Nick autore: Oducchan_OfTheLowerCourt 
Fandom: Kuroko no basket
Titolo: Adiemus
Personaggi: Murasakibara Atsushi, Himuro Tsubaki (fem!Himuro)
Pairing: Murafem!Himu
Genere: generale, slice of life, fluff
Avvisi: genderbend, AU, what if
Rating: verde
Note:
Ho avuto quest'idea tuttosommato carina del test di gravidanza nella confezione di Umaubo, ma devo ammettere che non sono molto soddisfatta di come l'ho elaborata: mi è uscita una scena troppo statica. Amen.
DISCLAIMER: i personaggi sono proprietà di Fujimaki sensei, e su questo non si discute. Il nome per fem!Himuro, però, l'ho preso in prestito, dopo previa autorizzazione, da Mughetto nella Neve. Indi, err, non ho alcun merito sulla scelta di "Tsubaki" al posto di "Tatsuya".
 

 

-Tadaima!-
Himuro volta la pagina del libro che sta leggendo, alzando il capo di poco solo per vedere la mole del proprio fidanzato, avvolta in un pesante cappotto invernale, far capolino nell’ingresso, pestando i piedi sul tappetino per scrollar via la neve dalle suole delle scarpe prima che se le sfili e le abbandoni in angolo, e strofinando le mani tra loro per scaldarle, per poi lasciare il borsone in un angolo e iniziare a togliersi gli indumenti in eccesso.
-Okaeri- lo saluta con un tenue sorriso, quando quello si fa un po’ più avanti nel salotto. Murasakibara la guarda, borbotta un “ciao, Muro-chin”, ma poi si avvia ciondolando verso la cucina, prima di fare qualsiasi altra cosa. Il sorriso le si accentua, ma torna alla propria lettura.
-Com’è andata oggi?- chiede, per pura cortesia, anche se sa che tanto non riceverà una risposta a breve. Infatti, dall’altra stanza le giungono solo stralci di parole, qualcosa che suona come “coach”, “sequestrato”, “allenamenti” e “fame”. Lo sente aprire gli armadietti, frugare tra le scansie, prendere la confezione frusciante di merendine in mano, e aprirla.
Qualche secondo dopo, un peso umano e un calore tiepido vengono a gravitarle sulle spalle, assieme a un paio di braccia che le passano ai lati del collo, per cercare di sventolarle qualcosa sotto il naso.
-Muro-chin- borbotta una certa voce –Questo non è un Umaibo-
Tsubaki non trattiene una piccola risata. Chiude il volume, posandoselo sulle ginocchia, e si abbandona a quell’abbraccio goffo e improvvisato, ricercando il viso del suo uomo per premere la tempia contro la sua guancia, storta in una smorfia confusa.
-No, non lo è, Atsushi. Però... ti piace lo stesso?- mormora, portando le mani alle sue spalle e carezzandogli le braccia, le dita affusolate che affondano nelle pieghe della felpa abbondante mentre le palpebre le si chiudono, sentendosi al sicuro.
Murasakibara non risponde subito. Si perde a contemplare di nuovo il test di gravidanza che è rotolato fuori dall’ultima confezione dei suoi dolci preferiti, le grandi mani che si stringono attorno alla plastica man mano che la consapevolezza si fa più marcata. Gli occhi indugiano sulla doppia riga verticale.
-...Sì. Molto- sussurra, prima di regalarle un bacio sulla guancia.


Note post lettura
Tadaima: "Sono a casa"
Okaeri: "Bentornato"