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Autore: Sakanaichi    08/03/2015    3 recensioni
{CheckmateShipping (Cheren x Hilda) – Akemi_Kaires feat Mudie}
«Cheren, siamo sposati da tre anni e ancora me lo stai chiedendo?» mormorò con una lieve nota di amarezza, quasi come se quel giorno fosse rimasta ferita dall’innocente e spaurita domanda dell’uomo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Komor, Touko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Non servono cento ragioni per restare, ne bastano due

 

 

«Sparirai ancora?».
La afferrò istintivamente per il polso, come per trattenerla a sé in un moto di disperazione. Ogni volta, quando il sole sorgeva, in lui albeggiava il timore di una rinnovata separazione. Ed ogni volta che tornava a casa dopo una lunga giornata di lavoro, aveva paura di non trovare nessuno ad accoglierlo. Allora non c’era nulla di più rassicurante degli occhi dell’amata, che lo confortavano assieme a dolci parole.
Perdersi in quel mare liquido era solo questione di un breve attimo.
L’incertezza di scioglieva poi in un caldo abbraccio – nulla lo tranquillizzava più del suo tocco gentile.
Smarrito com’era in un turbinio di emozioni, solitamente non si accorgeva della reazione della donna fino a quando questa non posava sulla sua fronte un bacio leggero. Si trattava di un rituale quotidiano, aspettato e inaspettato al contempo.
Eppure quel giorno andò diversamente.
A differenza delle sue aspettative, la giovane donna tornò a sedersi sulle morbide coltri del letto, sospirando tra sé e sé. Impiegò qualche breve istante di riflessione, prima di voltarsi verso il marito e guardarlo negli occhi. «Cheren, siamo sposati da tre anni e ancora me lo stai chiedendo?» mormorò con una lieve nota di amarezza, quasi come se quel giorno fosse rimasta ferita dall’innocente e spaurita domanda dell’uomo.
Il Capopalestra chinò il capo, abbattuto. La sua non era mancanza di fiducia nei confronti della sua adorata Hilda, bensì si trattava del frutto di un timore che nutriva dentro di sé sin dal giorno in cui l’Allenatrice aveva fatto ritorno a Unima – e come poteva biasimarlo lei, che lo aveva lasciato solo per tre lunghi anni? Tre anni in cui il suo rivale aveva provato a dimenticare quel sorriso, tre anni in cui aveva sofferto senza potervi porre alcun rimedio, perennemente preoccupato per la salute dell’amica e costantemente adirato per la sua partenza improvvisa
Non era neppure riuscito a dirle addio.
Ogni volta che posava lo sguardo sul Chiarolite che la donna portava al collo, si domandava per quale oscuro motivo lei fosse veramente tornata da lui: come aveva potuto rinunciare al Principe, con il quale condivideva lo stesso destino di Prescelta, per affiancare un comune mortale come lui?
Perché scegliere un imbranato e noioso marito, quando poteva avere una vita ricca di avventure e di pericoli? Perché accontentarsi di quella semplice e tranquilla esistenza? Domande su domande lo tormentavano senza concedergli tregua. Lui non avrebbe mai potuto comprendere appieno l’importanza del destino che gravava sulle spalle della consorte neanche sforzandosi.
Eppure lei era tornata proprio per lui.
Si ricordava ancora perfettamente quel giorno di tanti anni addietro: era piena estate, durante un pomeriggio come un altro, trascorso a sfidare giovani e promettenti Allenatori. Un secondo prima troppo impegnato per rendersi conto della sua presenza, un attimo dopo troppo emozionato per sciogliere quell’abbraccio tanto sognato.
La mano di Hilda giunse al suo viso in una dolce carezza, ridestandolo improvvisamente dai suoi ricordi. Quando Cheren si voltò verso di lei, la trovò sorridente proprio come lo era stata allora, prima di scoprire la verità sul suo fato e sul suo compito. Sembrava che il tempo non fosse mai trascorso e che non si fossero mai separati.
«Cheren, ho due stupende ragioni per restare qua. Una di queste sei proprio tu».
Per un attimo il cuore del Capopalestra traboccò di gioia, fino a quando non realizzò che cosa la donna avesse appena detto. Due? Per quale assurdo motivo dovevano essere due le ragioni per le quali aveva deciso di rimanere? Aveva forse a che vedere con quel Principe che tanto aveva inseguito? Eppure N non poteva essere tornato, non dopo tutti quegli anni. Chi o che cosa era quell’altra ragione che l’aveva convinta?
Proprio quando fu sul punto di replicare, la moglie posò un dito sulle sue labbra e ridacchiò tra sé e sé. «Non ti scaldare tanto, paparino» gli mormorò dolcemente, prima di portare la mano sul ventre.
Fu allora che realizzò il significato di quelle parole, di quei gesti, dell’atteggiamento dell’amata.
E in quel momento una lacrima rigò il viso di Cheren, che successivamente avvolse il corpo di Hilda in un caldo e affettuoso abbraccio carico di emozione.
«Guai a te, però, se mi proponi di chiamarlo N».



 


 

 Note delle Autrici:

 Maichi (Alias Mudie): E' da qualche anno che avevamo deciso di scrivere qualcosa insieme, finalmente abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.  Sinceramente non ho mai considerato molto questa Shipping, però, quando Akemi mi ha esposto le proprie idee, non ho potuto fare a meno di  entusiasmarmi! Questa fic è frutto di un bel po' di lavoro di squadra. Spero che vi piaccia!

 Sakanade (Alias Akemi_Kaires): “Perché no?” è stata la mia risposta, quando Maichi mi ha ri-proposto di produrre qualcosa insieme. Sono  davvero felice del risultato che siamo riuscite ad ottenere insieme: ci siamo impegnate a fondo per combinare i nostri stili e le nostre idee.  Ultimamente sono particolare fissata con le coppie di Unima e non potete immaginare la mia gioia, quando Maichi mi ha detto di avere una  certa simpatia verso la Checkmate. Ci auguriamo che questo primo esperimento sia di vostro gradimento!

  
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