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Autore: Lidia00love    07/03/2015    5 recensioni
Christina dopo essere stata appesa su uno strapiombo per cinque minuti si aspetta solo di odiare il suo nuovo capofazione ma qualcosa cambia, Eric cambia improvvisamente a causa proprio della sua vittima e un attrazione impossibile potrebbe mettere davvero sottosopra i desideri di Eric
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christina, Eric
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Christina aspettava che 
Sua madre se ne fosse andata, prima di scoprire le mani segnate da graffi causati dalla punizione inflitta da quel mostro di Eric. Eppure lei, nonostante quello che li aveva fatto in quel ragazzo ci vedeva qualcosa di particolare, a volte il suo sguardo allibito verso Quattro nascondeva un sentimento molto più profondo, una sensazione di insicurezza, anche se era lui il capofazione.
Proprio mentre si avviava verso il pozzo pensando a lui, Eric compare proprio davanti a lei e Christina è già pronta a tenere testa alta e continuare a camminare in modo da farli capire la sua frustrazione e la sua rabbia, d'altronde lei era ancora una candida nell'anima e questo era molto difficile da cambiare. All'improvviso però succede qualcosa di molto strano, Eric allunga la mano verso Christina, è insieme ad un suo amico e per questo cerca di passare in osservato. Infila nella tasca posteriore dei pantaloni, un biglietto un pezzo di carta con su scritto: "Al pozzo alle undici". Christina cominciò a sentire uno strano senso di paura, Eric voleva vederla a quell'ora di sera al pozzo perchè? Forse voleva scusarsi per ciò che aveva fatto? Scartò subito quell'opzione era molto improbabile che Eric volesse scusarsi, insomma non era nel suo stile. Forse voleva punirla ancora perché si era arresa al combattimento con Molly. Rabbrividì la sua prima punizione l'aveva letteralmente distrutta e la seconda che cosa sarebbe successo?

Eric aspettò Christina appoggiato alla ringhiera dello strapiombo e improvvisamente ripensò al suo sguardo disperato mentre era proprio lì aggrappata solo a quel suo unico briciolo di forza rimasta, e lui come un vigliacco che la guardava quando avrebbe voluto aiutarla, abbracciarla e accarezzare quelle mani abbronzate, ma non poteva le telecamere erano ovunque e se Max si fosse accorto che la stava aiutando non lo avrebbe più visto come una volta.
Finalmente sentì dei passi metallici di un paio di anfibi neri, Christina era lì indossava una maglietta nera con uno scollo a V, era truccata come sempre e aveva un paio di lunghi pantaloni neri attillati che mettevano in risalto le lunghe gambe snelle. Eric trasalì, davanti a lui non c'era una semplice traslazione candida con la lingua troppo lunga , ma c'era una giovane intrepida che si era presentata nonostante la paura.
-Cosa vuoi?-chiese subito sgarbata ed Eric rise dentro di se, sapeva benissimo che se avesse detto qualcosa lo avrebbe detto in modo sgarbato.
-Voglio solo parlarti Christina solo questo, non ti farò del male-la rassicura avvicinandosi ma lei fa un passo indietro è il suo sguardo si velo di uno strato di rabbia ma anche paura. Eric si sentì in colpa, insomma lui doveva creare intrepidi, persone coraggiose che doveva aiutare ma non doveva creare persone sempre nel timore di essere le vittime di qualcuno.
-Faccio fatica a crederlo- ribattè lei.
-Lo so, so che quello che ho fatto è sbagliato io non ammetto mai i miei errori nemmeno di fronte ai miei superiori- confessò abbassando il capo in modo da non dover fissare quegli occhi pieni di tristezza, che sicuramente l'avrebbero fatto sentire un mostro.
-E allora perché dovresti farlo con me, io sono solo una trasfazione no?- non era una domanda ma più una sfida, lo stava sfidando in modo particolare, quando pensava al loro incontro non si sarebbe mai aspettato di vederla così sfacciata. Ma li piacque, molto anche.
-Già è quello che cerco di ripetermi da quando ti ho vista la prima volta, sul cornicione-
Improvvisamente Christina si ricordò quel momento, quando aveva saltato per seconda proprio dopo Tris, aveva osservato attentamente Eric ed era rimasta così incuriosita e affascinata dalla sicurezza con cui camminava sul cornicione, senza nemmeno rendersi conto che se fosse caduto sarebbe probabilmente morto se non ci fosse stata la rete.
-Ho riflettuto così tanto, su ciò che ha comportato per me, ma vederti così disperata aggrappata allo strapiombo mi sono sentito così...-cercò di terminare la frase ma Christina lo precedette-Contento?-
Eric scosse il capo e si avvicinò sempre di più fino a trovarsi a dieci centimetri da lei-Arrabbiato con me stesso, perché invece di dar retta a quel'attrazione che mi lega a te, ho lasciato che i miei doveri avessero la meglio- non sapeva quello che diceva, o forse si ma le parole li volavano via dalla bocca.
-Attrazione?-chiese Christina avvicinandosi-tu provi un attrazione verso di me?- continuò lei con un coraggio che quasi la stupì, ma in fondo lei era una candida doveva sempre dire la verità non importava se dolorosa o triste, era l'unico modo per non vivere sempre nella paura che qualcuno ti stesse mentendo.
-Si, io non so perché ma il modo in cui parlavi a Quattro, mentre combattevi e anche il modo in cui ti fai valere durante agli allenamenti, mi piace- sorrise e fece scorrere il suo sguardo su tutto il suo corpo, sicuramente le cose che aveva detto non erano le sole ad attrarlo in quel modo. Lei se ne accorse e arrossì un poco allo sguardo che li aveva lanciato.
-E questo che cosa dovrebbe comportare per me?- domandò avvicinandosi sempre di più come per provocarlo, tentò di pentirsi di sentirsi così vicino a quel ragazzo, lui aveva tentato di ucciderla ma in fondo li aveva detto testualmente che non voleva farla e lei era incline a perdonare tutti e tutto, quando non era troppo grave.
Eric sorrise di nuovo e si abbassò un poco per essere all'altezza di Christina e la guardò nei suoi grandi occhi bruni- Ah ancora non lo so, ma se ci pensi anche solo qualche momento potresti accorgertene, e non credo che ti dispiacerebbe niente che abbia a che fare con me- disse vantandosi. Christina sbuffò un poco e rise- La vanità non ti rende più attraente sai?- li fa notare, anche se non era affatto vero, insomma Eric era assurdamente bello ma quando si vantava era ancora meglio.
-Davvero? E cosa mi renderebbe più attraente ai miei occhi?- 
Christina osservò le sue braccia, poi le sue spalle e poi il suo petto muscoloso. Avrebbe voluto se sotto quei vestiti ci fossero altri tatuaggi, naturalmente era una cosa che non avrebbe fatto ma un po' era curiosa, poi però volse lo sguardo su quelle labbra così attraenti. Eric sorrise di nuovo- Forse ho già capito-
Christina si avvicinò e appoggiò le mani sulle sue spalle muscolose, poi Eric si avvicinò ancora di più e appoggiò le labbra sulle sue all'inizio dolcemente e con poca forza, ma poi Christina fece più pressione sulle sue labbra e Eric capì che lei non era una ragazza da baci acqua e sapone, così la sollevò e l'appoggiò contro il muro e premette con più forza le labbra sulle sue, fece scivolare le sue mani sulla schiena di lei e lei invece intrecciò le dita fra i suoi capelli arricciandoli fra le nocche. Desiderava farlo da quando lo aveva visto. Eric invece si sentì quasi stregato dalle labbra di Christina, come se fosse una droga. Erano dolci e riuscì a sentire il sapore delle fragole che aveva mangiato poco prima, un sapore che si diffuse nella bocca di Eric e lo invase, lui adorava le fragole. Strinse più a se Christina, voleva assorbirla sentire ogni centimetro del suo corpo contro del suo anche se sapeva che era sbagliato, molto sbagliato eppure così giusto. Una cosa naturale, spontanea. Christina non sentì più dolore alle mani ed Eric si sentì di nuovo a casa. 
Si staccarono un po' in modo da guardarsi negli occhi qualche istante, Eric vide gli occhi della ragazza illuminarsi e anche un po' sorpresi, mentre Eric non si era mai sentito così attratto da una ragazza come in quel momento, cavolo se la voleva di più.
-Si, hai davvero capito bene- sussurrò lei vicina alla sua bocca, Eric assaporò ancora quel gusto di fragole sulla sua pelle. Sorrise e li accarezzò la spina dorsale facendoli venire i brividi lungo tutta la schiena.
Poi però sentirono delle voci provenire dal corridoio che portava dal tatuatore e Christina trasalì, erano Al e Will che la stavano cercando -Vattene adesso- mormorò ad Eric, che nonostante la frustrazione per il tempismo perfetto degli amici di Christina, velocemente si rifugiò dietro ad una parete piena di modelli antichi di armi e ascoltò la conversazione fra Christina e i suoi amici- Dov'eri finita, Tris ti sta cercando da un ora intera?!- esplode Al allibito e anche un po' sbronzo, doveva aver bevuto un troppo.
-Tutto bene?Sembri sul punto di svenire- notò Will divertito ed Eric sorrise e pensò "i miei baci da maestro".
-Si scusate sto bene, facevo due passi non avevo molta voglia di andare al Pozzo oggi, Tris dov'è adesso?- chiese lei cercando di fermare il rossore che li salì alle guance.
-Dal tatuatore insieme ad Uriah, non so perché vuole farsi un altro tatuaggio uno bastava per una persona come lei- disse Al attirando di più l'attenzione di Christina che fece una smorfia, odio a quando la gente sottovalutava la sua migliore amica solo perché era una Rigida - Io si invece, vuole interporre un altro simbolo che possa allontanarla dalla sua famiglia e sono d'accordo con lei, quindi non giudicarla, ora andiamo altrimenti si preoccupa-
Insieme ai suoi amici si avviò verso il Pozzo ma lanciò prima un ultimo sguardo verso il punto in cui Eric era nascosto, stava ancora lì è la guardò con un sorriso malizioso che la fece trasalire e rabbrividire.





Allora non so chi leggerà ma questa è la mia seconda fan fiction e volevo davvero far capire lil mio modo di scrivere, ora so che Eric e Christina non sono la coppia che nessuno si aspetta ma mi sono sempre chiesta che cosa sarebbe successo in un contesto di verso, e cavoli se mi piacciono! Me li divoro tutti e due! Comunque spero piaccia...Thanks everyone...



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