la via più naturale.

Avrebbe annullato se stesso, per affermarsi.

E non importa se dicono che il suicidio sia un peccato.

Lui non credeva in nessun Dio, credeva solo in un demone.

Se stesso.



[ When I was a man I thought it ended
Well I knew loves perfect ache
But my peace has always depended
On all the ashes in my way ]



[ Quando sono diventato un uomo pensavo che fosse finita
ben conoscevo il dolore perfetto dell'amore
ma la mia pace è sempre dipesa
dalle ceneri sul mio cammino ]



L'odore di muffa gli pervadeva le narici.

Tutto era così confuso, la sua mente non riusciva a trovare un appiglio a cui ancorarsi per risalire dallo strano stato di torpore in cui si trovava.

Dove si trovava? Cos'era quella luce che gli penetrava le palpebre come degli spilli?

L'unica cosa che riusciva a rimembrare erano le fiamme che avvolgevano il suo corpo.

Quelle meravigliose lingue di fuoco che lo attorniavano in un abbraccio letale.

Perché letale doveva essere.

Lui doveva essere morto.

Non potevano esserci alternative.

Ma allora, cos'era quell'odore?

Con fatica sollevò le palpebre, offrendo agli occhi arrossati la vista di una piccola stanzetta.

Una cella.

Non era possibile.

Un brivido gelato attraversò la sua spina dorsale.

Ben presto si accorse di non avere neanche la forza per piangere.

Aprì la bocca in un urlo muto, tutto ciò era paragonabile a un inferno in terra.

Naomi Misora.

Lo aveva salvato.

O meglio, lo aveva condannato.

Aveva fallito, non era riuscito a portare a compimento il suo piano.

Era così perfetto, così perfetto, così perfetto, così perfetto, così perfetto.

No, era stato un totale fiasco!

Come poteva essere successo, come poteva aver fallito così miseramente?

Come in ogni momento di crisi, il suo pensiero volò verso A.

Il suo più dolce pensiero.

L'unica dolcezza che gli era mai stata concessa in quel mondo di morte che aveva dovuto conoscere.

Ora non gli restava che questo.

Aveva bruciato tutto: la sua vita, la sua vera identità, il suo corpo, la sua anima nera lo aveva ingoiato.

E ora, l'unica cosa che poteva raccogliere, era la cenere che giaceva ai suoi piedi.



[ All you have is your fire...
And the place you need to reach -
Don't you ever, tame your demons
But always keep them on a leash
]

[ Tutto ciò che hai è il tuo fuoco...
E il posto che hai bisogno di raggiungere
Non domare mai i tuoi demoni
ma tienili sempre a bada ]







  
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