Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: R i n g m a s t e r    09/03/2015    1 recensioni
"Sei...morto, ragazzino."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Sansa Stark, Syrio Forel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL'AUTRICE: 
E dopo anni di assenza la Mhary torna su Efp con un nuovo nome (R i n g m a s t e r) e coniando una nuova ship. Arya x Syrio, eh già. Suvvia, ora non fate i moralisti. Che "Game of Thrones" sia un qualcosa di disinibito è chiaro a tutti, ed esistono pairing peggiori, ve lo garantisco.
Da dove nasce questa fanfiction? Beh, da ore e ore di delirio, visto che ieri ho maratonato l'intera prima stagione di questa magnifica serie. Ora, da completa neofita della storia e dei personaggi - e non avendo letto i libri - molto probabilmente avrò stravolto il carattere dei personaggi, dunque mi scuso con voi in anticipo. Ma non vogliatemene, DOVEVO trascrivere questo delirio, ci ero troppo rimasta male constatando di essere l'unica al mondo a shipparli. Ah, il titolo non ha molto senso, l'ho scelto per pura assonanza e per mancanza di ispirazione c//:
Beh, buona lettura!




Era una sera come tante, lì ad Approdo del Re. Lord Stark era tenuto impegnato dalle impellenze che il suo nuovo titolo richiedeva; Sansa passeggiava svogliatamente tra i porticati accarezzati dalla luce crepuscolare di un sole smorto: l'arrivo dell'inverno era ormai imminente. Improvvisamente una figura le sfrecciò davanti, facendole prendere uno spavento.

-Arya!- gridò la maggiore delle sorelle Stark, per metà infastidita e per metà divertita. -Di questo passo tutti i felini della città ti avranno in odio! Quando hai intenzione di smetterla con questi passatempi da maschiaccio?-

-Non se ne parla!- La più piccola voltò il capo per una frazione di secondo. -Syrio dice che devo diventare agile e silenziosa come un gatto!- Un respiro, un altro, e ripartì all'inseguimento. Sansa scosse la testa, accennando un piccolo sorriso. 

Il micio si era fermato proprio al centro dello spiazzo in cui Arya era solita allenarsi a tirar di spada. La ragazzina poggiò le mani sulle ginocchia e stette così, tentando di recuperare il respiro, reso affannoso dalla sfrenata corsa. 
Un respiro, un altro. Ed Arya sentì qualcosa di appuntito premere contro la sua schiena. Si rialzò di scatto, immediatamente sulla difensiva, e cercò di allontanarsi, ritrovandosi però la punta di una spada di legno puntata alla gola. 

-Reazione apprezzabile, ma non abbastanza svelta, ragazzino.- Syrio accennò un sorrisino, allontanando l'arma di qualche centimetro. 

-Quante volte dovrò ripeterti che sono una femmina...?- sbottò Arya, riuscendo a prendere per un soffio al volo la spada che il maestro le lanciava. La soppesò maldestramente tra le mani per qualche attimo, prima di passare in posizione difensiva.

 -Lo credo bene.- replicò l'uomo, modificando la postura a sua volta. -E difatti ancora impugni quella spada tanto maldestramente quanto una fanciulla che non ha mai visto un arma in vita sua!- D'improvviso attaccò. Un fendente, che Arya riuscì però ad evitare, certo non senza difficoltà. 

-Stai... per caso tentando di farmi arrabbiare cosicché perda la concentrazione e faccia dei passi falsi?- disse la ragazzina facendo roteare l'elsa per parare l'ennesimo fendente. 

-Sei completamente fuori strada, ragazzino. In realtà il mio intento era quello di spingerti ad attaccare. Non vincerai mai un duello... se continui a non far altro che difenderti!-
Un colpo studiato con precisione, e l'arma di Arya venne scagliata al suolo, emettendo un tonfo sordo. La spada di Syrio era nuovamente sotto il mento della ragazzina.

 -Sei... morto, ragazzino.- bisbigliò il maestro pungolando la gola dell'allieva con la punta dell'arma di legno. Arya deglutì, ingoiando l'irritazione per l'ennesima sconfitta subita. 

-...E dunque quante volte sarei morta finora, sentiamo?- 

-Non lo so, credevo che stessi tenendo tu il conto.- Syrio allontanò l'arma e si voltò a raccogliere quella dell'avversaria. Una volta in piedi, si prese un momento per scrutare il volto della ragazzina. Aveva lo sguardo fisso a terra, d'improvviso si era rabbuiata. Syrio capì all'istante cosa ci fosse che non andava. 

-Stai facendo progressi, Arya.- E lei alzò lo sguardo,corrucciato fino a un attimo prima, sgranando appena gli occhi. Il maestro alzò una mano, quella con cui non reggeva le due spade, e le accarezzò piano una guancia. -Continua così e un giorno riuscirai anche a battermi... forse.- La mano salì lungo i capelli, scompigliandoglieli affettuosamente. -Per oggi è tutto, ci vediamo domani... ragazzina.- E detto questo si voltò, allontanandosi lentamente.

 -Aspetta! Mi hai chiamata...ragazzina?- 

Per tutta risposta Syrio si limitò ad alzare una mano e ad agitarla pigramente in segno di saluto.

  
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