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Autore: _antigone    09/03/2015    2 recensioni
[FitzSkye] [2x11]
«C’è qualcosa che non va in me»
«No, sei semplicemente diversa, ora»
Pensa anche un po’ a sé, nel pronunciare quella frase.
Anzi, pensa a Skye che cercava di farglielo capire, mentre lui non se ne accorgeva, o non voleva accorgersene, troppo impegnato a sprofondare nel baratro in cui era stato cacciato.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leo Fitz, Skye
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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You're just different now





La Skye che gli si butta tra le braccia è così diversa da quella che era abituato a conoscere.
Leo l’aveva sempre paragonata ad un tornado: un improvviso ciclone entrato nella sua vita e diventatone una parte importante.
Invece ora, col busto scosso dalle lacrime e le braccia attorcigliate al suo collo, non gli ricorda che una leggera folata di vento, così debole, così vana. Non le si addice per niente.
«E’ tutta colpa mia» biascica, la voce ovattata impastata dal pianto, perché le sue labbra sono poggiate sul tessuto del suo golfino.
E magari è davvero così. Magari è stata davvero colpa sua.
Ma Leo non trova giusto che soffra in questo modo, davvero non lo trova giusto; non per Skye, la sua amica Skye.
«C’è qualcosa che non va in me» continua lei, e Leo istintivamente la stringe di più a sé, perché di sicuro Skye si stia rifacendo a ciò che le aveva detto prima – «C’è qualcosa che non va in te» –, e ci ripensa. Ci ripensa con attenzione.
Anche in lui c’è qualcosa che non va. E’ migliorato, vero, eppure gli manca il Leo di prima: quello sicuro di sé, quello che trovava subito le parole, che non doveva chiedere agli altri che lo facessero per  lui.
Perciò, dopo aver preso un respiro per parlare e aver sentito quello irregolare di lei, glielo dice.
«No, sei semplicemente diversa, ora»
Pensa anche un po’ a sé, nel pronunciare quella frase.
Anzi, pensa a Skye che cercava di farglielo capire, mentre lui non se ne accorgeva, o non voleva accorgersene, troppo impegnato a sprofondare nel baratro in cui era stato cacciato.
La stringe ancora, e in quella stretta ci mette tutti i “grazie” che non aveva mai trovato necessario dirle, tutta la speranza che lei stessa, tempo prima, aveva cercato di infondergli non a parole, ma coi fatti. Ci aveva provato con ogni minuto in cui era rimasta più del dovuto, silenziosa, a guardarlo tentare di lavorare a qualcosa, con tutte le volte in cui la sua mano si era poggiata sulla sua spalla – una mano vera – per infondergli speranza quando lui non riusciva a trovarne.
Non sta facendo altro che restituirle il favore, in fondo.
«Sei semplicemente diversa ora, e non c’è nulla di male».
E quando lo dice, Leo inizia a crederci. Inizia a credere che lo stesso, magari, potrebbe valore anche per lui.
Forse, non c’è davvero nulla di male.
In nessuno di loro due.











Note:

Premetto che è una storia senza pretese. In verità neanche mi convince più di tanto, trovo che sia troppo frettolosa, troppo fluffosa e che Leo sia anche un po' OOC.
Ma dovevo scrivere qualcosa su questo abbraccio, perchè... sono l'unica che ha sclerato come una cerebrolesa davanti allo schermo durante l'intera scena?
Ho pensato che le frasi di Leo potessero benissimo adattarsi anche a lui e ho deciso di approfondire questa sfumatura di quei meravigliosi secondi che mi hanno tenuta incollata allo schermo,
Cooomunque, l'avevo detto che qualcosa sulla seconda stagione l'avrei scritta, ehehehe.
Nel caso non lo ricordaste, il titolo è una frase che dice Fitz a Skye durante la scena.

Spero che mi farete sapere cosa ne pensate :)

Maria

 
   
 
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