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Autore: LittleGinGin    09/03/2015    2 recensioni
Sei disposta a rinunciare ad ogni cosa pur di ritrovare chi sei veramente?
- Questa storia è dedicata a tutte le donne, spero vi piaccia.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Voglio porgere, anche se in ritardo, i miei auguri a tutte le donne! Questa fanfiction lo scritta per voi (noi).
Copio/incollo un messaggio: 
Ne approfitto per scusarmi con i lettori della mia fanfiction "Gli amanti del destino" per il mio notevole e lunghissimo ritardo, ma sfortunatamente, se non per brevi e tristi storie, non riesco a scrivere niente. Spero che questo periodo passi in fretta in modo da regalare (a quei pochi che mi seguiranno ancora) un bel capitolo.
Grazie a tutti per l'attenzione.
PS: La ff presenta accenni NaruSaku




L'aria mattutina le pungeva il viso colorendole lievemente il naso e le guance. Le prime luci dell'alba fecero capolino dietro le montagne regalandole un caldo tepore che la fece soffermare. Socchiuse gli occhi e assaporò quella strana e nuova sensazione.
Si girò verso la montagna degli Hokage e sorrise amaramente mentre gli occhi si inumidivano.
" Addio. "
Sospirò tra il sibilo del vento che scuoteva le fronde degli alberi.
                                  
"Che stai facendo?"
"Me ne vado."
Sakura aveva la voce decisa e profonda, quell'affermazione non era il capriccio di una bambina, ma la decisione di una donna.
"Cosa?"
"Hai capito bene Sasuke."
I suoi occhi smeraldini lo guardavano profondi e sicuri. Ormai aveva deciso.
"Sei impazzita per caso?! Ma cosa ti salta in mente!"
"Ho deciso di andarmene. Questo é quanto."
"No, non puoi! Chi ti dà il diritto di agire così stupidamente senza pensare alle conseguenze che causeresti?"
"Me stessa."
Sasuke la guardava esterrefatto. Le braccia allargate in segno di incomprensione, gli occhi neri fissi severamente su di lei, la bocca stesa in una smorfia di disapprovazione e rabbia.
"Questa é bella! E ci pensi a me?!"
"Non ti é mai importato di me, perciò non vedo dove sia tutto questo problema."
"E Salada?! Non pensi a lei?!"
"Lo faccio anche per lei."
"Stronzate! Sei una madre snaturata e pazzoide! Questo non é volere i bene per tua figlia ne per la tua famiglia!"
Sakura continuava a fare le valige senza dar segno di vacillare davanti ad ogni sua accusa e offesa.
"Ormai ho deciso."
"No!"
"Non so più chi sono."
"Cazzate!"
"Ho bisogno di scoprirlo."
"Stronzate!"
"Mi dispiace per Salada, ma non posso essere madre se prima non sono donna."
"Adesso smettila di sparare certe minchiate o mi incazzo di brutto! Tutto quello che stai dicendo é una merdata colossale senza senso! Te sei sua madre! Te devi stare con lei! Devi occuparti della famiglia, della casa! Devi stare qui! É il tuo compito!"
L'afferrò violentemente per i polsi tirandola a se e buttando i vestiti per l'aria    che si sparsero su tutto il pavimento.
Sakura non mostrò segno di cedimento nonostante lui la stesse offendendo e ferendo. Aveva scelto di andarsene per ritrovare se stessa, per capire chi era d'avvero. Non poteva vedere, non adesso.
"Lasciami Sasuke. Ormai ho preso una decisione e la rispetterò."
Lui le diede uno schiaffo, ma Sakura non emise fiato. Tirò le braccia a se sfuggendo alla sua morsa e riprese alcuni vestiti che erano sul pavimento.
"Non sono più la tua sguattera, non sono più la tua serva devota. Mi sono annullata, ho deciso di rinunciare a tutto per te, ed é per questo che adesso devo ritrovare ciò che ho perduto."
Strinse la tracolla sulle spalle e guardò severa Sasuke che non sapeva più cosa fare.
"Ti prego, rimani."
"No."
"Ti prego."
"No."
"Ti amo."
"l'ho sentito tante volte."
Con leggerezza lo superò e uscì dalla porta della villa Uchiha. Sasuke rimase immobile per qualche secondo e poi corse verso di lei per tentare ancora, nonostante lo sharingan non avesse funzionato data la sua abilità nel sfuggire alle tecniche illusorie.
"Sakura!"
Si girò a guardarlo mentre il cuore le pulsava violentemente nel petto per l'adrenalina.
"Cosa diró a Salada?"
"Dille quello che vuoi. Anche se ti dicessi di dirle che la amo tanto e di spiegarle le mie motivazioni, so per certo che non lo faresti. Perciò fai come vuoi."
E così dicendo si girò nuovamente verso quel futuro ignoto e se ne andò, lasciando Sasuke sulla soglia di casa a imprecare rabbiosamente.
 
Non poteva più vivere in quella maniera, non voleva piú vivere in una bugia malsana. Lei non sapeva più chi era, aveva abbandonato la possibilità di essere qualcuno, solo per lui.
Adesso ne stava pagando le conseguenze abbandonando tutte le sue sicurezze?
Forse.
Eppure doveva farlo, doveva cambiare ogni cosa, ogni certezza per ritrovare quella donna che era diventata nel corso del tempo, matura e sicura, decisa e coraggiosa. Doveva abbandonare i suoi amici, doveva abbandonare i suoi compagni, e anche Naruto.
Le lacrime si fecero più prepotenti al pensiero di quel ragazzo solare e bellissimo.
Come avrebbe reagito alla consapevolezza che lei non c'era più? L'avrebbe cercata? Avrebbe annuito fregandosene?
Certamente lei non poteva restare per un uomo che ormai non era più suo, ma aveva donato il suo cuore e i suoi occhi ad un'altra.
Sorrise amaramente e solcò decisa la porta del villaggio mentre davanti a lei si estendeva un mondo ignoto.
Mentre davanti a lei si estendeva la sua nuova vita.
 
 
 
Note: Tratta un po' da "Casa di bambola" di Ibsen Henrik, Sakura prende coscienza di se e capisce che ciò che chiama vita in realtà non lo é. Per questo motivo sceglie di andarsene di casa, di lasciare marito e figlia. Ovviamente non poteva mancare qualcosa di NaruSaku, e allora ho leggermente accennato l'amore che lei prova per lui da sempre, ma che ha nascosto a tutti e perfino a se stessa.
- Questa ff é legata all'altra fanfiction "Realtà" -
   
 
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