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Autore: LittleGinGin    09/03/2015    2 recensioni
E se la realtà fosse ben diversa da quella che crediamo? Come reagirebbe Naruto nello scoprire che tutto ciò che ha vissuto era una bugia e che le vite di ogni singola persona sono legate a dei fili?
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ne approfitto per scusarmi con i lettori della mia fanfiction "Gli amanti del destino" per il mio notevole e lunghissimo ritardo, ma sfortunatamente, se non per brevi e tristi storie, non riesco a scrivere niente. Spero che questo periodo passi in fretta in modo da regalare (a quei pochi che mi seguiranno ancora) un bel capitolo.
Grazie a tutti per l'attenzione.
PS: La ff presenta accenni NaruSaku


 
Finalmente il suo desiderio era divenuto realtà, finalmente quel tanto reclamato posto nella società gli era stato donato, finalmente aveva raggiunto il suo sogno più grande.
Ma a quale prezzo?
Un attimo, era bastato quel singolo attimo a far divenire il tutto orribile e vomitevole. Un senso di nausea atroce gli stringeva lo stomaco mentre gli occhi ceruli si erano persi in chissà quale mondo, in chissà quale realtà illusoria per scappare da quelle parole atroci.
Era divenuto Hokage, ma a quale prezzo?
Un segreto incatenava le vite di tutti gli Hokage, un segreto che solo loro conoscevano dopo essere stati scelti attraverso una pergamena lasciata dal primo Hokage della storia.
Nessuno conosceva la disgustosa realtà che governava su tutti i popoli.
Quando la lesse per la prima volta, si trovava solo nel suo studio, erano passate le nove pomeridiane e il cielo notturno si estendeva supremo su ogni casa. Solo la flebile luce di una lampada illuminava quell'antica carta, ma bastò per fargli leggere la riprovevole realtà.
Gli Hokage erano solo una faccia, una maschera che nascondeva i veri sovrani di questo villaggio, e così anche nel resto dei paesi. Essi erano assoluti, vivevano ai tempi degli antichi fondatori e forse ancor prima di essi, fatto sta che erano loro che manovravano le fila di questo mondo, erano loro che decidevano le sorti di ogni singola persona che abitava su questo pianeta. Gli Hokage, o comunque le alte autorità, erano solamente dei burattini e dovevano restare al gioco.
Cadde sulla poltrona esterrefatto, incredulo. Gli occhi sgranati persi nel vuoto, le mani tremavano, forse di rabbia forse di terrore, il corpo era privo di ogni forza e la mente svuotata di ogni suo pensiero.
Era veramente possibile una cosa del genere? Ogni Hokage della storia, ogni Kazekage, Mitsukage, e chi più ne ha più ne metta, aveva accettato queste condizioni disumane e fuori da ogni morale?
Si passò una mano sul volto, incredulo e quasi scettico. Ma la verità era quella.
Aveva trentadue anni, cosa doveva fare?
Stringeva quel foglio tra i palmi e riusciva a sentire il terrore del primo Hokage che le scriveva tremante.
Cosa avrebbe dovuto fare?
Lasciare tutto così com'era? Combattere?
La vita che stavano vivendo era il frutto di altri, non certo quello delle loro scelte. Lui, che aveva vissuto una vita quasi ribelle, fuori dagli schemi, era succube delle bugie e degli imbrogli di chissà quale entità. Avrebbe dovuto vivere con il segreto che la libertà, in questo mondo corrotto, non esiste.
Ed ecco che una figura femminile si presentò ai suoi occhi, matura e sensuale, con i suoi bellissimi capelli rosa e la sua dolcissima fronte spaziosa.
Sakura!
Il cuore sussultò dolorosamente, stringendosi in una morsa atroce.
Sapeva benissimo che Sakura viveva da schifo, che non le piaceva dover badare da sola alla casa e alla figlia, ma avrebbe preferito lavorare in ospedale, doveva era il suo posto. Inoltre Sasuke non l'amava, la teneva con se solo come cane da compagnia e sospettava da tempo ormai, che anche lei avesse perso ogni interesse amoroso. Quindi l'avrebbe lasciata a condurre una vita così malsana e orribile solo perché qualcuno la voleva?
Scoppiò a ridere amaramente.
Non era più il ragazzo temerario e sconsiderato di un tempo ed é proprio per questo che avevano aspettato a promuoverlo Hokage, avevano aspettato il momento in cui avrebbe perso ogni speranza e ogni interesse.
Non era più, o forse non lo era mai stato, quel ragazzo che non avrebbe perso tempo a cambiare quel sistema corrotto e sregolato, si giocasse la propria vita.
Riposò la lettera nella scatola e le lacrime iniziarono a rigargli le guance copiosamente.
Era un misero codardo e avrebbe accettato il silenzio.
 
 
Note: É per questo motivo che nel manga ci troviamo un Naruto completamente diverso. Già prima di divenire Hokage era cambiato, perché viveva nell'illusione di amare la sua vita, Hinata e i suoi figli. Dopo quest'evento che lo segna drasticamente cambia radicalmente iniziando a bere per sopportare il dolore, a mangiare male, a non tornare più a casa dalla sua famiglia e ad essere assente.
- Questa ff é legata all'altra fanfiction "Nuova vita" -
   
 
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